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Gli 11 migliori vini italiani al mondo 2021 sotto i 13 euro, secondo Wine Enthusiast

Ogni anno la rivista USA Wine Enthusiast recensisce oltre 1000 etichette di vino da tutto il mondo con un prezzo che non supera i 15 euro. Tra i 100 migliori vini 11 sono italiani. Ecco quali sono.

Spesso siamo abituati a sentire parlare di vini costosi, importanti. Ma chi l’ha detto che per bere bene bisogna dissanguarsi? Wine Enthusiast, importante rivista americana dedicata agli appassionati di vino di tutto il mondo, come ogni anno anche quest’anno ha tirato fuori l’elenco di quelli che secondo loro e secondo le degustazioni che hanno fatto, i migliori vini al mondo con un costo non superiore a 15 dollari USA, equivalenti a circa 13 euro.

In questa lista 11 vini sono italiani. Vediamo quali sono.

Gorgo 2020 Bardolino Chiaretto

Questo vino rosato, ottenuto dalle uve Corvina, Rondinella e Molinara, ha un profilo fruttato e un bouquet fresco, in bocca è asciutto, armonico con note di piccoli frutti rossi.

Villa di Corlo 2019 Primevo, Lambrusco di Sorbara

Vino rosso frizzante secco DOC. Colore rosato rubino. Profumi caratteristici che ricorda quelli della violetta. Sapore secco sapido e fresco.

Castello di Gabbiano 2017 Cavaliere d’Oro, Chianti Classico

90% Sangiovese, 5% Colorino, 5% altri vitigni a bacca rossa. Il vino offre al naso aromi di bacche viola e rosse. Al palato ha sapori di ciliegia rossa, note di pepe bianco e noce moscata e il carattere sapido classico del Sangiovese. Ha tannini solidi e acidità brillante.

Malvirà 2020 Roero Arneis

Arneis dal colore giallo paglierino scarico con riflessi verdognoli. Al naso emergono profumi di frutta fresca e agrumi
Sapore fresco, sapido e fruttato.

Colosi 2020 Acacia Grillo

Giallo paglierino carico. Intenso, con sentori di frutta matura (mela golden), seguito da senzazioni di frutta tropicale. Buona sapidità, verso l’acidulo, buon equilibrio.

Monte Antico 2016

Rosso rubino carico, xon sentori di frutta rossa, prugne, liquirizia e violette, di cuoio e vaniglia. Elegante, rotondo e persistente.

Cantina Frentana 2020 Vallevó Costa dei Trabocchi Rosato, Terre di Chieti

Un rosé da profumo ciliegie, frutti bianchi e gialli e melone. Sapore fresco, leggermente oleoso e fruttato.

Ruggeri 2020 Argeo Rosé, Prosecco

Rosa tenue, con perlage fine e delicato. Note di fragolina di bosco, bacche selvatiche, fiori rossi primaverili, erbette aromatiche e cenni minerali. Fresco, vivace, delicato e snello, con piacevole sapidità.

Umani Ronchi 2019 Podere, Montepulciano d’Abruzzo

Colore rosso rubino con sfumature violacee. Profumi di prugna e marasca. Gusto robusto e corposo, leggermente tannico con un finale secco e gustoso.

Cantina di Venosa 2018 Balì, Aglianico del Vulture

Rosso rubino intenso, dominato da note fruttate di prugna ed amarena. Al palato è un vino moderno, molto piacevole e facile da bere.

Stemmari 2019 Estate Grown Sustainably Farmed Nero d’Avola, Sicilia

Rosso rubino intenso con riflessi violacei. Al naso, note di ribes, fragoline di bosco e melograno. Morbido e vellutato.

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La chef Claudia Maria Catana, dalla Romania, vince la gara internazionale di Cous Cous

È la Romania, alla prima partecipazione al festival, con la chef Claudia Maria Catana ad aggiudicarsi il Bia cous cous world championship, il Campionato del mondo di cous cous che ha visto confrontarsi a San Vito Lo Capo chef di 8 Paesi (Afghanistan, Argentina, Italia, Marocco, Mauritius, Romania, Senegal e Spagna) in occasione della 24\esima edizione del Cous Cous Fest.

