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Sfincione Fest, a Bagheria dal 24 al 27 Novembre 2022

Giunto alla sua IV edizione, lo Sfincione Fest è l’appuntamento per i palati più golosi della Sicilia che offre la possibilità di degustare i migliori sfincioni dell’Isola. Le casette gastronomiche saranno aperte dal 24 al 27 Novembre 2022 a Bagheria in Piazza Garibaldi, di fronte villa Palagonia dove si è svolto il convegno di presentazione dell’evento e del concorso dedicato agli istituti scolastici cittadini di secondo grado.

Gli appuntamenti in agenda saranno tanti e numerosi, tra questi i cooking show, masterclass, convegni, degustazioni e tanto altro.

L’evento, organizzato dall’Associazione La Piana d’Oro e da Slow Food Bagheria, con il patrocinio del Comune di Bagheria, vedrà la partecipazione di una importante rappresentanza dei panificatori bagheresi (Antica Forneria Scaduto, Panificio Conti, Antico Panificio Don Pietro, Antica focacceria dal 1856, La Spiga) che costituiscono la comunità Slow Food della città. Ogni panificatore presenterà il prodotto nelle varianti che prevedono l’uso di diversi ingredienti.

Simbolo della cultura e dei cibi di strada, lo sfincione è particolarmente legato alla tradizione delle famiglie bagheresi che, soprattutto nel periodo natalizio preparavano in casa i condimenti a loro piacere o con l’immancabile cipolla e con la ricotta o il formaggio di tuma e poi li portavano ai forni dei panettieri e così tutta la città profumava di sfincione come ha ricordato l’assessore Provvidenza Tripoli durante il suo intervento nel convengo di apertura.

Alla presentazione erano presenti il presidente dell’associazione La Piana d’Oro Michele Balistreri che ha introdotto i lavori e raccontato la storia del festival, il fiduciario della Condotta Slow food di Bagheria, Adalberto Catanzaro, il giornalista Salvo Scaduto consulente del Comune per la comunicazione del brand Bagheria Città del gusto, il professore dell’Università di Palermo Davide Piacentino, Salvatore Tosi direttore tecnico del Gal, la dirigente scolastica della scuola Ciro Scianna Giuseppina D’Amico e la responsabile dell’ufficio stampa del Comune di Bagheria, Marina Mancini. A moderare l’incontro il giornalista e scrittore Mario Liberto.

Durante il convegno sono stati presentati i lavori prodotti dagli studenti delle scuole secondarie Scianna, Carducci, Buttitta, Girgenti e Cotogni di Aspra relativi al bando di concorso “Tradizione, Identità, Cultura” bagherese: Lo Sfincione bianco di Bagheria eletto dalla comunità, piatto tipico di rappresentanza”.

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Donne del Vino Sicilia: storie, dati e prospettive del progetto “D-Vino”

Lo storytelling per insegnare con il progetto “D-Vino” il mondo vino agli studenti degli istituti turistici e alberghieri d’Italia.

Le Donne del Vino Sicilia, guidate da Roberta Urso insieme alle delegazioni del Piemonte e dell’Emilia Romagna, per educare e formare nuove professionalità nella ristorazione e nell’enoturismo.

Nell’isola, 70 le socie tra produttrici, giornaliste, enologhe, sommelier, agronome.

Due le conferenze stampa: a Palermo, venerdì 25 novembre alle 10.30, presso la sede di Assovini Sicilia. A Catania, lunedì 28 novembre alle 11,30 nella sala congressi del Palazzo della Regione.

È stato utilizzato il linguaggio semplice ma rivoluzionario dello storytelling in otto istituti turistici ed alberghieri d’Italia per il progetto “D-Vino”, promosso ed organizzato dall’Associazione nazionale Donne del Vino, presieduta da Donatella Cinelli Colombini, concepito con il preciso obiettivo di educare e formare nuove professionalità nell’ambito della ristorazione e dell’enoturismo.
In prima linea, l’ Associazione Donne del Vino Sicilia, 70 socie tra produttrici, sommelier, giornaliste agronome ed enologhe, guidata da Roberta Urso, porta avanti il progetto pilota insieme alle DDV del Piemonte e dell’Emilia Romagna.
Accolto dal Ministero dell’ Istruzione e del Merito, il progetto “D-Vino” già da quest’anno verrà esteso almeno in un istituto di settore dal Nord al Sud del Paese, in tutte le regioni ove è presente una delegazione dell’Associazione nazionale Le Donne del Vino.
In Sicilia, storie, dati e prospettive del progetto “D-Vino” saranno presentati in due conferenze stampe, una a Palermo e l’altra a Catania.

