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Ristoranti Soste di Gusto

Altavilla

Ristorante Altavilla – Mazara del ValloSicilia

A Mazara del Vallo, città del Gambero Rosso e del Pesce di Mare, nasce Altavilla Ristorante, una sosta di gusto unica per il territorio!

All’interno dei locali del Seminario Vescovile, in pieno centro storico e proprio di fronte alla Cattedrale della città, i fratelli Giacalone, Vito e Roberto, proprietari e ideatori di questa nuova sosta di gusto, accoglieranno i clienti in un ambiente confortevole che unisce storia, cultura, eleganza e modernità.

Altavilla Ristorante proporrà principalmente specialità di pesce, ma anche ottimi piatti di carne, vegetariani e vegani. La cucina sarà quella autentica siciliana e mediterranea; innovativa, ma sempre rispettosa della tradizione!

Perché Altavilla? E un omaggio ad una delle famiglie storiche più note e importanti della Sicilia normanna e al Conte Ruggero I d’Altavilla, che proprio a Mazara del Vallo edificò la Cattedrale che si trova proprio di fronte al ristorante.

I fratelli Vito e Roberto Giacalone hanno una lunga storia nel commercio, nella lavorazione e nella distribuzione del pesce di Mazara del Vallo ed in particolare del Gambero Rosso, vera eccellenza enogastronomici locale. Già proprietari dell’Ittica Giacalone, hanno portato avanti, in lunghi anni di lavoro, il nome della città di Mazara del Vallo nel mondo, ma allo stesso tempo hanno sempre avuto un occhio di riguardo per la gastronomia di pesce di qualità; così nasce la Boutique del Pesce, un vero tempio che offre tutti i giorni pesce fresco e congelato, ma anche bontà di pesce pronte da mangiare, in pescheria o da take away.

Contatti

Via SS Salvatore, 10
Mazara del Vallo, TP

+39 0923 47 80 09
altavillaristorante@gmail.com
www.altavillaristorante.it

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Ristoranti Soste di Gusto

Foresteria Planeta

Foresteria Planeta – MenfiSicilia

Wine & Food Experience

La Foresteria, wine resort della famiglia Planeta, produttrice di vino con alle spalle cinque secoli di tradizione agricola e amore per la Sicilia, vi offre un elegante e rilassante soggiorno tra natura e mare. Il resort, immerso nei vigneti, è stato concepito come dimora accogliente per chiunque voglia regalarsi una vacanza in un’oasi di pace, esplorare un territorio di eccellenza del vino, godere di una spiaggia incontaminata, scoprire la ricchezza della cucina siciliana e il piacere dell’autentica ospitalità familiare.

Le nostre camere vi accolgono con un’atmosfera calda e mediterranea. Arredate con tessuti, materiali e oggetti dell’artigianato siciliano, sono comode stanze immerse nel verde e nei profumi delle erbe aromatiche che circondano l’intero resort.

La grande piscina a sfioro sul paesaggio, l’area benessere, le biciclette a vostra disposizione per le passeggiate e il limpido mare di Porto Palo di Menfi, arricchiscono i soggiorni a La Foresteria, creando un’atmosfera che coniuga l’incanto della natura con lo stile e il comfort dei nostri servizi, il pieno benessere con l’assoluta armonia.

Il Ristorante

Con un grande tavolo conviviale e una terrazza che si affaccia sui vigneti, nel ristorante de La Foresteria coniughiamo l’ospitalità a una cucina di ricerca, una cucina siciliana contemporanea dalle radici ben salde nel territorio, giocata tra un racconto attento della tradizione e una spinta ad esplorare e innovare.

Nella grande cucina a vista, sono innanzitutto protagoniste le ricette di Casa Planeta, secondo una tradizione che si tramanda da generazioni, fedele al rito della tavola come momento di condivisione e autentica convivialità familiare.

Lo chef Angelo Pumilia attinge a questa eredità e alla grande ricchezza del patrimonio enogastronomicosiciliano, per proporre una carta e due percorsi di degustazione che spaziano fra la tradizione e una cucina creativa, sempre legata al territorio, anche grazie alla rigorosa selezione delle migliori materie prime tra i produttori d’eccellenza dell’Isola. A colazione, a pranzo e a cena, a seconda delle produzioni dell’orto, del pescato del giorno e dei prodotti del mercato, il menu prende forma, si colora di erbe aromatiche, freschezza e intensità.

Il ristorante è sempre aperto anche agli ospiti non residenti a La Foresteria. Oltre a menu costruiti con voi per gli eventi privati, il nostro staff può proporre alternative per i bambini o eventuali modifiche in caso di allergie e intolleranze.

Contatti

SP79 Km 91, Contrada Passo di Gurra
Menfi, AG

+39 0925 195 54 60
ristorante@planeta.it
reservation@planeta.it
www.planetaestate.it

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Focus On News

A Gibellina un Vigneto nel Mediterraneo nel segno di Ludovico Corrao

Durante la rassegna Scirocco Wine Fest, Tenute Orestiadi annunciano che doneranno al Comune di Gibellina un vigneto, simbolo di pace tra i popoli del Mediterraneo.

Si chiamerà “vigneto del Mediterraneo” e sarà composto da tipologie di un unica cultivar, il moscato, provenienti da diverse aree del Mediterraneo: ogni filare un Paese diverso che, nel segno di Ludovico Corrao e in continuità con la sua opera, vuole lanciare un messaggio di incontro, dialogo e condivisione tra i popoli del Mediterraneo. Il vigneto sarà donato dalla cantina Tenute Orestiadi alla città di Gibellina e sorgerà nei pressi dell’Orto Botanico. Qui verrà collocata anche l’installazione che nei giorni di Scirocco wine fest ha campeggiato al Sistema delle piazze, raffigurante il logo della rassegna: tre calici di colori diversi che si intersecano tra loro.

E’ quanto ha annunciato Rosario Di Maria, presidente del gruppo Cantine Ermes – Tenute Orestiadi, in occasione della serata conclusiva della terza edizione di Scirocco wine fest, la rassegna che per quattro giorni ha animato la città di Gibellina con degustazioni di vini e specialità gastronomiche di 7 paesi del Mediterraneo (Francia, Spagna, Turchia, Tunisia, Grecia, Italia e Malta) master class, sfide di cucina, cooking show, ma anche spettacoli e incontri culturali all’insegna dell’arte e della cultura del vino.