La sua ricetta dal titolo “La Transilvania incontra il cous cous”, a base di carrè di agnello, rabarbaro, bacche di olivello spinoso, cipolla bianca, tuorli d’uovo, panna acida e alloro ha conquistato il palato della giuria tecnica presieduta dalla blogger romano-americana Eleonora Baldwin e composta dagli chef Andy Luotto e Mareme Cisse, campionessa del mondo in carica

La chef, originaria di Sibiu in Transilvania, è chef e patron a Bracciano al ristorante Cucina ai monti, dopo avere avuto tante esperienze a Roma al ristorante Enoteca la Torre con lo stellato Danilo Ciavattini e al ristorante Mirabelle, una stella Michelin. La chef è stata premiata sul palco al Giardino del Santuario dal sindaco di San Vito Lo Capo Giuseppe Peraino e da Luciano Pollini, Ad di Bia cous cous, main sponsor del festival.

“Questa vittoria– ha detto la chef – è un’emozione grandissima che non mi aspettavo. Il cous cous non fa parte della nostra tradizione gastronomica ma in questa ricetta ho tentato di ideare una preparazione in cui la la semola potesse sposarsi ad ingredienti che fanno parte della nostra cucina, è quell’abbraccio che in questo momento non possiamo darci”.

L’Italia, rappresentata dallo chef palermitano Santo Petrocciani, vincitore del Campionato italiano, ha conquistato il premio speciale per la migliore presentazione del piatto, promosso da Conad e consegnato da Vittorio Troìa, divisione Sicilia Pac2000A Conad, mentre la Spagna, in gara con Juan Carlos Peña Pérez ha vinto il premio per la ricetta più sostenibile, sostenuto da UniCredit e consegnato da Salvatore Malandrino, regional manager di UniCredit. Secondo la giuria tecnica è stata la ricetta dell’Argentina, proposta dalla chef Lola Macaroff, la più originale. Il premio, promosso da Amadori, è stato assegnato da Danilo Bocca, capo distretto canale normal-trade di Amadori.

E’ andato infine al Senegal, rappresentato dallo chef Bamba Barry il premio “salute e integrazione” assegnato dal progetto europeo I-Care e assegnato da Rosa Costantino, Project Manager del progetto.

Soddisfatto il sindaco di San Vito Lo Capo, Giuseppe Peraino. “Siamo riusciti, insieme all’agenzia Feedback, a svolgere l’evento in totale sicurezza. Non è stato facile ma i risultati ci hanno premiato. Nonostante il format dell’evento sia stato rimodulato nel rispetto delle normative anti-Covid, in migliaia sono venuti a San Vito Lo Capo riempiendo sia le strutture alberghiere che extra alberghiere”.

Sul palco per la serata di premiazione Lello Analfino e Salvo Piparo che hanno intrattenuto il pubblico presente.

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Santo Petrocciani è lo chef vincitore del Campionato Italiano di Cous Cous

Lo chef palermitano si impone tra i sei partecipanti con un “Tirami Cous Cous”

È Santo Petrocciani di Palermo lo chef vincitore del Campionato italiano di cous cous Conad, la competizione che ha visto sfidarsi sei chef italiani nell’ambito della 24^ edizione del Cous Cous Fest, il festival internazionale dell’integrazione culturale in corso a San Vito lo Capo fino a domenica 26 settembre. Dieci giorni di appuntamenti sul palco tra sfide di cucina, cooking show e degustazioni per il festival prodotto dall’agenzia Feedback in collaborazione con il Comune di San Vito Lo Capo e supportato da Bia Spa, Conad, UniCredit e Icare.

Santo Petrocciani, classe 93, ha conquistato la giuria tecnica, presieduta da Enzo Vizzari, critico enogastronomico, e composta da Sonia Peronaci, fondatrice di Giallo Zafferano e da Stefano De Gregorio, resident chef del Saporie Lab a Milano, con una ricetta di cous cous dolce, il Tirami CousCous. Lo chef, che ha lavorato in diversi ristoranti tra Palermo e Roma ed ora insegna in una scuola di formazione sulla ristorazione a Palermo, è stato premiato sul palco da Francesco Cicognola, direttore generale Pac2000 A Conad, main sponsor del festival. La sua ricetta, una semola di cous cous croccante aromatizzato al caffè e zenzero, con crema al mascarpone, crumble al cacao, arancia candita e pistacchi di Sicilia, ha conquistato anche uno dei premi speciali assegnati dalla giuria tecnica, offerto da Bia CousCous.

