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Enoteche Soste di Gusto

Enoteca Mojito

Enoteca Mojito – Mazara del ValloSicilia

Enoteca e Wine Bar

L’Enoteca Mojito, presente da anni nel territorio e portata avanti dalla Famiglia Mezzapelle, è inserita a pieno titolo nelle enoteche a Mazara del Vallo e conta una cantina composta da vini di pregio, selezionati tra le migliori etichette principalmente siciliane.

All’Enoteca Mojito è possibile non solo acquistare degli ottimi vini, ma anche assaggiarli e degustarli accompagnati a prodotti tipici locali.

All’Enoteca Mojito sono pronti ad accompagnarvi nella scelta del vino migliore per le vostre cene o momenti di relax, e lo fanno offrendovi un servizio al massimo della professionalità e cortesia.

Inoltre qui sono soliti organizzare, in accordo con le cantine locali, degustazioni, serate di degustazione del vino e di approfondimento al mondo del vino.

Il Wine Bar offre una selezione completa dei vini prodotti in Sicilia, che vengono accompagnati da piatti della tradizione siciliana e da stuzzicanti golosità.

Il locale, arredato con decorazioni calde e rustiche, dispone di 30 posti a sedere, è rappresenta il luogo ideale per degustare tutti i più celebri vini siciliani anche al bicchiere.

Contatti

Via Giambattista Pergolesi, 5
Mazara del Vallo, TP

+39 388 05 73 301
enotecamojito@hotmail.it
facebook.com/EnotecaMojito

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Cantine Eventi Focus On Gusto Soste di Gusto Vino

Cantine Aperte 2017, Sallier De La Tour

Domenica 28 Maggio. Come ogni anno, da oltre 20 anni, il Movimento Turismo del Vino promuove (e con gran successo di pubblico) l’evento Cantine Aperte. L’ultima domenica del mese di maggio molti produttori di vino aderiscono a questa giornata di festa per tutti i winelover d’Italia.

Non potevo farmi scappare l’evento. Con gli amici Rossana, Emanuele e Davide decidiamo di andare a visitare un territorio votato al Syrah e quindi scegliamo di visitare la cantina Salire De la Tour. Siamo nella Valle dello Jato, a Camporeale, in provincia di Palermo. Il territorio ricade nell’area di produzione della Monreale DOC. Una DOC, quella di Monreale, che ha accolto un vitigno internazionale che, negli anni, si è sentito sempre più a suo agio in queste terre: il Syrah, che ha trovato nella Valle dello Jato una casa accogliente.

L’azienda, che comprende quasi 80 ettari di terra e una cantina per la vinificazione, è gestita da Tasca D’Almerita. Un tocco liberty in piena campagna. Qui nascono i quattro monovarietali, Nero d’Avola, Syrah, Grillo e Inzolia e il cru Monaca, altro Syrah in purezza che segue un affinamento più lungo.

Nero d’Avola 2015
Il Nero d’Avola dalle due anime, quella affinata in acciaio e quella in legno. Non mancano, al naso così come al palato, le tipicità della frutta rossa e della liquirizia, unite a quel legno che rende i tannini del Nero d’Avola più gentili.
Syrah 2015
Un bel rosso rubino, dalla sfumature violacee, che sa di frutti neri e spezie, in primis il pepe, caratteristica tipica dei più grandi Syrah al mondo. Qui si arricchisce di profumi di macchia mediterranea, di ribes nero e mora.
Grillo 2016
Semplice, fresco, sapido e anche di buona persistenza. Un Grillo pronto e piacevole.
Inzolia 2016
I suoi sentori sono molto siciliani e ricordano i profumi di zagara e mandorle. Fresco e buona beva.
La Monaca 2014
La Monaca, dal nome della storica cantina, nasce da una selezione delle migliori uve di Syrah della Tenuta. Un vino che affina 18 mesi in rovere francese e 6 mesi in bottiglia. Rosso rubino intenso. Note nere e profonde, balsamiche e speziate, miste a una freschezza mediterranea.

La giornata, che ha previsto anche una visita dei vigneti e della cantina di vinificazione, prosegue tra un assaggio di vino ed un’altro, fino a completare tutta la linea. La giornata si conclude quindi con grande soddisfazione, quella di aver scoperto un bellissimo territorio ed una bella azienda.

