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Terre Sicane Wine Fest 2023 da record: tutti i vincitori del concorso e i dettagli del grande successo della quinta edizione

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Il vino come motore di riscoperta e valorizzazione di un grande areale, è stato questo il tema del “Terre Sicane Wine Fest” 2023 che dal 28 al 30 luglio ha attirato appassionati e tecnici con riscontri ben oltre le aspettative.

Un’idea partita 5 anni fa a Contessa Entellina, comune pilota dell’iniziativa, e che oggi coinvolge i comuni delle Terre Sicane: Menfi, Sciacca, Sambuca di Sicilia, Montevago, Santa Margherita Belìce, un nuovo modello di connessione tra borghi che sono anche realtà produttive.

“Il Terre Sicane Wine Fest è un investimento di risorse per la nostra piccola amministrazione – ha dichiarato nella piazza gremita di winelovers il sindaco di Contessa Entellina Leonardo Spera – ma ogni anno siamo ripagati da riscontri e ricadute positive sul territorio e questo ci spinge a continuare a credere in questa visione dei borghi come luoghi dove restare e fare impresa, anche per i giovani”.

Una sinergia condivisa tra pubblico e privato quella del Terre Sicane Wine Fest. “Il progetto è nato con obiettivi molto precisi – racconta Michele Buscemi, presidente dell’Associazione Enonauti – rafforzare la rete dei produttori di vino e di altre eccellenze agro alimentari e offrire loro una vetrina dove potersi raccontare nell’autenticità del loro lavoro, questa quinta edizione con questa straordinaria partecipazione di pubblico e di settore conferma l’interesse crescente che desta questa Sicilia finora poco conosciuta e adesso così ricercata”.

Ottima performance anche per i vini durante le masterclass in piazza a Contessa Entellina e anche nell’appuntamento riservato ai tecnici, durante il consueto concorso enologico presieduto dal docente e giornalista Luigi Salvo. Punteggi sempre più alti e riconoscimenti che in modo trasversale premiano aziende con filosofie diverse tra loro, ecco tutti le targhe: per il “Miglior Grillo” ha vinto la debuttante Terre di Entella – Azienda Agricola Biologica con il Grillo vendemmia 2022, per il “Miglior Nero d’Avola” ha vinto Mandrarossa Wines con Terre del Sommacco vendemmia 2019; per i “Premi Piacevolezza” il Grillo di Cantine De Gregorio Rahana 2020 e il Nero d’Avola di Tenuta Stoccatello – Agricoltori dal 1923 Avvocà 2022.

“Abbiamo raccontato con naturalezza la qualità delle nostre produzioni – sottolinea Gori Sparacino, Direttore della Federazione Italiana Strade del Vino – ci siamo messi in gioco con un importante territorio ospite: quest’anno la Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese è stata la nostra partner di un gemellaggio che vuole essere scambio di competenze e di culture. La soddisfazione è enorme nel vedere che il nostro potenziale enoico ed enoturistico è apprezzato dai professionisti del vino di Toscana, leader riconosciuti del settore”. Molto partecipati anche i convegni che tra i tanti argomenti hanno trattato anche della vendemmia turistica appena regolarizzata dal protocollo d’intesa sottoscritto fra l’Ispettorato nazionale del lavoro e l’Associazione nazionale Città del Vino, a parlare dettagliatamente di queste novità e dei tre enoturistici si sono alternati Paolo Morbidoni Presidente Federazione Italiana Strade, dell’Olio e dei Sapori, Paolo Radica Presidente Città del Vino, Antonio Rallo Presidente Consorzio di Tutela Vini DOC Sicilia, Angelo Barone Presidente Consulta Nazionale Distretti del Cibo, Roberta Urso Delegata Regionale Donne del Vino e Bruna Caira Strada del Vino Nobile di Montepulciano.

Il circuito delle Terre Sicane emerge anche per la vocazione all’accoglienza e all’ospitalità enoturistica. “Le aziende vitivinicole hanno aperto le porte delle loro cantine alla stampa e agli addetti ai lavori che hanno potuto riscoprire un areale di eccellenze – racconta Gunther Di Giovanna Presidente Strada del Vino Terre Sicane – dall’anteprima tenutasi presso la tenuta Ulmo di Planeta con la partecipazione corale delle Donne del Vino di Sicilia, ai momenti di contatto diretto con i vignaioli di Antico Frantoio, Donnafugata, Baglio Carrubba, Le Sette Aje”.

Tra i sostenitori del Terre Sicane Wine Fest 2023 insieme alla Strada del Vino delle Terre Sicane e al Comune di Contessa Entellina, si ringrazia Fondazione Inycon, SicilBanca, Donnafugata e DIbTek.

L’appuntamento con la prossima edizione del Terre Sicane Wine Fest è già in agenda, l’organizzazione ha comunicato le date ufficiali del prossimo 26, 27 e 28 luglio 2024 per ritrovare vini, paesaggi e percorsi enoturistici delle Terre Sicane.

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Presentata l’edizione 2023 di Sicilia en Primeur, in programma a Taormina e Radicepura dal 9 al 13 maggio

Saranno oltre ottanta i giornalisti italiani e stranieri che parteciperanno a Sicilia en Primeur; a questi si aggiunge la presenza di Master of Wine e professionisti del settore che guideranno i seminari tecnici in programma. L’evento, ideato ed organizzato da Assovini Sicilia sin dal 2004, si conferma l’appuntamento più importante per il vino siciliano.

Il tema di Sicilia en Primeur 2023 è dedicato al vino come complesso fattore culturale, all’enoturismo nelle sue molteplici declinazioni ma soprattutto al ruolo dei soci di Assovini Sicilia come custodi di cultura e territorio, e al vino come ambasciatore del turismo siciliano.