A Palermo, DDV Sicilia dà appuntamento venerdì 25 novembre alle h.10,30 nella sede di Assovini Sicilia (via Aurelio Drago, 38).

Saluti: Laurent Bernard De La Gatinais, Presidente di Assovini Sicilia
Carolina Varchi, Vice – Sindaco di Palermo

On. Girolamo Turano, Assessore Regionale all’Istruzione e Formazione Professionale

Interverranno:

Roberta Urso, delegata DDV Sicilia, Donatella Cinelli Colombini, Presidente nazionale DDV, Lilly Fazio, vice presidente di Assovini Sicilia e AD dell’azienda Fazio Wine di Erice, Antonietta Mazzeo, delegata DDV dell’Emilia Romagna, Roberta Lanero, socia di DDV Piemonte, Pina Mandina, dirigente scolastico dell’ Istituto Alberghiero “Florio” di Erice, Gino Chimenti, dirigente scolastico dell’Istituto Alberghiero “Danilo Dolci” di Partinico, Maria Antonietta Pioppo, giornalista e Wine master Sommelier DDV Sicilia. Concluderà l’ On.le Paola Frassinetti, sottosegretario con delega alla Scuola.
Modera: Giusy Messina, giornalista DDV Sicilia.

A Catania, la conferenza stampa si terrà lunedì 28 novembre alle h.11,30 (presso Sala Congressi Palazzo della Regione (Via Beato Bernardo 5).

Saluti: Francesco Cambria (Presidente Consorzio Etna DOC), Maria Carmela Librizzi (Prefetto di Catania)

Interverranno: Roberta Urso Delegata DDV Sicilia, Donatella Cinelli Colombini Presidente nazionale DDV, Antonietta Mazzeo, Delegata DDV dell’Emilia Romagna, Roberta Lanero, socia di DDV Piemonte, Gina Russo, Presidente Strada del Vino dell’Etna, Piero Giurdanella, docente istituto IPSSEOA “Karol Wojtyla”, Maria Grazia Barbagallo, vicepresidente AIS Sicilia e socia DDV Sicilia, Tiziana Gandolfo fondatrice AIS Sicilia, produttrice e socia DDV Sicilia.
Modera: Valeria Lopis, giornalista DDV Sicilia.

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Il Terre Siciliane Kuè 2021 di Brugnano conquista il riconoscimento di vino “Fuori di Top” nella classifica dei migliori vini d’Italia selezionati dalla Guida Golosaria 2023

Kuè 2021 di Brugnano, Terre Siciliane da uve Insolia e Viognier convince Paolo Massabrio e Marco Gatti, curatori della Guida Golosaria. Si affianca così ai 100 Vini Top Hundred 2022 come “Fuori di Top”, cioè come vino di una cantina, per lo più piccola, con vini eccellenti scoperti a chiusura della selezione effettuata con le degustazioni collettive composte da 5 valutatori; rientra tra i 40 vini promossi direttamente dai curatori della Guida senza passare dalle degustazioni plenarie.

“Siamo grati per questo riconoscimento – affermano i fratelli Francesco e Giuseppe Brugnano -. La nostra cantina è una realtà giovane e crediamo nelle nostre potenzialità. Siamo quindi felici del buon risultato di uno dei nostri vini più amati dai consumatori, che nasce nelle nostre vigne in Contrada Mirto, nel territorio di Partinico a circa 450 metri s.l.m.”.

Oggi l’azienda Brugnano si estende su circa 90 ettari vitati in terreni collinari su più appezzamenti, a circa 300 – 350 metri di altitudine sul livello del mare nella zona dell’Alcamo Doc, verso Trapani. In mezzo, il cuore della campagna di Partinico e un appezzamento che sfiora i 500 metri di altitudine in contrada Mirto. Le bottiglie in produzione nel 2022 saranno 200 mila ma l’obiettivo aziendale è molto più ambizioso perché si mira al raggiungimento delle 400 mila bottiglie nel 2024.

