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All’Osteria il Moro di Trapani brilla la Cucina Gourmet, nella forma e nella sostanza

Lo chef Nicola Bandi, animato da una vera passione per la cucina, riesce a creare piatti piacevolmente buoni unendo ricercatezza dei prodotti e sapori della tradizione. Enzo Massimilian Bandi, fratello di Nicola, si dedica alla cura della sala e della cantina, ponendo grande attenzione ai dettagli e presentando abbinamenti tra cibo e vino impeccabili.

Sono giovani i fratelli Bandi eppure hanno alle spalle una lunga esperienza nella ristorazione. “Io e mio fratello Enzo abbiamo aperto la nostra prima attività gastronomica 17 anni fa a Valderice – dice Nicola –. Avevo appena 19 anni ed ero fresco di diploma alberghiero.” Un’attività quella di Valderice dove Nicola ed Enzo sono cresciuti in una continua ricerca delle materie prime di qualità, delle sperimentazioni e delle proposte innovative. Dopo 12 anni di esperienza e di lavoro i fratelli Bandi decidono di avviare un nuovo progetto, il sogno di sempre: un ristorante nel centro storico di Trapani. Così nel 2016 nasce Osteria il Moro.

Siamo a Trapani, via Garibaldi, il salotto della Città del sale. Le strade sono addobbate a festa e l’aria del Natale si respira in ogni angolo. Qui l’Osteria il Moro non passa inosservata. Il ristorante si trova all’interno di un palazzo storico e il dehor sistemato davanti all’ingresso fa pensare ad un posto curato ed elegante. Impressione che viene confermata una volta entrati.

Ambiente sobrio, caldo, accogliente. Subito il personale ci invita a prendere posto al tavolo già riservato. Anche qui i dettagli fanno la differenza: mise en place minimale, un addobbo natalizio creato da artigiani locali e un tulipano che dona colore al tutto.

Una volta seduti arriva lo Chef e patron Nicola Bandi per presentarsi e per presentarci la proposta gastronomica della serata.

Si comincia con l’entrée di benvenuto. Quattro piccoli assaggi, uno più sorprendente dell’altro. Un finto pomodoro (nella foto, da sinistra) che in bocca svela tutto il sapore del “pani cunzatu”, tipica preparazione trapanese. Un impasto a base di pomodoro con basilico, olio evo e altri aromi sopra una mollica tostata alle olive. Continuando abbiamo un cioccolatino di caponata. Il cioccolato, ingrediente spesso usato nella caponata siciliana, solitamente nascosto tra i tanti ingredienti, qui diventa protagonista. Il gusto però non mente e la caponata si sente. Il terzo entrée è un pane croccante con un finto mandarino che sa di peperone. Per finire abbiamo l’oliva liquida. Dentro questo involucro leggero e sottile che ricorda per colore e forma un’oliva, ci ritroviamo un’oliva condita macinata, ridotta in polpa e molto liquida.

Questo benvenuto dello Chef ci fa ben sperare in una cena interessante e ricca di belle sorprese.

Proseguiamo con il primo antipasto. Sembra sushi. È già, sembra. Perché in realtà siamo di fronte ad un calamaro finemente sminuzzato che sostituisce il riso, la verza al posto dell’alga, nel ripieno una morbida crema, a guarnire due zest di limone e una sferificazione di alici. Un miscuglio vincente di sapori, un’esplosione di gusto per il palato.

Il secondo antipasto è un cappuccino di carciofi. Questo piatto è quasi un’icona per l’Osteria il Moro. Presentato in passato in altre vesti, come l’ormai famoso cappuccino di parmigiana, qui l’ingrediente principale diventa il carciofo che ridotto a crema fa da base a questo piatto. Sopra una spuma di Ragusano DOP, un formaggio siciliano di latte vaccino dal sapore intenso che qui diventa delicatissimo. Al centro un croccante di pane tostato. Sopra una spolverata di polvere di olive. Cremoso, gustoso, buono.

L’idea di cambiare gli ingredienti non è casuale, ma ricercata. Osteria il Moro propone una cucina e un menu in continua evoluzione, che segue la stagionalità dei prodotti e che tende a valorizzare le eccellenze del territorio.

Passando ai primi piatti lo Chef Nicola Bandi ci presenta due portate. Lo spaghetto al San Pietro e gli gnocchi dei Nebrodi.

Lo spaghetto è di una delicatezza disarmante, con il pesce San Pietro a farla da padrone, sapientemente valorizzato dalla mollica tostata e dalla salsa al prezzemolo.

