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Alessandro di Camporeale e la nuova Monreale DOC, un connubio di novità e qualità

Siamo a Camporeale, nell’Alto Belice, in provincia di Palermo. Qui, nella pianura di Mandranova e in un territorio che varia dai 400 ai 600 metri slm, la famiglia Alessandro produce vini da quattro generazioni.

Anna si occupa di enoturismo, Benedetto è l’enologo, il secondo Benedetto si occupa di marketing. Questi tre cugini rappresentano l’ultima delle quattro generazioni che porta avanti l’azienda vitivinicola Alessandro. Prima di loro i loro padri, e ancora prima i loro nonni. Dai primi del ‘900 qui si coltiva la vite e si produce vino.

L’idea della famiglia Alessandro è semplice: produrre vini partendo dal vigneto e puntando sulle buone pratiche enologiche. Vini che nascono in vigna, tra i 40 ettari di filari coltivati principalmente a Nero d’Avola, Syrah, Catarratto e Grillo.

Qui il clima è mite​​, non arido, con significative escursioni termiche tra il giorno e la notte. In questi terreni, argillosi e calcarei, tutte le attività sulla vite sono condotte manualmente, dalla potatura alla vendemmia.

Tutti i vini dell’azienda Alessandro di Camporeale sono prodotti con uve proveniente dalla tenuta di famiglia. Benedetto, responsabile della produzione, vinifica in una moderna cantina, dotata delle migliori attrezzature per l’affinamento e la maturazione dei vini.

Per il Syrah, fiore all’occhiello dell’azienda e di questo territorio che ricade nella Monreale DOC, vengono utilizzati tonneau in rovere francese per un affinamento di circa dodici mesi, cui segue almeno un altro anno in bottiglia a una temperatura costante di 18 °C.

Alessandro di Camporeale ha speso tante forze ed energie negli ultimi anni per riuscire ad arrivare, insieme con gli altri produttori del territorio, ad un nuovo disciplinare per la Monreale DOC, nuovo disciplinare che prevede solo quattro cultivar (rispetto alle 12 precedenti): Catarratto, Insolia, Perricone e Syrah, unico vitigno internazionale che qui riesce ad esprimersi al meglio, tanto da non temere il confronto con i migliori Syrah di tanti altri Paesi.

I giorni del Camporeale Days 2021 sono stati l’occasione ideale per visitare questa azienda e per conoscere meglio i prodotti che produce. La degustazione, condotta da Anna Alessandro, è stata centrata sul Catarratto con il quale l’azienda produce un metodo classico e due bianchi, il Benedè e il Vigna di Mandranova. Di quest’ultimo abbiamo degustato tre annate. Subito dopo abbiamo potuto degustare anche il Monreale Catarratto DOC 2019 e il MNRL Syrah Vigna di Mandranova 2016. Scopriamoli!

Catarratto Metodo Classico 2017

100% Catarratto Extra Lucido, extra brut millesimo 2017, 36 sui lieviti. Al calice si presenta con un giallo paglierino brillante, un perlage fine. Al naso emergono le note varietali del catarratto, note vegetali e agrumate. Il sorso conferma le note varietali e ci mostra freschezza ed eleganza.

Benedè Catarratto 2020

Un catarratto fresco, dal colore giallo paglierino. Al naso è fragrante con profumi di agrumi, pesca, mandorla. Piacevolmente vivace e persistente.

Catarratto Vigna di Mandranova 2018

Giallo paglierino tenue e luminoso. Emergono le caratteristiche varietali, fra tutte le note agrumate e floreali, mela verde e spezie dolci. Buona acidità e struttura. Equilibrato e persistente.

Catarratto Vigna di Mandranova 2017

Giallo paglierino intenso. Anche qui il Catarratto fa sentire i profumi di agrumi e le note floreali, con uno spettro olfattivo che cresce nel terziario e nel minerale. Fresco e di corpo. Lungo ed equilibrato.