“Lo studio di Nomisma – ha sottolineato Salvatore Malandrino, Responsabile Regione Sicilia di UniCredit Italia – conferma l’immagine del settore vitivinicolo della Sicilia come un comparto d’eccellenza non solo per l’economia regionale, ma anche in ambito nazionale. UniCredit è fortemente impegnata nell’offrire alle aziende vitivinicole siciliane soluzioni reali per rispondere ad ogni esigenza lungo tutta la filiera produttiva e per sostenerle nel loro percorso di crescita ed innovazione. Con il nostro network internazionale siamo in grado di accompagnare le aziende vitivinicole all’estero, aiutarle a rafforzare il proprio business e ad inserirsi in nuovi mercati emergenti con ricerca di controparti. UniCredit supporta le aziende del settore anche con una gamma di finanziamenti dedicati a sostenerne la transizione in ottica green e attraverso programmi di formazione e azioni concrete lungo tutta la filiera”.

Il pay-off scelto da Assovini Sicilia per la XIX edizione di Sicilia en Primeur è Ambasciatori e custodi di cultura e territori, sottolineando il ruolo dell’associazione nel farsi portavoce della conoscenza di un territorio attraverso i vini e i suoi produttori, quali promotori di qualità, di bellezze paesaggistiche, dell’unicità del patrimonio storico-archeologico della Sicilia.
“La Sicilia ha tutte le carte in regola per diventare una wine destination di eccellenza- commenta Laurent Bernard de la Gatinais, Presidente di Assovini Sicilia. E oggi, i soci di Assovini hanno il duplice merito di viaggiare nel mondo per far conoscere il brand Sicilia e promuovere il territorio e la cultura attraverso l’esperienza dell’ospitalità siciliana nelle loro aziende. Dietro ogni vino c’è sempre una grande storia da scoprire e raccontare”.

La Sicilia si conferma una regione strategica nel settore del vino. È uno dei dati che emergono dallo studio UniCredit-Nomisma “Gli asset che creano valore per la filiera vitivinicola italiana: mercati, territori, imprese”, presentato oggi a Palermo.

Oggi l’export di vino italiano si concentra principalmente sul mercato Europeo e quello Nord Americano mentre l’Asia è ancora marginale, seppur in crescita. Stesso vale in proporzione per la Sicilia: i 5 mercati più significativi sono infatti la Germania, gli Stati Uniti, la Svizzera, il Regno Unito e il Belgio. Da sottolineare in particolare la crescita tra il 2021 e il 2022 dell’export siciliano verso Stati Uniti (+28%) e Svizzera (+24%). E’ comunque da precisare che i dati Istat di export tengono conto del luogo di spedizione all’estero, per cui sfuggono i quantitativi di vino siciliano che non partono direttamente dalla Sicilia per l’estero, ma partono da porti ubicati in altre regioni alle quali questi volumi di prodotto vengono computati come export vinicolo. Per cui si stima che in realtà il commercio estero di vini e mosti siciliani sia superiore rispetto ai dati ufficiali Istat.

Negli ultimi 10 anni l’Italia ha riqualificato il proprio portafoglio vini esportati, riducendo la componente di vini sfusi (da 31% al 19%), compensando con l’aumento degli spumanti; questo ha premiato a livello di prezzo medio all’export (da 2,22 euro/litro a 3,60 euro/litro).

Se guardiamo i DOP tuttavia lo scarto con la Francia risulta ancora troppo marcato: il peso dei vini DOP sul totale export imbottigliati (69%) è ancora significativamente al di sotto rispetto alla Francia (84%), con prezzi medi all’export anche qui nettamente inferiori: dai Bianchi di Borgogna prezzati mediamente a 16€/litro, ai Bianchi del Trentino Alto Adige e del Friuli VG venduti a 5,17€/litro ed ai Bianchi di Sicilia, prezzati a 3,76€/litro. Anche i Rossi di Sicilia sono abbastanza allineati ai Bianchi, con un prezzo medio al litro di 3,56€.

Il prezzo medio dell’export dei vini DOP italiani è cresciuto nell’ultimo decennio del 22,8%, con un’ottima performance dei Bianchi siciliani con il +30,6%, grazie ad un focus importante sulla qualità (In Sicilia ad oggi sono state riconosciuti 24 vini DOP, di cui 1 DOCG e 23 DOC, e 7 vini a IGT), sulla segmentazione/ differenziazione dei prodotti, sullo sviluppo di strategie multicanale, su un maggiore presidio dei mercati.

La Sicilia ha ancora molti margini di miglioramento riguardo al posizionamento dei vini (fermi) DOP nella GDO: le vendite del prodotto siciliano pesano ca. il 4% sulle vendite totali della grande distribuzione italiana ma tiene bene il prezzo medio di vendita, ben al di sopra della media Italia (5,01 €/bottiglia 0,75l vs 4,20€ in Italia).

Con riguardo ai vini generici, in Sicilia, come in molte altre regioni del Sud, la quota di questo prodotto è ancora molto significativa (ca. 24% della produzione sul totale regionale vs 16% media Italia) ma comunque in riduzione importante nell’ultimo decennio (-9 pp).

La Sicilia è la terza regione (con il 31% vs 19% Italia) con riferimento all’incidenza della coltivazione di vino BIO sul totale superficie vitata regionale, anche se con margini di crescita minori dal 2011 al 2021 rispetto ad altre regioni (97% vs 138% a livello Italia).

La Sicilia è nelle top 5 regioni vinicole in Italia per redditività media delle società di capitale.

Sul mondo dei Social le cantine siciliane hanno un buon posizionamento, certamente migliorabile: ciascuna ha in media ca. 16,4 mila followers, coprendo ca. il 10,3% del totale nazionale.
La Sicilia è al 4° posto in Italia per acquisizioni nel settore vitivinicolo (8% sul numero totale del periodo 2016-2022); con riferimento alla denominazione target, l’Etna è grande protagonista, al 4° posto in Italia, e al di sopra di denominazioni come il Chianti Classico, il Valpolicella e il Barbera d’Asti.