Gli gnocchi sono di pane raffermo serviti su un ragù di maialino nero dei Nebrodi. Il ragù, preparato seguendo una lunga cottura, ha un gusto deciso che viene equilibrato dallo gnocco e dalla crema di ragusano che bilancia il tutto. Il sesamo a guarnire dona una leggera e piacevole croccantezza al piatto.

In questo piatto, così come in altri, notiamo con piacere l’uso sapiente degli ingredienti, del loro riutilizzo e della valorizzazione dello scarto. Lo gnocco di pane raffermo consente di non buttar via il pane avanzato e che diventando duro non potrebbe essere più servito. E allo stesso modo anche in altre preparazioni, quando possibile, si cerca di fare attenzione a buttar via meno cibo possibile.

La cena continua con due proposte di secondi.

Assoluto di triglia. O per meglio dire “capolavoro” assoluto di triglia. Il profumo riempie la tavola, l’aspetto è invitante, gli ingredienti ci stuzzicano. La triglia perfettamente sfilettata avvolge un ripieno di mollica aromatizzata ai profumi mediterranei, il fondo è una ristretto di pesce all’interno del quale fanno da contorno i funghi, la decorazione è una finta lisca realizzata con un impasto al te verde. Tanta aromaticità, grande persistenza, intensità olfattiva e gustativa piacevolissima. Il profumo del mare in un grande piatto.

Guancia e pere. Anche qui viene servito un piatto che richiede tecnica, preparazione e tanto tempo. La guancia di manzo viene cotta per oltre 9 ore a bassa temperatura, riuscendo così a diventare tenerissima e mantenendo tutti i succhi e quindi tutto il sapore. Ad accompagnare la guancia due ingredienti in particolare: la “qualedda”, una verdura siciliana qui proposta semplicemente sbianchita e che porta un sapore tendente all’amaro; la pera al marsala, con la sua nota dolce e delicata. L’amaro da una parte, il dolce dall’altra e la guancia a portare grande equilibrio al tutto. Un piatto ben pensato. Un piatto ben riuscito.

Una degna nota la meritano anche il pane e i grissini. Il pane è realizzato con farina perciasacchi e presenta un bell’aspetto, sia nella lievitazione che nella cottura. I grissini sono fragranti, friabili e leggerissimi. Pane e grissini sono realizzati anch’essi dallo Chef Nicola Bandi, che non nasconde una certa passione per i lievitati.

In tutti i piatti finora degustati gli ingredienti si uniscono magistralmente, riuscendo a stare insieme tra di loro pur continuando a far sentire la loro personale presenza. E ad avvalorare questi ingredienti e queste preparazioni non sono stati da meno i vini proposti da Enzo Massimilian Bandi.

In abbinamento agli antipasti abbiamo Aldo Viola, Brutto, Catarratto. Un vino frizzante ancestrale, rifermentato in bottiglia. Freschezza e mineralità le caratteristiche di questo catarratto.

Con gli spaghetti al San Pietro ci servono Tenute di Fessina, Erse Bianco da uve Carricante, Catarratto e Minnella. Fragrante e floreale, bella freschezza e buona sapidità.

Per gli gnocchi dei Nebrodi e per l’assoluto di triglia viene abbinato Girolamo Russo, Rosato, Nerello Mascalese. Gran bel colore (purtroppo la foto non rende molto). Esprime sentori di frutta rossa fragrante. Anche qui un vino fresco, sapido, minerale. Un vino che invita al sorso.

Per finire con la guancia viene servito il Baglio del Cristo di Campobello, Lusirà, Syrah 2013. Bel colore rosso rubino intenso con riflessi granati. Al naso i sentori sono di frutta rossa matura quasi sottospirito, note mentolate e speziate. Il gusto conferma le note olfattive, rivelando una buona freschezza, un piacevole tannino e una bella eleganza.

Un gustoso predessert con coulis ai frutti rossi e crema gialla ci rinfresca il palato e ci prepara al dolce. I panettoni dello Chef Nicola Bandi.

Vi avevamo anticipato la passione dello Chef per i lievitati. Ecco, questa passione non si limita alla creazione del pane ma si estende a quella dei panettoni. Nicola Bandi realizza il suo panettone ormai da 4 anni con grandi risultati. Quest’anno al classico con uva passa e canditi si sono uniti due nuovi panettoni, uno cioccolato e arancia e l’altro al pistacchio.

Una produzione limitata quella dei panettoni dell’Osteria il Moro. “Riusciamo a produrre pochi panettoni visto che facciamo tutto noi, qui nella cucina del ristorante. Grazie agli ingredienti che seleziono da produttori locali o comunque siciliani, sono riuscito a trovare la giusta formula per realizzare un impasto morbido e leggero, così per come l’avevo pensato. Quest’anno abbiamo anche aggiunto due nuovi gusti per accontentare diversi palati”. Con queste parole Nicola bandi ci presenta e ci fa assaggiare i suoi panettoni.