Catarratto Vigna di Mandranova 2016

Giallo paglierino carico. Vengono confermate tutte le caratteristiche della annate precedenti, con una leggera prevalenza dei sentori terziari che riescono a dare una bella complessità. Un vino di corpo, di buona freschezza e di grande struttura. Lungo ed armonico.

Monreale Catarratto DOC 2019

Questa annata sancisce ufficialmente l’entrata di questo Catarratto di Alessandro di camporeale nella nuova denominazione Monreale DOC. 100% Catarratto Extra Lucido, affina 12 mesi in acciaio sulle fecce fini e una piccola parte 12 mesi in tonneau di rovere francese.

Il colore è giallo paglierino, con riflessi verdolini. Al naso è complesso, emergono note fruttate e floreali. Su tutte le note agrumate, di fiori bianchi, di spezie delicate. Un vino dalla spiccata acidità e di buona struttura. Equilibrato e persistente.

MNRL Syrah Vigna di Mandranova 2016

Un vino che si presenta al calice di un bel colore rosso rubino profondo. L’affinamento di 14 mesi in tonneau di rovere francese lo arricchisce con un bouquet di profumi particolarmente complesso, caratterizzato da una delicata speziatura e da note di ginepro e liquirizia. Al palato è possente, fresco, ammaliante, con un tannino morbido e un finale leggermente sapido.

Alessandro di Camporeale
Camporeale · Palermo

Tel. +39 0924 37038
Email info@alessandrodicamporeale.it

www.alessandrodicamporeale.it

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La settima edizione del Camporeale Days si è conclusa con grande successo

Cresce l’interesse per il Camporeale Days, l’evento che mette al centro le eccellenze del territorio dell’Alto Belice

Circa 40 le aziende partecipanti. Oltre quattordici mila le presenze alla VII edizione della manifestazione. L’evento Camporeale Days 2021 è un successo, con un risultato, post pandemia, che supera le aspettative.

La kermesse di Camporeale, in provincia di Palermo, organizzata dall’Associazione Turistica Pro Loco Camporeale con il patrocinio del Comune, nasce per valorizzare e promuovere le risorse enogastronomiche, artistiche, artigianali e turistiche del territorio dell’Alto Belice, e quest’anno registra il tutto esaurito anche per workshop, masterclass e visite in cantina.

Tre giorni all’insegna di visite guidate in cantina, degustazioni, workshop, cooking show, alternate a mostra di moto e auto d’epoca, spettacoli teatrali e numerose altre iniziative, che hanno portato all’interno del Baglio e del Palazzo del Principe e lungo la via Roma di Camporeale un numero di visitatori superiore del 10 per cento rispetto al 2019. Un risultato inaspettato per un evento che è ripartito dopo aver saltato un anno a causa della pandemia da Covid-19.

Tema protagonista di questa edizione è stato il grano. La Sicilia già all’epoca dell’occupazione romana era nota come “il granaio di Roma”. Oggi le cultivar dell’isola, antiche o moderne che siano, riescono a dare prodotti di indiscussa qualità. Ne sono dimostrazione le produzioni delle locali aziende, tra le quali il Pastificio Feudo Mondello, che produce pasta e semole da grano duro siciliano coltivato nei 270 ettari di terra che attorniano il pastificio; Camadial, produttori di riso siciliano e di pasta fatta con grano duro e grani antichi siciliani; i Raccolti di Tobia, impegnati nella ricerca delle sementi di varietà antiche e autoctone siciliane, allo scopo di riportare sul territorio i sapori e i profumi originali dell’isola.

Non sono mancate le tante aziende vitivinicole presenti a Camporeale e nelle città limitrofe, ognuna delle quali riesce ad esprimere il territorio nel calice con un’identità ben precisa: Alessandro, Candido, Sallier de la Tour, Todaro, Porta del Vento e tanti altri ancora (qui trovate l’elenco completo di tutti gli espositori).