Attraverso il vento dello Scirocco e il vino di sette Paesi del Mediterraneo – ha detto Rosario Di Maria sul palco della rassegna – vogliamo lanciare, da Gibellina, un ponte sul Mare Nostrum per creare dialogo, apertura e scambio. Siamo soddisfatti di questo progetto che, ancora una volta, ha celebrato il vino come forza aggregante e simbolo di dialogo interculturale.

Il programma della rassegna ha ospitato, oltre a degustazioni, master class e cooking show anche incontri culturali e un calendario di spettacoli e concerti curato da Alfio Scuderi. All’evento ha partecipato anche un gruppo di buyer internazionali e giornalisti di stampa specializzata sia italiani che provenienti dalla Svezia e dal Belgio, impegnati in un tour alla scoperta del territorio di Gibellina e dei suoi dintorni. La rassegna ha dato spazio anche alle antiche ricette del territorio, preparate da chef amatoriali che si sono sfidati in una gara di cucina. Ad aggiudicarsi la vittoria, un weekend alla Cantina etnea della Gelsomina di Tenute Orestiadi, Giuseppe Sutera, da Menfi, con una ricetta di trofie trapanesi con spine, mare e arancia a base di carciofo spinoso di Menfi, arancia di Ribera, gambero rosso di Sciacca e arancia di Tropea.

A calare il sipario sulla rassegna il “Premio Stella della Pace Ludovico Corrao per il dialogo tra le culture mediterranee”, organizzato dall’amministrazione comunale e intitolato all’ex sindaco di Gibellina, protagonista di tante battaglie per la rinascita della valle del Belice. Nella sua prima edizione, il Premio è stato assegnato a Medici senza frontiere, l’organizzazione medico-umanitaria internazionale indipendente Premio Nobel per la Pace 1999 “per l’importante azione umanitaria che si concretizza quotidianamente con il soccorso medico-sanitario a migliaia di persone in tutte le aree geografiche del mondo vittime di emergenze, guerre e catastrofi naturali, testimoniando le sofferenze delle persone che assiste e accendendo i riflettori sulle emergenze umanitarie dimenticate”.

A ritirare il premio Annalaura Anselmi, direttore della raccolta fondi di Medici Senza Frontiere (MSF). “La nascita di questo Premio per la Pace – ha detto Tanino Bonifacio, assessore comunale alla cultura e promotore dell’iniziativa – ha l’obiettivo di fare diventare Gibellina una città laboratorio nella quale si esperisce il pensiero che la cultura e l’arte sono ponti che avvicinano i popoli al di là delle differenze umane e geografiche. Nel segno dell’arte, nel nome di Ludovico Corrao, il Premio Stella della Pace è uno sguardo visionario per costruire un’umanità dell’accoglienza e dell’abbraccio”.

Tra gli ospiti della serata, Francesca Corrao, figlia di Ludovico Corrao, docente all’Università Luiss di Roma e componente della giuria tecnica del premio, il presidente della Fondazione Orestiadi, Calogero Pumilia e il Vescovo di Mazara del Vallo, Domenico Mogavero. “Il sogno di Ludovico Corrao era un sogno di pace – ha detto Mogavero -. E’ stata una figura profetica che ha anticipato un po’ i tempi bui che stiamo vivendo purtroppo e questo suo sogno questa sera viene consegnato a Gibellina affinché si abbia l’audacia di riappropriarcene, gridando forte i valori di cui siamo portatori e che alcuni cattivi maestri vorrebbero farci ripudiare”.

Sul palco l’attore Cesare Bocci, noto al grande pubblico per avere interpretato l’ispettore Mimì Augello nella fortunata serie tv “Il Commissario Montalbano” che ha letto alcuni brani de “Il Sogno mediterraneo” di Ludovico Corrao e “Solo andata” e “Preghiera laica” di Erri de Luca. “Le radici della Sicilia – ha detto Bocci – dicono che è un albero che crea frutti straordinari, li ha dati nell’arte, nella cultura, nella politica, nei grandi uomini di viaggio. La Sicilia è una terra che deve coltivare se stessa, mandare avanti le sue grandi tradizioni. Lo Scirocco wine fest è proprio basato su queste tradizioni: sulla cultura del vino ma anche sull’arte perché dopo la devastazione del terremoto, Gibellina è stata ricostruita nel segno dell’arte diventando un museo a cielo aperto. Credo che i giovani di questa città siano cresciuti in mezzo alla bellezza dell’arte e che questo li abbia formati in maniera assolutamente positiva”. A chiudere la serata la cantante Paola Turci che ha interpretato diversi brani musicali.

Comunicato Stampa

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Ristoranti Soste di Gusto

Duomo

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Sapori Originari di Respiro Internazionale

Il ristorante Duomo è l’emblema dell’eccellenza e della qualità della buona cucina, firmata da Ciccio Sultano. Il ristorante è allocato nei bassi dello storico Palazzo La Rocca dove vennero girate alcune scene del celeberrimo capolavoro di Pietro Germi datato 1961, ‘Divorzio all’Italiana’. Prima di entrare basterà alzare di poco lo sguardo per rimanere esterrefatti dinnanzi la visione della cupola di San Giorgio. All’interno, vi sono diverse ed accoglienti salette, dove l’eleganza si percepisce anche dalle decorazioni alle pareti rivestite con carta da parati in seta.