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Torna Avvinando, la manifestazione che conduce alla scoperta del mondo vitivinicolo di qualità.

Il 6 e il 7 maggio la kermesse si terrà all’Ecomuseo Mare Memoria Viva a Palermo. Circa 80 le aziende partecipanti e cinque le masterclass in programma.

Giunge alla nona edizione e torna a Palermo Avvinando, la manifestazione che conduce alla scoperta delle produzioni vinicole di qualità, siciliane e non solo. La data è già da segnare in agenda. La kermesse, che è patrocinata dall’Assessorato regionale delle attività produttive, da Confcommercio Palermo e da Fipe, si terrà sabato 6 e domenica 7 maggiodalle ore 12 alle 20 presso l’Ecomuseo Mare Memoria Viva in via Messina Marine.

I tre soci fondatori, Marco Busalacchi, Massimiliano Morghese e Giuseppe D’Aguanno, ripartono con un’edizione sempre più orientata al business e agli incontri B2B nel mondo del vino e con una selezione attenta e puntuale dei migliori vini prodotti in Sicilia e in parte anche in Italia.

Tante le novità della nuova edizione, a cui partecipano circa 80 aziende.

“Avvinando torna in un clima più sereno, post pandemia, ma anche con una nuova consapevolezza – spiega Busalacchi -. Nelle precedenti edizioni i numeri ci hanno dato ragione, con tre mila visitatori, circa 100 aziende e 850 vini degustati. Numeri questi ultimi, che mettono in rilievo la voglia di sapere, la curiosità intorno al vino. Con questa edizione vogliamo focalizzarci ancora di più sulla selezione dei prodotti di qualità. Alle cantine è stato richiesto, a monte, di proporre non più di cinque etichette, al fine di raccontare l’eccellenza, i migliori vini da loro prodotti. Torniamo quindi ad ‘avvinare’, che nel lessico vinicolo significa aggiungere vino al calice per togliere impurità, odori estranei che disturbano la degustazione. Questo ci permette e ci permetterà di offrire alla città di Palermo una manifestazione selettiva, orientata al business, alle relazioni commerciali intorno al vino e non solo al momento della degustazione che rimane comunque un piacere e un’occasione per ampliare le proprie conoscenze”.

Non solo degustazione, dunque, ma soprattutto un’occasione di incontro tra produttori e un pubblico esperto composto da addetti al settore Ho.Re.Ca., giornalisti, influencer e winelover.

A fianco di Avvinando Confcommercio Palermo, che ha ospitato la conferenza stampa di presentazione.

“Un evento che giunge alla nona edizione, con un’impostazione orientata agli incontri commerciali, si conferma un’importante manifestazione nella città di Palermo capace non solo di ampliare la conoscenza sulle attività produttive e agricole, ma di favorire le imprese”, afferma Fabio Gioia, vice-presidente vicario di Confcommercio Palermo. “In più oltre alla manifestazione con i banchi d’assaggio, le masterclass in programma, che sono un vero evento nell’evento, forniscono ulteriori spunti per conoscere e per promuovere i prodotti delle aziende. E questo aspetto commerciale non può che trovare il nostro supporto. Il nostro augurio è che una manifestazione così cresca sempre di più”, aggiunge Gioia.

 

“Le aziende vinicole siciliane, piccole, medie e grandi, hanno dimostrato di avere la capacità di produrre qualità e di saperla esportare al mondo. Mettono in evidenza un modello produttivo virtuoso che è da premiare – afferma l’assessore alle attività produttive, Edy Tamajo –, ed è nostro compito essere vicini e sostenere iniziative così lodevoli che puntano alla promozione di un prodotto di cui possiamo essere fieri”.

Oltre ai banchi di assaggio, ai quali si potrà accedere sabato 6 e domenica 7 maggio dalle ore 12 alle 20, presso l’Ecomuseo Memoria Viva di via Messina Marine, in programma, all’interno dell’evento, anche cinque masterclass dedicate al vino che si terranno presso l’Hotel San Paolo Palace (di fronte l’Ecomuseo).

Sabato 6 maggio sono tre le masterclass in programma. La prima alle ore 11.30 “Vino & Design: “Le diverse espressioni del Riesling Tedesco”. Oltre i confini siciliani, da Palermo, l’occasione per approfondire la conoscenza del Riesling, ampliando le conoscenze di addetti ai lavori e intenditori, con una degustazione guidata per sette etichette uniche nel loro genere. La seconda alle ore 15.30 “I grandi rossi di Sicilia, viaggio nella storia. Tre mini-verticali di Rosso Del Conte, Mille e una Notte, Duca Enrico”. La terza alle ore 18 “Donne del Vino di Sicilia: la nuova generazione del mondo del vino. Le giovanissime produttrici siciliane si raccontano” con cinque vini in degustazione. Domenica 7 maggio si apre alle 11.30 con la masterclass del Consorzio Etna Doc con sei vini da diversi versati del vulcano, alla medesima quota di 700 metri dal livello del mare, per scoprire le innumerevoli differenze e sfumature di uno dei terroir del vino più attraenti al mondo. Ultima alle ore 18 la masterclass “Un viaggio emozionante nel mondo del Marsala con la storica cantina Florio” per conoscere di più la storia e le tipologie di uno dei vini storici di Sicilia, il primo ad ottenere il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata (DOC), nel 1969.

I dettagli del programma sono disponibili nel sito online www.avvinandowinefest.it dove è possibile anche acquistare il ticket di ingresso alla manifestazione e i ticket delle masterclass che hanno posti limitati.

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Gusto Vino

Il Metodo Classico Brut di Brugnano, e tante altre novità dell'azienda, al Vinitaly 2023

Un Metodo Classico Brut da uve Catarratto Lucido e Chardonnay, il Frappato Rosato e l’Honoris Causa prodotto con Nero d’Avola e Syrah. Queste le novità di punta della cantina Brugnano. Novità che potrete degustare al Vinitaly 2023.

