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Santo Petrocciani è lo chef vincitore del Campionato Italiano di Cous Cous

Lo chef palermitano si impone tra i sei partecipanti con un “Tirami Cous Cous”

È Santo Petrocciani di Palermo lo chef vincitore del Campionato italiano di cous cous Conad, la competizione che ha visto sfidarsi sei chef italiani nell’ambito della 24^ edizione del Cous Cous Fest, il festival internazionale dell’integrazione culturale in corso a San Vito lo Capo fino a domenica 26 settembre. Dieci giorni di appuntamenti sul palco tra sfide di cucina, cooking show e degustazioni per il festival prodotto dall’agenzia Feedback in collaborazione con il Comune di San Vito Lo Capo e supportato da Bia Spa, Conad, UniCredit e Icare.

Santo Petrocciani, classe 93, ha conquistato la giuria tecnica, presieduta da Enzo Vizzari, critico enogastronomico, e composta da Sonia Peronaci, fondatrice di Giallo Zafferano e da Stefano De Gregorio, resident chef del Saporie Lab a Milano, con una ricetta di cous cous dolce, il Tirami CousCous. Lo chef, che ha lavorato in diversi ristoranti tra Palermo e Roma ed ora insegna in una scuola di formazione sulla ristorazione a Palermo, è stato premiato sul palco da Francesco Cicognola, direttore generale Pac2000 A Conad, main sponsor del festival. La sua ricetta, una semola di cous cous croccante aromatizzato al caffè e zenzero, con crema al mascarpone, crumble al cacao, arancia candita e pistacchi di Sicilia, ha conquistato anche uno dei premi speciali assegnati dalla giuria tecnica, offerto da Bia CousCous.

Ad essere premiata sul palco anche la palermitana Liliana Billitteri, che lavora a Milano nella consulenza strategica per ristoranti e realtà operanti nel settore food. La sua ricetta, dal titolo Cùscusu sapurìtu, ha vinto il premio speciale per la sostenibilità offerto da UniCredit e consegnato da Roberto Cassata, Responsabile rapporti con il territorio Sicilia di UniCredit. Con la vittoria conquistata al Campionato italiano Conad, Santo Petrocciani entra di diritto nella squadra italiana che parteciperà al Campionato del mondo di cous cous, al via da giovedì, con chef partecipanti da 8 Paesi: Afghanistan, Argentina, Italia, Marocco, Mauritius, Romania, Senegal e Spagna.

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Vino, Cibo e Artigianato al Camporeale Day 2021

Nel villaggio espositivo si potranno degustare e acquistare i prodotti e sarà possibile visitare anche alcune cantine del territorio.

Dall’1 al 3 ottobre 2021, all’interno del Baglio e del Palazzo del Principe, avrà luogo la settima edizione di Camporeale Day, la manifestazione volta a valorizzare e promuovere le risorse enogastronomiche, artistiche, artigianali e turistiche dell’Alto Belice organizzata dall’Associazione Turistica Pro Loco Camporeale con il patrocinio del Comune di Camporeale.

Il territorio dell’Alto Belice si estende a Sud di Palermo, verso l’interno dell’Isola, in un’area popolata sin dall’antichità. Greci, Punici e Romani, Bizantini, Arabi e Normanni si sono succeduti nel controllo e nel dominio di questi luoghi fino alla formazione del Regno di Sicilia.

Un territorio profondamente ancorato alle tradizioni culturali legate all’agricoltura con eccellenze riconosciute ed apprezzate a livello internazionale che raccontano la storia del Mediterraneo: il frumento, l’olio e il vino.

Tali risorse rappresentano la cultura e il nucleo delle tradizioni intorno alle quali si è evoluto il tessuto urbano, e a fianco ad esse si sono sviluppate produzioni artigianali locali di grande pregio come quella del legno, innanzitutto, e quella del ferro, nonché quelle strettamente legate alla vita sociale della popolazione come la lavorazione della ceramica e il ricamo dei tessuti.

La manifestazione è rivolta a tutti coloro i quali siano alla ricerca di produzioni agroalimentari e artigianali di nicchia, agli appassionati del turismo sostenibile e dei metodi di produzione tradizionali, biologici e salutari, nonché a giornalisti e operatori del settore.

Nel villaggio espositivo si potranno degustare e acquistare i prodotti e sarà possibile visitare anche alcune cantine del territorio. La manifestazione sarà scandita da un calendario di workshop sulle specialità agroalimentari e gastronomiche del territorio. In programma anche visite in navette delle cantine, visite al Palazzo del Principe, al Santuario della Madonna dei Peccatori, una mostra di moto e auto d’epoca, spettacoli e tante altre iniziative.

www.camporealeday.it

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San Vito Lo Capo, al via domani l'edizione del Cous Cous Fest 2021

Dieci giorni di appuntamenti: sfide di cucina, cooking show e degustazioni.

Prende il via domani, venerdì 17 settembre, a San Vito Lo Capo la 24^ edizione del Cous Cous Fest. Fino al 26 settembre la cittadina di San Vito Lo Capo torna ad ospitare il festival internazionale dell’integrazione culturale. Dopo lo stop dello scorso anno, a causa dell’emergenza sanitaria, l’evento torna all’insegna dello slogan “Together again”  ma rimodulato nel suo format, nel rispetto della normativa anti-Covid. Il menu è sempre ricco: dieci giorni di appuntamenti sul palco tra sfide di cucina, cooking show e degustazioni in una nuova location, il Giardino del Santuario cui si accede esibendo il Green pass.

