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Camporeale Days 2022, una vetrina per l'Alto Belìce sempre più importante e partecipata

16mila presenze, 50 aziende, tanti winelovers, giornalisti e operatori del settore. Con questi numeri il Camporeale Days si conferma un’evento di grande importanza per l’Alto Belìce.

Numeri da record per Camporeale Days 2022. La kermesse, organizzata dall’Associazione Turistica Pro Loco Camporeale, con il patrocinio del Comune di Camporeale, in provincia di Palermo, nata per valorizzare e promuovere le risorse enogastronomiche, artistiche, artigianali e turistiche del territorio dell’Alto Belìce, giunge all’ottava edizione e registra uno straordinario successo con circa sedicimila presenze, 50 aziende partecipanti per un pubblico di addetti ai lavori e appassionati winelovers sempre più attenti e curiosi. Con tali risultati, la manifestazione, si conferma l’evento più importante del vino siciliano, il cui nome è legato ad un singolo territorio. E registra ancora una volta il tutto esaurito per workshop, masterclass e visite guidate per scoprire da vicino la realtà delle cantine e degli oleifici del territorio.

Quest’anno, per la prima volta, una importante novità: due giorni, 3 e 4 ottobre, dedicati agli operatori di settore con incontri B2B, masterclass e press tour per la stampa specializzata a livello nazionale e regionale; e due giorni aperta al pubblico, con un programma ricco di appuntamenti, masterclass, visite guidate durante il fine settimana di sabato 8 e domenica 9 ottobre.

“Dopo le scorse edizioni, tutte positive e di successo, volevamo alzare ancora di più il livello qualitativo di questa manifestazione – ha affermato Benedetto Alessandro, presidente della Pro Loco -. Camporeale Days è diventato ormai l’evento del vino siciliano legato ad un singolo territorio, che sempre più persone riconoscono. Con la prima parte dei Camporeale Days, dedicata agli addetti ai lavori, abbiamo voluto offrire un supporto in più alle aziende per fare conoscere le risorse agroalimentari, turistiche e artigianali dell’Alto Belice. Il weekend è stato invece sorprendente, perché il numero dei visitatori ha superato le nostre aspettative, ma ciò che ci inorgoglisce e ci sprona ad andare avanti è la qualità del pubblico. Alla manifestazione è arrivato un target sensibile e attento al mondo del vino, desideroso di approfondire. Il risultato di oggi dunque ci inorgoglisce. Per noi significa tanto perché siamo partiti da un piccolo evento e sta crescendo l’attenzione verso la manifestazione. Anzi è cresciuta e si diffonde l’interesse per il territorio e per i suoi prodotti. Possiamo affermare che l’evento è adesso un vero punto di riferimento per appassionati winelovers e addetti al settore di tutta la Sicilia”.

Punto di forza di questa ottava edizione del Camporeale Days sono state le Masterclass e i Cooking Show che si rivelano sempre un grande momento di studio e approfondimento per capire e apprezzare un territorio, quello dell’Alto Belìce, ricco di eccellenze: dal vino al grano, dall’olio extra vergine di oliva agli allevamenti di razze autoctone come la vacca cinisara.

Masterclass dedicate ai vini del territorio, come il syrah e il catarratto che sono state al centro di due importanti degustazioni: la prima ha visto il confronto tra i syrah del territorio con i syrah californiani, mentre la seconda si è concentrata sull’evoluzione del catarratto. Prove di forza che i vini siciliano hanno superato egregiamente. Ma anche importanti Cooking Show per valorizzare i prodotti del territorio e guidati da chef stellati o consigliati dalle migliori guide enogastronomiche come Giuseppe Costantino, Nino Ferreri, Damiano Ferraro, Gioacchino Gaglio, Gaetano Verde e Tony Lo Coco.

L’olio extra vergine di oliva, tema di questa edizione del Camporeale Days, ha trovato grande spazio nelle degustazioni guidate da professionisti del settore. Mentre per la prima volta partecipa il Consorzio di tutela della razza bovina cinisara, razza diffusa nel palermitano e che ha rischiato l’estinzione passando da 14.000 capi a poco più di 3.000. Oggi grazie al lavoro di alcuni produttori e del Consorzio sta riacquistando valore e mercato.

A partecipare alla manifestazione sono stati perlopiù appassionati, addetti ai lavori, visitatori e turisti in cerca di produzioni agroalimentari e artigianali di nicchia, appassionati del turismo sostenibile e dei metodi di produzione tradizionali e biologici, desiderosi di saperne di più su un territorio ricco di coltivazioni che raccontano la storia del Mediterraneo come la produzione di frumento, quella olivicola e quella vitivinicola. Sold out le visite nelle cantine del territorio e gli approfondimenti tematici sul vino.

“Il comune di Camporeale e l’amministrazione tutta hanno sempre sostenuto l’evento e continueranno a farlo perché riconosciamo l’importanza e la grande opportunità che dà al nostro territorio e alle sue eccellenze. Questo successo ci dona l’entusiasmo di cui abbiamo sempre bisogno”, ha affermato il sindaco Gigi Cino al termine della kermesse.

Grande partecipazione e presenza del pubblico anche per gli spettacoli dal vivo serali con Lello Analfino dei Tinturia, Giuseppe Urso e la Combo Jazz band e Dj Delta, alternati a mostre di moto e auto d’epoca e numerose altre iniziative che hanno portato all’interno del Baglio e del Palazzo del Principe di Camporeale un numero di visitatori inaspettato.