È già passato un anno da quando i fratelli Francesco e Giuseppe Brugnano hanno presentato la nuova immagine della loro cantina omonima di Partinico, in provincia di Palermo, ma ci sono molte novità che l’azienda sta presentando in questi giorni, tra cui il Catarratto Lucido e il Chardonnay Metodo Classico Brut, il Frappato Rosato Coraline e il Nero d’Avola e Syrah Honoris Causa.

Abbiamo avuto l’opportunità di provare queste novità, e non solo, durante una visita alla Cantina Brugnano, e per chi non conosce ancora i vini di questa azienda, può approfittare del Vinitaly 2023, poiché Brugnano sarà presente alla fiera di Verona con il proprio stand nel Padiglione 2 Sicilia, dal 2 al 5 aprile.

Il Metodo Classico Brut è prodotto da Catarratto Lucido e una piccola percentuale di Chardonnay, nel territorio di Partinico, in Contrada Mirto a circa 650 metri s.l.m. Uve raccolte leggermente in anticipo rispetto alla piena maturazione, una soffice pressatura degli acini e una rifermentazione in bottiglia che dura fino a 36 mesi danno vita ad un Metodo Classico intrigante, con un bouquet fine, ricco di agrumi e frutta fragrante, una bolla cremosa e un palato avvolgente. Il Metodo Classico Brut di Brugnano è lo spumante ideale per ogni occasione, adatto per un aperitivo con delle cruditè di crostacei, perfetto a tutto pasto e ottimo anche per brindare alle belle occasioni della vita. Un bel bere.

Altra novità è il Frappato Rosato Coraline, anche questo prodotto da uve di Contrada Mirto. Una lieve macerazione sulle bucce e una successiva vinificazione in bianco danno vita ad un rosato moderno, da colore rosa tenue. Vino di grande freschezza e pulizia, caratterizzato dalla scia sapida che lo rende il compagno ideale per gli apertivi dell’estate.

Ed infine il grande ritorno del DOC Sicilia Honoris Causa, il rosso importante della cantina. Un rosso complesso e capace di grande longevità nato da uve Nero d’Avola con una piccola parte di Syrah. Affina in acciaio con macerazione sulle bucce per circa 12 giorni e, dopo la malolattica, affina in barriques di rovere francese prevalentemente nuove. Beviamo il 2018. Rosso porpora, profumi di frutta rossa, fiori di rosa e viola, sottobosco e lievi note balsamiche. Una freschezza interessante che lo proietta nel futuro, sicuri che darà il meglio di se negli anni a venire.

Tante le etichette degustate oltre a quelle elencate, Kuè (Insolia e Viogner), Lunario (Grillo), Ammaru (Zibibbo), Naisi (Nero d’Avola e Cabernet Sauvignon), HER (Perricone), e tutte confermano il grande lavoro fatto dalla famiglia Brugnano. Un lavoro che inizia in vigna e si completa in cantina, un lavoro che è riuscito a dare una identità precisa a tutti i prodotti dell’azienda, un lavoro che inserisce la Cantina Brugnano in un mercato giovane e che guarda al futuro.

Francesco e Giuseppe sono cresciuti nella cantina dell’azienda di famiglia e ora la loro mission è farne un’eccellenza dell’enologia siciliana in Occidente. Maurizio Gandolfo li aiuta come manager e direttore commerciale. Dopo un piano di ristrutturazione aziendale, il 2022 è stato l’anno della ripartenza con obiettivi ambiziosi, con un approccio onesto che parte dal prodotto e una comunicazione sincera. Infatti l’azienda Brugnano e la cantina di Partinico presenta un’immagine completamente nuova, con un logo che, pur non tradendo il passato, lo proietta nella contemporaneità con fluidità e freschezza. Caratteristiche che riscontriamo anche in tutte le etichette dei vini e nel packaging.

Oggi l’azienda si estende su circa 90 ettari vitati in terreni collinari su più appezzamenti, a circa 300-350 metri di altitudine sul livello del mare nella zona dell’Alcamo Doc, nel trapanese. Nel cuore della campagna di Partinico c’è un appezzamento che sfiora i 650 metri di altitudine in contrada Mirto. Nel 2022 sono state prodotte circa 200 mila bottiglie.

Cantina Brugnano
Contrada San Carlo Snc,
SS113 km 305, Partinico, Italy

+39 091 878 3360
info@brugnano.it
www.brugnano.it

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NOT vini franchi. A Palermo il 15 e 16 Gennaio 2023

Palermo ospiterà la più grande rassegna del Sud Italia dedicata ai vini naturali e artigianali, NOT Vini Franchi, il 15 e il 16 gennaio presso i Cantieri Culturali alla Zisa.

L’evento vedrà la partecipazione di oltre 150 produttori provenienti da diverse parti d’Europa, tra cui Francia, Germania, Austria, Slovenia e Spagna, con oltre 500 tipologie di vino in degustazione. NOT Vini Franchi rappresenta un’occasione unica per scoprire e assaporare i migliori vini naturali del continente.

L’evento, che celebra la figura del vignaiolo e il lavoro artigianale come atto culturale di salvaguardia dell’identità territoriale e della Natura, accoglie il pubblico e gli addetti al settore all’interno dello spazio Tre Navate in cui andranno in scena vitigni e terroir di tutto il mondo, storie di vita, nuove annate.