Niente concerti per evitare assembramenti ma anche alcune novità, come il RistoFest: la possibilità di degustare il cous cous comodamente seduti al ristorante. “Sarà un’edizione speciale – spiega il sindaco di San Vito Lo Capo, Giuseppe Peraino – perché, oltre ad essere l’edizione della ripartenza, torneremo a vivere l’evento nella location dove è nato, il Giardino del Santuario di San Vito martire, un posto di grande suggestione e bellezza dove si svolgeranno le degustazioni, i Campionati di cous cous e i cooking show. Torneremo dal vivo con grande emozione a celebrare il piatto della pace, riconosciuto patrimonio culturale immateriale dall’Unesco, e ad accogliere chef provenienti da tutto il mondo nel segno dell’accoglienza e dell’integrazione culturale”.

Si comincia domani con il Campionato italiano Conad: sei chef, selezionati tra candidature ricevute da tutta Italia, si sfidano per vincere il titolo di campione nazionale ed entrare di diritto nella squadra italiana partecipante al Campionato del mondo di cous cous, al via da giovedì 23 settembre, con chef partecipanti da 8 Paesi.

Liliana Billitteri da Milano ma palermitana d’origine, Calogero Paternostro e Santo Petrocciani di Palermo, Alessandro Cretella di Roma, Dino Perrone di Trani (Barletta) e Antonio Bellanca di Grotte (Ag) si affronteranno venerdì 17 e sabato 18 settembre in tre eliminatorie. Gli chef cucineranno live sul palco in una sfida a tempo giudicati da una giuria presieduta da Enzo Vizzari, critico enogastronomico, e composta da Sonia Peronaci, fondatrice di Giallo Zafferano e da Stefano De Gregorio, resident chef del Saporie Lab a Milano.

Il cous cous, in tutte le sue varianti, da quella tradizionale alle ricette internazionali, si potrà degustare alla Casa del cous cous sulla spiaggia, in modalità take away e alla Casa del cous cous del Giardino del Santuario con posti a sedere. Per quest’ultima l’accesso avviene attraverso green pass. I punti di degustazione sono aperti tutti i giorni dalle ore 12 alle ore 24. Il ticket ha un costo di 10€ e comprende una porzione di cous cous a scelta tra le varianti proposte, acqua o un bicchiere di vino e un caffè omaggio. Sul palco salgono anche grandi chef come Filippo La Mantia ed Andy Luotto che presenteranno le loro creazioni, naturalmente a base di cous cous. E ancora, spazio alla tradizione, con le ricette proposte dagli chef sanvitesi, tramandate di generazione in generazione, alle produzioni siciliane d’eccellenza, come il tonno rosso di Sicilia e ad alcune delle migliori etichette dell’isola con il wine tasting di Tenute Orestiadi.

Novità di quest’anno è l’iniziativa del Ristofest e la Cous scuola: una selezione dei migliori ristoranti di San Vito, di Macari e Castelluzzo, propone, a pranzo e cena, dei menu speciali a base di cous cous, acquistabili sul sito www.couscousfest.it o presso le biglietterie a San Vito Lo Capo. A tutti coloro che acquisteranno un menu a pranzo nei ristoranti convenzionati si darà la possibilità di assistere ad una Cous scuola, una lezione sull’incocciata del cous cous.

Tutti i giorni Radio live con RMC 101 e la possibilità di visitare la mostra fotografica San Vito Sauvage, a cura di Francesco Ferla, sulle bellezze naturalistiche selvagge del territorio. Tra le nuove partnership quella con Redbull Italia che promuoverà le Organics by Redbull, bevande biologiche presentate in varianti di gusto che saranno distribuite durante l’evento. Il festival sarà seguito inoltre ogni giorno da Telesud e Radio 102, media partner dell’evento, che proporranno servizi e interviste quotidiane. A condurre gli appuntamenti Andy Luotto, Sarah Castellana, Marzia Roncacci e Federico Quaranta.

16Il programma completo sul sito www.couscousfest.it/edizione-2021

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Birra Gusto

91026 Factory, il brand brassicolo siciliano simbolo di eccellenza del suo territorio

A Mazara del Vallo è tempo di ottima birra artigianale.

“D’unni c’è vista, nun ci voli prova”. Recita così un vecchio proverbio siciliano che credo non necessiti nemmeno di traduzione. E se ciò è vero per ciò che vediamo, lo è ancora di più per ciò che degustiamo. In questo caso però la prova che siamo di fronte ad un grande prodotto ce l’abbiamo in entrambe i sensi, perché la birra artigianale 91026 Factory di Giampaolo Caruso è bella alla vista ed è buona anche al palato.

Ebbene si, da oggi su Soste di Gusto si parla anche di birra, ed inauguriamo questa rubrica proprio con la 91026 Factory, ovvero il nuovo brand brassicolo siciliano nato dall’idea di Giampaolo Caruso e presente sul mercato da quasi un’anno.

Iconografie siciliane originali, colori caldi come solo la Sicilia sa regalare, profumi intensi che ricordano le belle giornate dell’Isola, sapori accesi che avvolgono il palato e tutti i sensi. Questo è 91026 Factory. Questa è la birra di Giampaolo Caruso.