 

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Torna il Camporeale Days, in programma dall'8 al 9 ottobre la manifestazione che celebra le eccellenze turistiche ed enogastronomiche dell'Alto Belìce

L’ottava edizione del Camporeale Days sarà ricca di degustazioni, workshop, masterclass e visite guidate dedicate alle eccellenze del territorio dell’Alto Belice. E lunedì 3 ottobre incontri B2B per operatori del settore.

Torna Camporeale Days, la manifestazione che valorizza e promuove le risorse enogastronomiche, artistiche, artigianali e turistiche dell’Alto Belice, organizzata dall’Associazione Turistica Pro Loco Camporeale con il patrocinio del Comune di Camporeale. La kermesse del piccolo comune di quattromila abitanti, nella parte orientale del Val di Mazara, al confine delle province di Agrigento, Trapani e Palermo e a cavallo tra la Doc Alcamo e la Doc Monreale, giunge alla VIII edizione con importanti novità: non solo la due giorni rivolta al pubblico di appassionati del turismo sostenibile ed enogastronomico, che si terrà sabato 8 e domenica 9 ottobre, ma anche alcune giornate interamente dedicate ad addetti ai lavori e alla stampa di settore con incontri B2B.

“Camporeale Days è una manifestazione che è cresciuta negli anni – afferma Benedetto Alessandropresidente della Pro Loco -. Siamo giunti all’ottava edizione, superando con successo anche annate difficili come quelle della pandemia. Adesso è il momento di fare di più per questo territorio che ha tanto da raccontare. Ecco perché abbiamo dedicato alcune giornate solo alla stampa e agli addetti ai lavori, senza dimenticare il pubblico dei winelovers e degli appassionati. Come ogni anno, non mancheranno le masterclass dedicate ai vini del territorio, le degustazioni, le esposizioni artigianali e i momenti di intrattenimento”.

La manifestazione si appresta quindi a fare un ulteriore salto di qualità con lo scopo di valorizzare il territorio e di offrire importanti sbocchi economici, fornendo alla stampa nazionale e regionale nuove opportunità per conoscere l’areale dell’Alto Belice e le sue eccellenze turistiche ed enogastronomiche. 

Per addetti ai lavori, sommelier, ristoratori, enotecari e giornalisti, la rassegna si aprirà in anticipo, lunedì 3 ottobre a partire dalle ore 10 al Palazzo del Principe, a Camporeale, con incontri B2B. Ci sarà un maxi-banco di assaggio a cui parteciperanno circa 30 aziende del territorio, cantine e piccole e medie imprese dell’agroalimentare. Nel corso della giornata si susseguiranno diverse masterclass tematiche e si terrà una tavola rotonda per aprire un dibattito sul futuro del territorio. (Per partecipare, se operatori di settore, è necessario accreditarsi all’ingresso o attraverso l’apposito form sul sito dell’evento. Per chi arriva da Catania e da Agrigento è messo a disposizione un servizio bus. Tutte le info sul sito web della manifestazione). 

Si prosegue martedì 4 ottobre con un press tour per la stampa di settore, che prevede momenti di approfondimenti tramite visite e degustazioni presso alcune aziende agroalimentari. La manifestazione Camporeale Days aperta al pubblico si terrà invece sabato 8 e domenica 9 ottobre. Il programma è già online e disponibile visitando il sito www.camporealedays.it

Durante la kermesse, sarà possibile visitare anche alcune cantine del territorio. Come sempre, la manifestazione sarà scandita da un calendario di masterclass sul vino, affidate a professionisti della stampa di settore regionale e nazionale, e workshop sulle specialità agroalimentari del territorio, con sei cooking show e convegni dedicati al tema della nuova edizione: “l’olio extravergine d’oliva”. Partner della manifestazione, il quotidiano online di enogastronomia CronachediGusto.it.

In programma anche una mostra di moto e auto d’epoca, spettacoli di intrattenimento musicale con i concerti di Lello Analfino dei Tinturia e Giuseppe Urso Combo Jazz Band. Tornano gli spettacoli notturni con il dj set Delta. 

La manifestazione è rivolta a tutti coloro i quali siano alla ricerca di produzioni agroalimentari e artigianali di nicchia, agli appassionati del turismo sostenibile e dei metodi di produzione tradizionali, biologici e salutari, nonché a giornalisti e operatori del settore. Il programma della manifestazione è consultabile attraverso il sito www.camporealedays.it

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Al via il progetto "Natura e… tour dell’Alto Belice". Il 3 aprile primo appuntamento

Natura, archeologia e turismo enogastronomico alla scoperta delle Valli dell’alto Belice e dello Jato. Domenica 3 aprile primo appuntamento con un itinerario dedicato alla città di Camporeale, che comprende visita della città, pranzo presso la cantina vinicola Candido e tappa pomeridiana da Bilello Salumi.