Il format si articola in due giornate dedicate alla nuova sensibilità viticola ed enologica: la domenica 15 ci sono i banchi di assaggio aperti ai winelover con il walk around tasting dalle 10 alle 20. Lunedì 16, dalle 9 alle 18, è la giornata BtoB aperta agli operatori professionali, ristoratori, enotecari, buyer che avranno l’opportunità di approfondire il mondo del vino naturale e artigianale, di confrontarsi direttamente con i produttori. Inaugura l’evento, il 14 gennaio alle 20,30, la festa con i vignaioli, il vivace momento conviviale che pubblico e produttori condivideranno insieme tra musica e le specialità firmate da Buatta e Libertà.

La rassegna inoltre si arricchisce di laboratori ed eventi, i NOT OFF, nei locali della città. Domenica 15 alle 18, al Cre.zi.plus ai Cantieri Culturali alla Zisa, si tiene il seminario sulla pizza alla brace con il pizzaiolo Giuseppe Colletto insieme a Bonetta dell’Oglio, chef della biodiversità, e la partecipazione del mugnaio Filippo Drago di Molini del Ponte e del vignaiolo Stefano Ientile de La Chiusa.

Da venerdì a lunedì sera in programma nel centro di Palermo i Not Off con le cene-degustazione guidate dai vignaioli. Si parte venerdì sera alle 20 con i vini di Supernaturale e DJSet nel locale Libertà. Domenica 5 cene con degustazione: Arianna Occhipinti e Nino Barraco al Gagini Restaurant; Bonavita, Nuzzella e Viteadovest al Buatta; Casa Caterina e Cantina Boccone al Cicala; Salvatore Tamburello al Nova Food Pairing; Lamoresca, In Der Eben, Divella, Rocco di Carpeneto e Controvento al Ferramenta. Chiude il lunedì la cena all’Osteria Ballarò con Rallo e Casa Caterina.

“Palermo si conferma una delle capitali del vino più importanti. C’è tantissima voglia di riunirsi al centro del Mediterraneo, di condividere esperienze – affermano gli organizzatori Franco Virga, Giovanni Gagliardi, Stefania Milano e Manuela Laiacona -. La rassegna Not si fa portavoce di questo spirito, dando alla vivace comunità del vino naturale e artigianale l’occasione di ritrovarsi in una piazza importante rinomata per cultura enogastronomica e oramai affermata come meta turistica nello scenario internazionale”.

Il fermento culturale del movimento del vino naturale e artigianale non poteva non esprimersi nuovamente ai Cantieri Culturali alla Zisa, la location ospite delle precedenti edizioni e che rappresenta un tassello importante della storia di Palermo. Il plesso risorto dall’ex mobilificio Ducrot, che esportò il Liberty palermitano nel mondo, è oggi l’hub culturale più vivace della città.

https://not-vini-franchi.jimdosite.com/

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Sfincione Fest, a Bagheria dal 24 al 27 Novembre 2022

Giunto alla sua IV edizione, lo Sfincione Fest è l’appuntamento per i palati più golosi della Sicilia che offre la possibilità di degustare i migliori sfincioni dell’Isola. Le casette gastronomiche saranno aperte dal 24 al 27 Novembre 2022 a Bagheria in Piazza Garibaldi, di fronte villa Palagonia dove si è svolto il convegno di presentazione dell’evento e del concorso dedicato agli istituti scolastici cittadini di secondo grado.

Gli appuntamenti in agenda saranno tanti e numerosi, tra questi i cooking show, masterclass, convegni, degustazioni e tanto altro.

L’evento, organizzato dall’Associazione La Piana d’Oro e da Slow Food Bagheria, con il patrocinio del Comune di Bagheria, vedrà la partecipazione di una importante rappresentanza dei panificatori bagheresi (Antica Forneria Scaduto, Panificio Conti, Antico Panificio Don Pietro, Antica focacceria dal 1856, La Spiga) che costituiscono la comunità Slow Food della città. Ogni panificatore presenterà il prodotto nelle varianti che prevedono l’uso di diversi ingredienti.

Simbolo della cultura e dei cibi di strada, lo sfincione è particolarmente legato alla tradizione delle famiglie bagheresi che, soprattutto nel periodo natalizio preparavano in casa i condimenti a loro piacere o con l’immancabile cipolla e con la ricotta o il formaggio di tuma e poi li portavano ai forni dei panettieri e così tutta la città profumava di sfincione come ha ricordato l’assessore Provvidenza Tripoli durante il suo intervento nel convengo di apertura.

Alla presentazione erano presenti il presidente dell’associazione La Piana d’Oro Michele Balistreri che ha introdotto i lavori e raccontato la storia del festival, il fiduciario della Condotta Slow food di Bagheria, Adalberto Catanzaro, il giornalista Salvo Scaduto consulente del Comune per la comunicazione del brand Bagheria Città del gusto, il professore dell’Università di Palermo Davide Piacentino, Salvatore Tosi direttore tecnico del Gal, la dirigente scolastica della scuola Ciro Scianna Giuseppina D’Amico e la responsabile dell’ufficio stampa del Comune di Bagheria, Marina Mancini. A moderare l’incontro il giornalista e scrittore Mario Liberto.

Durante il convegno sono stati presentati i lavori prodotti dagli studenti delle scuole secondarie Scianna, Carducci, Buttitta, Girgenti e Cotogni di Aspra relativi al bando di concorso “Tradizione, Identità, Cultura” bagherese: Lo Sfincione bianco di Bagheria eletto dalla comunità, piatto tipico di rappresentanza”.

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Donne del Vino Sicilia: storie, dati e prospettive del progetto “D-Vino”

Lo storytelling per insegnare con il progetto “D-Vino” il mondo vino agli studenti degli istituti turistici e alberghieri d’Italia.

Le Donne del Vino Sicilia, guidate da Roberta Urso insieme alle delegazioni del Piemonte e dell’Emilia Romagna, per educare e formare nuove professionalità nella ristorazione e nell’enoturismo.

Nell’isola, 70 le socie tra produttrici, giornaliste, enologhe, sommelier, agronome.