Vini riconoscibili che, in larga parte, rientrano nella Monreale DOC. E proprio questa edizione del Camporeale Days è stata l’occasione per presentare la nuova Monreale DOC e il nuovo disciplinare. Il vecchio disciplinare di questa denominazione, nata nel 2000, ammetteva 12 varietà. Oggi il nuovo disciplinare riduce queste varietà a 4, Catarratto e Insolia per i bianchi, Perricone e Syrah per i rossi. Quest’ultimo, unico vitigno internazionale presente nella DOC, è ormai considerato il portabandiera dei vini di questo territorio, avendo trovato qui le condizioni ideali per produrre vini di grande interesse.

Tante anche le aziende che hanno preparato ed esposto le loro tipicità e le loro produzioni artigianali. Tra gli stand era possibile gustare lo sfincione, la sciavata, la pasta fatta con i grani locali, e ancora formaggi e salumi tipici.

A partecipare alla manifestazione sono stati perlopiù appassionati, addetti ai lavori, visitatori e turisti in cerca di produzioni agroalimentari e artigianali di nicchia, appassionati del turismo sostenibile e dei metodi di produzione tradizionali e biologici, desiderosi di saperne di più su un territorio ricco di coltivazioni che raccontano la storia del Mediterraneo come la produzione di frumento, quella olivicola e quella vitivinicola. Sold out le visite nelle cantine del territorio e gli approfondimenti tematici sul vino.

“Ci stava a cuore la ripartenza, la possibilità di riattivare la macchina organizzativa di quest’evento così importante per il territorio – ha affermato Benedetto Alessandro, presidente della Pro Loco -. Camporeale Days è cresciuto nel tempo e offre un supporto alle aziende per fare conoscere le risorse agroalimentari, turistiche e artigianali dell’Alto Belice. Non è stata un’edizione semplice da organizzare, ma tutto è stato fatto in sicurezza, con limitazioni dei posti disponibili per masterclass e cooking show e con accesso controllato e limitato ai possessori di Green Pass. Qualche timore iniziale sulla riuscita c’è stato, considerando le risorse messe in campo. Non ci aspettavamo una simile risposta dal pubblico. Il risultato ci inorgoglisce. Per noi significa che sta crescendo l’attenzione verso la manifestazione e si diffonde l’interesse per il territorio e per i suoi prodotti. Lavoreremo alla prossima edizione portando avanti la nostra missione, che è quella di affermare l’evento come punto di riferimento per appassionati winelovers e addetti al settore di tutta la Sicilia”.

“Andiamo avanti convinti che sia esattamente questa la strada da percorrere per dare il giusto valore ad un territorio. Questa ripartenza ci dona l’entusiasmo di fare sempre meglio”, ha concluso Alessandro.

Guarda il video a cura di TrmWeb.

www.camporealeday.it

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Gusto Vino

MNRL Vigna di Mandranova, Alessandro di Camporeale presenta il nuovo Cru di Syrah Monreale DOC

Il nuovo Cru di Syrah presentato dall’azienda vitivinicola Alessandro di Camporeale, MNRL Vigna di Mandranova, si inserisce nel percorso di rivalutazione della Monreale DOC.

MNRL Vigna di Mandranova è la nuova creatura di Alessandro di Camporeale, la migliore interpretazione di Syrah, frutto esclusivo di un unico vigneto e delle migliori annate prodotte dall’azienda. MNRL come Monreale, ma senza le vocali, a formare quasi un acronimo che rimanda immediatamente al territorio in cui questo vino nasce.

Siamo nel territorio della Monreale DOC, tra le denominazioni più estese della provincia di Palermo. La zona geografica di questa denominazione copre un’ampia area della Sicilia nord occidentale, comprendente parte del comune di Monreale e del comune di Piana degli Albanesi, nonché l’intero territorio dei comuni di Camporeale, San Giuseppe Jato, San Cipirello, Santa Cristina Gela, Corleone e Roccamena.

