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Blue Sea Land 2017, a Mazara del Vallo dal 28 settembre al 1 ottobre

Manca poco ormai per dare il via al Blue Sea Land, l’Expo internazionale dei Cluster produttivi del Mediterraneo dell’Africa e del Medioriente e delle filiere agro-ittico-alimentari italiane, che si svolgerà a Mazara del Vallo dal 28 settembre al 1 ottobre.

Blue Sea Land è  promosso dal Distretto della Pesca e Crescita Blu in collaborazione con la Regione Sicilia, col patrocinio di Ministero degli Esteri, Ministero delle Politiche Agro-alimentari e Forestali , Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

L’Expo, giunto alla sua sesta edizione, promuove lo sviluppo della Green e Blue Economy nell’ottica dell’Economia Circolare estesa a tutte le filiere produttive attraverso la rigenerazione delle risorse naturali marine e terrestri; la sostenibilità economica, sociale, ambientale e culturale; l’innovazione nei processi produttivi; la responsabilità individuale e collettiva dalla produzione al mercato e la creazione di nuove figure professionali. Blue Sea Land punta anche alla promozione e alla valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche delle filiere agro-ittico-alimentari, riunite per promuovere il gusto e le peculiarità tecnologiche e culturali provenienti da diverse parti del mondo. Grazie all’attività di cooperazione economico-istituzionale svolta negli anni dal Distretto della Pesca si è potuta rafforzare l’iniziativa di promozione e sviluppo del modello del cluster, della filosofia produttiva della blue economy e del dialogo interculturale ed interreligioso.

L’Expo si svolge nel centro storico di Mazara del Vallo ed in particolare nella casbah, quartiere di origine araba sito nel cuore della città, e che da centinaia di anni è simbolo dell’incontro tra popoli e culture, di scambi di prodotti e merci provenienti da tutto il Mediterraneo. Uno spettacolare palcoscenico interculturale ove convivono pacificamente diverse culture, religioni ed etnie, conferma dell’identità di Mazara del Vallo quale città di frontiera ma soprattutto di dialogo.

Nel centro storico mazarese gli espositori, all’interno degli stand dedicati ai prodotti agroalimentari dei territori dei Paesi partecipanti e delle aziende partner, potranno far conoscere e degustare i prodotti, le pietanze tipiche e le eccellenze, ai visitatori provenienti da tutte le parti del mondo: dai prodotti ittici, ai migliori vini e prodotti della terra di Sicilia e non solo. Spazio anche alle innovazioni tecnologiche nel segno dell’Economia Circolare e ad un percorso culturale che punta a coinvolgere i visitatori in un’esperienza unica all’insegna delle diverse culture e dei sapori di mare e di terra che caratterizzano il Mediterraneo.

Per conoscere il programma completo dell’evento visita il sito ufficiale www.bluesealand.eu

Foto: Blue Sea land
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Eventi Focus On News

MEDinFOOD, Il salone del gusto siciliano

Inaugurato poche ore fa MEDinFOOD: Il Salone del gusto siciliano, di scena nei giorni 22,23 e 24 Settembre a Vittoria, presso il Polo Fieristico. Una tre giorni dedicata al mondo dell’enogastronomia ed all’agroalimentare di qualità. Un grande salone espositivo all’interno del quale sarà possibile incontrare le più grandi aziende di settore che hanno scelto di scommettere sul proprio territorio ma che ancora di più hanno deciso di puntare sul marchio SICILIA.

Il Comune di Vittoria e la Vittoria Mercati insieme per quella che si presenta come una nuova sfida capace di rivedere e rilanciare il carnet del sistema fieristico locale.

Se vuoi conoscere il programma nel dettaglio visita il sito ufficiale della manifestazione: www.medinfood.eu

Immagine: Med in Food
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Gusto Vino

3 calici di rosso, 3 territori di Sicilia

La Sicilia, quest’isola nel cuore del Mediterraneo, la più estesa di questo mare ricco di storia, tradizione e cultura, per la sua grande varietà di biodiversità e per le diverse condizioni pedo-climàtiche che si verificano nei diversi territori, è sicuramente paragonabile ad un micro continente, ed io direi un continente gastronomico unico al mondo. Assaporare un vino prodotto nell’agro occidentale è sicuramente diverso dal bere un vino prodotto a Ragusa piuttosto che sull’Etna. E ovviamente la stessa cosa vale anche per i prodotti dell’agroalimentare. Cambiano le condizione del terreno, quelle climatiche, la tipologia di coltura, ed entrano in gioco tutta una serie di elementi che aiutano naturalmente i produttori a diversificare la produzione su tutta l’Isola. Tutto ciò equivale a dire che ci sono tanti territori all’interno del territorio Sicilia, ed ognuno di questi ha le sue specificità e le sue eccellenze.