Dal rilancio aziendale, con la guida dei due giovani fratelli Brugnano, insieme al direttore commerciale Maurizio Gandolfo, sono state mantenute alcune storiche referenze, a cui ne sono state aggiunte altre, per un totale di 17 etichette. Il Kuè 2021 Terre Siciliane è un bianco che nasce da un blend di Insolia (75%) e Viognier (25%). Al naso mostra note di frutta tropicale ed esotica, con profumi di erbe aromatiche come timo e rosmarino. In bocca il sorso è fresco, dinamico e sapido.

www.brugnano.it

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AIS Sicilia proclama Federica Milazzo Migliore Sommelier di Sicilia 2022

Il 31 ottobre si è svolto a Catania il Concorso che ha visto la proclamazione del miglior Sommelier di Sicilia, ammesso di diritto alla Semifinale del Concorso Miglior Sommelier d’Italia

Il 2022 ha visto il ritorno del Concorso Miglior Sommelier di Sicilia, iniziativa a cadenza annuale indetta dall’Associazione Italiana Sommelier di Sicilia al fine di valorizzare la figura professionale e promuovere la cultura del vino. Il Concorso si è svolto lunedì 31 ottobre presso l’Hotel 4Spa di Aci Castello (Catania) guidato magistralmente da Simone Loguercio Miglior Sommelier d’Italia 2018 e dalla Delegata AIS Catania e vicepresidente AIS Sicilia Mariagrazia Barbagallo. Una giornata intensa e carica di emozione per i 15 Sommelier AIS provenienti da diverse delegazione siciliane uniti per concorre al tanto ambito e sognato titolo: Luca Caracciolo, Federica Milazzo, Pasquale d’Angelo, Sergio Bellissimo, Walter Felipe De Oliveira, Andrea Floridia, Elena Scripilliti, Nancy Adernò, Angelo Silvestro, Sara Russo, Salvatore Spampinato, Antonino Russo, Corrado Li Gioi, Mario Galvagna, Mauro Lo Iacono.

La giornata si è articolata in due diverse fasi. Nella mattinata i 15 Sommelier si sono riuniti per sostenere la prova scritta costituita da un questionario atto a verificare la preparazione tecnica e teorica dei candidati e un’analisi organolettica con assegnazione di punteggio di due vini. Nel pomeriggio, si sono svolte le semifinali, riservate ai quattro concorrenti che avevano ottenuto i punteggi più alti nella prova scritta: Salvatore Spampinato e Sergio Bellissimo della Delegazione AIS Catania, Angelo Silvestro e Federica Milazzo della Delegazione AIS Jonico-Etnea. I semifinalisti si sono sfidati a coppie in una degustazione con descrizione organolettica di due vini alla cieca e in una prova di abbinamento ovvero, un menu di tre portate formulato dai commensali Tiziana Gandolfo responsabile amministrazione AIS Sicilia e Piero Giurdanella Miglior Sommelier di Sicilia 2020, a cui è stato chiesto di abbinare tre vini di tre territori diversi e un vino da accompagnare a tutto il menu proveniente da agricoltura biologica. In finale con tanta emozione sono giunti Angelo Silvestro e Federica Milazzo, impegnati nel servizio con racconto di uno dei tre vini siciliani proposti dalla Giuria con il compito di servirlo, applicare la tecnica della decantazione associata ad una prova di comunicazione con oggetto: il riconoscimento di un’etichetta quale il Ben Ryé Passito di Pantelleria Doc di Donnafugata, argomentare un territorio a forte vocazione vitivinicola come la zona Etna Doc e un personaggio dell’enologia siciliana, il pioniere del vino Marsala Marco De Bartoli.

Federica Milazzo si è distinta per grande bravura nella prova tecnica e capacità di lettura con un’accurata analisi organolettica del vino, aggiudicandosi il meritato riconoscimento nonché l’ammissione di diritto alla Semifinale del Concorso Miglior Sommelier d’Italia del 2022 che si svolgerà il prossimo 12 Novembre a Sorrento.

I quattro giovani finalisti sono stati poi premiati con magnifiche Magnum offerte dal Consorzio di Tutela Vini DOC Sicilia. A comporre la Giuria: Simone Loguercio, Miglior Sommelier d’Italia 2018; Valeria Lopis Giornalista Freelance; Alessandro Carrubba responsabile concorsi AIS Sicilia; Laura Piscopo Miglior Sommelier di Sicilia 2021; Camillo Privitera consigliere nazionale e Francesco Baldacchino Presidente AIS Sicilia.

