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WineUp Expo 2019, il meglio dell'enogastronomia siciliana a Marsala dal 7 al 10 Novembre

Ritorna a Marsala la manifestazione enogastronomica WineUp Expo. L’edizione 2019 andrà in scena a Marsala dal 7 al 10 novembre nella splendida location di Villa Favorita.

Vino, cibo ed enoturismo sono i temi principali di questa importante kermesse siciliana. Un grande evento che mette al centro la Sicilia e che vedrà Marsala diventare un villaggio globale delle eccellenze enogastronomiche siciliane.

Giunta alla sua terza edizione, WineUp Expo è nata per valorizzare in Italia e all’estero la cultura del vino e del buon cibo. Un format studiato per mettere in relazione persone, imprese e competenze con l’obiettivo finale di creare un evento che sappia coinvolgere visitatori e operatori professionali e per far crescere sempre di più il comparto dell’enogastronomia siciliana d’eccellenza. E ancora, valorizzare la peculiarità del territorio siciliano, la sua ricchezza di prodotti tipici e creare un vero e proprio sistema di qualità dell’agro-alimentare siciliano.

Il programma di quest’anno è ricco di incontri, dibattiti, degustazioni, masterclass, mostre. Tantissime le aziende che esporranno i loro prodotti nei quattro giorni dell’evento. Interessanti anche le masterclass di cucina con importanti Chef siciliani: Ciccio Sultano, Tony Lo Coco, Patrizia Di Benedetto, Claudio Ruta, Accursio Craparo, Antonio Fratello, Emanuele Massari, Francesco Arena, Gionatan Caruso, Daniele Vaccarella e Chicco Cerea.

Cuore dell’evento i due concorsi: il concorso culinario “La Medusa” e il concorso enologico nazionale “Venere Callipigia”.

Il concorso culinario “La Medusa” è diretto dallo Chef Paolo Austero e parteciperanno trentasei tra i migliori chef della cucina siciliana, i quali sono stati invitati a creare un nuovo menu che ha quale tema la “cucina tipica siciliana rivisitata a proprio gusto”. Menu che saranno valutati da una giuria di qualità formata da chef e giornalisti rinomati a livello internazionale, e che possono essere degustati anche dal pubblico acquistando il ticket.

Il concorso enologico nazionale “Venere Callipigia” vede invece come direttore il Sommelier Luigi Salvo. Anche qui una giuria tecnica formata da esperti e professionisti della degustazione, valuteranno le etichette in concorso, con degustazioni che avverranno rigorosamente alla cieca.

Inoltre ricordiamo il concorso Mixology rivolto ai migliori Bartender siciliani che si cimenteranno nella realizzazione di cocktails originali.

L’evento, in collaborazione con l’Associazione “Fiera Franca SS Salvatore, ospiterà anche la mostra “Art Food Vision”, una mostra sul connubio arte, vino e cibo. Tra le opere esposte durante il concorso 1°Edizione della Biennale Premio Punico 2019 sono state scelte dodici opere finaliste le quali serviranno ad esternare un sinergismo fra arte figurativa ed arte culinaria; un matrimonio fra creatività e innovazione dell’arte contemporanea e dove la peculiarità dei piatti realizzati si evidenzierà oltre che dalla bontà e dalla scelta delle eccellenze dei prodotti siciliani con la conseguente esaltazione dei sapori ma anche e sopratutto dalla sua rappresentazione decorativa ed artistica.

Dal programma elencato e dai nomi presenti, non possiamo che aspettarci un grande evento. Ma siamo sicuri anche che sarà una grande festa dell’enogastronomia siciliana.

WineUp Expo 2019
Marsala, 7-10 novembre

www.wineupexpo.it

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A San Vito Lo Capo torna la rassegna enogastronomica "Tempuricapuna"

Degustazioni, cooking, concerti e uscite in barca con i pescatori. Carmen Ferreri e babil On Suite venerdì in concerto gratuito. Sabato il cabaret di Toti e Totino.

Degustazioni, uscite in barca, musica e spettacoli. A San Vito Lo Capo, da venerdì 11 a domenica 13 ottobre, torna Tempuricapuna, la rassegna alla settima edizione dedicata al pesce capone. La manifestazione prende il nome dalla tipica espressione dei pescatori di San Vito Lo Capo che annuncia, appunto, l’arrivo della stagione dei caponi, le lampughe che si pescano durante l’autunno a ridosso della costa sanvitese. Sarà un weekend alla scoperta del gusto e delle tradizioni di questo pesce azzurro dalle grandi proprietà nutrizionali, ma anche dedicato al divertimento con tanti momenti di intrattenimento in piazza Santuario.

”Dopo sette anni di assenza – ha detto Giuseppe Peraino, sindaco di San Vito Lo Capo – abbiamo voluto riproporre una rassegna che valorizza una delle risorse economiche del comprensorio a cui sia i cittadini che i visitatori sono molto legati e mostravano di apprezzare. Anche ad ottobre la nostra cittadina è pronta ad accogliere un pubblico interessato alla pesca, alle sue antiche tradizioni e appassionato della gastronomia locale”.

Tempuricapuna è rivolta alla scoperta di storie e tradizioni antiche, legate alla pesca e al mare, ma nello stesso tempo è l’occasione per assaporare le delizie e i profumi del pesce capone che si potranno degustare al villaggio gastronomico nell’ambito di “Tempu ri manciari”. Nella tendostruttura allestita sulla spiaggia, all’altezza di via Savoia si potranno assaggiare le busiate al pesto trapanese, il capone fritto e arrostito e melone giallo, accompagnati da un bicchiere di vino. Il biglietto per le degustazioni, che si svolgeranno venerdì sera, dalle 19 alle 23 e sabato e domenica sia a pranzo che a cena, costa 10 euro. Ogni giorno in programma anche i laboratori gastronomici di “Tempu ri storie, sapuri e pignate”, condotti dalla giornalista Stefania Renda che saranno l’occasione per conoscere e degustare le raffinate ricette dei ristoratori locali (Giuseppe Salmeri, Angela Abrignani, Enzo Caradonna e Matteo Napoli) a base di capone. L’ingresso è libero fino all’esaurimento dei posti disponibili ritirando la card gratuita presso la biglietteria. Sabato e domenica mattina è “Tempu ri piscari”: visitatori e turisti potranno salire in barca con i pescatori di San Vito Lo Capo e vivere, da vicino, l’emozione del mare, lasciandosi guidare dalle mani esperte di chi, da sempre, conosce i segreti del mare e il profumo della costa (biglietto 25 euro). L’appuntamento più colorato è quello con “Tempu ri mircatu”, l’appuntamento che farà rivivere i suoni, le suggestioni e le atmosfere tipiche di un mercato del pesce con un’asta pubblica delle migliori specie ittiche a cura della pescheria di Alfonso Battaglia (sabato e domenica alle 10). Per i piccoli visitatori, sabato alle ore 12, c’è l’appuntamento “Tempu ri iucari e imparari”: un laboratorio creativo sul tema del mare a cura del Collettivo Mandala di Trapani (ingresso libero ritirando le card in biglietteria).

