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Visioni di cucina e territori. Da Bagheria a Trapani con Nino Ferreri e Nicola Bandi.

Lo Chef Nicola Bandi di Osteria Il Moro a Trapani torna a stupirci con i suoi piatti, ma stavolta lo fa affiancato da una nuova stella del firmamento culinario siciliano: Nino Ferreri, Chef e patron del ristorante Limù a Bagheria, da poco insignito del riconoscimento più ambito per gli Chef di tutto il mondo, la stella Michelin.

Nicola Bandi, insieme al fratello Enzo, portano avanti l’Osteria Il Moro già da diversi anni e nel tempo hanno dimostrato una crescita interessante, tanto è vero che anche qui gli ispettori della “rossa” si sono accorti del buon lavoro fatto. E così, da qualche mese, Osteria Il Moro a Trapani è segnalata nella guida Michelin.

Dietro questo successo un lavoro di ricerca e sperimentazione ma anche di confronto. Già l’anno scorso, grazie al progetto Osteria Il Moro Lab, la cucina di Nicola si è confrontata con quella dello Chef Peppe Barone. Quest’anno, a distanza di un anno, il confronto è con Nino Ferreri, neo stellato siciliano con il suo ristorante Limù a Bagheria.

Visioni di cucina e territori. Da Bagheria a Trapani. Questo il tema dell’interessante serata che si è svolta qualche giorno fa a Trapani presso il ristorante dei fratelli Bandi. Una serata non priva di idee interessanti e di grandi piatti e abbinamenti gastronomici. Perché se è vero che i due Chef non si sono limitati nel soddisfare mente e palato dei commensali, non da meno sono stati i vini che hanno accompagnato le diverse portate. Infatti in abbinamenti ai piatti degli Chef c’erano i vini di Tasca D’Almerita, storica azienda siciliana che ha fatto grande la Sicilia del vino non solo in casa propria ma anche nel mondo.

La cena inizia benissimo già con gli entree, due per Chef: Nicola Bandi presenta il suo cioccolatino di caponata e l’oliva liquida, Nino Ferreri ci porta al mare con la tartelletta di pesce azzurro e un bon bon che porta in se tutto il gusto di una buona zuppa di pesce. Entree che vanno dalla terra a mare, uniti da una forza gustativa straordinaria.

Con gli antipasti gli Chef propongono due piatti interessanti. Come una capasanta e il piatto di Nicola. Un calamaro ridotto finemente, al quale lo Chef ha dato una forma di capasanta, appena scottato e accompagnato con un croccante ai capperi, una salsa alla lattuga di mare, tentacolo di calamaro e crema di pesca. Piatto pulito e ben bilanciato.

Nino Ferreri propone invece un piatto che unisce terra e mare, gli opposti si attraggono. Lingua di vitello e gambero crudo su una spuma realizzata con Metodo Classico Contessa Franca Tasca D’Almerita. Grandissimo piatto, fresco e ricco di aromaticità.

Come detto prima i vini in abbinamento alla serata sono stati selezionati tra le migliori etichette ed annate dell’azienda Tasca D’Almerita. Con gli entree e gli antipasti è stato servito un Metodo Classico Contessa Franca 2014, 60 mesi sui lieviti per questo straordinario Chardonnay. Un gran bella bollicine siciliana.

Come al solito lo Chef Nicola Bandi ama stupirci con le sue scomposizioni e ricostruzioni, ci inganna alla vista ma ci stupisce al palato. Un gioco continuo tra Chef e commensale.

La cena continua con due primi. Nicola Bandi fa un salto nella tradizione, innovandola. Il piatto è Frascatole 2.0. Aggiungendo la farina alla semola lavorata per fare il cous cous viene fuori la “frascatula”, un piatto povero che anticamente accompagnava il macco di fave e che oggi lo Chef Bandi ci propone con una zuppa di pesce e astice. A guarnire una crema di mandorle e del limone fermentato. Un piatto di sostanza e dal sapore deciso.

E dopo un piatto di mare Nino Ferreri ci porta alla terra con il tortello della Domenica. Un tortello all’emiliana con ripieno di carni miste accompagnati da una crema verde alle erbe, una crema alla provola e una riduzione di ragù classico alla siciliana. Per finire una serie di erbe che donano grande freschezza al piatto.

Se lo Chef Bandi ama stupire con le destrutturazioni, Nino Ferreri ama presentare gli ingredienti quasi la naturale. Poche lavorazioni ma grande tecnica e conoscenza delle materie prime, messe insieme in maniera magistrale.

Due primi piatti abbinati ad altri due grandi vini. Nozze d’Oro 2020 per la Frascatola 2.0 e Rosso del Conte 2017 per il tortello della Domenica.

Passando ai secondi Nicola Bandi ci serve un tonno vitellato. Cubi di tonno scottati su ogni lato accompagnati da una marmellata di cipolla, una salsa vellutata e del katsuobushi. Bell’equilibrio di sapori.