Giampaolo, nato e cresciuto a Mazara del Vallo, laureato in Scienze della Comunicazione e con un master in Comunicazione e Marketing alla Sapienza di Roma, dopo una lunga esperienza nell’ambito della comunicazione, con la propria agenzia ma anche collaborando con altre realtà del territorio, decide di ritornare alla passione giovanile, ovvero la birra. E decide di farlo nella sua Sicilia, nella sua Mazara del Vallo. E anche grazie alle sue doti di comunicatore è riuscito a creare un progetto che fa parlare di se, così come possiamo ben vedere sui canali social Facebook e Instagram e così come si evince dal bellissimo spot ideato per il lancio della birra.

“Sin dal primo giorno che sono arrivato a Roma, avevo le idee chiare in testa: sarei tornato in Sicilia”, e così è stato. ”Facevo la birra con i kit – racconta – che sono tanto brutti quanto affascinanti. Lì ho percepito qualcosa e ho iniziato a studiare. Così ho rispolverato i miei studi da mastro birraio”.

Il borgo marinaro di Mazara del Vallo è già noto per le sue eccellenze enogastronomiche, uno fra tutti il gambero rosso, re delle tavole più pregiate. La birra ideata da Giampaolo si inserisce perfettamente in questo panorama di eccellenze in grado di rappresentare a testa alta i gusti e i sapori di un territorio unico.

La prima produzione è stata focalizzata sulla bianca, una Blanche Belgian Ale prodotta in 13mila bottiglie di diversi formati, già andati a ruba. E proprio come fanno i grandi chef che vanno alla ricerca dei migliori ingredienti per la creazione dei loro piatti, qui Giampaolo ha seleziona solo i migliori prodotti per produrre questa sua prima birra: grani antichi siciliani, quattro diversi luppoli e solo prodotti del territorio.

Il risultato è una birra fragrante, che si presenta alla vista di un bel colore giallo paglierino e con una schiuma compatta. Al naso prevalgono piacevoli profumi di arancia e coriandolo. Al palato questa birra sprigiona tutta la sua forza, mostrando il suo carattere deciso e un gusto inconfondibile, leggermente acidula, fresca e speziata.

Grazie alla sua buona struttura ed alla sua persistenza abbastanza lunga, la bianca 91026 può essere perfettamente abbinata a piatti mediamente elaborati, come carni bianche o pesce. Perfetta come aperitivo, magari accompagnata da piccoli finger food.

Una Blanche Belgian Ale fuori dal coro: unica, ben riconoscibile, e con un’identità sua. Una birra dedicata alla donna, in un progetto che vede sei creazioni ognuna delle quali associata ad un’icona siciliana. “Con questa birra, dedicata alla donna siciliana, forte e tenace, ma anche alla Sicilia madre terra, iniziamo una composizione narrativa che vedrà presto nuovi racconti”.

E proprio in questi giorni Giampaolo sta lavorando, oltre che alla seconda produzione di bianca, anche alla seconda birra, la Pilsner, questa dedicata all’uomo siciliano, già presentata a dicembre in un elegante confezione regalo.

Giampaolo, che al momento è un beer firm, ovvero un produttore senza birrificio, ma che conta di aprirlo al più presto, ha saputo trasferire tutta la bellezza di una terra in un progetto brassicolo davvero ben riuscito. Ispirato dai luoghi della sua Mazara del Vallo, dai colori che regalano i tramonti sul mare, dai profumi che il tipico borgo marinaro trasmette passeggiando tra i suoi vicoli ed i suoi cortili e che il vento porta via con se, mettendo insieme tutte queste emozioni e sensazioni, è riuscito a raccontarci una storia che è insieme bellezza per la vista e per il palato.

91026 Factory
di Giampaolo Caruso
+39 340 2763613
info@91026factory.it
Facebook · Instagram
www.91026factory.it

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Eventi Focus On News

WineUp Expo 2019, il meglio dell'enogastronomia siciliana a Marsala dal 7 al 10 Novembre

Ritorna a Marsala la manifestazione enogastronomica WineUp Expo. L’edizione 2019 andrà in scena a Marsala dal 7 al 10 novembre nella splendida location di Villa Favorita.

Vino, cibo ed enoturismo sono i temi principali di questa importante kermesse siciliana. Un grande evento che mette al centro la Sicilia e che vedrà Marsala diventare un villaggio globale delle eccellenze enogastronomiche siciliane.

Giunta alla sua terza edizione, WineUp Expo è nata per valorizzare in Italia e all’estero la cultura del vino e del buon cibo. Un format studiato per mettere in relazione persone, imprese e competenze con l’obiettivo finale di creare un evento che sappia coinvolgere visitatori e operatori professionali e per far crescere sempre di più il comparto dell’enogastronomia siciliana d’eccellenza. E ancora, valorizzare la peculiarità del territorio siciliano, la sua ricchezza di prodotti tipici e creare un vero e proprio sistema di qualità dell’agro-alimentare siciliano.