Al calar del sole, in piazza Santuario, gli spettacoli gratuiti. Venerdì sera si comincia con il concerto della giovane cantautrice siciliana Carmen Ferreri, secondo posto lo scorso anno al Serale del talent Amici, cui seguirà l’esibizione dei Babil On Suite, il gruppo di dj, musicisti e compositori catanesi dei che ha già collaborato con musicisti del calibro di Lucio Dalla, Mario Venuti, Max Gazzè, Samuele Bersani e tanti altri. Sabato sera lo spettacolo di cabaret “Eccoci qua” del duo comico palermitano Toti e Totino.

Programma completo sul sito www.tempuricapuna.it

Comunicato Stampa

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Dal 4 al 6 ottobre la VI Edizione di Camporeale Days

Degustazioni, workshop, masterclass e visite guidate dedicate alle eccellenze del territorio dell’Alto Belice

Colline e vallate ricche di filari di viti e olivi, un significativo patrimonio zootecnico, una ricca tradizione di lavorazione del legno che affonda le sue radici nella storia stessa di questi luoghi. Camporeale, piccolo comune di 4 mila abitanti, nella parte orientale del Val di Mazara, al confine delle province di Agrigento, Trapani e Palermo e a cavallo tra la Doc Alcamo e la Doc Monreale, anche quest’anno celebra il territorio e stappa la sesta annata di Camporeale Days.

Venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 ottobre, all’interno del Baglio e del Palazzo del Principe e lungo il corso principale, prenderà vita la manifestazione organizzata dall’Associazione Turistica Pro Loco Camporeale, con il patrocinio del Comune, nata per valorizzare e promuovere le risorse enogastronomiche, artistiche, artigianali e turistiche della zona. Un programma fitto di visite guidate, degustazioni, workshop, cooking show, che si alterneranno con una mostra di moto e auto d’epoca, spettacoli di musica dal vivo e numerose altre iniziative.

Camporeale, nota come “città del vino e del legno”, è profondamente ancorata alle tradizioni culturali legate a questi due elementi e la storia di questo piccolo comune dell’entroterra palermitano che si trova a 440 metri sul livello del mare, è strettamente legata alle sorti delle coltivazioni che, più di tutte, raccontano la storia del Mediterraneo: il frumento, le olive e il vino, con eccellenze note ed apprezzate a livello internazionale. Intorno a queste risorse si è evoluto il tessuto urbano e obiettivo dei Camporeale Days è proprio quello di raccontarle e promuoverle.

Per tre giorni, dunque, appassionati del turismo sostenibile e dei metodi di produzione tradizionali e biologici, giornalisti, operatori del settore, potranno trovare qui interessanti spunti di riflessione e approfondimento.

Nel villaggio espositivo allestito lungo il corso principale del paese e all’interno del Baglio del Palazzo del Principe, si potranno degustare vini e altri prodotti gastronomici con gli artigiani pronti a raccontare storie e metodi di produzione legati ad ogni singolo prodotto.

Uno dei momenti clou della manifestazione sarà l’approfondimento tematico dei workshop, inoltre il programma prevede visite guidate alle aziende con bus navetta, degustazione e vendita di vini e prodotti tipici, mostre di prodotti artigianali e ancora visite guidate ad alcuni dei monumenti e palazzi più importanti del paese come il Palazzo del Principe, il Museo Camporeale e il Santuario della Madonna dei Peccatori. E ancora mostre di auto e moto d’epoca e spettacoli di musica dal vivo.

Per il programma completo visita il sito www.caporealeday.it

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22° Edizione del Cous Cous Fest. Dal 20 al 29 settembre sfide di cucina, cooking show, incontri e grandi concerti

Cinque chef italiani in gara per il campionato italiano. Noemi in concerto gratuito sul palco in spiaggia.

Si apre domani, a San Vito lo Capo, la 22esima edizione del Cous Cous Fest, il Festival internazionale dell’integrazione culturale all’insegna dello slogan “Make cous cous not walls”. Il cous cous, piatto semplice e povero nato tra le dune del Maghreb, torna ad essere il simbolo dello scambio e del dialogo tra i popoli mediterranei, pretesto per mettere insieme religioni, culture e tradizioni diverse attraverso il cibo. Quest’anno saranno sette i paesi partecipanti al Campionato del mondo di cous cous, Israele, Italia, Marocco, Palestina, Senegal, Stati Uniti e Tunisia cui si aggiunge un team sotto la “bandiera” dell’Unhcr, l’’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. La manifestazione è organizzata con il sostegno dei main sponsor Bia CousCous, Conad ed Electrolux Professional.

“Il Cous Cous Fest è un appuntamento internazionale, dalla tradizione ultra ventennale, l’evento di punta del territorio che porta alto il nome di San Vito Lo Capo nel mondo. La nostra cittadina – ha detto Giuseppe Peraino, sindaco di San Vito Lo Capo – tornerà ad ospitare chef internazionali, grandi ospiti e artisti per una festa all’insegna del gusto, del divertimento e del confronto tra culture. Forte, anche, l’attenzione mediatica: quest’anno ci saranno due dirette tv in canali nazionali italiani e arriveranno due troupe francesi, canale M 6, la seconda rete privata più vista in Francia e il canale nazionale francese France Télévisions, ma anche due produzioni canadesi interessate a riprendere le fasi più salienti del Campionato del mondo di cous cous, cuore dell’evento”.

Il Cous Cous Fest diventerà anche un format tv diretto da Riccardo Cannella, screenwriter, film director e producer siciliano, vincitore di 7 premi internazionali per la miglior regia. Cannella sarà a San Vito Lo Capo con il suo staff per riprendere le fasi più salienti dell’evento internazionale.

Food4Excellence, l’evento di Unicredit che apre il festival

Ad aprire il festival, domani alle ore 10:30, l’evento “Food4Excellence”, organizzato da UniCredit. Ad aprire i lavori al Bia Theatre, in Piazza Santuario, Salvatore Malandrino, Regional Manager Sicilia di UniCredit. A seguire si svolgeranno due tavole rotonde; una dedicata alla valorizzazione del territorio partendo dalle eccellenze, alla quale parteciperanno Vittorio La Placa, responsabile Retail Business Sicilia di UniCredit, Tony Lo Coco, Vice Presidente “Le Soste di Ulisse”, Dario Cartabellotta, Dirigente generale dell’assessorato regionale Agricoltura e pesca. La seconda tavola rotonda, alla quale parteciperanno Massimo Itta, Vice President Account Management di Mastercard, Claudia Vassena, Responsabile di Buddybank, Marcello Orlando, Ceo di Feedback, Giuseppe Peraino, sindaco di San Vito Lo Capo, sarà dedicata al potenziamento del made in Sicily attraverso partnership strategiche.