Tenuta Sallier de La Tour

Contrada Pernice
90043 – Camporeale (PA)
Tel. +39 091 6459750
Tel. +39 091 6459712
tenutasallier@tascadalmerita.it
www.tascadalmerita.it
Foto: Ignazio Perez
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Cibo Eventi Focus On Gusto Ristoranti Soste di Gusto Vino

Serata Gourmet dedicata al Gambero Rosso di Mazara

Tutti ormai conoscono la Qualità e la Bontà del Gambero Rosso di Mazara, il suo gusto è inconfondibile e si differenzia da tutti gli altri gamberi per il suo sapore intenso e delicato.

Gli amici del Ristorante Al Pesciolino d’Oro hanno pensato bene quindi di concludere le serate enogastronomiche con una Cena Gourmet interamente dedicata a questo prodotto.

Il ristorante organizza spesso queste serate enogastronomiche che hanno come obiettivo quello di far conoscere ed apprezzare al pubblico prodotti di unici e di grande qualità. Spesso queste serate sono sponsorizzate anche da diverse cantine, che propongono i loro vini in abbinamento alle pietanze preparate. In questa serata la cantina partner era Donnafugata, indiscussa protagonista nel mondo del vino siciliano, italiano ed internazionale.

La cena comincia con un antipasto interessante dove vengono presentati una Tartare di Gambero Rosso ben condita con Olio Extravergine di Oliva, nello specifico Olio d’Oro di loro produzione, limone e spezie varie, Gambero in Salsa Rosa, Gambero Rosso Crudo “nature” e con Macco di Fave.

L’antipasto è stato accompagnato con un ottimo Metodo Classico Brut di Donnafugata, ottenuto con uve Chardonnay e Pinot Nero. Dal colore giallo paglierino brillante, questo elegante Spumante Siciliano esprime al naso aromi di crosta di pane, di frutta secca e di leggeri sentori floreali. In bocca è fresco, ampio e complesso. Ritroviamo le fragranze di lievito unite a note vaniglia. Un brut armonioso, dal perlage fine e persistente.

Si continua con uno Spagnettone Fresco al Gambero Rosso e Pistacchio di Bronte. Morbido, gustoso, emerge perfettamente il sapore del gambero che accompagnato da questa nota delicata e croccante di pistacchio rende il piatto elegantissimo e ben riuscito.

Qui Donnafugata ci stupisce con un Grillo, il Sur Sur. Un vino fresco, giovane, al calice si presenta con un bel giallo paglierino. Al naso emergono le note fruttate di pesca, unite a sentori di fiori di sambuco e rosmarino. Al palato è morbido, con un ritorno delle note fruttate unito ad una piacevole freschezza.

Il secondo piatto è una Trilogia di Gambero Rosso: in Pasta Kataifi, alla Griglia e al Lardo di Colonnata. A Mazara del Vallo senza dubbio il Gambero alla griglia (o per meglio dire “arrustutu”) è senza dubbio un must indiscutibile, ma posso assicurarvi che gli abbinamenti proposti con la pasta kataifi e con il lardo di colonnata non erano da meno: nel primo caso la croccantezza della pasta kataifi dono al gambero una consistenza nuova, mentre nel caso del lardo di colonnata il gambero acquisisce un sapore intenso e ricco.

Con questo piatto Donnafugata propone uno Zibibbo, il Lighea. Colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Al naso offre le classiche note di zagara, unite a sentori di pesca e macchia mediterranea. In bocca ritroviamo una perfetta corrispondenza gusto olfattiva vivacizzata da una fresca vena minerale.

Per concludere la cena viene proposto un Dessert al Gelato, degli ottimi Quaresimali e un calice di Ben Rye. Non servono tante parole per descrivere il Passito di Pantelleria di Donnafugata, divenuto ormai icona riconosciuta e apprezzata a tutti i livelli. Potete leggere qui le mie considerazioni su questo grande vino siciliano.

RISTORANTE PIZZERIA AL PESCIOLINO D’ORO
Lungomare San Vito, 109
91026 Mazara del Vallo (TP)
Tel. +39 0923 909286
info@alpesciolinodoro.it
www.alpesciolinodoro.it

Foto: Ignazio Perez | Al Pesciolino d’Oro
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Cibo Gusto

Scampagnata in Sicilia, Primo Maggio: Caldo, Campagna e "Arrusti e Mancia"

Da un po’ di giorni è arrivata la primavera e con essa le prime belle giornate prima dell’arrivo dell’estate, la bella stagione per eccellenza. E in Sicilia, quando cominciano ad esserci le prime belle giornate si pensa solo ad una cosa: scampagnata!