Due le conferenze stampa: a Palermo, venerdì 25 novembre alle 10.30, presso la sede di Assovini Sicilia. A Catania, lunedì 28 novembre alle 11,30 nella sala congressi del Palazzo della Regione.

È stato utilizzato il linguaggio semplice ma rivoluzionario dello storytelling in otto istituti turistici ed alberghieri d’Italia per il progetto “D-Vino”, promosso ed organizzato dall’Associazione nazionale Donne del Vino, presieduta da Donatella Cinelli Colombini, concepito con il preciso obiettivo di educare e formare nuove professionalità nell’ambito della ristorazione e dell’enoturismo.
In prima linea, l’ Associazione Donne del Vino Sicilia, 70 socie tra produttrici, sommelier, giornaliste agronome ed enologhe, guidata da Roberta Urso, porta avanti il progetto pilota insieme alle DDV del Piemonte e dell’Emilia Romagna.
Accolto dal Ministero dell’ Istruzione e del Merito, il progetto “D-Vino” già da quest’anno verrà esteso almeno in un istituto di settore dal Nord al Sud del Paese, in tutte le regioni ove è presente una delegazione dell’Associazione nazionale Le Donne del Vino.
In Sicilia, storie, dati e prospettive del progetto “D-Vino” saranno presentati in due conferenze stampe, una a Palermo e l’altra a Catania.

A Palermo, DDV Sicilia dà appuntamento venerdì 25 novembre alle h.10,30 nella sede di Assovini Sicilia (via Aurelio Drago, 38).

Saluti: Laurent Bernard De La Gatinais, Presidente di Assovini Sicilia
Carolina Varchi, Vice – Sindaco di Palermo

On. Girolamo Turano, Assessore Regionale all’Istruzione e Formazione Professionale

Interverranno:

Roberta Urso, delegata DDV Sicilia, Donatella Cinelli Colombini, Presidente nazionale DDV, Lilly Fazio, vice presidente di Assovini Sicilia e AD dell’azienda Fazio Wine di Erice, Antonietta Mazzeo, delegata DDV dell’Emilia Romagna, Roberta Lanero, socia di DDV Piemonte, Pina Mandina, dirigente scolastico dell’ Istituto Alberghiero “Florio” di Erice, Gino Chimenti, dirigente scolastico dell’Istituto Alberghiero “Danilo Dolci” di Partinico, Maria Antonietta Pioppo, giornalista e Wine master Sommelier DDV Sicilia. Concluderà l’ On.le Paola Frassinetti, sottosegretario con delega alla Scuola.
Modera: Giusy Messina, giornalista DDV Sicilia.

A Catania, la conferenza stampa si terrà lunedì 28 novembre alle h.11,30 (presso Sala Congressi Palazzo della Regione (Via Beato Bernardo 5).

Saluti: Francesco Cambria (Presidente Consorzio Etna DOC), Maria Carmela Librizzi (Prefetto di Catania)

Interverranno: Roberta Urso Delegata DDV Sicilia, Donatella Cinelli Colombini Presidente nazionale DDV, Antonietta Mazzeo, Delegata DDV dell’Emilia Romagna, Roberta Lanero, socia di DDV Piemonte, Gina Russo, Presidente Strada del Vino dell’Etna, Piero Giurdanella, docente istituto IPSSEOA “Karol Wojtyla”, Maria Grazia Barbagallo, vicepresidente AIS Sicilia e socia DDV Sicilia, Tiziana Gandolfo fondatrice AIS Sicilia, produttrice e socia DDV Sicilia.
Modera: Valeria Lopis, giornalista DDV Sicilia.

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Gusto Vino

Il Terre Siciliane Kuè 2021 di Brugnano conquista il riconoscimento di vino “Fuori di Top” nella classifica dei migliori vini d’Italia selezionati dalla Guida Golosaria 2023

Kuè 2021 di Brugnano, Terre Siciliane da uve Insolia e Viognier convince Paolo Massabrio e Marco Gatti, curatori della Guida Golosaria. Si affianca così ai 100 Vini Top Hundred 2022 come “Fuori di Top”, cioè come vino di una cantina, per lo più piccola, con vini eccellenti scoperti a chiusura della selezione effettuata con le degustazioni collettive composte da 5 valutatori; rientra tra i 40 vini promossi direttamente dai curatori della Guida senza passare dalle degustazioni plenarie.

“Siamo grati per questo riconoscimento – affermano i fratelli Francesco e Giuseppe Brugnano -. La nostra cantina è una realtà giovane e crediamo nelle nostre potenzialità. Siamo quindi felici del buon risultato di uno dei nostri vini più amati dai consumatori, che nasce nelle nostre vigne in Contrada Mirto, nel territorio di Partinico a circa 450 metri s.l.m.”.

Oggi l’azienda Brugnano si estende su circa 90 ettari vitati in terreni collinari su più appezzamenti, a circa 300 – 350 metri di altitudine sul livello del mare nella zona dell’Alcamo Doc, verso Trapani. In mezzo, il cuore della campagna di Partinico e un appezzamento che sfiora i 500 metri di altitudine in contrada Mirto. Le bottiglie in produzione nel 2022 saranno 200 mila ma l’obiettivo aziendale è molto più ambizioso perché si mira al raggiungimento delle 400 mila bottiglie nel 2024.

Dal rilancio aziendale, con la guida dei due giovani fratelli Brugnano, insieme al direttore commerciale Maurizio Gandolfo, sono state mantenute alcune storiche referenze, a cui ne sono state aggiunte altre, per un totale di 17 etichette. Il Kuè 2021 Terre Siciliane è un bianco che nasce da un blend di Insolia (75%) e Viognier (25%). Al naso mostra note di frutta tropicale ed esotica, con profumi di erbe aromatiche come timo e rosmarino. In bocca il sorso è fresco, dinamico e sapido.

www.brugnano.it

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Camporeale Days 2022, una vetrina per l'Alto Belìce sempre più importante e partecipata

16mila presenze, 50 aziende, tanti winelovers, giornalisti e operatori del settore. Con questi numeri il Camporeale Days si conferma un’evento di grande importanza per l’Alto Belìce.

