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Al via la nona edizione di Sicilia in Bolle dal 24 al 26 Giugno

Per la nona edizione tante e spumeggianti novità. Il ritorno della manifestazione più amata alla stagione estiva, nuovi ospiti e importanti degustazioni vi attendono il 24. 25. 26 Giugno 2023

Giunta ormai alla nona edizione Sicilia in Bolle, che nel 2023 si terrà dal 24 al 26 Giugno, è stata ed è la manifestazione più importante per il comparto spumantistico siciliano e non solo

Nel corso degli anni abbiamo assistito alla crescita qualitativa e quantitativa delle etichette siciliane di bollicine tra metodo charmat, coi vitigni autoctoni più rappresentativi, e grandi metodo classico che sanno portare in alto la bandiera della viticoltura siciliana anche all’estero.

Ais Agrigento Caltanissetta negli ultimi anni si è impegnata a creare una manifestazione sempre attenta alla valorizzazione del prodotto, scommettendo già in tempi non sospetti sulla crescita del comparto spumantistico isolano.

“Tante le novità che lo staff SIB ha in serbo per il suo affezionato pubblico, il lavoro e l’impegno di una squadra rodata viene premiato dall’affetto di chi ama e aspetta questo evento tutto l’anno. Sono passate numerose edizioni ma l’entusiasmo è quello di sempre, avremo il piacere di ospitare il Presidente Ais Sandro Camilli, il Presidente Ais Puglia e il delegato di Ais Foggia, la delegata Ais Pavia e il Direttore del Consorzio Oltrepò Pavese, con noi anche il giornalista e caporedattore di Gusto rubrica enogastronomica del TG5 Gioacchino Bonsignore… tante quindi le cose da scoprire nella nona edizione di Sicilia in Bolle!”

Queste le parole del Presidente Ais Sicilia Francesco Baldacchino, per anni alla guida della delegazione Ais Agrigento Caltanissetta e tra gli ideatori di Sicilia in Bolle, ora saldamente nelle mani del delegato Calogero Trupia.

Nell’ambito di una maggiore valorizzazione del territorio, eletto quest’anno a Capitale della Cultura 2025, nasce anche la collaborazione con il Parco della Valle dei Templi di Agrigento che ospiterà presso la suggestiva location di Casa Barbadoro, recentemente restaurata, l’apertura della manifestazione di sabato 24 giugno, con una master dedicata alla migliore espressione spumantistica dei vari areali della regione, una accurata selezione che saprà mettere in mostra la forza espressiva di questo comparto vinicolo in grande ascesa con buffet al tramonto di prodotti tipici esclusivo. Sempre a casa Barbadoro si svolgerà la tradizionale cena di gala con consegna dei premi Alberto Gino Grillo giunto alla 5° edizione, che vedrà premiate le migliori bollicine secondo la guida ai vini di Sicilia 2023. Lo Chef Salvatore Gambuzza che accompagna Sicilia in Bolle da tanti anni farà coppia con il pluripremiato Chef Claudio Ruta (Stella Michelin 2010) per una cena a 4 mani dal grande impatto emozionale.

Non mancheranno i momenti di approfondimento delle Masterclass di Sicilia in Bolle, sempre alla ricerca di importanti novità quest’anno ospiterà il Consorzio tutela vini Oltrepò Pavese, il direttore Carlo Veronese e la Delegata Ais Pavia Miriam Prencisvalle ci accompagneranno alla scoperta dell’anima effervescente della terra del Pinot Nero.
Un’altra importante realtà spumantistica che ha visto una grande crescita negli ultimi anni sono le Bollicine di Puglia che in una sorta di gemellaggio si degusteranno in un confronto con i migliori spumanti isolani.

Tornano con grandi novità gli amici di Gusto e Degusto che dopo la verticale di Breton Fils dello scorso anno, ci faranno viaggiare dalla Champagne alle coste della Gran Bretagna che, in conseguenza ai cambiamenti climatici, è la nuova regione spumantistica da tenere d’occhio.

Il lunedì sarà una giornata molto ricca, I Bartender si sfideranno nella creazione di un cocktail che sia la sintesi perfetta tra le bollicine siciliane e i prodotti dell’isola e una giuria degustativa decreterà il cocktail dell’estate. A seguire una speciale ed esclusiva degustazione di bollicine affinate in fondo al mare alla presenza dell’ideatore di questa tecnica Emanuele Kottakhs,
e ancora una Tavola Rotonda sui nuovi mercati “green” e lo spazio che le bollicine avranno in esso.

Immancabile la serata di chiusura con i banchi degustazione delle cantine dell’isola che da 9 anni ci accordano la loro fiducia e degli ospiti dove poter degustare tutte le bollicine dell’anno accompagnate come sempre dalle squisite preparazioni dello staff Madison che per questa occasione ha pronta per noi una importante novità.

Ci sono tutti gli ingredienti per un inizio estate frizzantissimo con noi a Sicilia in Bolle!