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Vendemmia 2022: un’ottima annata con vini eccellenti e di grande qualità

La Sicilia dimostra la straordinaria capacità di fronteggiare il climate change grazie alla sua biodiversità e ai suoi microclimi

La vendemmia più lunga d’Italia – cento giorni di raccolta – è giunta al termine. Iniziata nella parte occidentale dell’Isola, tra la fine di luglio e prima decade di agosto, si è conclusa a fine ottobre nei vigneti dell’Etna.

Le premesse per ricordare in Sicilia l’annata 2022 come un’ “annata eccellente” ci sono tutte: uve sane dal punto di vista fitosanitario e in perfetto equilibrio acido-zuccherino, ottime sensazioni organolettiche, grande qualità, con bianchi freschi ed equilibrati e rossi che lasciano presagire strutture e complessità importanti.

La congiuntura climatica in Sicilia si è rivelata favorevole per l’intero ciclo vegetativo e determinante per la qualità delle uve: un autunno piovoso seguito da un inverno con minori precipitazioni e una fredda primavera. Le alte temperature e la siccità dell’estate siciliana hanno inibito la diffusione delle malattie della vite e inciso, solo in alcuni areali, sul calo della produzione per circa il 5-10%.

Parlare di vendemmia in Sicilia è come parlare dei massimi sistemi essendo la regione molto vasta, con condizioni climatiche diverse e varietà molto diverse – commenta l’enologo Emiliano Falsini. –
Nella zona meridionale di Noto e Vittoria ci sono ottimi riscontri sul Frappato e Grillo mentre il favorevole andamento climatico nella zona di Caltanissetta, con vini a base Grillo e Nero D’Avola, ci regalerà vini molto buoni per complessità, struttura e freschezza. A Lipari, ci aspettiamo grandi risultati soprattutto dal Nero D’Avola e dalle varietà bianche. Sull’Etna sarà un’ottima annata – conclude Falsini, – perché le uve sono molto sane e in perfetto equilibrio”.

Per l’azienda agricola Rallo, in Sicilia occidentale, con vigneti a Marsala, Alcamo e Pantelleria, quella che si è appena conclusa è stata “una vendemmia soddisfacente dal punto di vista della qualità, che lascia presagire un prodotto eccellente”.

A Butera, in provincia di Caltanissetta, nel cuore dell’Isola, “l’annata si presenta di qualità elevata con bianchi equilibrati e rossi che daranno vita a strutture e complessità importanti”- commenta Antonio Paolo Froio, direttore della Tenuta Principi di Butera.

Buona la qualità delle uve di questa vendemmia 2022 anche per l’azienda Castellucci Miano, che a Valledolmo, tra 700 e 1050 metri, pratica viticoltura di montagna.

 “Uve sane e di indiscusso valore qualitativo, con un +5% per tutte le varietà coltivate in azienda”, aggiunge Marco Parisi, enologo di Feudi del Pisciotto, in Val di Noto.

Qualitativamente credo si possa dire che questo 2022 ci darà grandi soddisfazioni. È un’annata che promette bene, le uve erano veramente perfette con un piccolo aumenta sulla quantità per alcuni vitigni”, commenta Achille Alessi di Terre di Giurfo.

Ottime le premesse anche sull’Etna. Sul versante nord dell’Etna, a Castiglione di Sicilia, Francesco Cambria dell’azienda Cottanera e Nicola Gumina, enologo di Palmento Costanzo, entrambi sostengono una “quantità delle uve prodotte superiore alla precedente annata e una qualità eccelsa, con uve perfettamente sane da un profilo sanitario ed a piena maturazione aromatica ed organolettica”.

A Lipari, nelle isole Eolie, dopo un inizio meteorologico incerto, la vendemmia si è chiusa con grandi risultati. Sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo sarà una vendemmia di vini importanti che sapranno di sole di mare e di vento come le nostre splendide Isole Eolie” – commenta Massimo Lentsch di Tenute di Castellaro.

I cambiamenti climatici non sembrano pregiudicare l’eccellente qualità delle uve siciliane – afferma Laurent de la Gatinais – presidente di Assovini Sicilia. La Sicilia dimostra, ancora una volta, la straordinaria capacità di fronteggiare le conseguenze del climate change con successo, grazie alla varietà del suo patrimonio vinicolo, in massima parte autoctono, e con grande biodiversità, e agli straordinari microclimi presenti nei diversi areali”.