Il programma di quest’anno è ricco di incontri, dibattiti, degustazioni, masterclass, mostre. Tantissime le aziende che esporranno i loro prodotti nei quattro giorni dell’evento. Interessanti anche le masterclass di cucina con importanti Chef siciliani: Ciccio Sultano, Tony Lo Coco, Patrizia Di Benedetto, Claudio Ruta, Accursio Craparo, Antonio Fratello, Emanuele Massari, Francesco Arena, Gionatan Caruso, Daniele Vaccarella e Chicco Cerea.

Cuore dell’evento i due concorsi: il concorso culinario “La Medusa” e il concorso enologico nazionale “Venere Callipigia”.

Il concorso culinario “La Medusa” è diretto dallo Chef Paolo Austero e parteciperanno trentasei tra i migliori chef della cucina siciliana, i quali sono stati invitati a creare un nuovo menu che ha quale tema la “cucina tipica siciliana rivisitata a proprio gusto”. Menu che saranno valutati da una giuria di qualità formata da chef e giornalisti rinomati a livello internazionale, e che possono essere degustati anche dal pubblico acquistando il ticket.

Il concorso enologico nazionale “Venere Callipigia” vede invece come direttore il Sommelier Luigi Salvo. Anche qui una giuria tecnica formata da esperti e professionisti della degustazione, valuteranno le etichette in concorso, con degustazioni che avverranno rigorosamente alla cieca.

Inoltre ricordiamo il concorso Mixology rivolto ai migliori Bartender siciliani che si cimenteranno nella realizzazione di cocktails originali.

L’evento, in collaborazione con l’Associazione “Fiera Franca SS Salvatore, ospiterà anche la mostra “Art Food Vision”, una mostra sul connubio arte, vino e cibo. Tra le opere esposte durante il concorso 1°Edizione della Biennale Premio Punico 2019 sono state scelte dodici opere finaliste le quali serviranno ad esternare un sinergismo fra arte figurativa ed arte culinaria; un matrimonio fra creatività e innovazione dell’arte contemporanea e dove la peculiarità dei piatti realizzati si evidenzierà oltre che dalla bontà e dalla scelta delle eccellenze dei prodotti siciliani con la conseguente esaltazione dei sapori ma anche e sopratutto dalla sua rappresentazione decorativa ed artistica.

Dal programma elencato e dai nomi presenti, non possiamo che aspettarci un grande evento. Ma siamo sicuri anche che sarà una grande festa dell’enogastronomia siciliana.

WineUp Expo 2019
Marsala, 7-10 novembre

www.wineupexpo.it

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Gusto Vino

MNRL Vigna di Mandranova, Alessandro di Camporeale presenta il nuovo Cru di Syrah Monreale DOC

Il nuovo Cru di Syrah presentato dall’azienda vitivinicola Alessandro di Camporeale, MNRL Vigna di Mandranova, si inserisce nel percorso di rivalutazione della Monreale DOC.

MNRL Vigna di Mandranova è la nuova creatura di Alessandro di Camporeale, la migliore interpretazione di Syrah, frutto esclusivo di un unico vigneto e delle migliori annate prodotte dall’azienda. MNRL come Monreale, ma senza le vocali, a formare quasi un acronimo che rimanda immediatamente al territorio in cui questo vino nasce.

Siamo nel territorio della Monreale DOC, tra le denominazioni più estese della provincia di Palermo. La zona geografica di questa denominazione copre un’ampia area della Sicilia nord occidentale, comprendente parte del comune di Monreale e del comune di Piana degli Albanesi, nonché l’intero territorio dei comuni di Camporeale, San Giuseppe Jato, San Cipirello, Santa Cristina Gela, Corleone e Roccamena.

MNRL Vigna di Mandranova di Alessandro di Camporeale si inserisce nel percorso di rivalutazione di questa DOC anche se potrà rivendicarne l’appartenenza solo a partire dalle prossime annate.

“Siamo entrati a far parte di questa Doc quest’anno e potremo dichiararlo in etichetta con l’annata 2019 che uscirà sul mercato nel 2022″

spiega il responsabile marketing dell’azienda Benedetto Alessandro, e sempre sulla Monreale DOC ci dice che

“C’è in corso un grande progetto di rivalutazione con l’intenzione di ridurre le varietà ammesse a quattro: due bianchi, Catarratto e Inzolia, e due rossi, Perricone e Syrah. La presenza del Syrah, unica internazionale tra le varietà ammesse, sta a testimoniare proprio l’importanza che ha assunto negli anni per questo territorio”

Dopo i Cru di Catarratto e di Grillo, arriva dunque sul mercato anche il Cru di Syrah, nato da uve coltivate in collina, ad un’altitudine di circa 360 metri sul livello del mare, dove si adagia un vigneto di quasi un ettaro che guarda a nord-est. In questo appezzamento molto fresco e ventilato e irradiato dai raggi del sole nelle prime ore della giornata, crescono le uve di Syrah del MNRL (Monreale) Vigna di Mandranova.

“Crediamo nell’importanza della zonazione per dare ancora più forza e carattere ad un vitigno che ha dimostrato, negli anni, di essersi perfettamente integrato in questo territorio nel quale riesce ad esprimersi al meglio delle sue caratteristiche e vogliamo iniziare a parlare di Cru per il Syrah come abbiamo già fatto per altri due vitigni inseriti nella nostra linea Vigna di Mandranova”

Con queste parole l’enologo dell’azienda, Benedetto Alessandro (omonimo e cugino del responsabile marketing), ci introduce al vino.