Il ristorante è la massima espressione della vocazione di Ciccio Sultano, impegnato a raccontare il suo territorio attraverso una cucina che ne è assoluta espressione, partendo proprio dalla selezione delle materie prime di eccellenza che devono raccontare il territorio di appartenenza.[/vc_column_text][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column icons_position=”left”][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][trx_sc_title title_style=”default” title_tag=”h3″ link_style=”default” title=”Contatti”][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][vc_column_text]Via Capitano Bocchieri, 31
Ragusa Ibla,  RG

+39 0932 65 12 65

info@ristoranteduomo.it

www.cicciosultano.it[/vc_column_text][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][vc_gmaps link=”#E-8_JTNDaWZyYW1lJTIwc3JjJTNEJTIyaHR0cHMlM0ElMkYlMkZ3d3cuZ29vZ2xlLmNvbSUyRm1hcHMlMkZlbWJlZCUzRnBiJTNEJTIxMW0xOCUyMTFtMTIlMjExbTMlMjExZDMxODkuNDc3NDcwMjExNDc2NCUyMTJkMTQuNzQxNTcwOTk5OTk5OTk5JTIxM2QzNi45MjY3NTYlMjEybTMlMjExZjAlMjEyZjAlMjEzZjAlMjEzbTIlMjExaTEwMjQlMjEyaTc2OCUyMTRmMTMuMSUyMTNtMyUyMTFtMiUyMTFzMHgxMzExOTk3ODAzNWRjYmNkJTI1M0EweDRhNDY0ZGY3N2JhYmU5ZmUlMjEyc0R1b21vJTI1MjBSaXN0b3JhbnRlJTIxNWUwJTIxM20yJTIxMXNpdCUyMTJzaXQlMjE0djE1NzI2MzYwNzQ0MTElMjE1bTIlMjExc2l0JTIxMnNpdCUyMiUyMHdpZHRoJTNEJTIyNjAwJTIyJTIwaGVpZ2h0JTNEJTIyNDUwJTIyJTIwZnJhbWVib3JkZXIlM0QlMjIwJTIyJTIwc3R5bGUlM0QlMjJib3JkZXIlM0EwJTNCJTIyJTIwYWxsb3dmdWxsc2NyZWVuJTNEJTIyJTIyJTNFJTNDJTJGaWZyYW1lJTNF”][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column icons_position=”left”][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][trx_sc_title title_style=”default” title_tag=”h3″ link_style=”default” title=”Gallery”][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][vc_column_text] 

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Cantine Soste di Gusto

Benanti

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La Sicilia Orientale reca il sigillo Benanti

Alla fine dell’800 Giuseppe Benanti, nonno dell’attuale Giuseppe, avviò la produzione di vini in un antico podere del padre alle pendici dell’Etna, a Viagrande (Catania). Nel 1988 Giuseppe Benanti riprende l’antica passione di famiglia, dando inizio ad un’approfondita selezione dei terreni etnei altamente vocati alla vitivinicoltura e alla ricerca di particolari cloni di vitigni autoctoni e di nuove tecniche enologiche attraverso cui riprodurre le antiche fragranze con l’ausilio delle più moderne tecniche di vinificazione, come in un perfetto connubio tra storia e realtà. Uno studio che, durato cinque anni, ha portato alla produzione di vini dal gusto unico, capaci di ricreare antichi sapori e di mantenerli intatti nel tempo.
Vini dalla personalità spiccata, che recano impresse la cultura e la passione per il vino della famiglia Benanti, da sempre mossa da un rispetto nei confronti dei luoghi, dei “terroir” e dei vecchi palmenti che, dopo averle dischiuso le meraviglie del territorio etneo, l’ha guidata prima a Pantelleria e poi a Pachino.

Oggi l’azienda si pone in una fascia di mercato per prodotti di alto livello qualitativo e la richiesta dei suoi vini è in forte ascesa. Un risultato che si deve soprattutto alla qualità dei vini, riconosciuta sia in Italia che all’estero, come attestano i tanti premi e riconoscimenti che ogni anno continuano a giungere dai più importanti concorsi nazionali e internazionali.[/vc_column_text][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column icons_position=”left”][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][trx_sc_title title_style=”default” title_tag=”h3″ link_style=”default” title=”Contatti”][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][vc_column_text]Via Giuseppe Garibaldi, 361
Viagrande, CT

+39 095 7890928

info@benanti.it

www.vinicolabenanti.it

[/vc_column_text][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][vc_gmaps link=”#E-8_JTNDaWZyYW1lJTIwc3JjJTNEJTIyaHR0cHMlM0ElMkYlMkZ3d3cuZ29vZ2xlLmNvbSUyRm1hcHMlMkZlbWJlZCUzRnBiJTNEJTIxMW0xOCUyMTFtMTIlMjExbTMlMjExZDMxNjAuNDE3MTE5ODI5ODI0JTIxMmQxNS4wOTkwNDE5OTk5OTk5OTklMjEzZDM3LjYxNTg3NDk5OTk5OTk5NiUyMTJtMyUyMTFmMCUyMTJmMCUyMTNmMCUyMTNtMiUyMTFpMTAyNCUyMTJpNzY4JTIxNGYxMy4xJTIxM20zJTIxMW0yJTIxMXMweDEzMTNmZWViYWUyYzk3ZGQlMjUzQTB4ZWMyMWRlOTg0NDZkY2I1MSUyMTJzQXppZW5kYSUyNTIwVmluaWNvbGElMjUyMEJlbmFudGklMjE1ZTAlMjEzbTIlMjExc2l0JTIxMnNpdCUyMTR2MTU3MjY0MDI2MDg1OCUyMTVtMiUyMTFzaXQlMjEyc2l0JTIyJTIwd2lkdGglM0QlMjI2MDAlMjIlMjBoZWlnaHQlM0QlMjI0NTAlMjIlMjBmcmFtZWJvcmRlciUzRCUyMjAlMjIlMjBzdHlsZSUzRCUyMmJvcmRlciUzQTAlM0IlMjIlMjBhbGxvd2Z1bGxzY3JlZW4lM0QlMjIlMjIlM0UlM0MlMkZpZnJhbWUlM0U=”][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column icons_position=”left”][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][trx_sc_title title_style=”default” title_tag=”h3″ link_style=”default” title=”Gallery”][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][vc_column_text] 

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Pizzerie Ristoranti Soste di Gusto

L'Antica Sicilia

[vc_row][vc_column icons_position=”left”][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column icons_position=”left”][vc_column_text]L’Antica Sicilia – Mazara del ValloSicilia

Nel cuore del centro storico mazarese

Nel cuore del centro storico mazarese, a pochi passi dalla splendida Piazza della Repubblica e dal Lungomare cittadino, trovate l’Antica Sicilia, una sosta di gusto che ha fatto della tradizione culinaria mediterranea la propria bandiera in cucina.

