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Terre Sicane Wine Fest: dal 28 al 30 luglio un appuntamento per celebrare il territorio

Torna il Terre Sicane Wine Fest a Contessa Entellina (PA): dal 28 al 30 luglio l’intero territorio sarà in festa per la quinta edizione della manifestazione dedicata ai vini, al paesaggio e al capitale umano delle Terre Sicane.

È alle porte una nuova edizione per il Terre Sicane Wine Fest, l’appuntamento siciliano dell’estate che celebra vini, paesaggio e capitale umano delle Terre Sicane.

Un viaggio ideale da Menfi a Contessa Entellina passando per Sciacca, Sambuca, Montevago e Santa Margherita Belìce per ripercorrere tutti i sapori e i profumi di una Sicilia autentica e intatta.

Dal 28 al 30 luglio l’appuntamento è in Abbazia Santa Maria del Bosco a Contessa Entellina (PA), il plesso monastico monumentale che rappresenta una delle bellezze architettoniche meglio conservate del territorio belicino.

“In cinque anni il Terre Sicane Wine Fest è cresciuto tantissimo e partendo dal vino ha creato connessioni sempre più forti – spiega Leonardo Spera, Sindaco di Contessa Entellina amministrazione molto attiva nel promuovere i Sicani e il Wine Fest – grandi sinergie che oggi si intrecciano con le produzioni sicane ormai diventate un brand conosciuto e di valore, con l’accoglienza tipica locale e il turismo naturalistico ed esperienziale che è parte della vita sostenibile dei nostri borghi. Ci stiamo preparando ad abbracciare il pubblico delle grandi occasioni: lo Spazio Greco del comune e l’Abbazia Santa Maria del Bosco si riempiranno delle sfumature dei prodotti agricoli del nostro ricco territorio e concluderemo con un gran finale domenica 30: appuntamento tutti in piazza a Contessa Entellina con la premiazione dei migliori vini delle nostre comunità, la musica live dell’orchestra ‘Caro Carosone Band’ e lo spettacolo dell’eccezionale Manlio Dovì, attore e imitatore conterraneo”.

Nella tre giorni di fine luglio si alterneranno masterclass guidate, banchi di degustazioni, spettacoli di danza e di fuoco, musica dal vivo e djset. Grande spazio dedicato ai vini di Toscana della Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese che quest’anno è il territorio ospite che porterà in degustazione 100 referenze e si racconterà attraverso la voce dei protagonisti in diversi momenti di confronto.

Il convegno “Le Strade del vino, dell’olio e dei sapori come modelli innovativi di accoglienza, organizzati, stabili e sostenibili” moderato da Franco Nuccio direttore Ansa Sicilia in programma sabato 29 getterà le basi di un dialogo nazionale.

“Il Terre Sicane Wine Fest è nato soltanto cinque anni fa colmando un vuoto – precisa Gunther Di Giovanna Presidente Strada del Vino Terre Sicane – e in questo tempo siamo riusciti a farlo diventare un momento di incontro tra professionisti della filiera del vino, quella della produzione e quella della promozione enoica. È la tre giorni in cui le Terre Sicane celebrano la Sicilia come continente enologico, un concetto che si riflette pienamente nel nostro areale fatto di viticolture che si snodano dal mare alla montagna”.

 

“L’Italia da Nord a Sud è tutta un distretto di eccellenze ed artigianalità – sottolinea Gori Sparacino, Direttore della Federazione Italiana Strade del Vino – e le strade sono un circuito prezioso di raccordo tra produttori e visitatori: negli ultimi anni si è consolidato un know how efficace e questo appuntamento ci permetterà uno scambio che poi si tradurrà in azioni pratiche nei nostri territori”.

Tra i sostenitori del Terre Sicane Wine Fest insieme alla Strada del Vino Terre Sicane e al Comune di Contessa Entellina ci sono Planeta Winery, Fondazione Inycon, SicilBanca, Donnafugata: un virtuoso partenariato tra istituzioni pubbliche ed aziende private che si mettono insieme per scrivere un bel capitolo di rilancio per le Terre Sicane.