Ad essere premiata sul palco anche la palermitana Liliana Billitteri, che lavora a Milano nella consulenza strategica per ristoranti e realtà operanti nel settore food. La sua ricetta, dal titolo Cùscusu sapurìtu, ha vinto il premio speciale per la sostenibilità offerto da UniCredit e consegnato da Roberto Cassata, Responsabile rapporti con il territorio Sicilia di UniCredit. Con la vittoria conquistata al Campionato italiano Conad, Santo Petrocciani entra di diritto nella squadra italiana che parteciperà al Campionato del mondo di cous cous, al via da giovedì, con chef partecipanti da 8 Paesi: Afghanistan, Argentina, Italia, Marocco, Mauritius, Romania, Senegal e Spagna.

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Vino, Cibo e Artigianato al Camporeale Day 2021

Nel villaggio espositivo si potranno degustare e acquistare i prodotti e sarà possibile visitare anche alcune cantine del territorio.

Dall’1 al 3 ottobre 2021, all’interno del Baglio e del Palazzo del Principe, avrà luogo la settima edizione di Camporeale Day, la manifestazione volta a valorizzare e promuovere le risorse enogastronomiche, artistiche, artigianali e turistiche dell’Alto Belice organizzata dall’Associazione Turistica Pro Loco Camporeale con il patrocinio del Comune di Camporeale.

Il territorio dell’Alto Belice si estende a Sud di Palermo, verso l’interno dell’Isola, in un’area popolata sin dall’antichità. Greci, Punici e Romani, Bizantini, Arabi e Normanni si sono succeduti nel controllo e nel dominio di questi luoghi fino alla formazione del Regno di Sicilia.

Un territorio profondamente ancorato alle tradizioni culturali legate all’agricoltura con eccellenze riconosciute ed apprezzate a livello internazionale che raccontano la storia del Mediterraneo: il frumento, l’olio e il vino.

Tali risorse rappresentano la cultura e il nucleo delle tradizioni intorno alle quali si è evoluto il tessuto urbano, e a fianco ad esse si sono sviluppate produzioni artigianali locali di grande pregio come quella del legno, innanzitutto, e quella del ferro, nonché quelle strettamente legate alla vita sociale della popolazione come la lavorazione della ceramica e il ricamo dei tessuti.

La manifestazione è rivolta a tutti coloro i quali siano alla ricerca di produzioni agroalimentari e artigianali di nicchia, agli appassionati del turismo sostenibile e dei metodi di produzione tradizionali, biologici e salutari, nonché a giornalisti e operatori del settore.

Nel villaggio espositivo si potranno degustare e acquistare i prodotti e sarà possibile visitare anche alcune cantine del territorio. La manifestazione sarà scandita da un calendario di workshop sulle specialità agroalimentari e gastronomiche del territorio. In programma anche visite in navette delle cantine, visite al Palazzo del Principe, al Santuario della Madonna dei Peccatori, una mostra di moto e auto d’epoca, spettacoli e tante altre iniziative.

www.camporealeday.it

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San Vito Lo Capo, al via domani l'edizione del Cous Cous Fest 2021

Dieci giorni di appuntamenti: sfide di cucina, cooking show e degustazioni.

Prende il via domani, venerdì 17 settembre, a San Vito Lo Capo la 24^ edizione del Cous Cous Fest. Fino al 26 settembre la cittadina di San Vito Lo Capo torna ad ospitare il festival internazionale dell’integrazione culturale. Dopo lo stop dello scorso anno, a causa dell’emergenza sanitaria, l’evento torna all’insegna dello slogan “Together again”  ma rimodulato nel suo format, nel rispetto della normativa anti-Covid. Il menu è sempre ricco: dieci giorni di appuntamenti sul palco tra sfide di cucina, cooking show e degustazioni in una nuova location, il Giardino del Santuario cui si accede esibendo il Green pass.