Prenotazioni e prevendita su www.siciliainbolle.it

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Le “Bollicine marchigiane” di AIS Marche protagoniste a Villa Bonaparte

L’appuntamento sabato 10 e domenica 11 giugno a Porto San Giorgio (FM). In programma banchi d’assaggio e masterclass sugli spumanti marchigiani.
Sabato 10 giugno dalle ore 17:00 appuntamento a Villa Bonaparte, l’unica reggia delle Marche, con “Bollicine marchigiane”, evento dedicato agli spumanti della regione curato dall’Associazione Italiana Sommelier Marche in collaborazione con l’associazione culturale “Luce e Sentieri” e il Comune di Porto San Giorgio e con il patrocinio della Regione Marche. Nel corso dell’evento, oltre ai banchi d’assaggio, due incontri tematici guidati da sommelier e relatori AIS e una lezione – spettacolo gratuita del filosofo e performer teatrale Cesare Catà dal titolo “Il simbolo diVino nell’Odissea” che avrà luogo il sabato alle ore 19:00. A curare il food “Top catering” guidato da Gianni Lamponi.

Bollicine marchigiane è un evento che AIS Marche propone da diversi anni; location scelta per quest’edizione la prestigiosa dimora edificata agli inizi dell’800 per Girolamo Bonaparte, fratello di Napoleone.

Vino e cultura dunque si conferma un binomio perfetto. «Dedicheremo due giorni a far conoscere al pubblico gli spumanti made in Marche, forse non così conosciuti come meriterebbero al di fuori dei confini regionali. Le bollicine nelle Marche sono sempre state fatte: già dai primi anni del ‘900 erano diffusi spumanti naturali nell’anconetano. Ci sono persino degli scritti in merito. Francesco Scacchi, dottore fabrianese, ha infatti pubblicato un libro, ben 70 anni prima di Dom Pérignon, in cui si racconta dei cosiddetti vini mordaci» ha detto Stefano Isidori, presidente AIS Marche.
Una quarantina le aziende marchigiane, dal pesarese all’ascolano, che parteciperanno alla manifestazione, tutte recensite nella guida “Le Marche nel bicchiere”.

«Oltre ai banchi d’assaggio, per dare lustro all’evento, abbiamo ideato due incontri tematici. Il sabato alle ore 17:45 ci sarà una verticale di “Madreperla” dell’azienda Moncaro. Racconteremo uno spaccato di 10 anni di questo spumante metodo classico da uve Verdicchio con le annate 2005, 2007, 2009, 2010 e 2015, di fatto un’esperienza inedita. Domenica 11, infine, gran tour delle Marche spumantistiche con una degustazione guidata di 5 spumanti metodo classico da differenti vitigni autoctoni (Aleatico, Bianchello, Verdicchio, Sangiovese vinificato in bianco e Ribona) in compagnia dei produttori» ha spiegato Isidori.

A collaborare con l’AIS Marche nell’organizzazione dell’evento l’associazione “Luce e Sentieri” presieduta da Laura Gioventù. Con lei i sommelier Giacomo De Angelis e Diego Ciarrocca reduci del successo dell’evento natalizio “Rosso di sera”. «In quell’occasione abbiamo voluto formare e informare il pubblico circa il valore dei vini rossi delle aziende vitivinicole delle Marche. Ora, con “Bollicine marchigiane” l’obiettivo è dare ancora una volta la possibilità al pubblico di incontrare le cantine produttrici e indirizzare verso una scelta consapevole. Vorremmo, dunque, che sempre più persone scelgano e apprezzino i nostri vini spumanti tipici, non inferiori a nessuno per qualità» ha spiegato De Angelis.

Prestigio alla manifestazione lo conferisce il patrocinio della Regione Marche. «La Regione Marche sostiene iniziative di questo genere sia per un aspetto produttivo che turistico; sono le iniziative come queste che hanno portato via via alle leggi e alle riforme sull’enoturismo e alla riscoperta e valorizzazione dei prodotti locali rendendoli una punta di diamante del turismo cresciuto nei numeri in tutta quanta la regione» le parole di Emanuele Morese, rappresentante dell’Assemblea legislativa regionale.

Si parla di turismo esperienziale ed ecco l’occasione. Orgogliosi di ospitare “Bollicine marchigiane” i membri dell’amministrazione comunale sangiorgese, dagli assessori Marcattili e Lanciotti al sindaco Vesprini, che non possono non ringraziare i proprietari della dimora storica per la straordinaria apertura al pubblico. Si ricorda, infatti, che durante questa due giorni la villa sarà visitabile.

L’ingresso alla manifestazione è libero. Accesso ai banchi d’assaggio (allestiti nel giardino) con acquisto del calice. In caso di maltempo l’evento si svolgerà nelle stanze della villa.

Per info e prenotazioni: eventi@aismarche.it e vivaticket.com/it/tour/bollicine-marchigiane-2023/3416

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Presentata l’edizione 2023 di Sicilia en Primeur, in programma a Taormina e Radicepura dal 9 al 13 maggio

Saranno oltre ottanta i giornalisti italiani e stranieri che parteciperanno a Sicilia en Primeur; a questi si aggiunge la presenza di Master of Wine e professionisti del settore che guideranno i seminari tecnici in programma. L’evento, ideato ed organizzato da Assovini Sicilia sin dal 2004, si conferma l’appuntamento più importante per il vino siciliano.