Morbidi e leggeri, proprio per come li ha descritti lo Chef. Si vede all’aspetto il buon lavoro fatto sull’impasto e sulla lievitazione. Al gusto sono uno più buono dell’altro. La qualità delle materie prime e la sapienza nel metterli insieme è fuori discussione.

Ai panettoni è stato abbinato un’ottima vendemmia tardiva di grillo prodotta da Cantine Foderà di Marsala.

Del panettone merita anche il packaging, originale ed elegante, creato dall’artista trapanese Giovanna Colomba.

L’idea di coinvolgere artisti e maestranze locali è presente anche all’interno del ristorante dove troviamo elementi di arredo che ben conciliano con tutto l’arredo, come le teste di moro, presenti anche al tavolo usati come porta grissini.

Interessante anche la collocazione dei vini all’interno di uno spazio a loro dedicato. Una cantina composta da diverse etichette perlopiù siciliane e con interessanti selezioni italiane ed internazionali.

Superato lo spazio dedicato ai vini troviamo una bella area relax, un ambiente raccolto ed elegante dove poter gustare comodamente un dopo pasto, e quindi suggellare una cena da ricordare.

In sala non mancano le attenzioni ai clienti con un servizio che non ha nulla da invidiare ai grandi ristoranti stellati. Enzo Massimilian Bandi e tutto il suo staff di sala svolgono un ottimo lavoro, preciso, discreto, puntuale.

Un menu creato sulle solide basi della tradizione trapanese. Un menu pensato nel dettaglio riuscendo ad apportare le giuste innovazioni. Un menu messo in pratica con un’impeccabile abbinamento di ingredienti, presentanti a volte nella loro integrità, altre in destrutturazioni azzeccate.

Idee nuove che richiedono intraprendenza, capacità e coraggio, soprattutto in un territorio, quello trapanese, dove questo tipo di cucina fatica ad affermarsi. Lo Chef Nicola Bandi è riuscito nel tentativo di portare un po’ di freschezza gastronomica in questo bel territorio.

Dopo questa esperienza possiamo affermare con certezza che l’Osteria il Moro è la valida offerta gourmet in provincia di Trapani che riesce a fare la differenza.

Brilla la cucina gourmet a Trapani. Noi ci auguriamo, e auguriamo ai fratelli Bandi, che presto possa brillare anche una stella.

Osteria il Moro
Via Garibaldi, 86
91100 Trapani
Centro Storico

+39 0923 23194
info@osteriailmoro.it

www.osteriailmoro.it

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Cantine Gusto Soste di Gusto Vino

Alessandro di Camporeale e la nuova Monreale DOC, un connubio di novità e qualità

Siamo a Camporeale, nell’Alto Belice, in provincia di Palermo. Qui, nella pianura di Mandranova e in un territorio che varia dai 400 ai 600 metri slm, la famiglia Alessandro produce vini da quattro generazioni.

Anna si occupa di enoturismo, Benedetto è l’enologo, il secondo Benedetto si occupa di marketing. Questi tre cugini rappresentano l’ultima delle quattro generazioni che porta avanti l’azienda vitivinicola Alessandro. Prima di loro i loro padri, e ancora prima i loro nonni. Dai primi del ‘900 qui si coltiva la vite e si produce vino.

L’idea della famiglia Alessandro è semplice: produrre vini partendo dal vigneto e puntando sulle buone pratiche enologiche. Vini che nascono in vigna, tra i 40 ettari di filari coltivati principalmente a Nero d’Avola, Syrah, Catarratto e Grillo.

Qui il clima è mite​​, non arido, con significative escursioni termiche tra il giorno e la notte. In questi terreni, argillosi e calcarei, tutte le attività sulla vite sono condotte manualmente, dalla potatura alla vendemmia.

Tutti i vini dell’azienda Alessandro di Camporeale sono prodotti con uve proveniente dalla tenuta di famiglia. Benedetto, responsabile della produzione, vinifica in una moderna cantina, dotata delle migliori attrezzature per l’affinamento e la maturazione dei vini.

Per il Syrah, fiore all’occhiello dell’azienda e di questo territorio che ricade nella Monreale DOC, vengono utilizzati tonneau in rovere francese per un affinamento di circa dodici mesi, cui segue almeno un altro anno in bottiglia a una temperatura costante di 18 °C.

Alessandro di Camporeale ha speso tante forze ed energie negli ultimi anni per riuscire ad arrivare, insieme con gli altri produttori del territorio, ad un nuovo disciplinare per la Monreale DOC, nuovo disciplinare che prevede solo quattro cultivar (rispetto alle 12 precedenti): Catarratto, Insolia, Perricone e Syrah, unico vitigno internazionale che qui riesce ad esprimersi al meglio, tanto da non temere il confronto con i migliori Syrah di tanti altri Paesi.