“Natura e…tour dell’Alto Belice” è un progetto di turismo enogastronomico voluto dalla Pro Loco di Camporeale e realizzato in collaborazione con il Comune di Camporeale per promuovere e valorizzare un territorio, di grande ricchezza storica, artigianale, vinicola e agricola, ancora tutto da scoprire: le Valli dell’alto Belice e dello Jato. Consiste in un calendario di itinerari, a partire da domenica 3 aprile, che offriranno ai turisti, siciliani e stranieri, la possibilità di vivere l’Alto Belice all’insegna dell’archeologia, del vino, dell’agricoltura attraverso giornate dedicate, i cui programmi saranno di volta in volta pubblicati sul sito www.naturaebelice.it e sulle pagine social della Pro Loco Camporeale.

«Questa iniziativa, realizzata grazie al supporto del Comune di Camporeale – spiega Benedetto Alessandro, presidente della Pro Loco – ci offre la possibilità di far conoscere il territorio, continuando un percorso che abbiamo messo in piedi nel tempo con altri eventi. “Natura e…tour dell’Alto belice” è un progetto che consiste in giornate dedicate alla scoperta delle Valli di questo territorio e dello Jato, poco conosciute, eppure ricche sotto tutti i punti di vista. Pensiamo, per esempio, ai i luoghi naturalistici presenti all’interno dell’area dei comuni di Camporeale, Monreale, Roccamena, San Cipirello e San Giuseppe con il Parco archeologico Monte Jato. Per non parlare delle attività imprenditoriali d’eccellenza: aziende agricole, caseifici, oleifici, cantine. Il progetto è perfetto per chi ama la natura e i percorsi naturalistici, perché l’obiettivo è quello di far vivere al turista un’esperienza nuova, scoprendo le bellezze di questa area attraverso trekking, passeggiate a cavallo, escursioni in bicicletta, corsi di cucina, degustazioni e tante altre attività: vere e proprie “incursioni” nella natura per immergersi nella cultura di questa terra”.

Pieno supporto e sostegno da parte dell’amministrazione comunale camporealese e del sindaco Gigi Cino:

«Camporeale promuove questo progetto perché l’amministrazione tutta sa quanto sia fondamentale per lo sviluppo del turismo enogastronomico territoriale. Abbiamo bisogno di fare sistema, di unire le nostre eccellenze imprenditoriali, agricole e commerciali per presentare il territorio ai turisti e per permettere loro di conoscere Camporeale e le Valli dell’Alto Belice e dello Jato».

I percorsi di “Natura e…tour dell’Alto Belice” si articolano in tre tipi di itinerari:

  • Natura e…vino
  • Natura e…agricoltura
  • Natura e…archeologia

Natura e…vino

è un itinerario pensato per legare in un unico itinerario le numerose cantine presenti nella zona di Camporeale, Monreale e San Cipirello. Si tratta infatti di un’area storicamente votata alla viticoltura che vanta numerose aziende ormai affermate, sia in Italia che all’estero, per tradizione e qualità dei propri prodotti e in cui ricadono due importanti Doc siciliane, la Doc Alcamo e la Doc Monreale. Il percorso darà ad appassionati e curiosi, la possibilità di entrare facilmente in contatto con le aziende per poter conoscere luoghi e metodi di produzione e degustare i migliori vini offerti dal territorio.

Natura e…agricoltura

ripercorre la storia dell’intervento dell’uomo sul territorio naturale, generando un percorso “agroalimentare” al cui interno convergono aziende come caseifici, oleifici, mulini. Si crea così un network in cui i produttori di eccellenza aprono le proprie strutture ad un pubblico curioso di apprendere i processi e conoscere i prodotti frutto di un lavoro che si tramanda da generazioni.

Natura e…archeologia

è un itinerario che unisce i luoghi naturalistici presenti all’interno dell’area dei comuni di Camporeale, Monreale, Roccamena, San Cipirello e San Giuseppe con il Parco archeologico Monte Jato. Il percorso permette di visitare la zona archeologica di Maranfusa che comprende l’omonimo castello, le Grotte di Curbici e il ponte Calatrasi. Offre inoltre la possibilità di visitare il museo di Camporeale e quello di San Cipirello denominato “Antiquarium Case D’Alia” che ospita i reperti provenienti dal vicino parco archeologico del Monte Jato.

All’interno del network ci sono cantine, enoteche, tra le quali l’enoteca del Baglio di Camporeale, oleifici, ristoranti, trattorie, agriturismi, caseifici, aziende cerealicole, negozi d’artigianato, musei. Questo progetto è dedicato a persone di tutte le età, ai giovani, alle famiglie, a chi ama le passeggiate, le escursioni e, in particolare, il trekking, perché queste valli riservano tanti scorci da scoprire, aree dense di agrifogli, ampelodesma e antichi boschi di quercia. Anche la fauna offre spettacoli significativi; passeggiando è possibile udire i canti degli usignoli e delle cinciallegre ed ammirare l’eleganza delle poiane e la scaltrezza del gheppio. In questo territorio la Pro Loco di Camporeale e i suoi partner hanno tracciato questi tre percorsi che uniscono il fascino naturalistico del paesaggio con i siti archeologici e culturali della zona e con le migliori esperienze produttive nell’ambito agroalimentare e vitivinicolo.

Ogni appuntamento sarà pubblicato nel sito www.naturaebelice.it, continuamente aggiornato e anche sulla pagina facebook. Per ricevere aggiornamenti è possibile iscriversi alla newsletter. Il progetto si svilupperà per la durata di un anno.