Il secondo di Nino Ferreri e un ricordo di una scampagnata. Un involtino di maiale con della salsiccia all’interno, completato con una chips di piselli, dello scalogno e una salsa che porta in se tutto il profumo del barbecue.

Anche qui due grandi vini in abbinamento. Nozze d’Oro 2012 con il tonno e Rosso del Conte 2012 per la salsiccia.

Tasca D’Almerita ha proposto non solo delle etichette interessanti ma anche delle annate uniche. Il 2014 di Contessa Franca esprime un bouquet ricco e un palato piacevolissimo. Il Nozze d’Oro è disarmante nella sua freschezza, ancor più nella 2012. Il Rosso del Conte esprime forza e potenza, ma anche eleganza e fascino. E sarà così anche per l’ultimo vino in abbinamento al dessert, Tenuta Capofaro Malvasia delle Lipari 2021.

Prima del dessert arriva un pre dessert pensato da Nino Ferreri. Tra le vie di Ballarò. Una granita di zucchine dei tenerumi, nota a Ballarò come la “cocuzza ghiacciata”, prodotto tipicamente estivo e che fa parte dello street food palermitano, servita in un limone verdello. Un omaggio all’estate che verrà.

Il dessert invece è stato pensato da Nicola Bandi, pane e panelle. Anche qui una rivisitazione di un tipico street food palermitano. Una crema di ceci fa da base ad un croccante al sesamo, ceci e panelle fritte passate nello zucchero ad un gelato al pane. Completano il piatto una cialda di ceci e sesamo, sale, pepe, olio e limone. Dessert piacevolissimo, ottimo finale di una grande cena.

E dopo il dessert anche la piccola pasticceria di Nicola Bandi, ulteriori coccole a suggellare una serata perfetta, resa tale non solo dal cibo e dal vino ma anche nelle attenzioni del personale di sala guidato da Enzo Bandi, sempre attento a curare ogni dettaglio.

Osteria Il Moro e i fratelli Bandi confermano ciò che già sapevamo: per la buona cucina gourmet a Trapani bisogna passare da qui.

Osteria Il Moro
Via Garibaldi, 86
Trapani

www.osteriailmoro.it

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Sfincione Fest, a Bagheria dal 24 al 27 Novembre 2022

Giunto alla sua IV edizione, lo Sfincione Fest è l’appuntamento per i palati più golosi della Sicilia che offre la possibilità di degustare i migliori sfincioni dell’Isola. Le casette gastronomiche saranno aperte dal 24 al 27 Novembre 2022 a Bagheria in Piazza Garibaldi, di fronte villa Palagonia dove si è svolto il convegno di presentazione dell’evento e del concorso dedicato agli istituti scolastici cittadini di secondo grado.

Gli appuntamenti in agenda saranno tanti e numerosi, tra questi i cooking show, masterclass, convegni, degustazioni e tanto altro.

L’evento, organizzato dall’Associazione La Piana d’Oro e da Slow Food Bagheria, con il patrocinio del Comune di Bagheria, vedrà la partecipazione di una importante rappresentanza dei panificatori bagheresi (Antica Forneria Scaduto, Panificio Conti, Antico Panificio Don Pietro, Antica focacceria dal 1856, La Spiga) che costituiscono la comunità Slow Food della città. Ogni panificatore presenterà il prodotto nelle varianti che prevedono l’uso di diversi ingredienti.

Simbolo della cultura e dei cibi di strada, lo sfincione è particolarmente legato alla tradizione delle famiglie bagheresi che, soprattutto nel periodo natalizio preparavano in casa i condimenti a loro piacere o con l’immancabile cipolla e con la ricotta o il formaggio di tuma e poi li portavano ai forni dei panettieri e così tutta la città profumava di sfincione come ha ricordato l’assessore Provvidenza Tripoli durante il suo intervento nel convengo di apertura.

Alla presentazione erano presenti il presidente dell’associazione La Piana d’Oro Michele Balistreri che ha introdotto i lavori e raccontato la storia del festival, il fiduciario della Condotta Slow food di Bagheria, Adalberto Catanzaro, il giornalista Salvo Scaduto consulente del Comune per la comunicazione del brand Bagheria Città del gusto, il professore dell’Università di Palermo Davide Piacentino, Salvatore Tosi direttore tecnico del Gal, la dirigente scolastica della scuola Ciro Scianna Giuseppina D’Amico e la responsabile dell’ufficio stampa del Comune di Bagheria, Marina Mancini. A moderare l’incontro il giornalista e scrittore Mario Liberto.

Durante il convegno sono stati presentati i lavori prodotti dagli studenti delle scuole secondarie Scianna, Carducci, Buttitta, Girgenti e Cotogni di Aspra relativi al bando di concorso “Tradizione, Identità, Cultura” bagherese: Lo Sfincione bianco di Bagheria eletto dalla comunità, piatto tipico di rappresentanza”.