Una sera a cena tra amici abbiamo voluto sperimentare questo concetto e mettere a confronto tre territori diversi di Sicilia.

Cerasuolo di Vittoria D.O.C.G. – Planeta – Vittoria (SR)

60% Nero d’Avola – 40% Frappato

Siamo a Vittoria (SR). Qui Planeta è presente dal 2001 con la cantina di Dorilli. Qual’è la caratteristica di questo territorio? Sicuramente la terra, costituita prevalentemente da sabbie rosse. Sotto di essa strati di tufo ricco di calcare. In estate le temperature arrivano ad essere molto calde e le piogge scarse. In questo lembo di terra i vigneti si intrecciano naturalmente con l’ecosistema della macchia mediterranea. È qui che nasce il Cerasuolo di Vittoria DOCG di casa Planeta. Le uve utilizzate, Nero d’Avola e Frappato, le sole dettate dal disciplinare, ci danno un vino unico, molto riconoscibile per il suo gusto giovane e per i profumi di ciliegia, fragola e melograno.

Al calice si presenta di un bel rosso rubino, con leggeri riflessi porpora. I profumi ricordano i frutti di bosco, le fragoline, i gelsi ed il melograno. Al palato vengono confermate le sensazioni olfattive, ritrovando anche un bel retrogusto di pepe nero, di carruba e amarena. Un vino piacevole, non molto lungo ma di buon equilibrio.
Con cosa possiamo abbinarlo? Personalmente questa estate ho accompagnato questo vino con un bel trancio di tonno appena scottato, ma credo sia ottimo anche con dei funghi ripieni o della cacciagione. Avete in mente un cena stile Street Food? Allora provatelo con le arancine di riso ripiene di carne… Wow!

Etna D.O.C. – Planeta – Castiglione di Sicilia (CT)

100% Nerello Mascalese

Rimaniamo in casa Planeta. Questa volta però andiamo sull’Etna. La cantina è quella di Sciaranuova (Castiglione di Sicilia). I suoli qui sono vulcanici (ovvio, no!), originati nel corso dei millenni dalla lenta degradazione della roccia lavica, dalla cenere e da sostanze organiche. Terre ricche di minerali. Questo Etna DOC è figlio di un vitigno, il Nerello Mascalese, esso stesso essenza del territorio etneo.

Andiamo a vederlo al calice. Rosso rubino, un po’ scarico e con riflessi porpora. Al naso i sentori ricordano la vaniglia, l’amarena, la fragolina, con un leggero tocco floreale. Al palato è pieno, ma scorrevole. Vengono confermate le sensazioni odorose ma con note  aromatiche più complesse di sottobosco, mirto e speze. Vino inaspettatamente beverino, sapido, ferroso.
Come lo beviamo? Beh qui siamo di fronte ad un vino molto duttile. Potrebbe andare bene con della pasta al pomodoro ma anche con ottime preparazioni di carne. Provatelo con una bella grigliata di carne.

Maria Costanza Rosso Sicilia D.O.P. – Azienda Agricola Milazzo – Campobello di Licata (AG)

100% Nero d’Avola

Ci spostiamo dall’Etna e scendiamo giù, fino ad arrivare a Campobello di Licata (AG). Qui troviamo la cantina che produce il Maria Costanza. Stiamo parlando dell’Azienda Agricola Milazzo. Le uve Nero d’Avola utilizzate per la produzione di questo vino provengono dai vigneti di Giuseppina e Milici, di origine marnosa e con un alta concentrazione di argilla calcarea, e dai vigneti di Munti, dove è presente un suolo molto organico e piuttosto profondo.

Si presenta al calice con un bel rosso rubino intenso, quasi impenetrabile. Al naso spicca la nota speziata unita a sentori minerali e di incenso. Non manca il frutto maturo che ci ricorda la ciliegia e la marasca, per finire con la confettura. Al palato è morbido, vellutato, caldo e di buona struttura. Dolci i tannini. Ottima persistenza e buon equilibrio.

Idee per assaporarlo con dei buoni piatti? Sicuramente sta bene con le carni rosse, con degli arrosti, ma anche stufati e cibi molto saporiti.

Sperimentate anche voi degustazioni di questo tipo, scegliete dei vini di diversa provenienza e confrontate i calici che bevete… Vi assicuro che scoprirete tante differenze tra un calice e l’altro, e la cosa vi piacerà. Garantito!

PS. Forse non lo sai ma qualche tempo fa decisi di scrivere una Guida all’Abbinamento Cibo Vino. E’ un piccolo regalo che ti faccio con vero piacere. Puoi scaricarla gratuitamente da qui semplicemente inviando il tuo nome e la tua email.