I giorni del Camporeale Days 2021 sono stati l’occasione ideale per visitare questa azienda e per conoscere meglio i prodotti che produce. La degustazione, condotta da Anna Alessandro, è stata centrata sul Catarratto con il quale l’azienda produce un metodo classico e due bianchi, il Benedè e il Vigna di Mandranova. Di quest’ultimo abbiamo degustato tre annate. Subito dopo abbiamo potuto degustare anche il Monreale Catarratto DOC 2019 e il MNRL Syrah Vigna di Mandranova 2016. Scopriamoli!

Catarratto Metodo Classico 2017

100% Catarratto Extra Lucido, extra brut millesimo 2017, 36 sui lieviti. Al calice si presenta con un giallo paglierino brillante, un perlage fine. Al naso emergono le note varietali del catarratto, note vegetali e agrumate. Il sorso conferma le note varietali e ci mostra freschezza ed eleganza.

Benedè Catarratto 2020

Un catarratto fresco, dal colore giallo paglierino. Al naso è fragrante con profumi di agrumi, pesca, mandorla. Piacevolmente vivace e persistente.

Catarratto Vigna di Mandranova 2018

Giallo paglierino tenue e luminoso. Emergono le caratteristiche varietali, fra tutte le note agrumate e floreali, mela verde e spezie dolci. Buona acidità e struttura. Equilibrato e persistente.

Catarratto Vigna di Mandranova 2017

Giallo paglierino intenso. Anche qui il Catarratto fa sentire i profumi di agrumi e le note floreali, con uno spettro olfattivo che cresce nel terziario e nel minerale. Fresco e di corpo. Lungo ed equilibrato.

Catarratto Vigna di Mandranova 2016

Giallo paglierino carico. Vengono confermate tutte le caratteristiche della annate precedenti, con una leggera prevalenza dei sentori terziari che riescono a dare una bella complessità. Un vino di corpo, di buona freschezza e di grande struttura. Lungo ed armonico.

Monreale Catarratto DOC 2019

Questa annata sancisce ufficialmente l’entrata di questo Catarratto di Alessandro di camporeale nella nuova denominazione Monreale DOC. 100% Catarratto Extra Lucido, affina 12 mesi in acciaio sulle fecce fini e una piccola parte 12 mesi in tonneau di rovere francese.

Il colore è giallo paglierino, con riflessi verdolini. Al naso è complesso, emergono note fruttate e floreali. Su tutte le note agrumate, di fiori bianchi, di spezie delicate. Un vino dalla spiccata acidità e di buona struttura. Equilibrato e persistente.

MNRL Syrah Vigna di Mandranova 2016

Un vino che si presenta al calice di un bel colore rosso rubino profondo. L’affinamento di 14 mesi in tonneau di rovere francese lo arricchisce con un bouquet di profumi particolarmente complesso, caratterizzato da una delicata speziatura e da note di ginepro e liquirizia. Al palato è possente, fresco, ammaliante, con un tannino morbido e un finale leggermente sapido.

Alessandro di Camporeale
Camporeale · Palermo

Tel. +39 0924 37038
Email info@alessandrodicamporeale.it

www.alessandrodicamporeale.it

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Ristoranti Soste di Gusto

Altavilla

Ristorante Altavilla – Mazara del ValloSicilia

A Mazara del Vallo, città del Gambero Rosso e del Pesce di Mare, nasce Altavilla Ristorante, una sosta di gusto unica per il territorio!

All’interno dei locali del Seminario Vescovile, in pieno centro storico e proprio di fronte alla Cattedrale della città, i fratelli Giacalone, Vito e Roberto, proprietari e ideatori di questa nuova sosta di gusto, accoglieranno i clienti in un ambiente confortevole che unisce storia, cultura, eleganza e modernità.

Altavilla Ristorante proporrà principalmente specialità di pesce, ma anche ottimi piatti di carne, vegetariani e vegani. La cucina sarà quella autentica siciliana e mediterranea; innovativa, ma sempre rispettosa della tradizione!

Perché Altavilla? E un omaggio ad una delle famiglie storiche più note e importanti della Sicilia normanna e al Conte Ruggero I d’Altavilla, che proprio a Mazara del Vallo edificò la Cattedrale che si trova proprio di fronte al ristorante.