Il tema di Sicilia en Primeur 2023 è dedicato al vino come complesso fattore culturale, all’enoturismo nelle sue molteplici declinazioni ma soprattutto al ruolo dei soci di Assovini Sicilia come custodi di cultura e territorio, e al vino come ambasciatore del turismo siciliano.

“Lo studio di Nomisma – ha sottolineato Salvatore Malandrino, Responsabile Regione Sicilia di UniCredit Italia – conferma l’immagine del settore vitivinicolo della Sicilia come un comparto d’eccellenza non solo per l’economia regionale, ma anche in ambito nazionale. UniCredit è fortemente impegnata nell’offrire alle aziende vitivinicole siciliane soluzioni reali per rispondere ad ogni esigenza lungo tutta la filiera produttiva e per sostenerle nel loro percorso di crescita ed innovazione. Con il nostro network internazionale siamo in grado di accompagnare le aziende vitivinicole all’estero, aiutarle a rafforzare il proprio business e ad inserirsi in nuovi mercati emergenti con ricerca di controparti. UniCredit supporta le aziende del settore anche con una gamma di finanziamenti dedicati a sostenerne la transizione in ottica green e attraverso programmi di formazione e azioni concrete lungo tutta la filiera”.

Il pay-off scelto da Assovini Sicilia per la XIX edizione di Sicilia en Primeur è Ambasciatori e custodi di cultura e territori, sottolineando il ruolo dell’associazione nel farsi portavoce della conoscenza di un territorio attraverso i vini e i suoi produttori, quali promotori di qualità, di bellezze paesaggistiche, dell’unicità del patrimonio storico-archeologico della Sicilia.
“La Sicilia ha tutte le carte in regola per diventare una wine destination di eccellenza- commenta Laurent Bernard de la Gatinais, Presidente di Assovini Sicilia. E oggi, i soci di Assovini hanno il duplice merito di viaggiare nel mondo per far conoscere il brand Sicilia e promuovere il territorio e la cultura attraverso l’esperienza dell’ospitalità siciliana nelle loro aziende. Dietro ogni vino c’è sempre una grande storia da scoprire e raccontare”.

La Sicilia si conferma una regione strategica nel settore del vino. È uno dei dati che emergono dallo studio UniCredit-Nomisma “Gli asset che creano valore per la filiera vitivinicola italiana: mercati, territori, imprese”, presentato oggi a Palermo.

Oggi l’export di vino italiano si concentra principalmente sul mercato Europeo e quello Nord Americano mentre l’Asia è ancora marginale, seppur in crescita. Stesso vale in proporzione per la Sicilia: i 5 mercati più significativi sono infatti la Germania, gli Stati Uniti, la Svizzera, il Regno Unito e il Belgio. Da sottolineare in particolare la crescita tra il 2021 e il 2022 dell’export siciliano verso Stati Uniti (+28%) e Svizzera (+24%). E’ comunque da precisare che i dati Istat di export tengono conto del luogo di spedizione all’estero, per cui sfuggono i quantitativi di vino siciliano che non partono direttamente dalla Sicilia per l’estero, ma partono da porti ubicati in altre regioni alle quali questi volumi di prodotto vengono computati come export vinicolo. Per cui si stima che in realtà il commercio estero di vini e mosti siciliani sia superiore rispetto ai dati ufficiali Istat.

Negli ultimi 10 anni l’Italia ha riqualificato il proprio portafoglio vini esportati, riducendo la componente di vini sfusi (da 31% al 19%), compensando con l’aumento degli spumanti; questo ha premiato a livello di prezzo medio all’export (da 2,22 euro/litro a 3,60 euro/litro).

Se guardiamo i DOP tuttavia lo scarto con la Francia risulta ancora troppo marcato: il peso dei vini DOP sul totale export imbottigliati (69%) è ancora significativamente al di sotto rispetto alla Francia (84%), con prezzi medi all’export anche qui nettamente inferiori: dai Bianchi di Borgogna prezzati mediamente a 16€/litro, ai Bianchi del Trentino Alto Adige e del Friuli VG venduti a 5,17€/litro ed ai Bianchi di Sicilia, prezzati a 3,76€/litro. Anche i Rossi di Sicilia sono abbastanza allineati ai Bianchi, con un prezzo medio al litro di 3,56€.

Il prezzo medio dell’export dei vini DOP italiani è cresciuto nell’ultimo decennio del 22,8%, con un’ottima performance dei Bianchi siciliani con il +30,6%, grazie ad un focus importante sulla qualità (In Sicilia ad oggi sono state riconosciuti 24 vini DOP, di cui 1 DOCG e 23 DOC, e 7 vini a IGT), sulla segmentazione/ differenziazione dei prodotti, sullo sviluppo di strategie multicanale, su un maggiore presidio dei mercati.

La Sicilia ha ancora molti margini di miglioramento riguardo al posizionamento dei vini (fermi) DOP nella GDO: le vendite del prodotto siciliano pesano ca. il 4% sulle vendite totali della grande distribuzione italiana ma tiene bene il prezzo medio di vendita, ben al di sopra della media Italia (5,01 €/bottiglia 0,75l vs 4,20€ in Italia).