Numeri da record per Camporeale Days 2022. La kermesse, organizzata dall’Associazione Turistica Pro Loco Camporeale, con il patrocinio del Comune di Camporeale, in provincia di Palermo, nata per valorizzare e promuovere le risorse enogastronomiche, artistiche, artigianali e turistiche del territorio dell’Alto Belìce, giunge all’ottava edizione e registra uno straordinario successo con circa sedicimila presenze, 50 aziende partecipanti per un pubblico di addetti ai lavori e appassionati winelovers sempre più attenti e curiosi. Con tali risultati, la manifestazione, si conferma l’evento più importante del vino siciliano, il cui nome è legato ad un singolo territorio. E registra ancora una volta il tutto esaurito per workshop, masterclass e visite guidate per scoprire da vicino la realtà delle cantine e degli oleifici del territorio.

Quest’anno, per la prima volta, una importante novità: due giorni, 3 e 4 ottobre, dedicati agli operatori di settore con incontri B2B, masterclass e press tour per la stampa specializzata a livello nazionale e regionale; e due giorni aperta al pubblico, con un programma ricco di appuntamenti, masterclass, visite guidate durante il fine settimana di sabato 8 e domenica 9 ottobre.

“Dopo le scorse edizioni, tutte positive e di successo, volevamo alzare ancora di più il livello qualitativo di questa manifestazione – ha affermato Benedetto Alessandro, presidente della Pro Loco -. Camporeale Days è diventato ormai l’evento del vino siciliano legato ad un singolo territorio, che sempre più persone riconoscono. Con la prima parte dei Camporeale Days, dedicata agli addetti ai lavori, abbiamo voluto offrire un supporto in più alle aziende per fare conoscere le risorse agroalimentari, turistiche e artigianali dell’Alto Belice. Il weekend è stato invece sorprendente, perché il numero dei visitatori ha superato le nostre aspettative, ma ciò che ci inorgoglisce e ci sprona ad andare avanti è la qualità del pubblico. Alla manifestazione è arrivato un target sensibile e attento al mondo del vino, desideroso di approfondire. Il risultato di oggi dunque ci inorgoglisce. Per noi significa tanto perché siamo partiti da un piccolo evento e sta crescendo l’attenzione verso la manifestazione. Anzi è cresciuta e si diffonde l’interesse per il territorio e per i suoi prodotti. Possiamo affermare che l’evento è adesso un vero punto di riferimento per appassionati winelovers e addetti al settore di tutta la Sicilia”.

Punto di forza di questa ottava edizione del Camporeale Days sono state le Masterclass e i Cooking Show che si rivelano sempre un grande momento di studio e approfondimento per capire e apprezzare un territorio, quello dell’Alto Belìce, ricco di eccellenze: dal vino al grano, dall’olio extra vergine di oliva agli allevamenti di razze autoctone come la vacca cinisara.

Masterclass dedicate ai vini del territorio, come il syrah e il catarratto che sono state al centro di due importanti degustazioni: la prima ha visto il confronto tra i syrah del territorio con i syrah californiani, mentre la seconda si è concentrata sull’evoluzione del catarratto. Prove di forza che i vini siciliano hanno superato egregiamente. Ma anche importanti Cooking Show per valorizzare i prodotti del territorio e guidati da chef stellati o consigliati dalle migliori guide enogastronomiche come Giuseppe Costantino, Nino Ferreri, Damiano Ferraro, Gioacchino Gaglio, Gaetano Verde e Tony Lo Coco.

L’olio extra vergine di oliva, tema di questa edizione del Camporeale Days, ha trovato grande spazio nelle degustazioni guidate da professionisti del settore. Mentre per la prima volta partecipa il Consorzio di tutela della razza bovina cinisara, razza diffusa nel palermitano e che ha rischiato l’estinzione passando da 14.000 capi a poco più di 3.000. Oggi grazie al lavoro di alcuni produttori e del Consorzio sta riacquistando valore e mercato.

A partecipare alla manifestazione sono stati perlopiù appassionati, addetti ai lavori, visitatori e turisti in cerca di produzioni agroalimentari e artigianali di nicchia, appassionati del turismo sostenibile e dei metodi di produzione tradizionali e biologici, desiderosi di saperne di più su un territorio ricco di coltivazioni che raccontano la storia del Mediterraneo come la produzione di frumento, quella olivicola e quella vitivinicola. Sold out le visite nelle cantine del territorio e gli approfondimenti tematici sul vino.

“Il comune di Camporeale e l’amministrazione tutta hanno sempre sostenuto l’evento e continueranno a farlo perché riconosciamo l’importanza e la grande opportunità che dà al nostro territorio e alle sue eccellenze. Questo successo ci dona l’entusiasmo di cui abbiamo sempre bisogno”, ha affermato il sindaco Gigi Cino al termine della kermesse.

Grande partecipazione e presenza del pubblico anche per gli spettacoli dal vivo serali con Lello Analfino dei Tinturia, Giuseppe Urso e la Combo Jazz band e Dj Delta, alternati a mostre di moto e auto d’epoca e numerose altre iniziative che hanno portato all’interno del Baglio e del Palazzo del Principe di Camporeale un numero di visitatori inaspettato.

 

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Palermo Capitale del Gelato d'Autore. Orto Botanico, 13 e 14 Maggio 2022

“Palermo – Capitale del Gelato d’Autore”, un momento di incontro e di confronto tra gli esponenti di spicco del mondo del gelato.