“Per la quinta edizione c’era la voglia e il desiderio di creare diversi spin off per tenere viva l’attenzione – anticipa Michele Buscemi, Presidente dell’Associazione Enonauti che è organizzatrice del Terre Sicane Wine Fest – così abbiamo pensato ad un’anteprima: inizieremo sabato 15 luglio con quello che sarà un assaggio dell’evento che si inserisce nel palinsesto delle attività che hanno permesso al territorio delle Terre Sicane di ottenere tra gli altri il riconoscimento ‘Menfi Città Italiana del Vino’. Debutto 2023 in grande stile con la masterclass ‘Donne del Vino e delle Terre Sicane’ in collaborazione con la compagine siciliana dell’Associazione Donne del Vino capitanata dalla delegata Roberta Urso, concluderemo a Menfi con un Beach Wine Party per degustare i vini del territorio vista mare”.

Per info programma e prenotazioni:
www.terresicanewinefest.it

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Mariangela Cambria è la nuova presidente di Assovini Sicilia

Un vertice tutto al femminile: Lilly Ferro vice- presidente e Josè Rallo consigliere delegato

Cambio al vertice di Assovini Sicilia, Mariangela Cambria è la nuova presidente dell’associazione che riunisce cento aziende vitivinicole siciliane.

Nominata nella seduta di Lunedì 10 Luglio dal neo eletto Consiglio di Amministrazione, Mariangela Cambria, messinese, co-proprietaria dell’azienda vitivinicola Cottanera insieme ai fratelli Francesco, Emanuele e allo zio Enzo, si occupa di marketing comunicazione, accoglienza. Subentra a Laurent Bernard de la Gatinais, che ultima il suo mandato alla presidenza durato 3 anni. Un vertice tutto al femminile con Lilly Ferro alla vice presidenza e Josè Rallo, consigliere delegato al coordinamento delle attività di finanza agevolata.

“Voglio ringraziare tutti i colleghi del Consiglio che mi hanno voluto e appoggiato- commenta la neo presidente Mariangela Cambria. Assovini Sicilia è una associazione complessa, dalle tante anime. Il mio obiettivo è quello di dare continuità allo spirito di squadra e associazionismo voluto dai miei predecessori e di interpretare il ruolo dell’associazione come collante tra le grandi e le piccole cantine. Assovini ha anche il compito di continuare a portare la Sicilia nel mondo. L’Isola è pienamente un continente vitivinicolo dalle mille sfaccettature e diversità dove il vino è veicolo di cultura ed eccellenza”, conclude Mariangela Cambria

Del nuovo Consiglio di amministrazione di Assovini fanno parte: Mariangela Cambria (Presidente); Lilly Ferro (Vice Presidente); Josè Rallo (Donnafugata); Achille Alessi (Terre di Giurfo); Federico Lombardo di Monte Iato (Firriato); Alberto Aiello Graci (Graci); Santi Planeta (Planeta); Laurent Bernard de la Gatinais (Rapitalà); Costanza Chirivino (Tasca d’Almerita).

Assovini Sicilia è un’associazione che riunisce cento aziende vitivinicole siciliane di piccole, medie o grandi dimensioni, che condividono principalmente tre elementi: il controllo totale della filiera vitivinicola, dal vigneto alla bottiglia; la produzione di vino di qualità imbottigliato; la visione internazionale del mercato.

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Drink Pink in Sicily, a Calatabiano l’evento più rosa dell’isola

Domenica 16 Luglio la sesta edizione dell’appuntamento enoico che valorizza i vini rosa siciliani in collaborazione con la guida ai migliori rosati italiani 100 Best Italian Rosé (che sarà possibile visionare sul sito web www.lucianopignataro.it). Degustazioni, incontri ma anche il nuovo contest “Best Rosè Label” che premierà la migliore etichetta: a Drink Pink in Sicily saranno presenti vini e produttori da tutta l’isola 