Si partirà domenica 3 aprile con un itinerario dedicato alla città di Camporeale e che comprende la visita al Palazzo del Principe e al Santuario della Madonna dei Peccatori, poi la visita con pranzo presso la cantina vinicola Candido ed infine la tappa pomeridiana da Bilello Salumi. È necessario essere automuniti per gli spostamenti. Il programma è pubblicato nel sito web ed il costo di questo primo itinerario è di 30 euro a persona. Necessaria la prenotazione al numero 370 1134255 o all’indirizzo e-mail prolococamporeale@gmail.com.

 

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Cantine Gusto Soste di Gusto Vino

Alessandro di Camporeale e la nuova Monreale DOC, un connubio di novità e qualità

Siamo a Camporeale, nell’Alto Belice, in provincia di Palermo. Qui, nella pianura di Mandranova e in un territorio che varia dai 400 ai 600 metri slm, la famiglia Alessandro produce vini da quattro generazioni.

Anna si occupa di enoturismo, Benedetto è l’enologo, il secondo Benedetto si occupa di marketing. Questi tre cugini rappresentano l’ultima delle quattro generazioni che porta avanti l’azienda vitivinicola Alessandro. Prima di loro i loro padri, e ancora prima i loro nonni. Dai primi del ‘900 qui si coltiva la vite e si produce vino.

L’idea della famiglia Alessandro è semplice: produrre vini partendo dal vigneto e puntando sulle buone pratiche enologiche. Vini che nascono in vigna, tra i 40 ettari di filari coltivati principalmente a Nero d’Avola, Syrah, Catarratto e Grillo.

Qui il clima è mite​​, non arido, con significative escursioni termiche tra il giorno e la notte. In questi terreni, argillosi e calcarei, tutte le attività sulla vite sono condotte manualmente, dalla potatura alla vendemmia.

Tutti i vini dell’azienda Alessandro di Camporeale sono prodotti con uve proveniente dalla tenuta di famiglia. Benedetto, responsabile della produzione, vinifica in una moderna cantina, dotata delle migliori attrezzature per l’affinamento e la maturazione dei vini.

Per il Syrah, fiore all’occhiello dell’azienda e di questo territorio che ricade nella Monreale DOC, vengono utilizzati tonneau in rovere francese per un affinamento di circa dodici mesi, cui segue almeno un altro anno in bottiglia a una temperatura costante di 18 °C.

Alessandro di Camporeale ha speso tante forze ed energie negli ultimi anni per riuscire ad arrivare, insieme con gli altri produttori del territorio, ad un nuovo disciplinare per la Monreale DOC, nuovo disciplinare che prevede solo quattro cultivar (rispetto alle 12 precedenti): Catarratto, Insolia, Perricone e Syrah, unico vitigno internazionale che qui riesce ad esprimersi al meglio, tanto da non temere il confronto con i migliori Syrah di tanti altri Paesi.

I giorni del Camporeale Days 2021 sono stati l’occasione ideale per visitare questa azienda e per conoscere meglio i prodotti che produce. La degustazione, condotta da Anna Alessandro, è stata centrata sul Catarratto con il quale l’azienda produce un metodo classico e due bianchi, il Benedè e il Vigna di Mandranova. Di quest’ultimo abbiamo degustato tre annate. Subito dopo abbiamo potuto degustare anche il Monreale Catarratto DOC 2019 e il MNRL Syrah Vigna di Mandranova 2016. Scopriamoli!

Catarratto Metodo Classico 2017

100% Catarratto Extra Lucido, extra brut millesimo 2017, 36 sui lieviti. Al calice si presenta con un giallo paglierino brillante, un perlage fine. Al naso emergono le note varietali del catarratto, note vegetali e agrumate. Il sorso conferma le note varietali e ci mostra freschezza ed eleganza.

Benedè Catarratto 2020

Un catarratto fresco, dal colore giallo paglierino. Al naso è fragrante con profumi di agrumi, pesca, mandorla. Piacevolmente vivace e persistente.

Catarratto Vigna di Mandranova 2018

Giallo paglierino tenue e luminoso. Emergono le caratteristiche varietali, fra tutte le note agrumate e floreali, mela verde e spezie dolci. Buona acidità e struttura. Equilibrato e persistente.

Catarratto Vigna di Mandranova 2017

Giallo paglierino intenso. Anche qui il Catarratto fa sentire i profumi di agrumi e le note floreali, con uno spettro olfattivo che cresce nel terziario e nel minerale. Fresco e di corpo. Lungo ed equilibrato.

Catarratto Vigna di Mandranova 2016

Giallo paglierino carico. Vengono confermate tutte le caratteristiche della annate precedenti, con una leggera prevalenza dei sentori terziari che riescono a dare una bella complessità. Un vino di corpo, di buona freschezza e di grande struttura. Lungo ed armonico.

Monreale Catarratto DOC 2019

Questa annata sancisce ufficialmente l’entrata di questo Catarratto di Alessandro di camporeale nella nuova denominazione Monreale DOC. 100% Catarratto Extra Lucido, affina 12 mesi in acciaio sulle fecce fini e una piccola parte 12 mesi in tonneau di rovere francese.

Il colore è giallo paglierino, con riflessi verdolini. Al naso è complesso, emergono note fruttate e floreali. Su tutte le note agrumate, di fiori bianchi, di spezie delicate. Un vino dalla spiccata acidità e di buona struttura. Equilibrato e persistente.