Campionato italiano Bia CousCous, cinque chef in corsa

Alle ore 18 prende il via il Campionato italiano Bia CousCous che vede in gara cinque chef provenienti da tutta Italia che gareggeranno per entrare a far parte della squadra “azzurra” che parteciperà al Campionato del mondo di cous cous. La prima manche vedrà sfidarsi Marco Parenzan chef trevigiano che lavora al ristorante Equoreum, a San Biagio di Callalta (Tv) e due pasticcere: Laura Bonoli da Bologna e Carlotta Ricciardelli da Roma. La seconda manche, alle ore 20, vedrà a confronto invece Salvatore Denaro, messinese, che lavora al ristorante Le Pietre volte a Capo Vaticano, vicino Tropea e Massimiliano Poli, milanese che lavora a Parigi. A giudicare gli chef saranno due giurie: una tecnica, presieduta dal giornalista Carlo Ottaviano, firma del Messaggero e una popolare formata dai visitatori della rassegna. Le sfide saranno condotte dal giornalista Roberto Giacobbo e dalla siciliana Sarah Castellana, volto di Quelli che il Calcio e Rai Sport.

Oltre 30 ricette di cous cous al villaggio gastronomico

Dalla ricetta locale, a base di pesce, alle varianti più curiose delle tradizioni internazionali, a base di montone, pollo e carni miste senza dimenticare le ricette vegetariane, compresa una senza glutine. Sono oltre trenta le ricette di cous cous tra cui scegliere nei menu proposti dalle Case del cous cous, i tradizionali punti di degustazione. Le ricette internazionali si assaggiano alla Casa del cous cous dal mondo in via Regina Margherita angolo con via Abruzzi, gestita da Piera Spagnolo del ristorante Al Thaam di San Vito lo Capo; in Piazza Carlo Barbera (ex Marinella) la Casa del cous cous di San Vito Lo Capo, gestita da Maddalena Ruggirello della pasticceria Capo del gusto di San Vito lo Capo, Giuseppe Peraino del ristorante e hotel Tannure ed Enzo Caradonna del ristorante del Camping La Pineta, che propone un itinerario tra le ricette tipiche della cittadina. Sulla spiaggia all’altezza dell’hotel Capo San Vito la Casa del cous cous Sapori & Dintorni del Mediterraneo dove trionfano i profumi e gli odori del Mare nostrum, con le ricette della Compagnia degli chef; sempre sulla spiaggia in corrispondenza di via Savoia, la Casa del cous cous Al Waha, gestita dallo chef Peppe Buffa del ristorante Al Ritrovo e da Antonino Bua del ristorante Dal Cozzaro di San Vito Lo Capo.

Cooking show

In programma anche lezioni di cous cous, cooking show con grandi protagonisti della cucina tra cui Sergio Barzetti, Andy Luotto, Chiara Maci, Filippo La Mantia e Giorgione.

Spettacoli e concerti sotto le stelle: domani Noemi in concerto gratuito

Noemi farà tappa a San Vito lo Capo con il Blues & Love Summer Tour, il tour estivo in cui la cantautrice romana, oltre a riproporre i suoi brani più celebri in chiave blues, spaziando dal funky al reggae, interpreterà le cover dei più grandi artisti internazionali di black music che hanno influenzato la sua carriera. “La black music è il mio primo amore – ha detto Noemi – e per questo motivo ho attraversato l’Italia con un progetto live completamente nuovo in cui non mancheranno i pezzi di Janis Joplin, Wilson Pickett, Marvin Gaye, James Brown, Amy Winehouse, Bob Marley, Stevie Wonder e tanti altri che hanno avuto un importantissimo ruolo nei miei ascolti e nella formazione del mio gusto musicale. Ovviamente in scaletta inserirò anche i pezzi più famosi del mio repertorio riarrangiati in chiave blues”.

E poi, sulla Sicilia, la cantante dice “Amo quest’isola: un posto dove fantasia e realtà, mito e storia si incontrano con una facilità incredibile. E’ un posto che musicalmente ha dato tantissimo sia per i grandi artisti che ha generato ma anche in termini di ispirazione:chi non si ricorda i racconti di Lucio Dalla e delle sue estati siciliane in barca durante le quali ha scritto canzoni che faranno per sempre parte del nostro patrimonio artistico?” Alle ore 19, prima del concerto in programma alle ore 22 si racconterà ai suoi fan in un’intervista al palco in spiaggia, ad ingresso libero.

E al termine del concerto, Noemi non perderà l’occasione per assaggiare un piatto di cous cous “Che buono! – dichiara l’artista -. Mi piace perché rappresenta il luogo dove tutte le cose più diverse si incontrano dando vita a dei sapori pazzeschi!”.

Gli altri concerti in programma

Si prosegue sabato 21 settembre con i Boomdabash. E ancora Sergio Vespertino (domenica 22), Cammurria (lunedì 23), Sikania (martedì 24), La Municipàl (mercoledì 25) Lello Analfino & Tinturia (giovedì 26), Mahmood (venerdì 27 per l’unica tappa in Sicilia), dj Ringo e Giuseppe Scarpato Power Trio ft. Filippo La Mantia (sabato 28 settembre) e Sasà Salvaggio (domenica 29 settembre). Tutti i concerti sono gratuiti.

Comunicato Stampa

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A Gibellina la 3° edizione di Scirocco Wine Fest dal 27 al 30 Giugno

Il vino di sette Paesi del Mediterraneo unisce popoli e culture a Gibellina in occasione di Scirocco Wine Fest. Degustazioni di vini e specialità gastronomiche mediterranee, master class, sfide di cucina, cooking show, ma anche spettacoli e incontri culturali animeranno la cittadina da giovedì 27 a domenica 30 giugno. L’arte e la cultura del vino sono il filo conduttore per una rassegna, alla terza edizione, che  tocca l’anima mediterranea affiancandole la tradizione gastronomica di un territorio profondamente colpito dal terremoto del 1968 e simbolo di rinascita. Simbolo dell’iniziativa è lo Scirocco, il vento che rappresenta il mare Nostrum come un filo rosso che “unisce” i popoli che lo vivono e permea le culture che ne sono toccate.