Niente concerti per evitare assembramenti ma anche alcune novità, come il RistoFest: la possibilità di degustare il cous cous comodamente seduti al ristorante. “Sarà un’edizione speciale – spiega il sindaco di San Vito Lo Capo, Giuseppe Peraino – perché, oltre ad essere l’edizione della ripartenza, torneremo a vivere l’evento nella location dove è nato, il Giardino del Santuario di San Vito martire, un posto di grande suggestione e bellezza dove si svolgeranno le degustazioni, i Campionati di cous cous e i cooking show. Torneremo dal vivo con grande emozione a celebrare il piatto della pace, riconosciuto patrimonio culturale immateriale dall’Unesco, e ad accogliere chef provenienti da tutto il mondo nel segno dell’accoglienza e dell’integrazione culturale”.

Si comincia domani con il Campionato italiano Conad: sei chef, selezionati tra candidature ricevute da tutta Italia, si sfidano per vincere il titolo di campione nazionale ed entrare di diritto nella squadra italiana partecipante al Campionato del mondo di cous cous, al via da giovedì 23 settembre, con chef partecipanti da 8 Paesi.

Liliana Billitteri da Milano ma palermitana d’origine, Calogero Paternostro e Santo Petrocciani di Palermo, Alessandro Cretella di Roma, Dino Perrone di Trani (Barletta) e Antonio Bellanca di Grotte (Ag) si affronteranno venerdì 17 e sabato 18 settembre in tre eliminatorie. Gli chef cucineranno live sul palco in una sfida a tempo giudicati da una giuria presieduta da Enzo Vizzari, critico enogastronomico, e composta da Sonia Peronaci, fondatrice di Giallo Zafferano e da Stefano De Gregorio, resident chef del Saporie Lab a Milano.

Il cous cous, in tutte le sue varianti, da quella tradizionale alle ricette internazionali, si potrà degustare alla Casa del cous cous sulla spiaggia, in modalità take away e alla Casa del cous cous del Giardino del Santuario con posti a sedere. Per quest’ultima l’accesso avviene attraverso green pass. I punti di degustazione sono aperti tutti i giorni dalle ore 12 alle ore 24. Il ticket ha un costo di 10€ e comprende una porzione di cous cous a scelta tra le varianti proposte, acqua o un bicchiere di vino e un caffè omaggio. Sul palco salgono anche grandi chef come Filippo La Mantia ed Andy Luotto che presenteranno le loro creazioni, naturalmente a base di cous cous. E ancora, spazio alla tradizione, con le ricette proposte dagli chef sanvitesi, tramandate di generazione in generazione, alle produzioni siciliane d’eccellenza, come il tonno rosso di Sicilia e ad alcune delle migliori etichette dell’isola con il wine tasting di Tenute Orestiadi.

Novità di quest’anno è l’iniziativa del Ristofest e la Cous scuola: una selezione dei migliori ristoranti di San Vito, di Macari e Castelluzzo, propone, a pranzo e cena, dei menu speciali a base di cous cous, acquistabili sul sito www.couscousfest.it o presso le biglietterie a San Vito Lo Capo. A tutti coloro che acquisteranno un menu a pranzo nei ristoranti convenzionati si darà la possibilità di assistere ad una Cous scuola, una lezione sull’incocciata del cous cous.

Tutti i giorni Radio live con RMC 101 e la possibilità di visitare la mostra fotografica San Vito Sauvage, a cura di Francesco Ferla, sulle bellezze naturalistiche selvagge del territorio. Tra le nuove partnership quella con Redbull Italia che promuoverà le Organics by Redbull, bevande biologiche presentate in varianti di gusto che saranno distribuite durante l’evento. Il festival sarà seguito inoltre ogni giorno da Telesud e Radio 102, media partner dell’evento, che proporranno servizi e interviste quotidiane. A condurre gli appuntamenti Andy Luotto, Sarah Castellana, Marzia Roncacci e Federico Quaranta.

16Il programma completo sul sito www.couscousfest.it/edizione-2021