Con riguardo ai vini generici, in Sicilia, come in molte altre regioni del Sud, la quota di questo prodotto è ancora molto significativa (ca. 24% della produzione sul totale regionale vs 16% media Italia) ma comunque in riduzione importante nell’ultimo decennio (-9 pp).

La Sicilia è la terza regione (con il 31% vs 19% Italia) con riferimento all’incidenza della coltivazione di vino BIO sul totale superficie vitata regionale, anche se con margini di crescita minori dal 2011 al 2021 rispetto ad altre regioni (97% vs 138% a livello Italia).

La Sicilia è nelle top 5 regioni vinicole in Italia per redditività media delle società di capitale.

Sul mondo dei Social le cantine siciliane hanno un buon posizionamento, certamente migliorabile: ciascuna ha in media ca. 16,4 mila followers, coprendo ca. il 10,3% del totale nazionale.
La Sicilia è al 4° posto in Italia per acquisizioni nel settore vitivinicolo (8% sul numero totale del periodo 2016-2022); con riferimento alla denominazione target, l’Etna è grande protagonista, al 4° posto in Italia, e al di sopra di denominazioni come il Chianti Classico, il Valpolicella e il Barbera d’Asti.

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Torna Avvinando, la manifestazione che conduce alla scoperta del mondo vitivinicolo di qualità.

Il 6 e il 7 maggio la kermesse si terrà all’Ecomuseo Mare Memoria Viva a Palermo. Circa 80 le aziende partecipanti e cinque le masterclass in programma.

Giunge alla nona edizione e torna a Palermo Avvinando, la manifestazione che conduce alla scoperta delle produzioni vinicole di qualità, siciliane e non solo. La data è già da segnare in agenda. La kermesse, che è patrocinata dall’Assessorato regionale delle attività produttive, da Confcommercio Palermo e da Fipe, si terrà sabato 6 e domenica 7 maggiodalle ore 12 alle 20 presso l’Ecomuseo Mare Memoria Viva in via Messina Marine.

I tre soci fondatori, Marco Busalacchi, Massimiliano Morghese e Giuseppe D’Aguanno, ripartono con un’edizione sempre più orientata al business e agli incontri B2B nel mondo del vino e con una selezione attenta e puntuale dei migliori vini prodotti in Sicilia e in parte anche in Italia.

Tante le novità della nuova edizione, a cui partecipano circa 80 aziende.

“Avvinando torna in un clima più sereno, post pandemia, ma anche con una nuova consapevolezza – spiega Busalacchi -. Nelle precedenti edizioni i numeri ci hanno dato ragione, con tre mila visitatori, circa 100 aziende e 850 vini degustati. Numeri questi ultimi, che mettono in rilievo la voglia di sapere, la curiosità intorno al vino. Con questa edizione vogliamo focalizzarci ancora di più sulla selezione dei prodotti di qualità. Alle cantine è stato richiesto, a monte, di proporre non più di cinque etichette, al fine di raccontare l’eccellenza, i migliori vini da loro prodotti. Torniamo quindi ad ‘avvinare’, che nel lessico vinicolo significa aggiungere vino al calice per togliere impurità, odori estranei che disturbano la degustazione. Questo ci permette e ci permetterà di offrire alla città di Palermo una manifestazione selettiva, orientata al business, alle relazioni commerciali intorno al vino e non solo al momento della degustazione che rimane comunque un piacere e un’occasione per ampliare le proprie conoscenze”.

Non solo degustazione, dunque, ma soprattutto un’occasione di incontro tra produttori e un pubblico esperto composto da addetti al settore Ho.Re.Ca., giornalisti, influencer e winelover.

A fianco di Avvinando Confcommercio Palermo, che ha ospitato la conferenza stampa di presentazione.

“Un evento che giunge alla nona edizione, con un’impostazione orientata agli incontri commerciali, si conferma un’importante manifestazione nella città di Palermo capace non solo di ampliare la conoscenza sulle attività produttive e agricole, ma di favorire le imprese”, afferma Fabio Gioia, vice-presidente vicario di Confcommercio Palermo. “In più oltre alla manifestazione con i banchi d’assaggio, le masterclass in programma, che sono un vero evento nell’evento, forniscono ulteriori spunti per conoscere e per promuovere i prodotti delle aziende. E questo aspetto commerciale non può che trovare il nostro supporto. Il nostro augurio è che una manifestazione così cresca sempre di più”, aggiunge Gioia.

 

“Le aziende vinicole siciliane, piccole, medie e grandi, hanno dimostrato di avere la capacità di produrre qualità e di saperla esportare al mondo. Mettono in evidenza un modello produttivo virtuoso che è da premiare – afferma l’assessore alle attività produttive, Edy Tamajo –, ed è nostro compito essere vicini e sostenere iniziative così lodevoli che puntano alla promozione di un prodotto di cui possiamo essere fieri”.

Oltre ai banchi di assaggio, ai quali si potrà accedere sabato 6 e domenica 7 maggio dalle ore 12 alle 20, presso l’Ecomuseo Memoria Viva di via Messina Marine, in programma, all’interno dell’evento, anche cinque masterclass dedicate al vino che si terranno presso l’Hotel San Paolo Palace (di fronte l’Ecomuseo).