“Il progetto nasce tre anni fa – ha spiegato Rosario Di Maria, presidente del gruppo Cantine Ermes – Tenute Orestiadi  – con la volontà di proseguire sul percorso di cultura e dialogo già tracciato da Ludovico Corrao, ma in un’ottica nuova, assolutamente coerente con l’identità aziendale, composta dal legame con la nostra terra e, ovviamente, dal vino. Così ci è venuto in mente di realizzare un festival incentrato sul vino, vissuto come filo conduttore tra i Paesi del Mediterraneo, accomunati anche dallo Scirocco, con l’obiettivo finale di mantenere Gibellina centro culturale a livello internazionale e di valorizzare un prodotto dall’incredibile potere aggregante: il vino”. Ogni sera saranno in degustazione i vini di sette Paesi ospiti della rassegna – Francia, Grecia, Italia, Malta, Spagna, Tunisia e Turchia – in abbinamento a tante specialità mediterranee a cura di Sanlorenzo Mercato. Dal venerdì alla domenica i wine tasting, a cura di Cronache di gusto, permetteranno di scoprire l’affascinante e complesso mondo del vino, mentre i cooking show vedranno protagonisti grandi chef siciliani come Vincenzo Candiano, due stelle Michelin, del ristorante La Locanda di Don Serafino di Ragusa Ibla e Natale Giunta, ospite fisso della trasmissione “La Prova del cuoco”. Gli appuntamenti saranno condotti da Federico Quaranta, volto di Rai1.

“Gibellina, luogo d’arte e cultura – ha detto Salvatore Sutera, sindaco di Gibellina – è la cornice adatta ad ospitare una rassegna come questa che vuole essere l’occasione per scoprire questo meraviglioso territorio”.

In occasione del festival sarà possibile, infatti, conoscere meglio il patrimonio artistico e culturale della cittadina: porte aperte tutti i giorni alla Fondazione Orestiadi, al Museo delle Trame Mediterranee dove sono allestite fino al 21 luglio le mostre di Rachid Koraichi e di Dan Iroaie e l’installazione Suvenir di Francesco Impellizzeri, la Cantina Tenute Orestiadi e il suo Barriques museum.

Spazio anche a due grandi appuntamenti con scrittori e poeti del Mediterraneo:  venerdì 28 giugno la presentazione del libro di Maria Attanasio “La ragazza di Marsiglia” (Sellerio) con Felice Cavallaro e sabato 29 l’incontro con Francesca M. Corrao e Aldo Gerbino che presenteranno il libro “In guerra non mi cercate” (Le Monnier) a cura di Oriana Capezio, Elena Chiti, Francesca M. Corrao, Simone Sibilio.

Un percorso di spettacoli originali, dedicato alle culture del Mediterraneo, animerà le serate dell’evento. Si comincia giovedì 27 giugno con “In vino veritas”: sette storie, sette vini, sette paesi per raccontare il Mediterraneo, una degustazione-spettacolo con  la partecipazione di Marcello Mordino, letture di Silvia Ajelli e musiche eseguite dal vivo da Chris Obehi, Dario Sulis e Francesco Cusumano; al termine lo spettacolo diRoberto Lipari. Venerdì 28 protagoniste le sonorità del Mare Nostrum interpretate da tre cantautori: Eugenio Bennato, Mario Incudine e Alessio Bondì. Sabato 29 va in scena la “Festa tra cielo e terra: libiamo ne’ lieti calici”, una parata-spettacolo tra musica, fuoco e acrobazie con la regia di Alfio Scuderi: la danza del fuoco di Cinzia Cona, le coreografie aeree di Vera Mormino con la partecipazione musicale di La Bottega delle Percussioni di Santo Vitale e gli Akkura. Domenica 30 gran finale con  Cesare Bocci e Paola Turci, ospiti del premio Stella della Pace- Ludovico Corrao, organizzato dal Comune di Gibellina.

Info e programma completo su www.sciroccowinefest.it

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Eventi Focus On Gusto News Vino

NOT Rassegna dei Vini Franchi va in scena a Palermo al grido “Non Modificare, Non Interferire”

Do Not Modify, Do Not Interfere. Semplicemente NOT. Una doppia negazione per lanciare un messaggio positivo: invitare i produttori di vino ad intervenire il meno possibile sulle pratiche di vigna e di cantina e quindi a non modificare, se non addirittura stravolgere, il risultato finale.

Siamo a Palermo, ai Cantieri Culturali alla Zisa, un luogo diventato ormai simbolo della rinascita di questa città. Una città sempre più aperta, libera dai pregiudizi che per troppo tempo l’hanno accompagnata e soprattutto pronta al confronto con le altre grandi città italiane. I Cantieri Culturali alla Zisa rappresentano un modello vincente di recupero ma anche un messaggio forte di crescita di un’intera comunità. Quindi mai luogo e città furono più azzeccate per un evento del genere.

I Cantieri Culturali alla Zisa sono un’ex area industriale di Palermo. La struttura venne costruita per ospitare le officine Ducrot e comprende diversi capannoni. Un luogo di importanza storica, dove tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento furono realizzati opere in stile liberty disegnati dell’architetto palermitano Ernesto Basile. Opere utilizzate anche come arredi dei saloni delle navi da crociera e delle varie residenze della Famiglia Florio e per gli arredi di Palazzo Montecitorio. Oggi quest’area è utilizzata come spazio espositivo per eventi teatrali, musicali, cinematografici e iniziative culturali di ogni genere.

Qui è andato in scena NOT Rassegna dei Vini Franchi, un multievento dedicato al sistema produttivo che mette al centro la figura del vignaiolo, il lavoro artigianale e che diffonde la coscienza del bere come atto non solo culturale ma anche politico di salvaguardia della natura e dell’identità territoriale.

“NOT ha colmato un vacuum nel panorama della promozione del vino in Sicilia. Ci impegneremo affinché diventi un appuntamento istituzionale annuale nell’agenda di Palermo e dell’Isola – ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando che ha dato il benvenuto ai vignaioli protagonisti di NOT. – “La cultura del vino appartiene all’identità di questa città – ha ribadito il primo cittadino – è la nostra storia ed è ciò che dobbiamo coltivare per il futuro. NOT amplifica questa vocazione, ha colto il fermento, una nuova sensibilità, l’evoluzione verso un certo modo di bere e attenzione all’ambiente, al territorio”.

Vini franchi, ovvero vini cosiddetti naturali, onesti, non modificati dalla chimica. Vini che per lo più nascono da vigne condotte in biologico, se non addirittura in biodicamica. Vini sui quali si preferisce intervenire il meno possibile in cantina come in vigna: zero (o quasi) chimica, zero (o quasi) solfiti, uso di lieviti indigeni, fermentazioni spontanee, ecc.