Il Ristorante l’Antica Sicilia si presenta con una location sobria ed accogliente, inserito in quell’Itinerario dei Vicoli che tanto stupisce i visitatori in giro a Mazara del Vallo. L’estate invece lo scenario cambia: i tavoli vengono sistemati nella piazzetta adiacente, elegante e suggestiva.

Ad accogliervi all’Antica Sicilia ci saranno lo Chef Paolo Bono e il suo staff. Paolo, aiutato dalla moglie in questa che è un’attività ristorativa a gestione familiare, saprà consigliarvi le giuste portate in base all’esperienza enogastronomica che vorrete vivere: antipasti classici di pesce mediterraneo come la Frittura di Paranza o la Cruditè di Gambero Rosso e Scampi di Mazara del Vallo, Polpi Bolliti ed Insalate di Mare, primi tradizionali quali le Busiate ai Crostacei e Frutti di Mare o rivisitazioni riuscite come quella della Busiate Garibaldi con Pesce Spada, Melanzane ed aromi di Sicilia. E che dire del Cous Cous di Pesce Fresco, servito con la zuppa. Non sono da meno i secondi: vassoi pieni di delizioso Pesce Fresco alla brace, ma anche in zuppa o all’acqua di mare, Calamari e Pesce Spada arrosto e profumate Zuppe di Cozze e Frutti di Mare.

Il menu prevede anche delle ottime preparazioni di carne, ma senza dubbia primeggiano i piatti di pesce. Buona anche la pizza fatta con ingredienti semplici e genuini, con un impasto lavorato a mano e al quale viene riservato una lunga lievitazione.

La carta dei vini non è fornitissima ma ha una particolarità, ovvero sono presenti per il novanta per cento vini della città di Mazara del Vallo, come a voler rimarcare questo legame con il territorio e con i suoi sapori.

L’Antica Sicilia è un Ristorante dove è possibile vivere il gusto autentico della tradizione siciliana. Un luogo del gusto che merita la sosta.[/vc_column_text][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column icons_position=”left”][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][trx_sc_title title_style=”default” title_tag=”h3″ link_style=”default” title=”Contatti”][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][vc_column_text]Via Garibaldi, 47
Mazara del Vallo, TP

+39 329 1753392

info@lanticasicilia.it

www.lanticasicilia.it[/vc_column_text][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][vc_gmaps link=”#E-8_JTNDaWZyYW1lJTIwc3JjJTNEJTIyaHR0cHMlM0ElMkYlMkZ3d3cuZ29vZ2xlLmNvbSUyRm1hcHMlMkZlbWJlZCUzRnBiJTNEJTIxMW0xNCUyMTFtOCUyMTFtMyUyMTFkMTI2MzUuNDAzNjQxMzMxMzU1JTIxMmQxMi41ODg3OTIlMjEzZDM3LjY1MjcwOSUyMTNtMiUyMTFpMTAyNCUyMTJpNzY4JTIxNGYxMy4xJTIxM20zJTIxMW0yJTIxMXMweDAlMjUzQTB4MzkwZjk0ZjFmZjc5YjkwNiUyMTJzTCUyNiUyMzM5JTNCQW50aWNhJTI1MjBTaWNpbGlhJTIxNWUwJTIxM20yJTIxMXNpdCUyMTJzaXQlMjE0djE1Njk0MDI4MzU3MzMlMjE1bTIlMjExc2l0JTIxMnNpdCUyMiUyMHdpZHRoJTNEJTIyNjAwJTIyJTIwaGVpZ2h0JTNEJTIyNDUwJTIyJTIwZnJhbWVib3JkZXIlM0QlMjIwJTIyJTIwc3R5bGUlM0QlMjJib3JkZXIlM0EwJTNCJTIyJTIwYWxsb3dmdWxsc2NyZWVuJTNEJTIyJTIyJTNFJTNDJTJGaWZyYW1lJTNF”][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column icons_position=”left”][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][trx_sc_title title_style=”default” title_tag=”h3″ link_style=”default” title=”Gallery”][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][vc_column_text] 

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Eventi Focus On Gusto News Vino

NOT Rassegna dei Vini Franchi va in scena a Palermo al grido “Non Modificare, Non Interferire”

Do Not Modify, Do Not Interfere. Semplicemente NOT. Una doppia negazione per lanciare un messaggio positivo: invitare i produttori di vino ad intervenire il meno possibile sulle pratiche di vigna e di cantina e quindi a non modificare, se non addirittura stravolgere, il risultato finale.

Siamo a Palermo, ai Cantieri Culturali alla Zisa, un luogo diventato ormai simbolo della rinascita di questa città. Una città sempre più aperta, libera dai pregiudizi che per troppo tempo l’hanno accompagnata e soprattutto pronta al confronto con le altre grandi città italiane. I Cantieri Culturali alla Zisa rappresentano un modello vincente di recupero ma anche un messaggio forte di crescita di un’intera comunità. Quindi mai luogo e città furono più azzeccate per un evento del genere.

I Cantieri Culturali alla Zisa sono un’ex area industriale di Palermo. La struttura venne costruita per ospitare le officine Ducrot e comprende diversi capannoni. Un luogo di importanza storica, dove tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento furono realizzati opere in stile liberty disegnati dell’architetto palermitano Ernesto Basile. Opere utilizzate anche come arredi dei saloni delle navi da crociera e delle varie residenze della Famiglia Florio e per gli arredi di Palazzo Montecitorio. Oggi quest’area è utilizzata come spazio espositivo per eventi teatrali, musicali, cinematografici e iniziative culturali di ogni genere.

Qui è andato in scena NOT Rassegna dei Vini Franchi, un multievento dedicato al sistema produttivo che mette al centro la figura del vignaiolo, il lavoro artigianale e che diffonde la coscienza del bere come atto non solo culturale ma anche politico di salvaguardia della natura e dell’identità territoriale.

“NOT ha colmato un vacuum nel panorama della promozione del vino in Sicilia. Ci impegneremo affinché diventi un appuntamento istituzionale annuale nell’agenda di Palermo e dell’Isola – ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando che ha dato il benvenuto ai vignaioli protagonisti di NOT. – “La cultura del vino appartiene all’identità di questa città – ha ribadito il primo cittadino – è la nostra storia ed è ciò che dobbiamo coltivare per il futuro. NOT amplifica questa vocazione, ha colto il fermento, una nuova sensibilità, l’evoluzione verso un certo modo di bere e attenzione all’ambiente, al territorio”.