MNRL Syrah Vigna di Mandranova 2016

Un vino che si presenta al calice di un bel colore rosso rubino profondo. L’affinamento di 14 mesi in tonneau di rovere francese lo arricchisce con un bouquet di profumi particolarmente complesso, caratterizzato da una delicata speziatura e da note di ginepro e liquirizia. Al palato è possente, fresco, ammaliante, con un tannino morbido e un finale leggermente sapido.

Alessandro di Camporeale
Camporeale · Palermo

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Cibo Focus On Gusto News Vino

La settima edizione del Camporeale Days si è conclusa con grande successo

Cresce l’interesse per il Camporeale Days, l’evento che mette al centro le eccellenze del territorio dell’Alto Belice

Circa 40 le aziende partecipanti. Oltre quattordici mila le presenze alla VII edizione della manifestazione. L’evento Camporeale Days 2021 è un successo, con un risultato, post pandemia, che supera le aspettative.

La kermesse di Camporeale, in provincia di Palermo, organizzata dall’Associazione Turistica Pro Loco Camporeale con il patrocinio del Comune, nasce per valorizzare e promuovere le risorse enogastronomiche, artistiche, artigianali e turistiche del territorio dell’Alto Belice, e quest’anno registra il tutto esaurito anche per workshop, masterclass e visite in cantina.

Tre giorni all’insegna di visite guidate in cantina, degustazioni, workshop, cooking show, alternate a mostra di moto e auto d’epoca, spettacoli teatrali e numerose altre iniziative, che hanno portato all’interno del Baglio e del Palazzo del Principe e lungo la via Roma di Camporeale un numero di visitatori superiore del 10 per cento rispetto al 2019. Un risultato inaspettato per un evento che è ripartito dopo aver saltato un anno a causa della pandemia da Covid-19.

Tema protagonista di questa edizione è stato il grano. La Sicilia già all’epoca dell’occupazione romana era nota come “il granaio di Roma”. Oggi le cultivar dell’isola, antiche o moderne che siano, riescono a dare prodotti di indiscussa qualità. Ne sono dimostrazione le produzioni delle locali aziende, tra le quali il Pastificio Feudo Mondello, che produce pasta e semole da grano duro siciliano coltivato nei 270 ettari di terra che attorniano il pastificio; Camadial, produttori di riso siciliano e di pasta fatta con grano duro e grani antichi siciliani; i Raccolti di Tobia, impegnati nella ricerca delle sementi di varietà antiche e autoctone siciliane, allo scopo di riportare sul territorio i sapori e i profumi originali dell’isola.

Non sono mancate le tante aziende vitivinicole presenti a Camporeale e nelle città limitrofe, ognuna delle quali riesce ad esprimere il territorio nel calice con un’identità ben precisa: Alessandro, Candido, Sallier de la Tour, Todaro, Porta del Vento e tanti altri ancora (qui trovate l’elenco completo di tutti gli espositori).

Vini riconoscibili che, in larga parte, rientrano nella Monreale DOC. E proprio questa edizione del Camporeale Days è stata l’occasione per presentare la nuova Monreale DOC e il nuovo disciplinare. Il vecchio disciplinare di questa denominazione, nata nel 2000, ammetteva 12 varietà. Oggi il nuovo disciplinare riduce queste varietà a 4, Catarratto e Insolia per i bianchi, Perricone e Syrah per i rossi. Quest’ultimo, unico vitigno internazionale presente nella DOC, è ormai considerato il portabandiera dei vini di questo territorio, avendo trovato qui le condizioni ideali per produrre vini di grande interesse.

Tante anche le aziende che hanno preparato ed esposto le loro tipicità e le loro produzioni artigianali. Tra gli stand era possibile gustare lo sfincione, la sciavata, la pasta fatta con i grani locali, e ancora formaggi e salumi tipici.

A partecipare alla manifestazione sono stati perlopiù appassionati, addetti ai lavori, visitatori e turisti in cerca di produzioni agroalimentari e artigianali di nicchia, appassionati del turismo sostenibile e dei metodi di produzione tradizionali e biologici, desiderosi di saperne di più su un territorio ricco di coltivazioni che raccontano la storia del Mediterraneo come la produzione di frumento, quella olivicola e quella vitivinicola. Sold out le visite nelle cantine del territorio e gli approfondimenti tematici sul vino.

“Ci stava a cuore la ripartenza, la possibilità di riattivare la macchina organizzativa di quest’evento così importante per il territorio – ha affermato Benedetto Alessandro, presidente della Pro Loco -. Camporeale Days è cresciuto nel tempo e offre un supporto alle aziende per fare conoscere le risorse agroalimentari, turistiche e artigianali dell’Alto Belice. Non è stata un’edizione semplice da organizzare, ma tutto è stato fatto in sicurezza, con limitazioni dei posti disponibili per masterclass e cooking show e con accesso controllato e limitato ai possessori di Green Pass. Qualche timore iniziale sulla riuscita c’è stato, considerando le risorse messe in campo. Non ci aspettavamo una simile risposta dal pubblico. Il risultato ci inorgoglisce. Per noi significa che sta crescendo l’attenzione verso la manifestazione e si diffonde l’interesse per il territorio e per i suoi prodotti. Lavoreremo alla prossima edizione portando avanti la nostra missione, che è quella di affermare l’evento come punto di riferimento per appassionati winelovers e addetti al settore di tutta la Sicilia”.