In questo post non voglio fare un trattato sui vini naturali, voglio solo soffermarmi su ciò che ho avuto la possibilità di provare sulla mia pelle, anzi sul mio olfatto e sul mio palato.

Personalmente, chi mi conosce, sa che non sono per le “etichette”. A mio modesto modo di vedere il vino deve essere pulito, ben fatto, che esprima un bel bouquet, che al palato inviti al sorso, che sia anche espressione di un territorio se non di un’idea. Il vino deve essere semplicemente ben fatto. Se poi siamo di fronte ad un vino convenzionale, naturale, biologico, biodinamico, ancestrale e chi più ne ha più ne metta ok, basta che sia fatto bene.

Certo se un produttore, o un vignaiolo, riesce a fare un buon vino intervenendo e modificando il meno possibile, allora c’è da dire chapeau, tanto di cappello. E questo è quello che ho avuto modo di apprezzare a NOT.

Oltre cento cantine e aziende agricole partecipanti con 500 etichette in degustazione. NOT – Rassegna dei vini franchi ha aperto una strada al centro del Mediterraneo per il movimento culturale dei vini franchi, artigianali, creando un occasione di incontro e confronto di respiro nazionale e internazionale al sud tra produttori che condividono lo stesso percorso, ciascuno con il proprio territorio e storia da raccontare. Per i tanti vignaioli artigiani di altre regioni è stata la prima vetrina in Sicilia. “Sono felice di essere venuto a Palermo – ha detto Gianmaria Sforza di Marinferno, cantina nel cuore dei colli piacentini -. Mi ha dato la possibilità di conoscere e confrontarmi con i colleghi produttori siciliani. Il tutto in una cornice bellissima. Not è stato un mix di energie che non si trova altrove nel resto d’Italia”. Per Cataldo Calabretta, vignaiolo a Cirò – NOT ha colto il momento giusto. “Lo dico da calabrese – ha commentato -. Toccava farlo al sud.” NOT non è stato solo un focus sul vino. “Una iniziativa di questo genere ha larghi orizzonti. Spero possa essere un motore di riflessione su tante questioni legate al valore agricolo del cibo”, ha detto Stefano Pescarmona di Podere Magia, azienda emiliana.

Sono arrivato in tarda mattinata, ma una volta dentro mi sono lanciato subito sui banchi di degustazione. Alcune aziende le conoscevo, tante altre no. Così ho deciso di iniziare da quelli a me ignoti. Ecco alcune mie valutazioni:

Val di Sole, Piemonte

Val di Sole nasce nel 2015 sulle colline del Roero, a Corneliano d’Alba. Una vecchia vigna che continua ad essere ampliata con l’aggiunta di viti giovani. I vigneti della Valdisole sono tutti situati nelle zone del Roero DOCG. Le pratiche seguite in Valdisole sono rigorosamente naturali senza utilizzo di prodotti chimici sintetici o forzanti enologici. Tra i vini presenti ho bevuto:

Armonia. Arneis e Moscato Bianco. Un Orange Wine. Le uve sono macerate in botti di acacia da 500 lt per 30 giorni. Dopo la macerazione il vino viene fatto riposare prima in acciaio e poi in bottiglia. Al naso emergono note fruttate, floreali ed erbacee. Il moscato da una bella impronta aromatica al bouquet. Fresco, asciutto, con un finale amarognolo ma gradevole.
Pnoi. Nebbiolo Rosè. Qui non c’è macerazione. Il mosto è quindi diviso in tre parti uguali. Un terzo viene affinato per 9 mesi in barriques di castagno, un terzo in contenitore di ceramica (clayver) e il resto in barriques di rovere. Quindi vengono miscelati e rimangono almeno 3 mesi in bottiglia. I profumi sono quelli caratteristici del nebbiolo, floreali e fruttati ma (ovviamente) non evoluti. Delicato ma strutturato, la personalità del nebbiolo c’è pur se sviluppato per una leggera bevibilità.
Amos. Nebbiolo Rosso. Macerazione per 20 giorni in acciaio e affinamento in tonneau vecchio di rovere per 18 mesi. Poi almeno 6 mesi in bottiglia. Rosso rubino scarico con delicate note floreali e fruttate. Secco, fresco, di buon corpo.

Guttarolo, Puglia

Siamo nella Murgia barese, a Gioia del Colle. Terreno caratterizzato da roccia calcarea, ventilato e fertile. Nel 2003 Cristiano Guttarolo si trasferisce qui da Salerno. Acquista 2 ettari di vecchi vigneti di Primitivo allevati ad alberello e la fattoria di Gioia del Colle. Obiettivo: reinventare un Primitivo di grande identità e personalità. Vigne condotte in biologico con lavorazioni solo manuali, ma strizza l’occhio anche alla biodinamica. Ricorre a contenitori per fermentazioni spontanee ed affinamenti che non gravino sul vino, sperimenta negli anni l’acciaio e ultimamente l’anfora. Oggi Guttarolo ha una produzione da poco più di 6 ettari suddivisa tra Primitivo, Negroamaro e Verdeca.

Carsia. Un vino ottenuto da uve Verdeca, varietà autoctona pugliese presente prevalentemente nel territorio tarantino. Un vino di buona freschezza, salino e minerale.
Lamia delle Vigne. Da una vite vecchia di oltre 40 anni di età, coltivato ad alberello e spalliera, nasce questo Negroamaro ricco ed intenso. Fermentato ed affinato in acciaio esalta la potenza del frutto, con un calice corposo, fruttato e sapido.

Ayunta, Sicilia, Etna

Piccola azienda vinicola a conduzione familiare, gestisce circa 3 ettari di vecchi vigneti a quasi 700 metri sopra il livello del mare sulle pendici settentrionali dell’Etna, vicino al piccolo comune di Randazzo. I vini sono pensati affinché rappresentino la migliore personalità del terroir e le uve autoctone dell’Etna. In vigna si lavora manualmente, senza utilizzare prodotti chimici e vinificando in modo artigianale solo le migliori uve, per riuscire ad ottenere eleganza, equilibrio e freschezza, e per riportare il gusto puro del terroir.

Piante Sparse. Etna Bianco. Principalmente Carricante, ma anche Catarratto. A rappresentare la personalità di questo vino senza dubbio l’acidità, la freschezza e la nota minerale.
Navigabile. Prodotto da uve Nerello Mascalese in prevalenza e Nerello Cappuccio. Al naso esprime un frutto vivo, fragrante. Non manca la nota minerale confermata al palato.
Calderara Sottana. Un vino di contrada, prodotto con sole uve di Nerello Mascalese. I profumi ricordano la frutta matura, note di spezie e minerali. In bocca è pieno, di struttura, con tannini morbidi ed eleganti. Grande vino.