Un’attenta visione dello stato dell’arte del gelato artigianale attraverso seminari e nuove tematiche per riaffermare l’appartenenza alla Sicilia di un prodotto apprezzato ad ogni latitudine. Un’occasione straordinaria che permetterà di rafforzare le partnership e consolidarne di nuove fra gli attori della filiera. La missione dell’evento è la Promozione della cultura del Gelato Artigianale, dando risalto al ruolo dei Maestri Gelatieri come ambasciatori del gelato artigianale italiano nel mondo. Presso la sala Domenico Lanza dell’Orto Botaico di Palermo si terranno i seminari, nel corso dei quali i maestri gelatieri si confronteranno con nuove tematiche circa il gelato naturale, i trend salutistici e di sostenibilità, e i prodotti utilizzati attualmente nella filiera con l’intervento di produttori siciliani di materie prime. Momento clou della manifestazione sarà la premiazione per il Concorso Palermo Capitale del gelato d’autore che si articolerà in due fasi: la Competizione, che si terrà nella sede della MAG Academy e che prevede la produzione del gelato realizzata dai gelatieri concorrenti in diretta streaming; la Premiazione che si svolgerà nella sede dell’Orto Botanico e durante la quale verrà annunciato il vincitore della competizione.

La Gara

La degustazione dei prodotti dei Maestri Gelatieri avverrà in forma anonima. Ogni membro della giuria assegnerà inizialmente i voti su parametri quali strutture e gusto e, successivamente, per menzioni speciali su criteri d’innovazione, territorialità e sostenibilità. Un secondo concorso vedrà coinvolte le gelaterie artigianali della città che parteciperanno al “social contest” Palermo Capitale del gelato social, proponendo un gusto di gelato inedito a tema libero da esporre nella vetrina della propria gelateria. Il vincitore verrà decretato dal pubblico tramite una votazione live via Facebook. Ad ogni gelateria sarà assegnato un numero identificativo che, attraverso un apposito QR code, guiderà la modalità di voto in “like”. Il vincitore riceverà una targa nel corso della cerimonia di premiazione ufficiale. Durante le due giornate, nelle aree esterne dell’Orto Botanico, sarà prevista una proposta di assaggi di gelati artigianali offerti dall’azienda Elenka.

Programma

13 maggio 2022

  • Ore 10:00
    Saluti istituzionali
    Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando,
    Rosario Schicchi, Direttore dell’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Palermo,
    Nicola Fiasconaro, garante della qualità della manifestazione
    Andrea De Gaetano, IRIB-CNR Direttore di Palermo
    Dario Olivier, Presidente Uniteis (Associazione Gelatieri Italiani in Germania),
    Nino Salerno, delegato all’internazionalizzazione
    Maurizio Valguarnera, contest creator,
    Antonio Mezzalira, Direttore Tecnico del concorso.
    Manuela Balestrino, giornalista di Pasticceria Internazionale di Chirotti Editori
  • Ore 11:00
    Aldo Todaro – Università degli Studi di Palermo
    Dal gelato artigianale al gelato gastronomico: problemi, tecniche e prospettive
  • Ore 11:20
    Nicola Francesca – Università degli Studi di Palermo
    Il contributo della microbiologia al gelato gastronomico
  • Ore 11:40
    Domenico Nuzzo – IRB-CNR
    Nutraceutica e gelati funzionali: quali opportunità
  • Ore 12:00
    Alessandro Li Muli – Elenka s.p.a
    Presentazione della nuova linea di prodotti naturali per la produzione di gelati e granite artigianali
  • Ore 12:20
    Domenico Belmonte – Presidente Gelatieri Europei Artglace
    Giornata Europea del Gelato Artigianale
  • Ore 13:00
    Degustazione: Il sorbetto di Pantelleria servito con Cuddrireddi di Delia.
    A cura di Maurizio Valguarnera
  • Lunch break
    con presentazione del primo gelato al cioccolato sostenibile vegano di Cacao Barry
    A cura di Maurizio Valguarnera
  • Ore 15:00
    Il gelato sostenibile: una nuova prospettiva sul gelato vegano artigianale per un sano e corretto stile di vita
    Giuseppe Virzì, AMS – FMSI
    Mauro Mario Mariani, nutrizionista
    Umberto Nardi, Università Cattolica di Roma.
    Antonietta Costa, Dirigente Medico Malattie Metaboliche e Diabetologia ASP Palermo
    Modera: Emanuela Balestrino – Pasticceria Internazionale.
  • Ore 16:00
    Francesco Pensovecchio – Giornalista enogastronomico
    Il gelato e il vino – nuovi trend sul gelato gastronomico e utilizzo delle varietà di vite da vino
  • Ore 16:30
    Dario Olivier – vice Presidente Associazione Gelatieri Italiani in Germania
    Il gelato artigianale Italiano del Val di Zoldo in Europa
  • Ore: 17:00
    Presentazione dei Maestri Gelatieri partecipanti al Contest Palermo Capitale del gelato d’autore Presentazione dei gusti di gelato elaborati alla giuria e selezioni dei gelatieri finalisti scelti dalla giuria.
    Presenta: Emanuela Balestrino, giornalista di Pasticceria Internazionale.
  • Ore 18:00
    Aperitivo presso il bar Talea dell’Orto Botanico e rievocazione storica del gelato di Federico II, con la partecipazione del Club Alpino Italiano della sezione di Polizzi Generosa.

14 maggio 2022

  • Ore 10:00
    Presentazione della nuova veste della rivista Tuttogelato
    Emanuela Balestrino – giornalista di Pasticceria Internazionale di Chirotti Editori
  • Ore 10:15
    Degustazione tecnica Contest Palermo Capitale del gelato d’autore
    presenta: Emanuela Balestrino di Pasticceria Internazionale di Chirotti Editori
  • Ore 11:00
    Assegnazione premi
    Palermo capitale del gelato d’autore e Palermo Capitale del gelato social 2022
    presenta Emanuela Balestrino di Pasticceria Internazionale di Chirotti Editori