Vini franchi, ovvero vini cosiddetti naturali, onesti, non modificati dalla chimica. Vini che per lo più nascono da vigne condotte in biologico, se non addirittura in biodicamica. Vini sui quali si preferisce intervenire il meno possibile in cantina come in vigna: zero (o quasi) chimica, zero (o quasi) solfiti, uso di lieviti indigeni, fermentazioni spontanee, ecc.

In questo post non voglio fare un trattato sui vini naturali, voglio solo soffermarmi su ciò che ho avuto la possibilità di provare sulla mia pelle, anzi sul mio olfatto e sul mio palato.

Personalmente, chi mi conosce, sa che non sono per le “etichette”. A mio modesto modo di vedere il vino deve essere pulito, ben fatto, che esprima un bel bouquet, che al palato inviti al sorso, che sia anche espressione di un territorio se non di un’idea. Il vino deve essere semplicemente ben fatto. Se poi siamo di fronte ad un vino convenzionale, naturale, biologico, biodinamico, ancestrale e chi più ne ha più ne metta ok, basta che sia fatto bene.

Certo se un produttore, o un vignaiolo, riesce a fare un buon vino intervenendo e modificando il meno possibile, allora c’è da dire chapeau, tanto di cappello. E questo è quello che ho avuto modo di apprezzare a NOT.

Oltre cento cantine e aziende agricole partecipanti con 500 etichette in degustazione. NOT – Rassegna dei vini franchi ha aperto una strada al centro del Mediterraneo per il movimento culturale dei vini franchi, artigianali, creando un occasione di incontro e confronto di respiro nazionale e internazionale al sud tra produttori che condividono lo stesso percorso, ciascuno con il proprio territorio e storia da raccontare. Per i tanti vignaioli artigiani di altre regioni è stata la prima vetrina in Sicilia. “Sono felice di essere venuto a Palermo – ha detto Gianmaria Sforza di Marinferno, cantina nel cuore dei colli piacentini -. Mi ha dato la possibilità di conoscere e confrontarmi con i colleghi produttori siciliani. Il tutto in una cornice bellissima. Not è stato un mix di energie che non si trova altrove nel resto d’Italia”. Per Cataldo Calabretta, vignaiolo a Cirò – NOT ha colto il momento giusto. “Lo dico da calabrese – ha commentato -. Toccava farlo al sud.” NOT non è stato solo un focus sul vino. “Una iniziativa di questo genere ha larghi orizzonti. Spero possa essere un motore di riflessione su tante questioni legate al valore agricolo del cibo”, ha detto Stefano Pescarmona di Podere Magia, azienda emiliana.

Sono arrivato in tarda mattinata, ma una volta dentro mi sono lanciato subito sui banchi di degustazione. Alcune aziende le conoscevo, tante altre no. Così ho deciso di iniziare da quelli a me ignoti. Ecco alcune mie valutazioni:

Val di Sole, Piemonte

Val di Sole nasce nel 2015 sulle colline del Roero, a Corneliano d’Alba. Una vecchia vigna che continua ad essere ampliata con l’aggiunta di viti giovani. I vigneti della Valdisole sono tutti situati nelle zone del Roero DOCG. Le pratiche seguite in Valdisole sono rigorosamente naturali senza utilizzo di prodotti chimici sintetici o forzanti enologici. Tra i vini presenti ho bevuto:

Armonia. Arneis e Moscato Bianco. Un Orange Wine. Le uve sono macerate in botti di acacia da 500 lt per 30 giorni. Dopo la macerazione il vino viene fatto riposare prima in acciaio e poi in bottiglia. Al naso emergono note fruttate, floreali ed erbacee. Il moscato da una bella impronta aromatica al bouquet. Fresco, asciutto, con un finale amarognolo ma gradevole.
Pnoi. Nebbiolo Rosè. Qui non c’è macerazione. Il mosto è quindi diviso in tre parti uguali. Un terzo viene affinato per 9 mesi in barriques di castagno, un terzo in contenitore di ceramica (clayver) e il resto in barriques di rovere. Quindi vengono miscelati e rimangono almeno 3 mesi in bottiglia. I profumi sono quelli caratteristici del nebbiolo, floreali e fruttati ma (ovviamente) non evoluti. Delicato ma strutturato, la personalità del nebbiolo c’è pur se sviluppato per una leggera bevibilità.
Amos. Nebbiolo Rosso. Macerazione per 20 giorni in acciaio e affinamento in tonneau vecchio di rovere per 18 mesi. Poi almeno 6 mesi in bottiglia. Rosso rubino scarico con delicate note floreali e fruttate. Secco, fresco, di buon corpo.

Guttarolo, Puglia

Siamo nella Murgia barese, a Gioia del Colle. Terreno caratterizzato da roccia calcarea, ventilato e fertile. Nel 2003 Cristiano Guttarolo si trasferisce qui da Salerno. Acquista 2 ettari di vecchi vigneti di Primitivo allevati ad alberello e la fattoria di Gioia del Colle. Obiettivo: reinventare un Primitivo di grande identità e personalità. Vigne condotte in biologico con lavorazioni solo manuali, ma strizza l’occhio anche alla biodinamica. Ricorre a contenitori per fermentazioni spontanee ed affinamenti che non gravino sul vino, sperimenta negli anni l’acciaio e ultimamente l’anfora. Oggi Guttarolo ha una produzione da poco più di 6 ettari suddivisa tra Primitivo, Negroamaro e Verdeca.

Carsia. Un vino ottenuto da uve Verdeca, varietà autoctona pugliese presente prevalentemente nel territorio tarantino. Un vino di buona freschezza, salino e minerale.
Lamia delle Vigne. Da una vite vecchia di oltre 40 anni di età, coltivato ad alberello e spalliera, nasce questo Negroamaro ricco ed intenso. Fermentato ed affinato in acciaio esalta la potenza del frutto, con un calice corposo, fruttato e sapido.