Un vino che si presenta al calice di un bel colore rosso rubino profondo. L’affinamento in legno lo arricchisce con un bouquet di profumi particolarmente complesso, caratterizzato da una delicata speziatura e da note di ginepro e liquirizia, impreziosito nel finale da una leggera nota affumicata. Al palato è possente, fresco, ammaliante, con un tannino setoso e un finale leggermente sapido.

Un raffinato Cru di Syrah, frutto esclusivo delle migliori annate e delle peculiarità del territorio da cui proviene. Estremamente ricco e avvolgente, sorprende per l’impeccabile equilibrio tra struttura e freschezza e per il bouquet elegante e complesso. Un vino di grande fascino e personalità.

L’azienda vitivinicola Alessandro di Camporeale nasce nel piccolo centro agricolo di Camporeale, in provincia di Palermo, alle falde delle colline che sovrastano la pianura di Mandranova, un territorio ricco di fascino dove l’agricoltura è sempre stata l’attività prevalente. Un territorio posto tra 400 e 600 metri sul livello del mare dove si estendono i 40 ettari di vigneto, su un totale di 50, di cui 2 destinati alla produzione di olio. È in questi terreni argillosi e calcarei che la famiglia Alessandro punta alla valorizzazione di varietà autoctone, come Nero d’Avola, Catarratto e Grillo, e di varietà internazionali come Syrah e Sauvignon Blanc.

Una famiglia impegnata in viticoltura sin dai primi del 900, che vede nei fratelli Rosolino, Antonino e Natale, affiancati dai figli Anna, Benedetto e Benedetto, gli artefici di una rivoluzione produttiva centrata sulla conduzione perfetta e meticolosa del vigneto e sull’innovazione enologica: tutte le attività sulla vite sono condotte manualmente, seguendo i principi dell’agricoltura biologica, secondo i ritmi di una viticoltura attenta a produrre uve di altissimo pregio da cui si ricavano vini di grande qualità.

Alessandro di Camporeale
Contrada Mandranova
90043 Camporeale (PA)

www.alessandrodicamporeale.it

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A San Vito Lo Capo torna la rassegna enogastronomica "Tempuricapuna"

Degustazioni, cooking, concerti e uscite in barca con i pescatori. Carmen Ferreri e babil On Suite venerdì in concerto gratuito. Sabato il cabaret di Toti e Totino.

Degustazioni, uscite in barca, musica e spettacoli. A San Vito Lo Capo, da venerdì 11 a domenica 13 ottobre, torna Tempuricapuna, la rassegna alla settima edizione dedicata al pesce capone. La manifestazione prende il nome dalla tipica espressione dei pescatori di San Vito Lo Capo che annuncia, appunto, l’arrivo della stagione dei caponi, le lampughe che si pescano durante l’autunno a ridosso della costa sanvitese. Sarà un weekend alla scoperta del gusto e delle tradizioni di questo pesce azzurro dalle grandi proprietà nutrizionali, ma anche dedicato al divertimento con tanti momenti di intrattenimento in piazza Santuario.

”Dopo sette anni di assenza – ha detto Giuseppe Peraino, sindaco di San Vito Lo Capo – abbiamo voluto riproporre una rassegna che valorizza una delle risorse economiche del comprensorio a cui sia i cittadini che i visitatori sono molto legati e mostravano di apprezzare. Anche ad ottobre la nostra cittadina è pronta ad accogliere un pubblico interessato alla pesca, alle sue antiche tradizioni e appassionato della gastronomia locale”.

Tempuricapuna è rivolta alla scoperta di storie e tradizioni antiche, legate alla pesca e al mare, ma nello stesso tempo è l’occasione per assaporare le delizie e i profumi del pesce capone che si potranno degustare al villaggio gastronomico nell’ambito di “Tempu ri manciari”. Nella tendostruttura allestita sulla spiaggia, all’altezza di via Savoia si potranno assaggiare le busiate al pesto trapanese, il capone fritto e arrostito e melone giallo, accompagnati da un bicchiere di vino. Il biglietto per le degustazioni, che si svolgeranno venerdì sera, dalle 19 alle 23 e sabato e domenica sia a pranzo che a cena, costa 10 euro. Ogni giorno in programma anche i laboratori gastronomici di “Tempu ri storie, sapuri e pignate”, condotti dalla giornalista Stefania Renda che saranno l’occasione per conoscere e degustare le raffinate ricette dei ristoratori locali (Giuseppe Salmeri, Angela Abrignani, Enzo Caradonna e Matteo Napoli) a base di capone. L’ingresso è libero fino all’esaurimento dei posti disponibili ritirando la card gratuita presso la biglietteria. Sabato e domenica mattina è “Tempu ri piscari”: visitatori e turisti potranno salire in barca con i pescatori di San Vito Lo Capo e vivere, da vicino, l’emozione del mare, lasciandosi guidare dalle mani esperte di chi, da sempre, conosce i segreti del mare e il profumo della costa (biglietto 25 euro). L’appuntamento più colorato è quello con “Tempu ri mircatu”, l’appuntamento che farà rivivere i suoni, le suggestioni e le atmosfere tipiche di un mercato del pesce con un’asta pubblica delle migliori specie ittiche a cura della pescheria di Alfonso Battaglia (sabato e domenica alle 10). Per i piccoli visitatori, sabato alle ore 12, c’è l’appuntamento “Tempu ri iucari e imparari”: un laboratorio creativo sul tema del mare a cura del Collettivo Mandala di Trapani (ingresso libero ritirando le card in biglietteria).