I fratelli Vito e Roberto Giacalone hanno una lunga storia nel commercio, nella lavorazione e nella distribuzione del pesce di Mazara del Vallo ed in particolare del Gambero Rosso, vera eccellenza enogastronomici locale. Già proprietari dell’Ittica Giacalone, hanno portato avanti, in lunghi anni di lavoro, il nome della città di Mazara del Vallo nel mondo, ma allo stesso tempo hanno sempre avuto un occhio di riguardo per la gastronomia di pesce di qualità; così nasce la Boutique del Pesce, un vero tempio che offre tutti i giorni pesce fresco e congelato, ma anche bontà di pesce pronte da mangiare, in pescheria o da take away.

Contatti

Via SS Salvatore, 10
Mazara del Vallo, TP

+39 0923 47 80 09
altavillaristorante@gmail.com
www.altavillaristorante.it

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Ristoranti Soste di Gusto

Foresteria Planeta

Foresteria Planeta – MenfiSicilia

Wine & Food Experience

La Foresteria, wine resort della famiglia Planeta, produttrice di vino con alle spalle cinque secoli di tradizione agricola e amore per la Sicilia, vi offre un elegante e rilassante soggiorno tra natura e mare. Il resort, immerso nei vigneti, è stato concepito come dimora accogliente per chiunque voglia regalarsi una vacanza in un’oasi di pace, esplorare un territorio di eccellenza del vino, godere di una spiaggia incontaminata, scoprire la ricchezza della cucina siciliana e il piacere dell’autentica ospitalità familiare.

Le nostre camere vi accolgono con un’atmosfera calda e mediterranea. Arredate con tessuti, materiali e oggetti dell’artigianato siciliano, sono comode stanze immerse nel verde e nei profumi delle erbe aromatiche che circondano l’intero resort.

La grande piscina a sfioro sul paesaggio, l’area benessere, le biciclette a vostra disposizione per le passeggiate e il limpido mare di Porto Palo di Menfi, arricchiscono i soggiorni a La Foresteria, creando un’atmosfera che coniuga l’incanto della natura con lo stile e il comfort dei nostri servizi, il pieno benessere con l’assoluta armonia.

Il Ristorante

Con un grande tavolo conviviale e una terrazza che si affaccia sui vigneti, nel ristorante de La Foresteria coniughiamo l’ospitalità a una cucina di ricerca, una cucina siciliana contemporanea dalle radici ben salde nel territorio, giocata tra un racconto attento della tradizione e una spinta ad esplorare e innovare.

Nella grande cucina a vista, sono innanzitutto protagoniste le ricette di Casa Planeta, secondo una tradizione che si tramanda da generazioni, fedele al rito della tavola come momento di condivisione e autentica convivialità familiare.

Lo chef Angelo Pumilia attinge a questa eredità e alla grande ricchezza del patrimonio enogastronomicosiciliano, per proporre una carta e due percorsi di degustazione che spaziano fra la tradizione e una cucina creativa, sempre legata al territorio, anche grazie alla rigorosa selezione delle migliori materie prime tra i produttori d’eccellenza dell’Isola. A colazione, a pranzo e a cena, a seconda delle produzioni dell’orto, del pescato del giorno e dei prodotti del mercato, il menu prende forma, si colora di erbe aromatiche, freschezza e intensità.

Il ristorante è sempre aperto anche agli ospiti non residenti a La Foresteria. Oltre a menu costruiti con voi per gli eventi privati, il nostro staff può proporre alternative per i bambini o eventuali modifiche in caso di allergie e intolleranze.

Contatti

SP79 Km 91, Contrada Passo di Gurra
Menfi, AG

+39 0925 195 54 60
ristorante@planeta.it
reservation@planeta.it
www.planetaestate.it

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Ristoranti Soste di Gusto

Duomo

[vc_row][vc_column icons_position=”left”][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column icons_position=”left”][vc_column_text]L’Antica Sicilia – RagusaSicilia

Sapori Originari di Respiro Internazionale

Il ristorante Duomo è l’emblema dell’eccellenza e della qualità della buona cucina, firmata da Ciccio Sultano. Il ristorante è allocato nei bassi dello storico Palazzo La Rocca dove vennero girate alcune scene del celeberrimo capolavoro di Pietro Germi datato 1961, ‘Divorzio all’Italiana’. Prima di entrare basterà alzare di poco lo sguardo per rimanere esterrefatti dinnanzi la visione della cupola di San Giorgio. All’interno, vi sono diverse ed accoglienti salette, dove l’eleganza si percepisce anche dalle decorazioni alle pareti rivestite con carta da parati in seta.