Freschi e versatili, i rosé si fanno apprezzare soprattutto nella bella stagione quale alternativa alla scelta tra bianchi e rossi e stanno conquistando il posto che meritano nel panorama enologico siciliano, mentre nel mondo lo hanno trovato da tempo con una produzione proveniente per circa il 50% da Italia e Francia. Drink Pink in Sicily dal 2017 promuove i rosati siciliani in un evento che è diventato punto di riferimento per giornalisti, sommelier e wine lovers e che è in programma Domenica 16 Luglio al Castello di San Marco a Calatabiano (CT). Un luogo unico che aprirà le sue porte all’appuntamento enoico ideato da Gea Calì: “Vino rosa oggi è sinonimo di grande bevibilità e gusto – racconta – in Sicilia, ormai da diversi anni, si produce con un’idea ben chiara legata al vitigno e al territorio e la richiesta degli appassionati di vini è sempre più crescente proprio per la diversità che questa tipologia enologica riesce a raccontare”. Sulla scia del successo dell’ultima edizione dove erano presenti la Master of Wine Elizabeth Gabay e il miglior sommelier d’Italia 2021 AIS Stefano Berzi, quest’anno le novità saranno la presenza dei curatori della guida “100 Best Italian Rosé” che hanno scelto la Sicilia per condividere la presentazione e premiazione dei migliori dieci rosati d’Italia. Un evento, conosciuto e apprezzato non solo da tecnici, appassionati di vino e winelovers, ma anche da chi intende avvicinarsi a questo mondo: “In questi pochi anni abbiamo avuto modo di vedere l’evoluzione e l’attenzione che il mondo del vino sta dedicando ai vini rosa – racconta l’ideatrice Gea Calì – Drink Pink in Sicily vuole contribuire alla massima valorizzazione di questi vini che da Menfi all’Etna, passando per le isole, raccontano diversità e bellezza in ogni sfaccettatura in cui vengono proposti”.

Per l’edizione 2023 due i laboratori in programma: Chiara Giorleo e Antonella Amodio (Co-curators “100 Best Italian Rosé” ) e Gea Calì, condurranno una degustazione con i 10 migliori vini della guida (alle 18.30) mentre Alessandro Carrubba (delegato AIS Siracusa e Resp. Area Concorsi Ais Sicilia) dedicherà un focus specifico ai vini rosa siciliani e francesi (alle 17). Altra novità è il “Best Rosé Label”, premio che verrà assegnato, da una giuria di esperti, all’etichetta più originale grazie alla partnership con ArdeaSeal. Numerose le aziende che arriveranno da tutta l’isola per la festa dedicata ai rosati siciliani e che a partire dalle 18,30 presenteranno i loro vini nei banchi d’assaggio curati dai sommelier AIS.

L’evento dedicato ai rosati dai Vulcani ai tre Valli nasce per valorizzare questi vini non semplici o secondari ma che oggi hanno ottenuto dignità e valore con un profilo qualitativo sempre più elevato e ben apprezzato dal mercato.

100 Best Italian Rosé

Torna per il terzo anno 50 Top Rosé: la guida ai migliori rosati italiani diventa 100 Best Italian Rosé (pubblicata sul sito web www.lucianopignataro.itcon il sostegno di DsGlass e Vinolok. Sono state selezionate cento etichette per dare una indicazione chiara al consumatore: le prime 50 compongono una classifica, le seconde 50 sono nominate come Vino Eccellente a seguito del sondaggio nazionale e delle degustazioni alla cieca tenute in assoluto anonimato da Antonella Amodio, Chiara Giorleo, Adele Elisabetta Granieri, Teresa Mincione e Raffaele Mosca. I risultati della terza edizione verranno resi noti il 16 luglio in Sicilia nell’ambito di Drink Pink in Sicily mentre il 20 luglio si terrà una degustazione dei 100 vini selezionati al Marina di Stabia a Castellammare di Stabia, la più grande struttura per diportisti del Sud.

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Grande successo per la prima edizione del Thunnus Thynnus Fest svoltasi all’interno della Tonnara di Marzamemi

Grande successo per la prima edizione del Thunnus Thynnus Fest svoltasi all’interno della Tonnara di Marzamemi, in provincia di Siracusa, gli scorsi 21 e 22 giugno. Il festival, organizzato da Alfio Visalli, chef e mastro salatore, e Roberta Romano, consulente di diritto agroalimentare, grazie alla collaborazione con la Pro Loco di Marzamemi, ha rappresentato l’occasione di incontro e confronto tra specialisti del settore agroalimentare per valorizzare l’intera filiera del tonno rosso del Mediterraneo.