Al calar del sole, in piazza Santuario, gli spettacoli gratuiti. Venerdì sera si comincia con il concerto della giovane cantautrice siciliana Carmen Ferreri, secondo posto lo scorso anno al Serale del talent Amici, cui seguirà l’esibizione dei Babil On Suite, il gruppo di dj, musicisti e compositori catanesi dei che ha già collaborato con musicisti del calibro di Lucio Dalla, Mario Venuti, Max Gazzè, Samuele Bersani e tanti altri. Sabato sera lo spettacolo di cabaret “Eccoci qua” del duo comico palermitano Toti e Totino.

Programma completo sul sito www.tempuricapuna.it

Comunicato Stampa

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"Provvidenza" il dolce dedicato a Giovanni Verga dallo chef Andrea Finocchiaro

Domani, lunedì 30 Settembre alle ore 10.30 a Palazzo degli Elefanti a Catania, alla presenza del sindaco Salvo Pogliese, lo chef Andrea Finocchiaro presidente dell’associazione Ristoworld Italy presenterà il dessert di sua creazione “Provvidenza” che rende omaggio all’opera “I Malavoglia” di Giovanni Verga. Previsti gli interventi di Gioconda Lamagna, direttore del Parco Archeologico e Paesaggistico di Catania e Valle delle Aci, Giovanni Laudani, dirigente dell’Ufficio Progettazione & Valorizzazione dei Siti dipendenti e Restauri Unità Casa Museo Giovanni Verga, Giuseppe Manitta, scrittore, saggista e critico letterario, Anna Martano, prefetto dell’Accademia Italiana Gastronomia Storica, Carla Verga e figli, discendenti dello scrittore. I lavori saranno moderati da Marcello Proietto di Silvestro, direttore della rivista Ristonews Ristoworld.

La ricetta del dolce, che nei suoi ingredienti si richiama ai profumi e ai sapori della terra di Sicilia rievocati dal Verga nel suo romanzo e nelle sue novelle come il limone, la nespola, il lupino, sarà donata alla comunità etnea e il prodotto finale, senza scopo di lucro, sarà messo a disposizione di tutte le pasticcerie e dei privati che saranno liberi di riprodurlo secondo la ricetta originale.

La mattinata si concluderà con una degustazione del dessert e la successiva visita alla Casa Museo Giovanni Verga.

Andrea Finocchiaro è un giovane chef catanese, presidente dell’Associazione Internazionale di cuochi e pasticceri Ristoworld Italy, composto da oltre cinquemila professionisti del settore enogastronomico presenti con delegazioni in tutto il Mondo. Compito dell’Associazione è quello di valorizzare i prodotti enogastronomici, architettonici e culturali d’Italia facendoli conoscere a livello internazionale tramite i referenti. Ristoworld dedica a Giovanni Verga il dessert in onore del famoso romanzo omonimo. Proprio partendo da quanto lì è scritto, il dolce ripropone ingredienti che richiamano il testo. È infatti composto da un pan genoise a base di farina di lupini, simbolo di povertà ma anche di speranza e spirito di sopravvivenza; una crema di limone, aspra come certi momenti della vita della famiglia Toscano, protagonista del romanzo, che nella storia subisce la perdita di un figlio; una gelèe di nespole, icona della Casa del Nespolo: la casa, focolare e rifugio domestico, è un luogo molto importante per i personaggi che cercano prima di conservare e poi, una volta persa, di riavere quella casa così colma di ricordi; una meringa italiana che avvolge tutto e che, proprio come l’amore dei genitori e dei figli, abbraccia e tiene insieme ogni cosa. In cima una foglia d’oro, simbolo di avarizia e potere che contrasta con la base povera, a sottolineare maggiormente la disparità sociale tra ricchi e poveri e la visione pessimistica del Verga per cui le disgrazie si succedono l’una dopo l’altra all’interno della famiglia Toscano fino ad affondare le sorti di tutti i componenti che non possono fare altro che subirle con rassegnazione.

Il progetto, che ha ricevuto il patrocinio del Comune di Catania, della Regione Siciliana Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e dell’Assemblea Regionale Siciliana vede la partecipazione dell’Accademia Italia Gastronomia e Gastrosofia.

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Dal 4 al 6 ottobre la VI Edizione di Camporeale Days

Degustazioni, workshop, masterclass e visite guidate dedicate alle eccellenze del territorio dell’Alto Belice

Colline e vallate ricche di filari di viti e olivi, un significativo patrimonio zootecnico, una ricca tradizione di lavorazione del legno che affonda le sue radici nella storia stessa di questi luoghi. Camporeale, piccolo comune di 4 mila abitanti, nella parte orientale del Val di Mazara, al confine delle province di Agrigento, Trapani e Palermo e a cavallo tra la Doc Alcamo e la Doc Monreale, anche quest’anno celebra il territorio e stappa la sesta annata di Camporeale Days.

Venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 ottobre, all’interno del Baglio e del Palazzo del Principe e lungo il corso principale, prenderà vita la manifestazione organizzata dall’Associazione Turistica Pro Loco Camporeale, con il patrocinio del Comune, nata per valorizzare e promuovere le risorse enogastronomiche, artistiche, artigianali e turistiche della zona. Un programma fitto di visite guidate, degustazioni, workshop, cooking show, che si alterneranno con una mostra di moto e auto d’epoca, spettacoli di musica dal vivo e numerose altre iniziative.

Camporeale, nota come “città del vino e del legno”, è profondamente ancorata alle tradizioni culturali legate a questi due elementi e la storia di questo piccolo comune dell’entroterra palermitano che si trova a 440 metri sul livello del mare, è strettamente legata alle sorti delle coltivazioni che, più di tutte, raccontano la storia del Mediterraneo: il frumento, le olive e il vino, con eccellenze note ed apprezzate a livello internazionale. Intorno a queste risorse si è evoluto il tessuto urbano e obiettivo dei Camporeale Days è proprio quello di raccontarle e promuoverle.

Per tre giorni, dunque, appassionati del turismo sostenibile e dei metodi di produzione tradizionali e biologici, giornalisti, operatori del settore, potranno trovare qui interessanti spunti di riflessione e approfondimento.

Nel villaggio espositivo allestito lungo il corso principale del paese e all’interno del Baglio del Palazzo del Principe, si potranno degustare vini e altri prodotti gastronomici con gli artigiani pronti a raccontare storie e metodi di produzione legati ad ogni singolo prodotto.

Uno dei momenti clou della manifestazione sarà l’approfondimento tematico dei workshop, inoltre il programma prevede visite guidate alle aziende con bus navetta, degustazione e vendita di vini e prodotti tipici, mostre di prodotti artigianali e ancora visite guidate ad alcuni dei monumenti e palazzi più importanti del paese come il Palazzo del Principe, il Museo Camporeale e il Santuario della Madonna dei Peccatori. E ancora mostre di auto e moto d’epoca e spettacoli di musica dal vivo.

Per il programma completo visita il sito www.caporealeday.it

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22° Edizione del Cous Cous Fest. Dal 20 al 29 settembre sfide di cucina, cooking show, incontri e grandi concerti

Cinque chef italiani in gara per il campionato italiano. Noemi in concerto gratuito sul palco in spiaggia.

Si apre domani, a San Vito lo Capo, la 22esima edizione del Cous Cous Fest, il Festival internazionale dell’integrazione culturale all’insegna dello slogan “Make cous cous not walls”. Il cous cous, piatto semplice e povero nato tra le dune del Maghreb, torna ad essere il simbolo dello scambio e del dialogo tra i popoli mediterranei, pretesto per mettere insieme religioni, culture e tradizioni diverse attraverso il cibo. Quest’anno saranno sette i paesi partecipanti al Campionato del mondo di cous cous, Israele, Italia, Marocco, Palestina, Senegal, Stati Uniti e Tunisia cui si aggiunge un team sotto la “bandiera” dell’Unhcr, l’’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. La manifestazione è organizzata con il sostegno dei main sponsor Bia CousCous, Conad ed Electrolux Professional.

“Il Cous Cous Fest è un appuntamento internazionale, dalla tradizione ultra ventennale, l’evento di punta del territorio che porta alto il nome di San Vito Lo Capo nel mondo. La nostra cittadina – ha detto Giuseppe Peraino, sindaco di San Vito Lo Capo – tornerà ad ospitare chef internazionali, grandi ospiti e artisti per una festa all’insegna del gusto, del divertimento e del confronto tra culture. Forte, anche, l’attenzione mediatica: quest’anno ci saranno due dirette tv in canali nazionali italiani e arriveranno due troupe francesi, canale M 6, la seconda rete privata più vista in Francia e il canale nazionale francese France Télévisions, ma anche due produzioni canadesi interessate a riprendere le fasi più salienti del Campionato del mondo di cous cous, cuore dell’evento”.

Il Cous Cous Fest diventerà anche un format tv diretto da Riccardo Cannella, screenwriter, film director e producer siciliano, vincitore di 7 premi internazionali per la miglior regia. Cannella sarà a San Vito Lo Capo con il suo staff per riprendere le fasi più salienti dell’evento internazionale.

Food4Excellence, l’evento di Unicredit che apre il festival

Ad aprire il festival, domani alle ore 10:30, l’evento “Food4Excellence”, organizzato da UniCredit. Ad aprire i lavori al Bia Theatre, in Piazza Santuario, Salvatore Malandrino, Regional Manager Sicilia di UniCredit. A seguire si svolgeranno due tavole rotonde; una dedicata alla valorizzazione del territorio partendo dalle eccellenze, alla quale parteciperanno Vittorio La Placa, responsabile Retail Business Sicilia di UniCredit, Tony Lo Coco, Vice Presidente “Le Soste di Ulisse”, Dario Cartabellotta, Dirigente generale dell’assessorato regionale Agricoltura e pesca. La seconda tavola rotonda, alla quale parteciperanno Massimo Itta, Vice President Account Management di Mastercard, Claudia Vassena, Responsabile di Buddybank, Marcello Orlando, Ceo di Feedback, Giuseppe Peraino, sindaco di San Vito Lo Capo, sarà dedicata al potenziamento del made in Sicily attraverso partnership strategiche.