Il ristorante è la massima espressione della vocazione di Ciccio Sultano, impegnato a raccontare il suo territorio attraverso una cucina che ne è assoluta espressione, partendo proprio dalla selezione delle materie prime di eccellenza che devono raccontare il territorio di appartenenza.[/vc_column_text][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column icons_position=”left”][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][trx_sc_title title_style=”default” title_tag=”h3″ link_style=”default” title=”Contatti”][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][vc_column_text]Via Capitano Bocchieri, 31
Ragusa Ibla,  RG

+39 0932 65 12 65

info@ristoranteduomo.it

www.cicciosultano.it[/vc_column_text][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][vc_gmaps link=”#E-8_JTNDaWZyYW1lJTIwc3JjJTNEJTIyaHR0cHMlM0ElMkYlMkZ3d3cuZ29vZ2xlLmNvbSUyRm1hcHMlMkZlbWJlZCUzRnBiJTNEJTIxMW0xOCUyMTFtMTIlMjExbTMlMjExZDMxODkuNDc3NDcwMjExNDc2NCUyMTJkMTQuNzQxNTcwOTk5OTk5OTk5JTIxM2QzNi45MjY3NTYlMjEybTMlMjExZjAlMjEyZjAlMjEzZjAlMjEzbTIlMjExaTEwMjQlMjEyaTc2OCUyMTRmMTMuMSUyMTNtMyUyMTFtMiUyMTFzMHgxMzExOTk3ODAzNWRjYmNkJTI1M0EweDRhNDY0ZGY3N2JhYmU5ZmUlMjEyc0R1b21vJTI1MjBSaXN0b3JhbnRlJTIxNWUwJTIxM20yJTIxMXNpdCUyMTJzaXQlMjE0djE1NzI2MzYwNzQ0MTElMjE1bTIlMjExc2l0JTIxMnNpdCUyMiUyMHdpZHRoJTNEJTIyNjAwJTIyJTIwaGVpZ2h0JTNEJTIyNDUwJTIyJTIwZnJhbWVib3JkZXIlM0QlMjIwJTIyJTIwc3R5bGUlM0QlMjJib3JkZXIlM0EwJTNCJTIyJTIwYWxsb3dmdWxsc2NyZWVuJTNEJTIyJTIyJTNFJTNDJTJGaWZyYW1lJTNF”][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column icons_position=”left”][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][trx_sc_title title_style=”default” title_tag=”h3″ link_style=”default” title=”Gallery”][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][vc_column_text] 

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Cantine Soste di Gusto

Benanti

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La Sicilia Orientale reca il sigillo Benanti

Alla fine dell’800 Giuseppe Benanti, nonno dell’attuale Giuseppe, avviò la produzione di vini in un antico podere del padre alle pendici dell’Etna, a Viagrande (Catania). Nel 1988 Giuseppe Benanti riprende l’antica passione di famiglia, dando inizio ad un’approfondita selezione dei terreni etnei altamente vocati alla vitivinicoltura e alla ricerca di particolari cloni di vitigni autoctoni e di nuove tecniche enologiche attraverso cui riprodurre le antiche fragranze con l’ausilio delle più moderne tecniche di vinificazione, come in un perfetto connubio tra storia e realtà. Uno studio che, durato cinque anni, ha portato alla produzione di vini dal gusto unico, capaci di ricreare antichi sapori e di mantenerli intatti nel tempo.
Vini dalla personalità spiccata, che recano impresse la cultura e la passione per il vino della famiglia Benanti, da sempre mossa da un rispetto nei confronti dei luoghi, dei “terroir” e dei vecchi palmenti che, dopo averle dischiuso le meraviglie del territorio etneo, l’ha guidata prima a Pantelleria e poi a Pachino.

Oggi l’azienda si pone in una fascia di mercato per prodotti di alto livello qualitativo e la richiesta dei suoi vini è in forte ascesa. Un risultato che si deve soprattutto alla qualità dei vini, riconosciuta sia in Italia che all’estero, come attestano i tanti premi e riconoscimenti che ogni anno continuano a giungere dai più importanti concorsi nazionali e internazionali.[/vc_column_text][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column icons_position=”left”][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][trx_sc_title title_style=”default” title_tag=”h3″ link_style=”default” title=”Contatti”][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][vc_column_text]Via Giuseppe Garibaldi, 361
Viagrande, CT

+39 095 7890928

info@benanti.it

www.vinicolabenanti.it

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L'Antica Sicilia

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Nel cuore del centro storico mazarese

Nel cuore del centro storico mazarese, a pochi passi dalla splendida Piazza della Repubblica e dal Lungomare cittadino, trovate l’Antica Sicilia, una sosta di gusto che ha fatto della tradizione culinaria mediterranea la propria bandiera in cucina.