Nato dal desiderio di restituire una risorsa così preziosa alla cultura della Sicilia, l’evento ha aperto le porte della tonnara con l’ingresso di un magnifico esemplare di tonno rosso del Mediterraneo da 80 kg. Era dal 2007, anno dell’ultima mattanza della Tonnara di Favignana, ai tempi l’unica in attività tra le 65 un tempo presenti in Sicilia, che non entrava un tonno in una tonnara. Il momento è stato dunque celebrato con il taglio in diretta per ospiti, chef e giornalisti presenti operato da Visalli accompagnato dallo chef Ciccio Sultano del bistellato ristorante “Duomo” di Ragusa, taglio la cui sacralità ha generato momenti di grande emozione tra gli astanti.
Trenta i cuochi presenti, molti dei quali si sono esibiti in cooking demo a tema, oltre alle aziende sostenitrici, nell’unico intento comune di condividere la cultura del tonno rosso. In questa visione, grande successo ha avuto il laboratorio sensoriale tenuto dallo chef Visalli che ha illustrato la naturale architettura del tonno partendo dalle sue uova, la bottarga.

Molti i temi affrontati durante l’intero festival: dalla spiegazione dei 33 tagli del tonno all’analisi della filiera, dall’analisi sulle falle esistenti in quest’ultima alle problematiche legate alla ripartizione delle quote pesche. Il tutto attraverso momenti didattici, ma anche ludici di degustazione. Lo scopo è stato, sostanzialmente, quello di avvicinare il consumatore al prodotto attraverso il racconto dell’intero processo per favorire la conoscenza e quindi la consapevolezza nel riconoscimento e nella scelta della materia prima. “Anche la scelta di legare il nome del brand dell’evento alla denominazione latina del tonno rosso, Thunnus Thynnus appunto – spiegano gli ideatori Alfio Visalli e Roberta Romano – è legata all’obiettivo principale del progetto che è quella di divulgare la vera identità del tonno rosso Fao 37 in modo che possa entrare nel linguaggio comune ed essere riconosciuto nella sua specificità”.

Per far ciò, si sono susseguiti anche veri e propri momenti didattici e di confronto anche attraverso tavole rotonde di approfondimento, moderate dalla dott.ssa Romano, che hanno visto protagonisti Daniela Mainenti, professoressa di diritto processuale penale comparato all’Università UniNettuno e al dipartimento del mare Fondazione Ymca Italia, e Franco Andaloro, referente per la Sicilia del Cluster Tecnologico Nazionale Blue Italian Growth, che si sono espressi e confrontati sulla comunicazione dell’intera filiera del tonno rosso, sulla sensibilizzazione alla sostenibilità e quindi alla tutela dello stesso anche da parte del mondo della ristorazione, sul contrasto alle azioni illegali che danneggiano l’economia e l’ambiente coinvolti in questo settore, sulla comprensione delle etichette presenti sul mercato che danno accesso a dati fondamentali per una corretta azione di acquisto da parte del consumatore quali la zona di pesca, il metodo di pesca e la denominazione del prodotto medesimo.

Una prima edizione di successo, quindi, che apre le porte a quella dell’estate 2024.

Thunnus Thynnus Fest non si sarebbe potuto ideare senza il sostegno e la collaborazione di: Iblea Pesca, Testa Conserve, Ferlito’s centro surgelati, Adelfio Conserve, Campisi Conserve, Signorelli Catering, TusiBio, Distilleria Giovi, U Mauru Gin, Oleificio Russo, Pasta Bia, BBC Pachino, ARS, Comune di Pachino, Thalas glass plates design, DAC, IdLab Project; 
e il patrocinio di: Associazione Cuochi Catania, Associazione Provinciale Cuochi Iblei, Associazione Provinciale Cuochi e Pasticcieri Aretusei, Federazione Italiana Cuochi, Unione Regionale Cuochi Siciliani.