“Andiamo avanti convinti che sia esattamente questa la strada da percorrere per dare il giusto valore ad un territorio. Questa ripartenza ci dona l’entusiasmo di fare sempre meglio”, ha concluso Alessandro.

Guarda il video a cura di TrmWeb.

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Vino, Cibo e Artigianato al Camporeale Day 2021

Nel villaggio espositivo si potranno degustare e acquistare i prodotti e sarà possibile visitare anche alcune cantine del territorio.

Dall’1 al 3 ottobre 2021, all’interno del Baglio e del Palazzo del Principe, avrà luogo la settima edizione di Camporeale Day, la manifestazione volta a valorizzare e promuovere le risorse enogastronomiche, artistiche, artigianali e turistiche dell’Alto Belice organizzata dall’Associazione Turistica Pro Loco Camporeale con il patrocinio del Comune di Camporeale.

Il territorio dell’Alto Belice si estende a Sud di Palermo, verso l’interno dell’Isola, in un’area popolata sin dall’antichità. Greci, Punici e Romani, Bizantini, Arabi e Normanni si sono succeduti nel controllo e nel dominio di questi luoghi fino alla formazione del Regno di Sicilia.

Un territorio profondamente ancorato alle tradizioni culturali legate all’agricoltura con eccellenze riconosciute ed apprezzate a livello internazionale che raccontano la storia del Mediterraneo: il frumento, l’olio e il vino.

Tali risorse rappresentano la cultura e il nucleo delle tradizioni intorno alle quali si è evoluto il tessuto urbano, e a fianco ad esse si sono sviluppate produzioni artigianali locali di grande pregio come quella del legno, innanzitutto, e quella del ferro, nonché quelle strettamente legate alla vita sociale della popolazione come la lavorazione della ceramica e il ricamo dei tessuti.

La manifestazione è rivolta a tutti coloro i quali siano alla ricerca di produzioni agroalimentari e artigianali di nicchia, agli appassionati del turismo sostenibile e dei metodi di produzione tradizionali, biologici e salutari, nonché a giornalisti e operatori del settore.

Nel villaggio espositivo si potranno degustare e acquistare i prodotti e sarà possibile visitare anche alcune cantine del territorio. La manifestazione sarà scandita da un calendario di workshop sulle specialità agroalimentari e gastronomiche del territorio. In programma anche visite in navette delle cantine, visite al Palazzo del Principe, al Santuario della Madonna dei Peccatori, una mostra di moto e auto d’epoca, spettacoli e tante altre iniziative.

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MNRL Vigna di Mandranova, Alessandro di Camporeale presenta il nuovo Cru di Syrah Monreale DOC

Il nuovo Cru di Syrah presentato dall’azienda vitivinicola Alessandro di Camporeale, MNRL Vigna di Mandranova, si inserisce nel percorso di rivalutazione della Monreale DOC.

MNRL Vigna di Mandranova è la nuova creatura di Alessandro di Camporeale, la migliore interpretazione di Syrah, frutto esclusivo di un unico vigneto e delle migliori annate prodotte dall’azienda. MNRL come Monreale, ma senza le vocali, a formare quasi un acronimo che rimanda immediatamente al territorio in cui questo vino nasce.

Siamo nel territorio della Monreale DOC, tra le denominazioni più estese della provincia di Palermo. La zona geografica di questa denominazione copre un’ampia area della Sicilia nord occidentale, comprendente parte del comune di Monreale e del comune di Piana degli Albanesi, nonché l’intero territorio dei comuni di Camporeale, San Giuseppe Jato, San Cipirello, Santa Cristina Gela, Corleone e Roccamena.

MNRL Vigna di Mandranova di Alessandro di Camporeale si inserisce nel percorso di rivalutazione di questa DOC anche se potrà rivendicarne l’appartenenza solo a partire dalle prossime annate.

“Siamo entrati a far parte di questa Doc quest’anno e potremo dichiararlo in etichetta con l’annata 2019 che uscirà sul mercato nel 2022″

spiega il responsabile marketing dell’azienda Benedetto Alessandro, e sempre sulla Monreale DOC ci dice che

“C’è in corso un grande progetto di rivalutazione con l’intenzione di ridurre le varietà ammesse a quattro: due bianchi, Catarratto e Inzolia, e due rossi, Perricone e Syrah. La presenza del Syrah, unica internazionale tra le varietà ammesse, sta a testimoniare proprio l’importanza che ha assunto negli anni per questo territorio”

Dopo i Cru di Catarratto e di Grillo, arriva dunque sul mercato anche il Cru di Syrah, nato da uve coltivate in collina, ad un’altitudine di circa 360 metri sul livello del mare, dove si adagia un vigneto di quasi un ettaro che guarda a nord-est. In questo appezzamento molto fresco e ventilato e irradiato dai raggi del sole nelle prime ore della giornata, crescono le uve di Syrah del MNRL (Monreale) Vigna di Mandranova.

“Crediamo nell’importanza della zonazione per dare ancora più forza e carattere ad un vitigno che ha dimostrato, negli anni, di essersi perfettamente integrato in questo territorio nel quale riesce ad esprimersi al meglio delle sue caratteristiche e vogliamo iniziare a parlare di Cru per il Syrah come abbiamo già fatto per altri due vitigni inseriti nella nostra linea Vigna di Mandranova”

Con queste parole l’enologo dell’azienda, Benedetto Alessandro (omonimo e cugino del responsabile marketing), ci introduce al vino.