Sabato 6 maggio sono tre le masterclass in programma. La prima alle ore 11.30 “Vino & Design: “Le diverse espressioni del Riesling Tedesco”. Oltre i confini siciliani, da Palermo, l’occasione per approfondire la conoscenza del Riesling, ampliando le conoscenze di addetti ai lavori e intenditori, con una degustazione guidata per sette etichette uniche nel loro genere. La seconda alle ore 15.30 “I grandi rossi di Sicilia, viaggio nella storia. Tre mini-verticali di Rosso Del Conte, Mille e una Notte, Duca Enrico”. La terza alle ore 18 “Donne del Vino di Sicilia: la nuova generazione del mondo del vino. Le giovanissime produttrici siciliane si raccontano” con cinque vini in degustazione. Domenica 7 maggio si apre alle 11.30 con la masterclass del Consorzio Etna Doc con sei vini da diversi versati del vulcano, alla medesima quota di 700 metri dal livello del mare, per scoprire le innumerevoli differenze e sfumature di uno dei terroir del vino più attraenti al mondo. Ultima alle ore 18 la masterclass “Un viaggio emozionante nel mondo del Marsala con la storica cantina Florio” per conoscere di più la storia e le tipologie di uno dei vini storici di Sicilia, il primo ad ottenere il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata (DOC), nel 1969.

I dettagli del programma sono disponibili nel sito online www.avvinandowinefest.it dove è possibile anche acquistare il ticket di ingresso alla manifestazione e i ticket delle masterclass che hanno posti limitati.

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Sicilia in Bolle, l’evento che esalta il talento spumantistico dell’isola

La provincia di Agrigento è stata “capitale” delle bollicine con la manifestazione “Sicilia in bolle”: tre giorni dedicati alla spumantistica siciliana con 6 premi assegnati e oltre 600 presenze nella serata finale

 Giunta alla sua 8° edizione, Sicilia in Bolle, l’evento organizzato da AIS Agrigento e Caltanissetta e AIS Sicilia, ha visto confrontarsi per tre giorni produttori, sommelier e operatori del settore enologico. Le bollicine siciliane sono sempre più presenti e apprezzate nel panorama spumatistico nazionale e internazionale e Sicilia in Bolle ne è una degna rappresentazione.

La manifestazione più importante dedicata alle bollicine siciliane, che si è svolta nell’ultimo fine settimana di settembre a Realmonte (AG), è un successo che cresce di anno in anno, sia in termini di numeri che di qualità.

L’ottava edizione è stata aperta dalle “Donne del Vino”, associazione che raggruppa le donne protagoniste nel mondo del vino: enologhe, agronome, giornaliste, sommelier; figure diverse tra loro che vantano esperienze e professionalità nel mondo vitivinicolo. E proprio la sommelier e Vice Presidente AIS Sicilia Mariagrazia Barbagallo inaugura la manifestazione e le masterclass di Sicilia in Bolle con una degustazione che declina le bollicine al femminile.

5 le masterclass dell’evento, veri grandi punti di forza di Sicilia in Bolle: dagli spumanti dell’Etna di Murgo ai rifermentavi in bottiglia, dalle bollicine di Firriato e dei vari territori in cui produce spumanti agli Champagne di piccoli vigneron distribuiti da Gusto e Degusto. 5 masterclass guidate da sommelier e comunicatori del vino, 5 grandi momenti di vera cultura del vino.

Altro momento importante della kermesse tutta siciliana è stata la cena di gala con 6 portate a cura dello Chef Salvatore Gambuzza e del resident Chef del Madison Alfonso Zambuto, in abbinamento ai vini delle Donne del Vino Sicilia. E proprio il Madison, location ormai consolidata di Sicilia in Bolle, merita una menzione speciale per la perfetta organizzazione logistica oltre che per la meravigliosa vista sul mare della Scala dei Turchi. Inoltre durante la cena sono stati assegnati dal Presidente AIS Sicilia Francesco Baldacchino 6 premi intitolati alla memoria del socio “Alberto Gino Grillo”.

«La Sicilia è un piccolo continente enologico: i nostri metodo classico e charmat sono tipologie meno note in ambito nazionale e internazionale ma in poco tempo stanno crescendo molto – racconta Baldacchino – è il primo anno che assegnamo così tanti riconoscimenti ma era necessario sottolineare l’evoluzione enorme di queste case spumantistiche che si stanno facendo strada con prodotti eleganti e straordinari».

Ed eccoli i premi: “Sua Altezza 650” Brut Tenute Lombardo è stato il miglior Charmat in bianco, “Fushà” Brut rosé Baglio di Pianetto è stato il miglior Charmat in rosa, “Almerita” brut 2017 Tasca d’Almerita proclamato miglior metodo classico in bianco mentre Rosé Brut 2016 Donnafugata è risultato il miglior metodo classico in rosa. Altri due premi per altrettante cantine che si sono distinte come miglior performance aziendale: insignite le etichette “Perla” Brut di Bagliesi e Noblesse Brut 2017 di Benanti.

Momenti di convivialità e di festa, alternati a bei momenti di cultura del vino e di riconoscimenti importanti per quelle aziende che si sono fatte spazio nel mercato delle bollicine nazionale ed internazionale.