MNRL Vigna di Mandranova di Alessandro di Camporeale si inserisce nel percorso di rivalutazione di questa DOC anche se potrà rivendicarne l’appartenenza solo a partire dalle prossime annate.

“Siamo entrati a far parte di questa Doc quest’anno e potremo dichiararlo in etichetta con l’annata 2019 che uscirà sul mercato nel 2022″

spiega il responsabile marketing dell’azienda Benedetto Alessandro, e sempre sulla Monreale DOC ci dice che

“C’è in corso un grande progetto di rivalutazione con l’intenzione di ridurre le varietà ammesse a quattro: due bianchi, Catarratto e Inzolia, e due rossi, Perricone e Syrah. La presenza del Syrah, unica internazionale tra le varietà ammesse, sta a testimoniare proprio l’importanza che ha assunto negli anni per questo territorio”

Dopo i Cru di Catarratto e di Grillo, arriva dunque sul mercato anche il Cru di Syrah, nato da uve coltivate in collina, ad un’altitudine di circa 360 metri sul livello del mare, dove si adagia un vigneto di quasi un ettaro che guarda a nord-est. In questo appezzamento molto fresco e ventilato e irradiato dai raggi del sole nelle prime ore della giornata, crescono le uve di Syrah del MNRL (Monreale) Vigna di Mandranova.

“Crediamo nell’importanza della zonazione per dare ancora più forza e carattere ad un vitigno che ha dimostrato, negli anni, di essersi perfettamente integrato in questo territorio nel quale riesce ad esprimersi al meglio delle sue caratteristiche e vogliamo iniziare a parlare di Cru per il Syrah come abbiamo già fatto per altri due vitigni inseriti nella nostra linea Vigna di Mandranova”

Con queste parole l’enologo dell’azienda, Benedetto Alessandro (omonimo e cugino del responsabile marketing), ci introduce al vino.

Un vino che si presenta al calice di un bel colore rosso rubino profondo. L’affinamento in legno lo arricchisce con un bouquet di profumi particolarmente complesso, caratterizzato da una delicata speziatura e da note di ginepro e liquirizia, impreziosito nel finale da una leggera nota affumicata. Al palato è possente, fresco, ammaliante, con un tannino setoso e un finale leggermente sapido.

Un raffinato Cru di Syrah, frutto esclusivo delle migliori annate e delle peculiarità del territorio da cui proviene. Estremamente ricco e avvolgente, sorprende per l’impeccabile equilibrio tra struttura e freschezza e per il bouquet elegante e complesso. Un vino di grande fascino e personalità.

L’azienda vitivinicola Alessandro di Camporeale nasce nel piccolo centro agricolo di Camporeale, in provincia di Palermo, alle falde delle colline che sovrastano la pianura di Mandranova, un territorio ricco di fascino dove l’agricoltura è sempre stata l’attività prevalente. Un territorio posto tra 400 e 600 metri sul livello del mare dove si estendono i 40 ettari di vigneto, su un totale di 50, di cui 2 destinati alla produzione di olio. È in questi terreni argillosi e calcarei che la famiglia Alessandro punta alla valorizzazione di varietà autoctone, come Nero d’Avola, Catarratto e Grillo, e di varietà internazionali come Syrah e Sauvignon Blanc.

Una famiglia impegnata in viticoltura sin dai primi del 900, che vede nei fratelli Rosolino, Antonino e Natale, affiancati dai figli Anna, Benedetto e Benedetto, gli artefici di una rivoluzione produttiva centrata sulla conduzione perfetta e meticolosa del vigneto e sull’innovazione enologica: tutte le attività sulla vite sono condotte manualmente, seguendo i principi dell’agricoltura biologica, secondo i ritmi di una viticoltura attenta a produrre uve di altissimo pregio da cui si ricavano vini di grande qualità.

Alessandro di Camporeale
Contrada Mandranova
90043 Camporeale (PA)

www.alessandrodicamporeale.it