Un vino che si presenta al calice di un bel colore rosso rubino profondo. L’affinamento in legno lo arricchisce con un bouquet di profumi particolarmente complesso, caratterizzato da una delicata speziatura e da note di ginepro e liquirizia, impreziosito nel finale da una leggera nota affumicata. Al palato è possente, fresco, ammaliante, con un tannino setoso e un finale leggermente sapido.

Un raffinato Cru di Syrah, frutto esclusivo delle migliori annate e delle peculiarità del territorio da cui proviene. Estremamente ricco e avvolgente, sorprende per l’impeccabile equilibrio tra struttura e freschezza e per il bouquet elegante e complesso. Un vino di grande fascino e personalità.

L’azienda vitivinicola Alessandro di Camporeale nasce nel piccolo centro agricolo di Camporeale, in provincia di Palermo, alle falde delle colline che sovrastano la pianura di Mandranova, un territorio ricco di fascino dove l’agricoltura è sempre stata l’attività prevalente. Un territorio posto tra 400 e 600 metri sul livello del mare dove si estendono i 40 ettari di vigneto, su un totale di 50, di cui 2 destinati alla produzione di olio. È in questi terreni argillosi e calcarei che la famiglia Alessandro punta alla valorizzazione di varietà autoctone, come Nero d’Avola, Catarratto e Grillo, e di varietà internazionali come Syrah e Sauvignon Blanc.

Una famiglia impegnata in viticoltura sin dai primi del 900, che vede nei fratelli Rosolino, Antonino e Natale, affiancati dai figli Anna, Benedetto e Benedetto, gli artefici di una rivoluzione produttiva centrata sulla conduzione perfetta e meticolosa del vigneto e sull’innovazione enologica: tutte le attività sulla vite sono condotte manualmente, seguendo i principi dell’agricoltura biologica, secondo i ritmi di una viticoltura attenta a produrre uve di altissimo pregio da cui si ricavano vini di grande qualità.

Alessandro di Camporeale
Contrada Mandranova
90043 Camporeale (PA)

www.alessandrodicamporeale.it

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Eventi Focus On News

Dal 4 al 6 ottobre la VI Edizione di Camporeale Days

Degustazioni, workshop, masterclass e visite guidate dedicate alle eccellenze del territorio dell’Alto Belice

Colline e vallate ricche di filari di viti e olivi, un significativo patrimonio zootecnico, una ricca tradizione di lavorazione del legno che affonda le sue radici nella storia stessa di questi luoghi. Camporeale, piccolo comune di 4 mila abitanti, nella parte orientale del Val di Mazara, al confine delle province di Agrigento, Trapani e Palermo e a cavallo tra la Doc Alcamo e la Doc Monreale, anche quest’anno celebra il territorio e stappa la sesta annata di Camporeale Days.

Venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 ottobre, all’interno del Baglio e del Palazzo del Principe e lungo il corso principale, prenderà vita la manifestazione organizzata dall’Associazione Turistica Pro Loco Camporeale, con il patrocinio del Comune, nata per valorizzare e promuovere le risorse enogastronomiche, artistiche, artigianali e turistiche della zona. Un programma fitto di visite guidate, degustazioni, workshop, cooking show, che si alterneranno con una mostra di moto e auto d’epoca, spettacoli di musica dal vivo e numerose altre iniziative.

Camporeale, nota come “città del vino e del legno”, è profondamente ancorata alle tradizioni culturali legate a questi due elementi e la storia di questo piccolo comune dell’entroterra palermitano che si trova a 440 metri sul livello del mare, è strettamente legata alle sorti delle coltivazioni che, più di tutte, raccontano la storia del Mediterraneo: il frumento, le olive e il vino, con eccellenze note ed apprezzate a livello internazionale. Intorno a queste risorse si è evoluto il tessuto urbano e obiettivo dei Camporeale Days è proprio quello di raccontarle e promuoverle.

Per tre giorni, dunque, appassionati del turismo sostenibile e dei metodi di produzione tradizionali e biologici, giornalisti, operatori del settore, potranno trovare qui interessanti spunti di riflessione e approfondimento.

Nel villaggio espositivo allestito lungo il corso principale del paese e all’interno del Baglio del Palazzo del Principe, si potranno degustare vini e altri prodotti gastronomici con gli artigiani pronti a raccontare storie e metodi di produzione legati ad ogni singolo prodotto.

Uno dei momenti clou della manifestazione sarà l’approfondimento tematico dei workshop, inoltre il programma prevede visite guidate alle aziende con bus navetta, degustazione e vendita di vini e prodotti tipici, mostre di prodotti artigianali e ancora visite guidate ad alcuni dei monumenti e palazzi più importanti del paese come il Palazzo del Principe, il Museo Camporeale e il Santuario della Madonna dei Peccatori. E ancora mostre di auto e moto d’epoca e spettacoli di musica dal vivo.

Per il programma completo visita il sito www.caporealeday.it

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Eventi Focus On News

Camporeale Days, i prodotti enogastronomici dell'Alto Belice in mostra dal 5 al 7 ottobre

Giunta alla sua V Edizione, torna Camporeale Days, la manifestazione organizzata dall’Associazione Turistica Pro Loco Camporeale, con il patrocinio del Comune.