Foto: Ignazio Perez
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Focus On News Protagonisti

Pietro Basiricò e il suo dessert al Gambero Rosso di Mazara

Una pasticceria concettuale ispirata dal mare e dedicata ai grandi prodotti ittici del mediterraneo

Pietro Basiricò è pasticcere sin dai tempi della gioventù. Il padre, insieme a mio zio, gestiva un piccolo laboratorio di pasticceria a Mazara del Vallo. Quel laboratorio è lo stesso dove Pietro ho mosso i primi passi nel mondo della pasticceria. Qui preparava le cassate siciliane, i cannoli di ricotta, i dolci di mandorla e la frutta martorana.

Uscito dalla sua città, desideroso di sperimentare nuove tecniche e nuove preparazioni, decide di girare il mondo e continuo a farlo: Tunisia, Svizzera, Sardegna, Madonna di Campiglio. Di recente anche a Venezia, presso il Gritti Palace, dove ha lavorato come consulente di pasticceria.

Come nasce il suo dessert al Gambero Rosso di Mazara?

L’idea del dessert nasce dalla voglia di dare voce non solo alla mia creatività ma anche al mio territorio, che offre tanti prodotti di grande qualità e apprezzati in tutto il mondo, principalmente nel mondo ittico. E il gambero rosso di Mazara è senza dubbio il re indiscusso di molte tavole. Ovviamente il gambero, come tutto il pesce, è un prodotto molto delicato e va usato con grande attenzione, ecco perché ho dovuto anche applicare una serie di processi non molto usuali nel mondo della pasticceria.

Quando parlo di sterilizzazione mi riferisco al trattamento che il gambero subisce come prima fase, quando questo viene ripulito dalla polpa ed eviscerato in tutte le sue parti, dopo essere stato abbattuto alla giusta temperatura. Il processo di cristallizzazione viene applicato al carapace affinché questo risulti non solo profumato grazie all’utilizzo di oli essenziali, agrumi e spezie, ma anche conservabile. Voglio precisare però che il carapace anche se subisce questo trattamento non è commestibile, viene infatti utilizzato solo per la decorazione.

La polpa, utilizzata per la quenelle, e che costituisce il cuore di tutto il dessert, viene prima pastorizzazione a 65°C così da avere la garanzia di portare a tavola un piatto sicuro, pienamente commestibile e senza correre il rischio di contrarre forme batteriche di nessun tipo, e successivamente unita ad una mousse aromatizzata con agrumi e vaniglia.

Queste tecniche di cui ci ha parlato le usa anche per altre preparazioni?

Questi procedimenti sono il risultato di diversi studi e sperimentazioni che ho portato avanti per questo progetto legato ai dessert a base di pesce. Attualmente utilizzo questi processi solo per la linea di dessert a base di pesce ma non è detto che in futuro non possa applicarli ad altre idee.

Perché il Gambero Rosso di Mazara? Che caratteristiche ha?

Nel momento in cui ho deciso di realizzare questo dessert a base di pesce ho pensato subito al gambero rosso. L’idea di questi dessert nasce da un’ispirazione arrivata dal mare della mia città, e questo prodotto ittico è il simbolo della marineria mazarese. Il Gambero Rosso di Mazara è un prodotto straordinario. Il suo gusto è inconfondibile e si differenzia da tutti gli altri gamberi per il suo sapore intenso e delicato. Era l’ingrediente perfetto per portare avanti questa idea.

Ci parli meglio del progetto Sweet Fish? Come nasce l’idea?

Sweet Fish nasce come marchio che raggruppa e identifica 7 dessert a base di pesce. Attualmente ho presentato il dessert al gambero rosso di Mazara, e uno a base di granchio e poi via via tutti gli altri entro la fine dell’anno. Questa linea di dessert nasce come una sorta di pasticceria concettuale ispirata dal mare e dedicata ai grandi prodotti ittici del mediterraneo. Un omaggio al mare nostrum, spesso teatro di cose poco belle, ma che da sempre offre i suoi frutti a quei Paesi rivieraschi che su di esso si affacciano. Frutti che ho selezionato con cura, anche in base alla loro adattabilità al progetto.

Esistono luoghi dove ogni persona concentra i propri pensieri, i propri sogni, le proprie speranze. Vivendo a Mazara del Vallo per me questo luogo è sempre stato il mare. Ed è proprio il mare della mia città ad ispirare spesso le mie creazioni, proprio come è successo per questa nuova linea di dessert che ho ideato. Una linea di dessert sicuramente fuori dagli schemi, che ha come obiettivo non tanto quello di stupire ma di far capire che a volte nella vita bisogna osare, che spesso bisogna guardare oltre quello che abbiamo di fronte e avere il coraggio di oltrepassare confini e barriere precostituite.