Il Ristorante l’Antica Sicilia si presenta con una location sobria ed accogliente, inserito in quell’Itinerario dei Vicoli che tanto stupisce i visitatori in giro a Mazara del Vallo. L’estate invece lo scenario cambia: i tavoli vengono sistemati nella piazzetta adiacente, elegante e suggestiva.

Ad accogliervi all’Antica Sicilia ci saranno lo Chef Paolo Bono e il suo staff. Paolo, aiutato dalla moglie in questa che è un’attività ristorativa a gestione familiare, saprà consigliarvi le giuste portate in base all’esperienza enogastronomica che vorrete vivere: antipasti classici di pesce mediterraneo come la Frittura di Paranza o la Cruditè di Gambero Rosso e Scampi di Mazara del Vallo, Polpi Bolliti ed Insalate di Mare, primi tradizionali quali le Busiate ai Crostacei e Frutti di Mare o rivisitazioni riuscite come quella della Busiate Garibaldi con Pesce Spada, Melanzane ed aromi di Sicilia. E che dire del Cous Cous di Pesce Fresco, servito con la zuppa. Non sono da meno i secondi: vassoi pieni di delizioso Pesce Fresco alla brace, ma anche in zuppa o all’acqua di mare, Calamari e Pesce Spada arrosto e profumate Zuppe di Cozze e Frutti di Mare.

Il menu prevede anche delle ottime preparazioni di carne, ma senza dubbia primeggiano i piatti di pesce. Buona anche la pizza fatta con ingredienti semplici e genuini, con un impasto lavorato a mano e al quale viene riservato una lunga lievitazione.

La carta dei vini non è fornitissima ma ha una particolarità, ovvero sono presenti per il novanta per cento vini della città di Mazara del Vallo, come a voler rimarcare questo legame con il territorio e con i suoi sapori.

L’Antica Sicilia è un Ristorante dove è possibile vivere il gusto autentico della tradizione siciliana. Un luogo del gusto che merita la sosta.[/vc_column_text][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column icons_position=”left”][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][trx_sc_title title_style=”default” title_tag=”h3″ link_style=”default” title=”Contatti”][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][vc_column_text]Via Garibaldi, 47
Mazara del Vallo, TP

+39 329 1753392

info@lanticasicilia.it

www.lanticasicilia.it[/vc_column_text][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][vc_gmaps link=”#E-8_JTNDaWZyYW1lJTIwc3JjJTNEJTIyaHR0cHMlM0ElMkYlMkZ3d3cuZ29vZ2xlLmNvbSUyRm1hcHMlMkZlbWJlZCUzRnBiJTNEJTIxMW0xNCUyMTFtOCUyMTFtMyUyMTFkMTI2MzUuNDAzNjQxMzMxMzU1JTIxMmQxMi41ODg3OTIlMjEzZDM3LjY1MjcwOSUyMTNtMiUyMTFpMTAyNCUyMTJpNzY4JTIxNGYxMy4xJTIxM20zJTIxMW0yJTIxMXMweDAlMjUzQTB4MzkwZjk0ZjFmZjc5YjkwNiUyMTJzTCUyNiUyMzM5JTNCQW50aWNhJTI1MjBTaWNpbGlhJTIxNWUwJTIxM20yJTIxMXNpdCUyMTJzaXQlMjE0djE1Njk0MDI4MzU3MzMlMjE1bTIlMjExc2l0JTIxMnNpdCUyMiUyMHdpZHRoJTNEJTIyNjAwJTIyJTIwaGVpZ2h0JTNEJTIyNDUwJTIyJTIwZnJhbWVib3JkZXIlM0QlMjIwJTIyJTIwc3R5bGUlM0QlMjJib3JkZXIlM0EwJTNCJTIyJTIwYWxsb3dmdWxsc2NyZWVuJTNEJTIyJTIyJTNFJTNDJTJGaWZyYW1lJTNF”][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column icons_position=”left”][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][trx_sc_title title_style=”default” title_tag=”h3″ link_style=”default” title=”Gallery”][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][vc_column_text] 

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Cantine Soste di Gusto

Quintodecimo

[vc_row][vc_column icons_position=”left”][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column icons_position=”left”][vc_column_text]Quintodecimo – Mirabella EclanoCampania

Il grande vino è una fusione perfetta tra scienza e poesia, tra il misurabile e l’imponderabile. È essenzialmente bello. È un’opera d’arte. Una sorta di trasfigurazione della materia prima. Esso nasce dal mosto come una statua nasce dalla pietra e chi realizza un grande vino, è colui che scava nella pietra, avendo già in mente il risultato finale. Ovviamente per fare questo deve possedere solide basi scientifiche. Deve avere il controllo dell’intero ciclo, attraverso il possesso di cognizioni più varie, dalla conoscenza del suolo, alla fisiologia dell’uva, dai processi biochimici alla base della trasformazione dell’uva in vino ai meccanismi della percezione sensoriale. Questi concetti costituiscono l’essenza del mio modo di vivere il vino. È con queste convinzioni che nel 2001 mia moglie Laura ed io abbiamo fondato Quintodecimo.