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Cous Cous Fest: selezionati i 4 chef in gara per il campionato italiano a San Vito Lo Capo

Sono stati selezionati gli chef che si sfideranno a San Vito Lo Capo nell’ambito del Campionato italiano di cous cous, la gara tra chef nazionali che si sfideranno a San Vito Lo Capo in occasione del Cous Cous Fest, in programma dal 15 al 24 settembre prossimi. Il Campionato, alla settima edizione, è promosso da Conad, main sponsor del festival. Il Contest ha selezionato, tra le candidature ricevute da tutta Italia attraverso il sito Internet del festival, 4 chef professionisti e 4 chef emergenti.

A contendersi il titolo di Campione italiano di cous cous saranno, venerdì 15 e sabato 16 settembre, Benedetto Di Lorenzo, lo chef più votato dal web (con 4.449 voti) di origini palermitane, Antonello Pomata, da Carloforte, sull’isola di San Pietro in Sardegna, la romana Micaela Di Cola e Stefano Zamboni di Rovigo.

“Rinnoviamo con soddisfazione il nostro supporto a un’iniziativa sul territorio a noi molto cara – commenta Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad – Lo facciamo non solo per il grande successo dell’evento, un trionfo di colori, profumi, sapori e saperi del Mediterraneo che si incontrano e si confrontano, ma anche come espressione concreta dell’impegno di Conad per la cultura e le giovani generazioni”.

Campionato italiano di cous cous Conad: ecco gli sfidanti

Benedetto Di Lorenzo, classe 1993, lavora come capo partita al Blu Restaurant e Lounge a Locarno, in Svizzera e gareggerà con la ricetta dal titolo “Rientro in Sicilia”, un cous cous bagnato con un brodo dashi allo zafferano e a base di sashimi di tonno, bisque di gambero rosso di Mazara, capperi di Pantelleria in polvere e una jam di pomodoro a km 0. Antonello Pomata, da Carloforte, sull’isola di San Pietro in Sardegna, presenterà una variante di cascà, il cous cous carlofortino, il Raiö de cascà au Capun. La romana Micaela Di Cola, in arte Mikychef, executive chef, ha lavorato tra Roma, Milano, Parigi, Saint Tropez, Bangkok e Cape Town; è uno dei 15 Top Chef Italia del 2016 oltre che consulente per start up di ristoranti, home economist per cinema e pubblicità. L’abbiamo vista in tv come chef tutor di Rai2. Gareggerà a San Vito Lo Capo con la “Amatriciana di Salmerino”, un cous cous con acqua di pomodori Pachino, pecorino Cibaria, tartare di salmerino affumicato.

Viene da Rovigo Stefano Zamboni, chef consulente del gruppo Alto Adriatiko a Rosolina (Ro), con esperienze anche da docente dalla Grecia all’Egitto, da Trinidad e Tobago fino a Shanghai. Il piatto che presenterà al festival è un cous cous cosmopolita, a base, tra gli altri, di gamberi, muhammara, una crema al peperoncino, cetrioli e pomodori marinati e squacquerone di Romagna Dop.

In gara anche gli studenti per il Campionato dedicato agli chef emergenti

Anche quest’anno ci sarà spazio per gli chef emergenti che parteciperanno al “Next generation student contest Conad”, la competizione dedicata alle nuove generazioni di chef rivolta agli alunni degli Istituti alberghieri italiani. Ecco i selezionati: Alessandro Di Gregorio dell’Istituto Danilo Dolci di Partinico (Pa) che è stato il giovane più votato dal web con 1374 voti e preparerà un cous cous dolce, il cous…cassata; Julia Nappi della Scuola alberghiera Elis di Roma presenterà una ricetta dal titolo “Facciamo alla romana?”: un cannolo croccante preparato con cous cous e albume d’uovo pastorizzato e montato che ripropone i classici sapori della carbonara e della cacio e pepe, ma trasformati ed interpretati in maniera del tutto differente; Marilù Cimarolli dell’Istituto professionale Migliorini di Finale Ligure (SV) gareggerà con una Tartelletta vegana di cous cous con lamponi, mandorle e albicocche; Lorenzo Menna dell’Istituto Professionale di Stato Pietro Piazza di Palermo preparerà, infine, la ricetta dal titolo “Notte stellata ad Alicudi”.