Nell’ultima serata gran finale con 43 banchi di degustazione e oltre 600 visitatori. E come di consueto ormai da otto anni, davanti ad un pubblico interessato e aspettando il taglio della torta che ricorda per forma la nostra regione, Sicilia in Bolle si conclude con la “sciabolata” finale, ovvero l’apertura delle bottiglie di spumante con la sciabola, pratica inconsueta per i sommelier ma che ci sta tutta per suggellare una festa ben riuscita e per darci l’arrivederci all’anno prossimo.

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Sicilia in Bolle ottava edizione, ad Agrigento dal 24 al 26 settembre

Torna l’attesa manifestazione dedicata alla spumantistica siciliana: dal 24 al 26 in provincia di Agrigento è tempo di “Sicilia in bolle”, la rassegna dei vini spumanti dell’Associazione Italiana Sommelier Sicilia

Una panoramica completa di stili e tipologie, i vini spumanti di Sicilia si incontrano a Sicilia in bolle, la rassegna dedicata alla spumantistica siciliana organizzata dalla delegazione Agrigento-Caltanissetta dell’Associazione Italiana Sommelier Sicilia.

La manifestazione giunta all’ottava edizione coincide quest’anno anche con la prima uscita ufficiale da Presidente Regionale per Francesco Baldacchino, già alla guida della delegazione locale da 8 anni e che lo scorso Giugno ha raccolto il testimone di massima carica isolana dall’uscente Camillo Privitera, transitato al Consiglio Nazionale dell’AIS.

«La formula è quella già rodata nel tempo che però si arricchisce di produzioni e testimonianze – anticipa Baldacchino – la Sicilia vanta oggi una pluralità stilistica che si accompagna ad un know how non indifferente, tutto ciò esprime un valore che viene percepito dall’utenza finale: “Sicilia in bolle” è l’occasione per scoprire queste sfumature entrando in contatto diretto con i produttori».

Di attesa e aspettativa, ma anche di perlage e affinamenti sui lieviti, di rivelazioni ed anteprime. A “Sicilia in bolle” si parlerà di tutte le complesse tematiche legate al Metodo Classico e non solo, grazie ad un ricco programma di masterclass diversificate che indagheranno varie sfaccettature della spumantistica: la declinazione al femminile, i rifermentati e gli ancestrali, le annate nel tempo.

Ampio spazio alle cantine siciliane che per l’edizione in arrivo troveranno un partner d’ eccezione. L’ areale scelto quest’ anno per creare uno stimolante parallelo degustativo è la Champagne, culla delle bollicine per definizione, presente ai banchi d’assaggio con numerose etichette e con un suggestivo winetasting guidato.

Si inizia sabato 24 Settembre a Porto Empedocle (AG) con uno sguardo d’insieme ed un dialogo a più voci con la componente siciliana dell’Associazione Donne del Vino.

Si prosegue domenica 25 con le masterclass e i banchi di degustazione nella terrazza più affascinante di Realmonte (AG), l’affaccio privilegiato sulla bianchissima costa di Scala dei Turchi del Madison ospiterà in serata la Cena di Gala con il fine dining a cura dello Chef Salvatore Gambuzza coadiuvato dallo chef resident Alfonso Zambuto e la sua brigata, un momento che sarà anche l’occasione per celebrare l’assegnazione del premio Alberto Gino Grillo, il riconoscimento che tradizionalmente accompagna la manifestazione e che individua le case spumantistiche siciliane che si sono distinte nell’ultimo periodo.

Gran finale il 26 settembre con i banchi d’assaggio e le ultime masterclass, la giornata culminerà nel party conclusivo dell’evento.

Il programma completo e dettagli sui ticket d’ingresso: www.siciliainbolle.it

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Gusto Vino

Gli 11 migliori vini italiani al mondo 2021 sotto i 13 euro, secondo Wine Enthusiast

Ogni anno la rivista USA Wine Enthusiast recensisce oltre 1000 etichette di vino da tutto il mondo con un prezzo che non supera i 15 euro. Tra i 100 migliori vini 11 sono italiani. Ecco quali sono.

Spesso siamo abituati a sentire parlare di vini costosi, importanti. Ma chi l’ha detto che per bere bene bisogna dissanguarsi? Wine Enthusiast, importante rivista americana dedicata agli appassionati di vino di tutto il mondo, come ogni anno anche quest’anno ha tirato fuori l’elenco di quelli che secondo loro e secondo le degustazioni che hanno fatto, i migliori vini al mondo con un costo non superiore a 15 dollari USA, equivalenti a circa 13 euro.

In questa lista 11 vini sono italiani. Vediamo quali sono.

Gorgo 2020 Bardolino Chiaretto

Questo vino rosato, ottenuto dalle uve Corvina, Rondinella e Molinara, ha un profilo fruttato e un bouquet fresco, in bocca è asciutto, armonico con note di piccoli frutti rossi.

Villa di Corlo 2019 Primevo, Lambrusco di Sorbara

Vino rosso frizzante secco DOC. Colore rosato rubino. Profumi caratteristici che ricorda quelli della violetta. Sapore secco sapido e fresco.