Studio, sperimentazioni, prove, notti insonne, tutto questo per trovare la chiave giusta, il metodo attraverso il quale produrre tutto ciò. E finalmente, dopo mesi di lavoro, sono riuscito a dare forma alla mia idea.

In che modo le sue esperienze hanno contribuito a creare la sua attuale visione della pasticceria? Da cosa trae le sue ispirazione?

I ricordi più belli della mia vita e della mia infanzia sono gli stessi che ispirano il mio lavoro ogni giorno.

Come ho detto prima faccio il pasticcere da sempre, ho viaggiato tanto e ho avuto la fortuna di incontrare tante persone dalle quali ho appreso molto di questo lavoro. Ho vissuto tante esperienze che mi hanno permesso di conoscere e apprezzare tante realtà diverse così che io potessi trovare la mia strada, il mio modo di intendere la pasticceria.

Le mie creazioni sono frutto di tante cose messe insieme: i ricordi, le esperienze, le sperimentazioni. Mi piace giocare con i cromatismi, utilizzando colori accesi e brillanti. Facendo tesoro del mio passato cerco di cogliere, da chi mi è stato maestro, i migliori consigli che ho ricevuto. Vado alla ricerca di ingredienti nuovi da usare, abbinandoli e preparandoli con diverse tecniche e utilizzando a volte anche la cucina molecolare. I ricordi più belli della mia vita e della mia infanzia sono gli stessi che ispirano il mio lavoro ogni giorno. Questo è l’ingrediente segreto della mia pasticceria.

Per quanto riguarda il futuro i progetti sono tanti, e così come mi piace fare anche nella vita cerco di portarli avanti per gradi, un passo alla volta. Al momento sto cercando di potare avanti questo progetto, Sweet Fish. Sto lavorando alla presentazione di questa linea di dessert assieme ai mieli collaboratori e ad alcuni colleghi. Sono aperto alle collaborazioni e chiunque abbia qualcosa da propormi o da chiedermi può farsi avanti, per me il confronto e lo scambio di idee è sempre stato fondamentale.

Vorrei concludere però con un ringraziamento particolare alla mia famiglia, che mi ha sempre supportato in ciò che faccio e che è senza dubbio la cosa più importante della mia vita.

Video – Rosso autoritratto di agrumi e zagare di Sicilia

Dessert al Gambero Rosso di Mazara

Video – Melograno mediterraneo nel suo cheesecake croccante di polpa di granchio e lime

Dessert al Granchio Melograno

Se vuoi approfondire visita il sito www.pietrobasirico.it

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Cous Cous Fest 2017, dal 15 al 24 settembre

Prenderà il via Venerdì 15 Settembre l’edizione del Cous Cous Fest 2017 che quest’anno festeggia i suoi 20 anni. Una manifestazione ormai dal respiro internazionale, che mira a valorizzare un territorio attraverso un piatto dalle mille culture: il Cous Cous.

San Vito Lo Capo, come ogni anno, è pronta ad accogliere migliaia di visitatori per un evento atteso da tanti. La presentazione ufficiale dell’evento è avvenuta lunedì scorso (11 settembre) presso la GNV Excelsior al Porto di Palermo. Degustazioni, Cooking Show, Spettacoli, Musica, Cabaret, ma anche una Gara Internazionale del Cous Cous e un Campionato Italiano di Cous Cous.
L’anno scorso ho avuto modo di partecipare personalmente all’evento (ne parlo qui), vedrò di riuscire anche quest’anno ad essere presente almeno per un giorno.

Cosa ci aspetta? Fino al 24 Settembre si alterneranno a San Vito Lo Capo una serie lunghissima di incontri e spettacoli. Tra gli ospiti in cucina ci saranno Sonia Peronacci di Giallo Zafferano, Beppe Fontana di San Lorenzo Mercato, il noto conduttore tv Giorgione, Filippo La Mantia, e ancora Pino Cuttaia, Luigi Pomata, Chiara Maci, Sergio Barzetti, Claudio Sadler e il mitico Andy Luotto.
Per gli spettacoli serali non mancano i grandi nomi: Jarabe de Palo, Levante, Nino Frassica, Mario Venuti, Nicolò Fabi, Fabrizio Moro, Samuel, Francesco Gabbani, Joe Bastianich, Mario Fargetta e Paolo Migone.

Gli ingredienti per un bel evento ci sono tutti, e noi siamo sicuri che anche quest’anno il Cous Cous Fest sarà un grande successo.

Per info sul programma completo potete consultare il sito www.couscousfest.it

Foto: Ignazio Perez