Campisi, Sicilia, Noto

Marcin Oz, nato in Polonia, cresciuto a Berlino, residente a Siracusa. Un musicista che ha scoperto la Sicilia grazie al cantante Erlend Oye, dei Whitest Boy Alive. Si è messo in società con i fratelli Marco e Sergio Mazzara. Il loro nonno, Salvatore Campisi, agricoltore illuminato, ha ispirato il nome della nuova azienda. Le vigne sono a Noto e Pachino, in contrada Buonivini dove si producono principalmente Nero d’Avola e Syrah.

Pink Moon. Un rosè da uve Nero d’Avola. Bel colore rosa intenso. Al naso i sentori sono tipici del Nero d’Avola, fruttato e floreale. Al palato riemerge il frutto ma anche la freschezza.
Red Red Wine. Colore rosso rubino scarico per questo vino ottenuto da uve Nero d’Avola. Non presenta una complessità di profumi ma rievoca comunque il territorio di origine, con leggere note anche speziate. In bocca il tannino è vivo ma non aggressivo. ben equilibrato.
Halleluja. Vino rosso prodotto con sole uve Syrah. Rosso rubino carico. Al naso emerge più di tutte la nota speziata, tipica del Syrah. Al palato e secco, asciutto, tannico e ben equilibrato.

Marco De Bartoli, Sicilia, Marsala

Azienda fortemente legata alla figura del suo fondatore, Marco De Bartoli, oggi portata avanti sapientemente dai figli Renato, Sebastiano e Josephine. Due cantine, a Marsala e a Pantelleria, dove si coltivano solo vitigni autoctoni quali Grillo, Zibibbo, Catarratto e Pignatello. Uve che vengono allevate nel pieno rispetto dell’ambiente e che arrivano in cantina per essere valorizzate e interpretate senza mai snaturare il frutto. Conoscevo già questi vini, ma essendo li ne ho approfittato per rivivere una bella emozione.

Integer Grillo e Integer Zibibbo. Nessun trattamento chimico, fisico, meccanico. Nessuna concimazione chimica, nessun trattamento di diserbo, utilizzo minimo di rame e zolfo, resa moderata per pianta, selezione manuale dei grappoli. Fermentazione spontanea in presenza di bucce, a opera di lieviti indigeni, senza rimontaggi né follature. Nessun trattamento o correzione, nessuna refrigerazione e filtrazione. I vini della linea Integer sono tutto questo ed esprimo pienamente il loro territorio di origine. Il Grillo si presenta di giallo dorato, con profumi caldi e avvolgenti che ricordano la frutta gialla matura, l’albicocca e belle sensazioni affumicate. Al palato è ricco, intenso, vivo, pienamente armonico. Di grande equilibrio e persistenza. Lo Zibibbo rappresenta in tutto e per tutto l’isola nella quale nasce, Pantelleria. Intenso e ricco, con profumi di frutta tropicale, frutta gialla molto matura, pesca, albicocca e agrumi canditi. Al palato esprime grande freschezza, sapidità, con bei ritorni di agrumi e aromi minerali. Due grandi eccellenze di Sicilia.

I Custodi delle Vigne dell’Etna, Sicilia, Etna

Custodire vuol dire preservare il territorio, mantenere le tradizioni e rispettare la persona. Da questi valori e dall’amore verso una terra meravigliosa come quella dell’Etnea nascono i vini de I Custodi, frutto della generosità del caloroso suolo vulcanico e della sua mineralità, del freddo della Muntagna e del sole di Sicilia. Sane viti di ogni età, condotte in modo naturale, organico, come da centinaia di anni si è sempre fatto sull’Etna, senza prodotti chimici di sintesi, nel rispetto delle persone, del paesaggio e della natura.

Alnus. Etna Rosato prodotto con uve Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio. Colore rosato con lievi riflessi rubino. Floreale con freschi sentori di fragola e lampone. Secco, gradevole, piacevolmente acidulo.
Aetneus. Etna Rosso nato da uve Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio e una piccola parte di Alicante. Si presenta di un rosso rubino e con profumi intensi, di frutta matura e spezie. Minerale. Elegante e di notevole persistenza al gusto, giustamente tannico.

Pierre Frick, Francia, Alsazia

Pierre Frick è stato un pioniere indiscusso della filosofia naturalista: precursore dei tempi, ha abbracciato le metodologie biologiche già nel 1970, dedicandosi poi completamente alla biodinamica nel 1981. I 12 ettari circa di vigneti di proprietà in Alsazia (Francia) si sviluppano su altrettante 12 parcelle, di cui 3 Grand Cru. Rese bassissime, vendemmia manuale, ricorso ai soli lieviti indigeni, nessun trattamento chimico o fisico, utilizzo insignificante di anidride solforosa, comunque mai aggiunta prima della fermentazione. È stato un grande piacere conoscerlo e degustare i suoi vini veramente unici. Fortunatamente durante la degustazione affianco a me, oltre agli amici Giuseppe Scilabra e Pietro Foraci, c’era una giovane coppia che, conoscendo il francese, ci ha guidati nella traduzione.

Pinot Noir. Un Pinot Nero d’Alsazia dal tipico colore rosso rubino vivo. I profumi ricordano la frutta rossa e le spezie dolci. Leggeri sentori tostati e minerali. Fine, elegante, fresco, ben equilibrato.
Pinot Gris. Un bel colore aranciato tenue per questo Pinot Grigio macerato sulle bucce, luminoso e vivace alla vista. Il bouquet olfattivo è delicato e fruttato, contraddistinto da fragola e pompelmo. Al palato è fresco, di buon corpo, lungo e leggermente sapido nel finale.
Bergweingarten. Prodotto con un 100% Sylvaner, tipica dell’Alsazia, questo vino si presenta dal colore giallo ambrato con una leggera velatura. I profumi sono di frutta tropicale, miele e mandorla. Al palato è fresco, pulito, di corpo e di buona persistenza.
Riesling. Giallo paglierino che ricorda leggermente le sensazioni di idrocarburi tipici del Riesling. Emergono più frutta e agrumi. In bocca rilascia una freschezza avvolgente ed una buona mineralità.
Cremant. Pinot Grigio 100%. Un metodo classico dal colore giallo intenso e con bollicine fini e persistenti. Al naso esprime un bouquet ampio fatto di erbe aromatiche, vaniglia, miele, frutta secca. Non manca la fragranza e la crosta di pane. In bocca e fresco, elegante e raffinato. Grande bollicina.