Ebbene si, è vero: noi siciliani spesso e volentieri pensiamo solo a mangiare. Ma d’altronde con tutte le bontà di cui disponiamo come non pensarci, sarebbe quasi un peccato. E allora ecco che le scampagnate diventano il luogo in cui ogni siciliano doc riesce a dare il meglio di se:

– “Cumpari Vitu, com’è, chi manciasti pi stu primu maggiu?”
– “Ma nenti cumpari Petru, la matina arrustemu du sardi, un pocu di sosizza e la sira pasta cu l’agghia!”
– “Niatri fiscimu tuttu pisci: sardi, trighie, scurmi, ammaru e calamara… Scialamu!”

Ecco, questa è una delle discussioni tipo in cui si ci potrebbe imbattere il giorno dopo una festa di campagna trascorsa in Sicilia.

Ovviamente anche io non sono stato da meno. In compagnia di amici, in campagna del carissimo Pietro e della moglie Tera (che ogni anno non mi fanno mancare il loro invito) ho cercato di dare anche io il mio contributo affinché questo Primo Maggio potesse trascorrere all’insegna del buon gusto e dell’allegria.

La giornata è partita bene grazie al bel sole che ci ha accompagnati tutto il giorno. Si comincia “addumannu lu focu” (1), pratica prettamente maschile, e “quariannu la rarigghia” (2). Nel frattempo qualcuno ha già preparato tutto ciò che deve andare sulla brace: peperoni, melanzane, salsiccia, pancetta e costine di maiale, il tutto condito con “ogghiu di casa” (3) ed erbe aromatiche siciliane rigorosamente coltivate in campagna. Ovviamente, in ogni scampagnata siciliana che si rispetti, non deve mancare “l’ammugghiu d’agghia” (4), sennò che piacere c’è!

Dopo aver mangiato e bevuto (vino buono, ovviamente) abbastanza, si cerca un po’ di relax. Si sa “panza china voli riposo” (5). Ora voi immaginate questa scena: sono circa le due di pomeriggio, siamo in aperta campagna e il sole qui raggiunge temperature inimmaginabili. Come si fa a riposare? A questo punto ci viene in soccorso lei, “la ficara” (6), con i suoi rami e le sue foglie che stanno li quasi a formare un tetto, un rifugio, pronta a riparaci dal sole caldo di Sicilia e a donarci un po’ di fresco.

Dopo un breve e meritato riposo al fresco sotto l’albero da fico, decido di fare due passi tra le terre della campagna di Pietro che, oltre a tutto l’occorrente per organizzare una scampagnata siciliana doc, ha realizzato un bell’orto dove coltiva insalate, cipolle, pomodori, carciofi, melanzane… e dove è possibile trovare alberi da frutto e alberi d’ulivo.

Le pecore, invece, erano solo di passaggio!

…mentre per finire non dovevo mancare le sfince preparate dalla signora Tera, perfetta padrona di casa e grandissima cuoca. Un dolce antico, della tradizione, preparato con pochi ingredienti: farina, patate, acqua, un po’ di lievito e delle scorze di agrumi per aromatizzare l’impasto. Con la mano si formano delle piccole palline e si immergono nell’olio di semi bollente.

Ancora calde si mescolano con lo zucchero e la magia è fatta… Da mangiare rigorosamente calde!

E così finisce questa scampagnata, con le pance piene di bontà e con l’allegria che ci ha accompagnato durante tutta la giornata. Perché il cibo non è solo mangiare, non serve solo a farci vivere. Il cibo, prima ancora di essere tutto ciò, è convivialità e cultura.
Ricordiamocelo sempre!

NOTE
*1 “addumannu lu focu”  – accendere il fuoco nel barbecue.
*2 “quariannu la rarigghia” – riscaldare la griglia del barbecue.
*3 “ogghiu di casa”  – olio extravergine di oliva fatto in casa, ovvero da olive di proprietà.
*4 “l’ammugghiu d’agghia” – condimento a base di olio evo, pomodorini, sale, basilico e aglio, tanto aglio.
*5 “panza china voli riposo”  – pancia piena vuole riposare, ovvero dopo aver mangiato tanto si cede alla stanchezza e ci si riposa
*6 “la ficara” – albero da fico
Foto | Ignazio Perez