Castello di Gabbiano 2017 Cavaliere d’Oro, Chianti Classico

90% Sangiovese, 5% Colorino, 5% altri vitigni a bacca rossa. Il vino offre al naso aromi di bacche viola e rosse. Al palato ha sapori di ciliegia rossa, note di pepe bianco e noce moscata e il carattere sapido classico del Sangiovese. Ha tannini solidi e acidità brillante.

Malvirà 2020 Roero Arneis

Arneis dal colore giallo paglierino scarico con riflessi verdognoli. Al naso emergono profumi di frutta fresca e agrumi
Sapore fresco, sapido e fruttato.

Colosi 2020 Acacia Grillo

Giallo paglierino carico. Intenso, con sentori di frutta matura (mela golden), seguito da senzazioni di frutta tropicale. Buona sapidità, verso l’acidulo, buon equilibrio.

Monte Antico 2016

Rosso rubino carico, xon sentori di frutta rossa, prugne, liquirizia e violette, di cuoio e vaniglia. Elegante, rotondo e persistente.

Cantina Frentana 2020 Vallevó Costa dei Trabocchi Rosato, Terre di Chieti

Un rosé da profumo ciliegie, frutti bianchi e gialli e melone. Sapore fresco, leggermente oleoso e fruttato.

Ruggeri 2020 Argeo Rosé, Prosecco

Rosa tenue, con perlage fine e delicato. Note di fragolina di bosco, bacche selvatiche, fiori rossi primaverili, erbette aromatiche e cenni minerali. Fresco, vivace, delicato e snello, con piacevole sapidità.

Umani Ronchi 2019 Podere, Montepulciano d’Abruzzo

Colore rosso rubino con sfumature violacee. Profumi di prugna e marasca. Gusto robusto e corposo, leggermente tannico con un finale secco e gustoso.

Cantina di Venosa 2018 Balì, Aglianico del Vulture

Rosso rubino intenso, dominato da note fruttate di prugna ed amarena. Al palato è un vino moderno, molto piacevole e facile da bere.

Stemmari 2019 Estate Grown Sustainably Farmed Nero d’Avola, Sicilia

Rosso rubino intenso con riflessi violacei. Al naso, note di ribes, fragoline di bosco e melograno. Morbido e vellutato.

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Eventi Focus On News

Merano WineFestival 2018, in mostra le migliori produzioni vinicole d'Italia e non solo

Il Merano WineFestival è il primo evento organizzato in Europa, che dal 1992 ha puntato in esclusiva sulla qualità selezionata in un ambiente elegante ed elitario. E’ stato il primo a realizzare un percorso sensoriale con un unico calice, ed il primo evento in assoluto denominato WineFestival.
Negli anni il Merano WineFestival si è dimostrato essere un vero e proprio “think tank”, un forum di scambio di opinioni tra produttori, opinion leader, professionisti del settore e consumatori: un benchmark dell’eccellenza enogastronomica.

A celebrare la 27esima edizione, che si svolgerà nella cittadina di Merano in Trentino Alto Adige dal 9 al 13 novembre, saranno cinque giornate piene di emozioni, contenuti, idee da scoprire e tanti amici: oltre 500 case vitivinicole, tra le migliori in Italia e nel mondo, 200 artigiani del gusto, 15 chef di spicco. L’espressione del meglio che il nostro paese ha da offrire, selezionata tra the Wine Hunter Award.

Novità di quest’anno é The Circle, un programma di iniziative di intrattenimento in Piazza della Rena dedicati alle storie di uomini, di cibo, di vino e di territori.

All’interno delle Masterclasses avranno luogo una varietà di degustazioni guidate di eccellenze enologiche nazionali ed internazionali con lo scopo di creare cultura e sapere, anche per il fine benefico di questa edizione.

E ancora, il settore più in crescita degli ultimi anni, quello dei vini biologici, biodinamici, naturali, “orange” e PIWI (vitigni resistenti alle malattie), avrà uno spazio dedicato proprio nella giornata di apertura.

In conclusione, a festeggiare la chiusura del Merano WineFestival 2018 sarà una emozione senza confini: “Catwalk Champagne”, la sfilata di ben oltre 250 champagne di 50 aziende francesi tra le più famose.

Tutto questo è il 27esimo Merano WineFestival: unico, esclusivo, emozionante.

Programma e ticket sul sito wwwmeranowinefestival.com

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Taormina Gourmet 2018

La sesta edizione di Taormina Gourmet sta per avere inizio Dal 27 al 29 ottobre, all’Hotel Villa Diodoro di Taormina, torna l’evento organizzato dal giornale on line di enogastronomia Cronache di Gusto. A far da sfondo saranno vini di alta qualità, masterclass, cooking show con chef rinomati, birrifici artigianali, aziende agroalimentari tra le migliori del Sud Italia, cene d’autore ed eventi.
Uno dei punti di forza del festival è il maxi banco d’assaggio un’occasione per conoscere moltissime cantine e i loro vini, ma anche i produttori artigianali. Una grande occasione per conoscere bianchi e rossi tutti da bere.

Il Taormina Gourmet si conferma essere una grande vetrina per il vino, oltre che per le birre artigianali e le migliori produzioni agroalimentari. Dai formaggi alle acciughe, dalla pasta all’olio ci sarà un campionario di aziende da tutta Italia all’insegna del buon gusto.
Una tre giorni ricca di eventi con masterclass, degustazioni e incontri ravvicinati con esperti nel settore vinicolo e brassicolo.