La manifestazione nasce per valorizzare e promuovere le risorse enogastronomiche, artistiche, artigianali e turistiche della zona.

Un programma fitto di visite guidate, degustazioni, workshop, cooking show, che andranno in scena da Venerdì 5 a Domenica 7 ottobre, ed alle quali si alterneranno una mostra di moto e auto d’epoca, spettacoli di musica dal vivo e numerose altre iniziative.

Camporeale Days è rivolta a tutti coloro i quali siano alla ricerca di produzioni agroalimentari e artigianali di nicchia, agli appassionati del turismo sostenibile e dei metodi di produzione tradizionali, biologici e salutari, a giornalisti e operatori del settore.

Nel villaggio espositivo allestito lungo il corso principale del paese e all’interno del Baglio del Palazzo del Principe, si potranno degustare vini e altri prodotti gastronomici.

I momenti clou della manifestazione saranno:

  • l’approfondimento tematico dei workshop
  • visite guidate alle aziende con bus navetta
  • degustazione e vendita di vini e prodotti tipici
  • mostre di prodotti artigianali
  • visite guidate ad alcuni dei monumenti e palazzi più importanti del paese come il Palazzo del Principe, il Museo Camporeale e il Santuario della Madonna dei Peccatori.

E ancora mostre di auto e moto d’epoca, spettacoli di musica dal vivo e la Motocavalcata dell’Alto Belice prevista per domenica 7 ottobre e organizzata dall’Associazione “Camporeale in moto”, con un percorso di circa 45 Km di difficoltà soft, media e hard.

Venerdì 5 ottobre, alle 11.30, a Camporeale sarà presentata l’Enoteca “Del Baglio” che l’Amministrazione comunale ha concesso in comodato d’uso per la gestione all’Associazione Turistica Pro Loco Camporeale e che diventerà Ufficio di Informazione e Accoglienza ai turisti riconosciuto dall’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo e si occuperà di promuovere e valorizzare lungo tutto l’arco dell’anno le produzioni enologiche ed agroalimentari del territorio dell’Alto Belice.

Il programma completo della manifestazione è consultabile sul sito www.camporealeday.it

Immagini: Camporeale Days
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Cantine Eventi Focus On Gusto Soste di Gusto Vino

Cantine Aperte 2017, Sallier De La Tour

Domenica 28 Maggio. Come ogni anno, da oltre 20 anni, il Movimento Turismo del Vino promuove (e con gran successo di pubblico) l’evento Cantine Aperte. L’ultima domenica del mese di maggio molti produttori di vino aderiscono a questa giornata di festa per tutti i winelover d’Italia.

Non potevo farmi scappare l’evento. Con gli amici Rossana, Emanuele e Davide decidiamo di andare a visitare un territorio votato al Syrah e quindi scegliamo di visitare la cantina Salire De la Tour. Siamo nella Valle dello Jato, a Camporeale, in provincia di Palermo. Il territorio ricade nell’area di produzione della Monreale DOC. Una DOC, quella di Monreale, che ha accolto un vitigno internazionale che, negli anni, si è sentito sempre più a suo agio in queste terre: il Syrah, che ha trovato nella Valle dello Jato una casa accogliente.

L’azienda, che comprende quasi 80 ettari di terra e una cantina per la vinificazione, è gestita da Tasca D’Almerita. Un tocco liberty in piena campagna. Qui nascono i quattro monovarietali, Nero d’Avola, Syrah, Grillo e Inzolia e il cru Monaca, altro Syrah in purezza che segue un affinamento più lungo.

Nero d’Avola 2015
Il Nero d’Avola dalle due anime, quella affinata in acciaio e quella in legno. Non mancano, al naso così come al palato, le tipicità della frutta rossa e della liquirizia, unite a quel legno che rende i tannini del Nero d’Avola più gentili.
Syrah 2015
Un bel rosso rubino, dalla sfumature violacee, che sa di frutti neri e spezie, in primis il pepe, caratteristica tipica dei più grandi Syrah al mondo. Qui si arricchisce di profumi di macchia mediterranea, di ribes nero e mora.
Grillo 2016
Semplice, fresco, sapido e anche di buona persistenza. Un Grillo pronto e piacevole.
Inzolia 2016
I suoi sentori sono molto siciliani e ricordano i profumi di zagara e mandorle. Fresco e buona beva.
La Monaca 2014
La Monaca, dal nome della storica cantina, nasce da una selezione delle migliori uve di Syrah della Tenuta. Un vino che affina 18 mesi in rovere francese e 6 mesi in bottiglia. Rosso rubino intenso. Note nere e profonde, balsamiche e speziate, miste a una freschezza mediterranea.

La giornata, che ha previsto anche una visita dei vigneti e della cantina di vinificazione, prosegue tra un assaggio di vino ed un’altro, fino a completare tutta la linea. La giornata si conclude quindi con grande soddisfazione, quella di aver scoperto un bellissimo territorio ed una bella azienda.

Tenuta Sallier de La Tour

Contrada Pernice
90043 – Camporeale (PA)
Tel. +39 091 6459750
Tel. +39 091 6459712
tenutasallier@tascadalmerita.it
www.tascadalmerita.it
Foto: Ignazio Perez