Oltre a queste aziende ho avuto il piacere di degustare anche i vini di Nino Barracco (Marsala, TP) e di Arianna Occhipinti (Vittoria, RG). Se non cito quei le mie impressioni sui loro vini lo faccio non perché non li ho graditi, ma semmai per l’esatto contrario: posso dire che sono quelli che ho gradito più di tutti gli altri, senza nulla togliere alle grandi produzioni presenti e degustati in fiera. A questi due produttori dedicherò dei singoli post così da approfondire due belle filosofie produttive che stanno alla base delle due aziende e cercherò di trasmettervi quanto di buono e di bello c’è nei loro vini.

Alla tre giorni di NOT hanno partecipato grandi critici e personaggi del mondo enogastronomico che hanno tenuto seminari e degustazioni sul tema del vino franco, artigianale. Sandro Sangiorgi, fondatore di Porthos, ha raccontato lo scenario del vino naturale, tra luci e ombre e le nuove sfide con un percorso di assaggio tra silenzi, musica e riflessioni. Matteo Gallello di Porthos ha illustrato i vini naturali del Sud attraverso un viaggio nel calice tra territori. Giampaolo Gravina e Fabio Rizzari, autori insieme ad Armando Castagno del libro “Vini artigianali italiani”  hanno proposto una nuova chiave di lettura del vino, sperimentale, che legge e intreccia i vini con le opere d’arte.

Gae Saccoccio di naturadellecose.it ha approfondito il vino umano tra scienza e magia. Bonetta dell’Oglio, Davide Longoni e Francesco Pensovecchio hanno tenuto l’incontro Pane e Vino, legando, in un assaggio inedito, i due capisaldi di una cultura millenaria, tra analisi tecniche sulla panificazione spiegate dal maestro panificatore milanese, divulgazione della qualità dei grani autoctoni siciliani e dei principi dell’agricoltura biodinamica.

A NOT è stato presente anche il padre della vitocoltura biodinamica, Nicolas Joly, che ha tenuto i corsi sull’agricoltura biodinamica per l’appuntamento annuale di Renaissance Italia organizzato in collaborazione con AgriBio e ospitato a NOT. “La Sicilia è una terra che può dare vini di grande forza, autentici – ha detto il produttore della Loira -. Ho potuto assaggiare vini che davvero mi hanno colpito. Prodotti da chi ha compreso la vera natura del vino e come coltivare tenendo in considerazione tutte le forze, le energie che intervengono nel processo di vita”.

Tra le prelibatezze trovate in giro per NOT Rassegna dei Vini Franchi anche delle ottime produzioni di prodotti tipici, per lo più Presidi Slow Food.

Sull’intervento e sulla degustazione guidata da Matteo Gallello, una degustazione dedicata ai vini del grande sud, dove a confrontarsi sono stati territori e varietà del mediterraneo, dedicherò un post a se.

NOT Rassegna dei Vini Franchi
Palermo, 12-14 Gennaio 2019
Cantieri Culturali alla Zisa
www.rassegnanot.com

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Merano WineFestival 2018, in mostra le migliori produzioni vinicole d'Italia e non solo

Il Merano WineFestival è il primo evento organizzato in Europa, che dal 1992 ha puntato in esclusiva sulla qualità selezionata in un ambiente elegante ed elitario. E’ stato il primo a realizzare un percorso sensoriale con un unico calice, ed il primo evento in assoluto denominato WineFestival.
Negli anni il Merano WineFestival si è dimostrato essere un vero e proprio “think tank”, un forum di scambio di opinioni tra produttori, opinion leader, professionisti del settore e consumatori: un benchmark dell’eccellenza enogastronomica.

A celebrare la 27esima edizione, che si svolgerà nella cittadina di Merano in Trentino Alto Adige dal 9 al 13 novembre, saranno cinque giornate piene di emozioni, contenuti, idee da scoprire e tanti amici: oltre 500 case vitivinicole, tra le migliori in Italia e nel mondo, 200 artigiani del gusto, 15 chef di spicco. L’espressione del meglio che il nostro paese ha da offrire, selezionata tra the Wine Hunter Award.

Novità di quest’anno é The Circle, un programma di iniziative di intrattenimento in Piazza della Rena dedicati alle storie di uomini, di cibo, di vino e di territori.

All’interno delle Masterclasses avranno luogo una varietà di degustazioni guidate di eccellenze enologiche nazionali ed internazionali con lo scopo di creare cultura e sapere, anche per il fine benefico di questa edizione.

E ancora, il settore più in crescita degli ultimi anni, quello dei vini biologici, biodinamici, naturali, “orange” e PIWI (vitigni resistenti alle malattie), avrà uno spazio dedicato proprio nella giornata di apertura.

In conclusione, a festeggiare la chiusura del Merano WineFestival 2018 sarà una emozione senza confini: “Catwalk Champagne”, la sfilata di ben oltre 250 champagne di 50 aziende francesi tra le più famose.

Tutto questo è il 27esimo Merano WineFestival: unico, esclusivo, emozionante.

Programma e ticket sul sito wwwmeranowinefestival.com

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Taormina Gourmet 2018

La sesta edizione di Taormina Gourmet sta per avere inizio Dal 27 al 29 ottobre, all’Hotel Villa Diodoro di Taormina, torna l’evento organizzato dal giornale on line di enogastronomia Cronache di Gusto. A far da sfondo saranno vini di alta qualità, masterclass, cooking show con chef rinomati, birrifici artigianali, aziende agroalimentari tra le migliori del Sud Italia, cene d’autore ed eventi.
Uno dei punti di forza del festival è il maxi banco d’assaggio un’occasione per conoscere moltissime cantine e i loro vini, ma anche i produttori artigianali. Una grande occasione per conoscere bianchi e rossi tutti da bere.

Il Taormina Gourmet si conferma essere una grande vetrina per il vino, oltre che per le birre artigianali e le migliori produzioni agroalimentari. Dai formaggi alle acciughe, dalla pasta all’olio ci sarà un campionario di aziende da tutta Italia all’insegna del buon gusto.
Una tre giorni ricca di eventi con masterclass, degustazioni e incontri ravvicinati con esperti nel settore vinicolo e brassicolo.

Taormina Gourmet 2018 rinnova inoltre il suo omaggio alla viticultura siciliana con la terza edizione del Sicilian Wine Awards, il concorso che premia i migliori vini siciliani valutati da una giuria d’eccezione presieduta da Daniele Cernilli, alias Doctor Wine.