Ayunta, Sicilia, Etna

Piccola azienda vinicola a conduzione familiare, gestisce circa 3 ettari di vecchi vigneti a quasi 700 metri sopra il livello del mare sulle pendici settentrionali dell’Etna, vicino al piccolo comune di Randazzo. I vini sono pensati affinché rappresentino la migliore personalità del terroir e le uve autoctone dell’Etna. In vigna si lavora manualmente, senza utilizzare prodotti chimici e vinificando in modo artigianale solo le migliori uve, per riuscire ad ottenere eleganza, equilibrio e freschezza, e per riportare il gusto puro del terroir.

Piante Sparse. Etna Bianco. Principalmente Carricante, ma anche Catarratto. A rappresentare la personalità di questo vino senza dubbio l’acidità, la freschezza e la nota minerale.
Navigabile. Prodotto da uve Nerello Mascalese in prevalenza e Nerello Cappuccio. Al naso esprime un frutto vivo, fragrante. Non manca la nota minerale confermata al palato.
Calderara Sottana. Un vino di contrada, prodotto con sole uve di Nerello Mascalese. I profumi ricordano la frutta matura, note di spezie e minerali. In bocca è pieno, di struttura, con tannini morbidi ed eleganti. Grande vino.

Campisi, Sicilia, Noto

Marcin Oz, nato in Polonia, cresciuto a Berlino, residente a Siracusa. Un musicista che ha scoperto la Sicilia grazie al cantante Erlend Oye, dei Whitest Boy Alive. Si è messo in società con i fratelli Marco e Sergio Mazzara. Il loro nonno, Salvatore Campisi, agricoltore illuminato, ha ispirato il nome della nuova azienda. Le vigne sono a Noto e Pachino, in contrada Buonivini dove si producono principalmente Nero d’Avola e Syrah.

Pink Moon. Un rosè da uve Nero d’Avola. Bel colore rosa intenso. Al naso i sentori sono tipici del Nero d’Avola, fruttato e floreale. Al palato riemerge il frutto ma anche la freschezza.
Red Red Wine. Colore rosso rubino scarico per questo vino ottenuto da uve Nero d’Avola. Non presenta una complessità di profumi ma rievoca comunque il territorio di origine, con leggere note anche speziate. In bocca il tannino è vivo ma non aggressivo. ben equilibrato.
Halleluja. Vino rosso prodotto con sole uve Syrah. Rosso rubino carico. Al naso emerge più di tutte la nota speziata, tipica del Syrah. Al palato e secco, asciutto, tannico e ben equilibrato.

Marco De Bartoli, Sicilia, Marsala

Azienda fortemente legata alla figura del suo fondatore, Marco De Bartoli, oggi portata avanti sapientemente dai figli Renato, Sebastiano e Josephine. Due cantine, a Marsala e a Pantelleria, dove si coltivano solo vitigni autoctoni quali Grillo, Zibibbo, Catarratto e Pignatello. Uve che vengono allevate nel pieno rispetto dell’ambiente e che arrivano in cantina per essere valorizzate e interpretate senza mai snaturare il frutto. Conoscevo già questi vini, ma essendo li ne ho approfittato per rivivere una bella emozione.

Integer Grillo e Integer Zibibbo. Nessun trattamento chimico, fisico, meccanico. Nessuna concimazione chimica, nessun trattamento di diserbo, utilizzo minimo di rame e zolfo, resa moderata per pianta, selezione manuale dei grappoli. Fermentazione spontanea in presenza di bucce, a opera di lieviti indigeni, senza rimontaggi né follature. Nessun trattamento o correzione, nessuna refrigerazione e filtrazione. I vini della linea Integer sono tutto questo ed esprimo pienamente il loro territorio di origine. Il Grillo si presenta di giallo dorato, con profumi caldi e avvolgenti che ricordano la frutta gialla matura, l’albicocca e belle sensazioni affumicate. Al palato è ricco, intenso, vivo, pienamente armonico. Di grande equilibrio e persistenza. Lo Zibibbo rappresenta in tutto e per tutto l’isola nella quale nasce, Pantelleria. Intenso e ricco, con profumi di frutta tropicale, frutta gialla molto matura, pesca, albicocca e agrumi canditi. Al palato esprime grande freschezza, sapidità, con bei ritorni di agrumi e aromi minerali. Due grandi eccellenze di Sicilia.

I Custodi delle Vigne dell’Etna, Sicilia, Etna

Custodire vuol dire preservare il territorio, mantenere le tradizioni e rispettare la persona. Da questi valori e dall’amore verso una terra meravigliosa come quella dell’Etnea nascono i vini de I Custodi, frutto della generosità del caloroso suolo vulcanico e della sua mineralità, del freddo della Muntagna e del sole di Sicilia. Sane viti di ogni età, condotte in modo naturale, organico, come da centinaia di anni si è sempre fatto sull’Etna, senza prodotti chimici di sintesi, nel rispetto delle persone, del paesaggio e della natura.

Alnus. Etna Rosato prodotto con uve Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio. Colore rosato con lievi riflessi rubino. Floreale con freschi sentori di fragola e lampone. Secco, gradevole, piacevolmente acidulo.
Aetneus. Etna Rosso nato da uve Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio e una piccola parte di Alicante. Si presenta di un rosso rubino e con profumi intensi, di frutta matura e spezie. Minerale. Elegante e di notevole persistenza al gusto, giustamente tannico.

Pierre Frick, Francia, Alsazia

Pierre Frick è stato un pioniere indiscusso della filosofia naturalista: precursore dei tempi, ha abbracciato le metodologie biologiche già nel 1970, dedicandosi poi completamente alla biodinamica nel 1981. I 12 ettari circa di vigneti di proprietà in Alsazia (Francia) si sviluppano su altrettante 12 parcelle, di cui 3 Grand Cru. Rese bassissime, vendemmia manuale, ricorso ai soli lieviti indigeni, nessun trattamento chimico o fisico, utilizzo insignificante di anidride solforosa, comunque mai aggiunta prima della fermentazione. È stato un grande piacere conoscerlo e degustare i suoi vini veramente unici. Fortunatamente durante la degustazione affianco a me, oltre agli amici Giuseppe Scilabra e Pietro Foraci, c’era una giovane coppia che, conoscendo il francese, ci ha guidati nella traduzione.