Taormina Gourmet 2018 rinnova inoltre il suo omaggio alla viticultura siciliana con la terza edizione del Sicilian Wine Awards, il concorso che premia i migliori vini siciliani valutati da una giuria d’eccezione presieduta da Daniele Cernilli, alias Doctor Wine.

“Un concorso – dice il direttore di Cronache di Gusto, Fabrizio Carrera – che mira a promuovere attraverso il palato di grandi esperti i migliori vini siciliani, pronti ad affrontare i mercati globali grazie alla loro piacevolezza”.

www.taorminagourmet.it

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Milano Wine Week, degustazioni, workshop e approfondimenti sul mondo del vino

Dal 7 al 14 ottobre 2018 la città ospiterà la prima Milano Wine Week. Un’agenda ricca di appuntamenti dedicati a tutti gli appassionati di vino e non solo, Si preannuncia così la Milano Wine Week, in scena nel capoluogo lombardo dal 7 al 14 ottobre 2018. L’idea nasce da Federico Gordini, un imprenditore milanese, già ideatore di Milano Food Week e di Bottiglie Aperte. La Milano Wine Week punta a concentrare in 7 giorni una serie di eventi dedicati al mondo del vino. Una sorta di punto focale intorno a cui gireranno ulteriori iniziative legate a questo tema.

Realizzato in partnership con EPAM – FIPE (Associazione Provinciale Milanese Pubblici Esercizi), l’organizzazione di rappresentanza delle imprese di pubblico esercizio della città di Milano e della Provincia, in collaborazione con Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, il progetto punta a creare un grande momento annuale dedicato al mondo del vino facendo da collettore per tutte le iniziative più rilevanti che si concentrano in quella settimana, costruendo così un sistema in grado di connettere tutti gli interlocutori che, a vario titolo, si occupano di vino.

Il quartier generale di tutta la manifestazione sarà a Palazzo Bovara, sede di “casa MWW. Previsti nella location una serie di eventi serali con degustazioni, workshop e approfondimenti. Un’ampia adesione di locali in tutta la città, destinati alla somministrazione e ad ospitare eventi, garantirà la diffusione in tutta la città. Tutti i commercianti aderenti all’iniziativa saranno suddivisi in Wine Districts e abbinati a Consorzi di Tutela che si occuperanno dell’abbinamento dei prodotti offerti ai loro vini. Saranno attivate anche cene, degustazioni  e approfondimenti che si occuperanno di singole aziende vinicole.

Il Programma

6 OTTOBRE | FLASHMOB BRINDISI DI APERTURA
Un grande brindisi di apertura della settimana di MWW. In una piazza milanese raduneremo più di 2.000 persone per inaugurare al meglio la settimana.
7 OTTOBRE | LA NOTTE DELLE BOLLE CITY LIFE SHOPPING DISTRICT
Degustazione diffusa di bollicine in circa 80 punti vendita all’interno di City Life Shopping District.
7-8 OTTOBRE | BOTTIGLIE APERTE
SuperstudiopiùMilano, kermesse si volge sempre più al pubblico degli operatori di settore e agli appassionati più esigenti, che troveranno una selezione di 250 produttori con oltre 900 referenze in degustazione.
8 OTTOBRE | CONFERENZA DI APERTURA
Palazzo Mezzanotte Milano –Una grande conferenza per avviare i lavori della Milano Wine Week organizzata con Borsa Italiana.
9 OTTOBRE | MILANO WINE BUSINESS FORUM
Palazzo Bovara –dieci tavoli di lavoro con relatori d’eccezione sui temi dell’Innovazione, Comunicazione, Venidta, ecc.
PRESENTAZIONE “SIGNORI DEL VINO” Palazzo Bovara –presentazione in esclusiva della prima puntata del famoso programma sui vini su Rai2.
10 OTTOBRE | EVENTO SPIRITO DIVINO
Palazzo Bovara –presentazione/anteprima della nuova release della rivista.
11 OTTOBRE | MWW IN OCCASIONE DELLA VENDEMMIA DI MONTENAPOLEONE PARTY IN TERRAZZA 12 (B&B BUILDING SAN BABILA)
Degustazioni diffuse su tutti i piani di B&B Building e party esclusivo di chiusura della Vendemmia.
12 OTTOBRE | POPWINE BY GAZZETTA DELLO SPORT
City Life –Prima trasposizione in esclusiva della Guida “PopWine” edita da Gazza Golosa (Gazzetta dello Sport).
13 OTTOBRE | EVENTO GUIDA VIGNAIOLI (CORRIERE DELLA SERA)
Palazzo Bovara –Prima trasposizione in esclusiva della Guida “Guida i Vignaioli” edita dl Corriere della Sera.
14 OTTOBRE | EVENTO
DoctorWine Hotel Principe di Savoia Presentazione della nuova guida e degustazioni esclusive.
14 OTTOBRE | TERMINE MWW | CLOSING PARTY
P.ZzaRegione Lombardia Evento di chiusura in collaborazione con “Le Cannibale”.

www.milanowineweek.com