 

Luigi Moio

Siamo in Campania, la regione di Napoli e del suo golfo, del Vesuvio, di Pompei, delle splendide isole, Capri ed Ischia, e delle bellissime costiere. La tenuta Quintodecimo si trova in un’area interna montuosa: l’Irpinia.

Un bellissimo territorio in cui clima, suolo e vitigni convivono in un equilibrio straordinario che è andato rafforzandosi nei secoli, al punto tale da creare condizioni naturali ideali per la realizzazione di vini di grande qualità.

Il clima, per via della dorsale appenninica, è caratterizzato da piogge abbondanti (piovosità media annua 600-800 mm), forti escursioni termiche, inverni rigidi e nevosi ed estati miti, con temperature medie mai eccessive.

Il paesaggio irpino è molto originale, per un ambiente del sud d’Italia. Il visitatore, infatti, non troverà piane assolate, colline bruciate dal sole, caldo afoso, bensì tanto verde, con laghi, boschi e montagne ricoperte, spesso fino alla cima, di castagni, faggi e querce secolari.

A Quintodecimo si producono sei vini: tre vini rossi, tutti ottenuti dall’Aglianco, vitigno simbolo del territorio, tre vini bianchi, rispettivamente ottenuti dalla vinificazione in purezza delle tre principali varietà di uva bianca campane: Fiano, Greco e Falanghina.

L’essenza di Quintodecimo è quella di ricondurre i vini alla vigna che li ha generati, in modo da fare esprimere al massimo il concetto di terroir che spiega con grande efficacia come l’uva sia il risultato dell’interazione tra l’ambiente che circonda ogni singola vite, la pianta stessa e il lavoro dell’uomo.

I differenti suoli della tenuta, costituiti da argille espandibili di colore chiaro e terreni vulcanici di colore scuro, danno vini profondi e raffinati, di straordinaria eleganza.[/vc_column_text][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column icons_position=”left”][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][trx_sc_title title_style=”default” title_tag=”h3″ link_style=”default” title=”Contatti”][vc_empty_space hide_on_desktop=”” hide_on_notebook=”” hide_on_tablet=”” hide_on_mobile=””][vc_column_text]Via San Leonardo, 27
Mirabella Eclano, AV

+39 0825 449321

info@quintodecimo.it

www.quintodecimo.it

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Cibo Eventi Focus On Gusto Ristoranti Soste di Gusto Vino

Crudité e Frutti di Mare, così Al Pesciolino d'Oro si reinventa la Tradizione.

Per questa stagione si concludono alla grande le Serate Enogastronomiche del Ristorante Al Pesciolino d’Oro di Mazara del Vallo

Del Ristorante Al Pesciolino d’Oro ne ho già parlato altre volte, qui invece mi limito solo a fare un piccola riflessione su questa Sosta di Gusto a me tanto cara.

L’ottimo pesce di Ittica Giacalone, i buoni vini di Donnafugata, la maestria degli chef Pietro D’agostino e Francesco D’agostino, la simpatia in sala di Fabio D’Agostino, Sebastiano Ciambra e di tutto il loro staff, ma anche la compagnia di tanti amici presenti, hanno contribuito senza dubbio alla riuscita di un evento all’insegna del Bello e del Buono!

Il cibo è un linguaggio universale, che porta con sé culture e tradizioni, che riesce a far parlare un territorio, a dare voce ad un’idea, a trasmettere un’emozione… La serata di ieri è stata carica di gusto, gioia e divertimento, e questo è tutto ciò che conta!

Un saluto particolare lo voglio rivolgere ai coniugi Vito e Anna D’Agostino, proprietari del ristorante, che partendo da una visione legata al bello e al buono del cibo, hanno saputo dar vita ad una Sosta di Gusto di tutto rispetto!

RISTORANTE PIZZERIA AL PESCIOLINO D’ORO
Lungomare San Vito, 109
91026 Mazara del Vallo (TP)
Tel. +39 0923 909286
info@alpesciolinodoro.it
www.alpesciolinodoro.it

DONNAFUGATA
Cantine Storiche
Via Sebastiano Lipari, 17
91025, Marsala (TP)
Tel. +39 0923 724 200
info@donnafugata.it
www.donnafugata.it

Foto: Ignazio Perez | Al Pesciolino d’Oro
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Cantine Aperte 2018, Gorghi Tondi, Mazara del Vallo

Foto: Ignazio Perez