Pinot Noir. Un Pinot Nero d’Alsazia dal tipico colore rosso rubino vivo. I profumi ricordano la frutta rossa e le spezie dolci. Leggeri sentori tostati e minerali. Fine, elegante, fresco, ben equilibrato.
Pinot Gris. Un bel colore aranciato tenue per questo Pinot Grigio macerato sulle bucce, luminoso e vivace alla vista. Il bouquet olfattivo è delicato e fruttato, contraddistinto da fragola e pompelmo. Al palato è fresco, di buon corpo, lungo e leggermente sapido nel finale.
Bergweingarten. Prodotto con un 100% Sylvaner, tipica dell’Alsazia, questo vino si presenta dal colore giallo ambrato con una leggera velatura. I profumi sono di frutta tropicale, miele e mandorla. Al palato è fresco, pulito, di corpo e di buona persistenza.
Riesling. Giallo paglierino che ricorda leggermente le sensazioni di idrocarburi tipici del Riesling. Emergono più frutta e agrumi. In bocca rilascia una freschezza avvolgente ed una buona mineralità.
Cremant. Pinot Grigio 100%. Un metodo classico dal colore giallo intenso e con bollicine fini e persistenti. Al naso esprime un bouquet ampio fatto di erbe aromatiche, vaniglia, miele, frutta secca. Non manca la fragranza e la crosta di pane. In bocca e fresco, elegante e raffinato. Grande bollicina.

Oltre a queste aziende ho avuto il piacere di degustare anche i vini di Nino Barracco (Marsala, TP) e di Arianna Occhipinti (Vittoria, RG). Se non cito quei le mie impressioni sui loro vini lo faccio non perché non li ho graditi, ma semmai per l’esatto contrario: posso dire che sono quelli che ho gradito più di tutti gli altri, senza nulla togliere alle grandi produzioni presenti e degustati in fiera. A questi due produttori dedicherò dei singoli post così da approfondire due belle filosofie produttive che stanno alla base delle due aziende e cercherò di trasmettervi quanto di buono e di bello c’è nei loro vini.

Alla tre giorni di NOT hanno partecipato grandi critici e personaggi del mondo enogastronomico che hanno tenuto seminari e degustazioni sul tema del vino franco, artigianale. Sandro Sangiorgi, fondatore di Porthos, ha raccontato lo scenario del vino naturale, tra luci e ombre e le nuove sfide con un percorso di assaggio tra silenzi, musica e riflessioni. Matteo Gallello di Porthos ha illustrato i vini naturali del Sud attraverso un viaggio nel calice tra territori. Giampaolo Gravina e Fabio Rizzari, autori insieme ad Armando Castagno del libro “Vini artigianali italiani”  hanno proposto una nuova chiave di lettura del vino, sperimentale, che legge e intreccia i vini con le opere d’arte.

Gae Saccoccio di naturadellecose.it ha approfondito il vino umano tra scienza e magia. Bonetta dell’Oglio, Davide Longoni e Francesco Pensovecchio hanno tenuto l’incontro Pane e Vino, legando, in un assaggio inedito, i due capisaldi di una cultura millenaria, tra analisi tecniche sulla panificazione spiegate dal maestro panificatore milanese, divulgazione della qualità dei grani autoctoni siciliani e dei principi dell’agricoltura biodinamica.

A NOT è stato presente anche il padre della vitocoltura biodinamica, Nicolas Joly, che ha tenuto i corsi sull’agricoltura biodinamica per l’appuntamento annuale di Renaissance Italia organizzato in collaborazione con AgriBio e ospitato a NOT. “La Sicilia è una terra che può dare vini di grande forza, autentici – ha detto il produttore della Loira -. Ho potuto assaggiare vini che davvero mi hanno colpito. Prodotti da chi ha compreso la vera natura del vino e come coltivare tenendo in considerazione tutte le forze, le energie che intervengono nel processo di vita”.

Tra le prelibatezze trovate in giro per NOT Rassegna dei Vini Franchi anche delle ottime produzioni di prodotti tipici, per lo più Presidi Slow Food.

Sull’intervento e sulla degustazione guidata da Matteo Gallello, una degustazione dedicata ai vini del grande sud, dove a confrontarsi sono stati territori e varietà del mediterraneo, dedicherò un post a se.

NOT Rassegna dei Vini Franchi
Palermo, 12-14 Gennaio 2019
Cantieri Culturali alla Zisa
www.rassegnanot.com

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Taormina Gourmet 2018

La sesta edizione di Taormina Gourmet sta per avere inizio Dal 27 al 29 ottobre, all’Hotel Villa Diodoro di Taormina, torna l’evento organizzato dal giornale on line di enogastronomia Cronache di Gusto. A far da sfondo saranno vini di alta qualità, masterclass, cooking show con chef rinomati, birrifici artigianali, aziende agroalimentari tra le migliori del Sud Italia, cene d’autore ed eventi.
Uno dei punti di forza del festival è il maxi banco d’assaggio un’occasione per conoscere moltissime cantine e i loro vini, ma anche i produttori artigianali. Una grande occasione per conoscere bianchi e rossi tutti da bere.

Il Taormina Gourmet si conferma essere una grande vetrina per il vino, oltre che per le birre artigianali e le migliori produzioni agroalimentari. Dai formaggi alle acciughe, dalla pasta all’olio ci sarà un campionario di aziende da tutta Italia all’insegna del buon gusto.
Una tre giorni ricca di eventi con masterclass, degustazioni e incontri ravvicinati con esperti nel settore vinicolo e brassicolo.

Taormina Gourmet 2018 rinnova inoltre il suo omaggio alla viticultura siciliana con la terza edizione del Sicilian Wine Awards, il concorso che premia i migliori vini siciliani valutati da una giuria d’eccezione presieduta da Daniele Cernilli, alias Doctor Wine.

“Un concorso – dice il direttore di Cronache di Gusto, Fabrizio Carrera – che mira a promuovere attraverso il palato di grandi esperti i migliori vini siciliani, pronti ad affrontare i mercati globali grazie alla loro piacevolezza”.

www.taorminagourmet.it

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Camporeale Days, i prodotti enogastronomici dell'Alto Belice in mostra dal 5 al 7 ottobre

Giunta alla sua V Edizione, torna Camporeale Days, la manifestazione organizzata dall’Associazione Turistica Pro Loco Camporeale, con il patrocinio del Comune.