“Un concorso – dice il direttore di Cronache di Gusto, Fabrizio Carrera – che mira a promuovere attraverso il palato di grandi esperti i migliori vini siciliani, pronti ad affrontare i mercati globali grazie alla loro piacevolezza”.

www.taorminagourmet.it

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Milano Wine Week, degustazioni, workshop e approfondimenti sul mondo del vino

Dal 7 al 14 ottobre 2018 la città ospiterà la prima Milano Wine Week. Un’agenda ricca di appuntamenti dedicati a tutti gli appassionati di vino e non solo, Si preannuncia così la Milano Wine Week, in scena nel capoluogo lombardo dal 7 al 14 ottobre 2018. L’idea nasce da Federico Gordini, un imprenditore milanese, già ideatore di Milano Food Week e di Bottiglie Aperte. La Milano Wine Week punta a concentrare in 7 giorni una serie di eventi dedicati al mondo del vino. Una sorta di punto focale intorno a cui gireranno ulteriori iniziative legate a questo tema.

Realizzato in partnership con EPAM – FIPE (Associazione Provinciale Milanese Pubblici Esercizi), l’organizzazione di rappresentanza delle imprese di pubblico esercizio della città di Milano e della Provincia, in collaborazione con Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, il progetto punta a creare un grande momento annuale dedicato al mondo del vino facendo da collettore per tutte le iniziative più rilevanti che si concentrano in quella settimana, costruendo così un sistema in grado di connettere tutti gli interlocutori che, a vario titolo, si occupano di vino.

Il quartier generale di tutta la manifestazione sarà a Palazzo Bovara, sede di “casa MWW. Previsti nella location una serie di eventi serali con degustazioni, workshop e approfondimenti. Un’ampia adesione di locali in tutta la città, destinati alla somministrazione e ad ospitare eventi, garantirà la diffusione in tutta la città. Tutti i commercianti aderenti all’iniziativa saranno suddivisi in Wine Districts e abbinati a Consorzi di Tutela che si occuperanno dell’abbinamento dei prodotti offerti ai loro vini. Saranno attivate anche cene, degustazioni  e approfondimenti che si occuperanno di singole aziende vinicole.

Il Programma

6 OTTOBRE | FLASHMOB BRINDISI DI APERTURA
Un grande brindisi di apertura della settimana di MWW. In una piazza milanese raduneremo più di 2.000 persone per inaugurare al meglio la settimana.
7 OTTOBRE | LA NOTTE DELLE BOLLE CITY LIFE SHOPPING DISTRICT
Degustazione diffusa di bollicine in circa 80 punti vendita all’interno di City Life Shopping District.
7-8 OTTOBRE | BOTTIGLIE APERTE
SuperstudiopiùMilano, kermesse si volge sempre più al pubblico degli operatori di settore e agli appassionati più esigenti, che troveranno una selezione di 250 produttori con oltre 900 referenze in degustazione.
8 OTTOBRE | CONFERENZA DI APERTURA
Palazzo Mezzanotte Milano –Una grande conferenza per avviare i lavori della Milano Wine Week organizzata con Borsa Italiana.
9 OTTOBRE | MILANO WINE BUSINESS FORUM
Palazzo Bovara –dieci tavoli di lavoro con relatori d’eccezione sui temi dell’Innovazione, Comunicazione, Venidta, ecc.
PRESENTAZIONE “SIGNORI DEL VINO” Palazzo Bovara –presentazione in esclusiva della prima puntata del famoso programma sui vini su Rai2.
10 OTTOBRE | EVENTO SPIRITO DIVINO
Palazzo Bovara –presentazione/anteprima della nuova release della rivista.
11 OTTOBRE | MWW IN OCCASIONE DELLA VENDEMMIA DI MONTENAPOLEONE PARTY IN TERRAZZA 12 (B&B BUILDING SAN BABILA)
Degustazioni diffuse su tutti i piani di B&B Building e party esclusivo di chiusura della Vendemmia.
12 OTTOBRE | POPWINE BY GAZZETTA DELLO SPORT
City Life –Prima trasposizione in esclusiva della Guida “PopWine” edita da Gazza Golosa (Gazzetta dello Sport).
13 OTTOBRE | EVENTO GUIDA VIGNAIOLI (CORRIERE DELLA SERA)
Palazzo Bovara –Prima trasposizione in esclusiva della Guida “Guida i Vignaioli” edita dl Corriere della Sera.
14 OTTOBRE | EVENTO
DoctorWine Hotel Principe di Savoia Presentazione della nuova guida e degustazioni esclusive.
14 OTTOBRE | TERMINE MWW | CLOSING PARTY
P.ZzaRegione Lombardia Evento di chiusura in collaborazione con “Le Cannibale”.

www.milanowineweek.com

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Camporeale Days, i prodotti enogastronomici dell'Alto Belice in mostra dal 5 al 7 ottobre

Giunta alla sua V Edizione, torna Camporeale Days, la manifestazione organizzata dall’Associazione Turistica Pro Loco Camporeale, con il patrocinio del Comune.

La manifestazione nasce per valorizzare e promuovere le risorse enogastronomiche, artistiche, artigianali e turistiche della zona.

Un programma fitto di visite guidate, degustazioni, workshop, cooking show, che andranno in scena da Venerdì 5 a Domenica 7 ottobre, ed alle quali si alterneranno una mostra di moto e auto d’epoca, spettacoli di musica dal vivo e numerose altre iniziative.

Camporeale Days è rivolta a tutti coloro i quali siano alla ricerca di produzioni agroalimentari e artigianali di nicchia, agli appassionati del turismo sostenibile e dei metodi di produzione tradizionali, biologici e salutari, a giornalisti e operatori del settore.

Nel villaggio espositivo allestito lungo il corso principale del paese e all’interno del Baglio del Palazzo del Principe, si potranno degustare vini e altri prodotti gastronomici.

I momenti clou della manifestazione saranno:

  • l’approfondimento tematico dei workshop
  • visite guidate alle aziende con bus navetta
  • degustazione e vendita di vini e prodotti tipici
  • mostre di prodotti artigianali
  • visite guidate ad alcuni dei monumenti e palazzi più importanti del paese come il Palazzo del Principe, il Museo Camporeale e il Santuario della Madonna dei Peccatori.

E ancora mostre di auto e moto d’epoca, spettacoli di musica dal vivo e la Motocavalcata dell’Alto Belice prevista per domenica 7 ottobre e organizzata dall’Associazione “Camporeale in moto”, con un percorso di circa 45 Km di difficoltà soft, media e hard.

Venerdì 5 ottobre, alle 11.30, a Camporeale sarà presentata l’Enoteca “Del Baglio” che l’Amministrazione comunale ha concesso in comodato d’uso per la gestione all’Associazione Turistica Pro Loco Camporeale e che diventerà Ufficio di Informazione e Accoglienza ai turisti riconosciuto dall’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo e si occuperà di promuovere e valorizzare lungo tutto l’arco dell’anno le produzioni enologiche ed agroalimentari del territorio dell’Alto Belice.

Il programma completo della manifestazione è consultabile sul sito www.camporealeday.it

Immagini: Camporeale Days