Campionato italiano Bia CousCous, cinque chef in corsa

Alle ore 18 prende il via il Campionato italiano Bia CousCous che vede in gara cinque chef provenienti da tutta Italia che gareggeranno per entrare a far parte della squadra “azzurra” che parteciperà al Campionato del mondo di cous cous. La prima manche vedrà sfidarsi Marco Parenzan chef trevigiano che lavora al ristorante Equoreum, a San Biagio di Callalta (Tv) e due pasticcere: Laura Bonoli da Bologna e Carlotta Ricciardelli da Roma. La seconda manche, alle ore 20, vedrà a confronto invece Salvatore Denaro, messinese, che lavora al ristorante Le Pietre volte a Capo Vaticano, vicino Tropea e Massimiliano Poli, milanese che lavora a Parigi. A giudicare gli chef saranno due giurie: una tecnica, presieduta dal giornalista Carlo Ottaviano, firma del Messaggero e una popolare formata dai visitatori della rassegna. Le sfide saranno condotte dal giornalista Roberto Giacobbo e dalla siciliana Sarah Castellana, volto di Quelli che il Calcio e Rai Sport.

Oltre 30 ricette di cous cous al villaggio gastronomico

Dalla ricetta locale, a base di pesce, alle varianti più curiose delle tradizioni internazionali, a base di montone, pollo e carni miste senza dimenticare le ricette vegetariane, compresa una senza glutine. Sono oltre trenta le ricette di cous cous tra cui scegliere nei menu proposti dalle Case del cous cous, i tradizionali punti di degustazione. Le ricette internazionali si assaggiano alla Casa del cous cous dal mondo in via Regina Margherita angolo con via Abruzzi, gestita da Piera Spagnolo del ristorante Al Thaam di San Vito lo Capo; in Piazza Carlo Barbera (ex Marinella) la Casa del cous cous di San Vito Lo Capo, gestita da Maddalena Ruggirello della pasticceria Capo del gusto di San Vito lo Capo, Giuseppe Peraino del ristorante e hotel Tannure ed Enzo Caradonna del ristorante del Camping La Pineta, che propone un itinerario tra le ricette tipiche della cittadina. Sulla spiaggia all’altezza dell’hotel Capo San Vito la Casa del cous cous Sapori & Dintorni del Mediterraneo dove trionfano i profumi e gli odori del Mare nostrum, con le ricette della Compagnia degli chef; sempre sulla spiaggia in corrispondenza di via Savoia, la Casa del cous cous Al Waha, gestita dallo chef Peppe Buffa del ristorante Al Ritrovo e da Antonino Bua del ristorante Dal Cozzaro di San Vito Lo Capo.

Cooking show

In programma anche lezioni di cous cous, cooking show con grandi protagonisti della cucina tra cui Sergio Barzetti, Andy Luotto, Chiara Maci, Filippo La Mantia e Giorgione.

Spettacoli e concerti sotto le stelle: domani Noemi in concerto gratuito

Noemi farà tappa a San Vito lo Capo con il Blues & Love Summer Tour, il tour estivo in cui la cantautrice romana, oltre a riproporre i suoi brani più celebri in chiave blues, spaziando dal funky al reggae, interpreterà le cover dei più grandi artisti internazionali di black music che hanno influenzato la sua carriera. “La black music è il mio primo amore – ha detto Noemi – e per questo motivo ho attraversato l’Italia con un progetto live completamente nuovo in cui non mancheranno i pezzi di Janis Joplin, Wilson Pickett, Marvin Gaye, James Brown, Amy Winehouse, Bob Marley, Stevie Wonder e tanti altri che hanno avuto un importantissimo ruolo nei miei ascolti e nella formazione del mio gusto musicale. Ovviamente in scaletta inserirò anche i pezzi più famosi del mio repertorio riarrangiati in chiave blues”.

E poi, sulla Sicilia, la cantante dice “Amo quest’isola: un posto dove fantasia e realtà, mito e storia si incontrano con una facilità incredibile. E’ un posto che musicalmente ha dato tantissimo sia per i grandi artisti che ha generato ma anche in termini di ispirazione:chi non si ricorda i racconti di Lucio Dalla e delle sue estati siciliane in barca durante le quali ha scritto canzoni che faranno per sempre parte del nostro patrimonio artistico?” Alle ore 19, prima del concerto in programma alle ore 22 si racconterà ai suoi fan in un’intervista al palco in spiaggia, ad ingresso libero.

E al termine del concerto, Noemi non perderà l’occasione per assaggiare un piatto di cous cous “Che buono! – dichiara l’artista -. Mi piace perché rappresenta il luogo dove tutte le cose più diverse si incontrano dando vita a dei sapori pazzeschi!”.

Gli altri concerti in programma

Si prosegue sabato 21 settembre con i Boomdabash. E ancora Sergio Vespertino (domenica 22), Cammurria (lunedì 23), Sikania (martedì 24), La Municipàl (mercoledì 25) Lello Analfino & Tinturia (giovedì 26), Mahmood (venerdì 27 per l’unica tappa in Sicilia), dj Ringo e Giuseppe Scarpato Power Trio ft. Filippo La Mantia (sabato 28 settembre) e Sasà Salvaggio (domenica 29 settembre). Tutti i concerti sono gratuiti.

Comunicato Stampa