La manifestazione nasce per valorizzare e promuovere le risorse enogastronomiche, artistiche, artigianali e turistiche della zona.

Un programma fitto di visite guidate, degustazioni, workshop, cooking show, che andranno in scena da Venerdì 5 a Domenica 7 ottobre, ed alle quali si alterneranno una mostra di moto e auto d’epoca, spettacoli di musica dal vivo e numerose altre iniziative.

Camporeale Days è rivolta a tutti coloro i quali siano alla ricerca di produzioni agroalimentari e artigianali di nicchia, agli appassionati del turismo sostenibile e dei metodi di produzione tradizionali, biologici e salutari, a giornalisti e operatori del settore.

Nel villaggio espositivo allestito lungo il corso principale del paese e all’interno del Baglio del Palazzo del Principe, si potranno degustare vini e altri prodotti gastronomici.

I momenti clou della manifestazione saranno:

  • l’approfondimento tematico dei workshop
  • visite guidate alle aziende con bus navetta
  • degustazione e vendita di vini e prodotti tipici
  • mostre di prodotti artigianali
  • visite guidate ad alcuni dei monumenti e palazzi più importanti del paese come il Palazzo del Principe, il Museo Camporeale e il Santuario della Madonna dei Peccatori.

E ancora mostre di auto e moto d’epoca, spettacoli di musica dal vivo e la Motocavalcata dell’Alto Belice prevista per domenica 7 ottobre e organizzata dall’Associazione “Camporeale in moto”, con un percorso di circa 45 Km di difficoltà soft, media e hard.

Venerdì 5 ottobre, alle 11.30, a Camporeale sarà presentata l’Enoteca “Del Baglio” che l’Amministrazione comunale ha concesso in comodato d’uso per la gestione all’Associazione Turistica Pro Loco Camporeale e che diventerà Ufficio di Informazione e Accoglienza ai turisti riconosciuto dall’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo e si occuperà di promuovere e valorizzare lungo tutto l’arco dell’anno le produzioni enologiche ed agroalimentari del territorio dell’Alto Belice.

Il programma completo della manifestazione è consultabile sul sito www.camporealeday.it

Immagini: Camporeale Days
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21° edizione del Cous Cous Fest dal 21 al 30 settembre

E’ all’insegna dello slogan “Emozioni unite” la prossima edizione del Cous Cous Fest, il Festival internazionale dell’integrazione culturale, che torna per il 21\esimo anno a San Vito Lo Capo (Trapani) dal 21 al 30 settembre.

L’evento promuove un confronto tra paesi dell’area euro-mediterranea e non solo, prendendo spunto dal cous cous, piatto semplice, simbolo di meticciato e contaminazione. Saranno dieci giorni di appuntamenti tra sfide di cucina italiane e internazionali, cooking show con stelle della cucina italiana, degustazioni, talk show, concerti e spettacoli.

“Il Cous Cous Fest – ha detto il sindaco di San Vito Lo Capo, Giuseppe Peraino – è un appuntamento dalla lunga tradizione, ultra ventennale, l’evento di punta del territorio che porta il nome di San Vito Lo Capo nel mondo. Anche quest’anno la nostra cittadina ospiterà chef internazionali, grandi ospiti e artisti per una festa all’insegna del gusto, del divertimento e del confronto tra culture”.

Tra gli ospiti della rassegna arrivano Giorgione da Gambero Rosso Channel, Sergio Barzetti, presenza fissa della Prova del cuoco, l’oste e cuoco siciliano Filippo La Mantia e Antonio Lamberto Martino, volto noto di Bake Off Italia, ma anche il simpatico Andy Luotto, il tre stelle Michelin Norbert NiederkoflerPino CuttaiaRenato Ardovino, protagonista della trasmissione “Le torte di Renato”, mentre l’appuntamento dedicato ai più piccoli è quello con la foodblogger Chiara Maci che insegnerà a cucinare il cous cous ai baby chef.

Completo anche il palinsesto del Cous Cous Live Show, il calendario degli spettacoli, tutti  gratuiti, ad eccezione del concerto di Ermal Meta, in programma venerdì 28 settembre (ticket 17,50 euro inclusi diritti di prevendita su Ticketone, Circuito BOX Office Sicilia, Ctbox  e Ciao Tickets).

Si comincia già alla grande venerdì 21 settembre con il concerto del gruppo delle VibrazioniSabato 22 settembre sul palco arriva la trapanese Carmen Ferreri, in arte Carmen, secondo posto lo sorso anno ad Amici di Maria De Filippi.  Domenica 23 settembre il palco è di Beppe Grillo, istrionico protagonista dell’esilarante spettacolo Insomnia (ora dormo!).

Lunedì 24 settembre è il turno di Fanfara Station, il progetto musicale firmato dal cantautore tunisino Marzouk Majri, dal trombettista statunitense Charles Ferris e dal dj e produttore Marco Dalmasso aka Ghiaccioli e Branzini. Martedì 25 settembre arriva a San Vito Lo Capo Alsarah e the Nubatones. Mercoledì 26 settembre è il turno di Gemitaiz, il fenomeno del rap italiano con il suo “Paradise Lost tour”. Giovedì 27 settembre fa tappa a San Vito Lo Capo il Summer Tour dei The Kolors.

Venerdì 28 settembre sul palco in spiaggia arriva il trionfatore di Sanremo 2018, Ermal Meta, con il tour estivo italiano “Non abbiamo armi- Live!” che prende il nome dall’ultimo album dell’artista mentre sul palco in piazza Santuario si esibiscono i Camera a sud, quattro musicisti siciliani appassionati di swing e rock ‘n roll che propongono classici italiani anni ’30,’40 e ’50.

Sabato 29 settembre sul palco Akua Naru, un’artista poliedrica la cui musica mette al centro la poesia in un sapiente mix di jazz, blues e hip hop.  Domenica 30 settembre si ride con il duo di comici palermitani Matranga e Minafò in “Altrimenti ci aggalliamo”, con la partecipazione di Massimo Salici e del dj Luca De Paoli.

Il programma completo della rassegna si trova su www.couscousfest.it 

Ufficio Stampa Cous Cous Fest