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7 motivi per cui vale la pena andare Al Pesciolino d'Oro di Mazara del Vallo

Sull’onda dell’ultimo articolo dedicato alla mia città in questo blog, man mano scrivevo l’articolo e più lo rileggevo mi rendevo sempre più conto che Mazara del Vallo è nota ai più solo per il pesce e per il Gambero Rosso di Mazara. Ovviamente qui non si trova solo questo. Una città si scopre anche dai suoi luoghi, ed io dico dalle sue soste di gusto.

Bene, ho deciso quindi di raccontarvi la mia città attraverso un luogo del gusto, dove non solo è possibile trovare tutto ciò che a Mazara del Vallo ci si aspetta di trovare, ma anche qualcosa di più. Sto parlando del Ristorante Al Pesciolino d’Oro. Vediamo insieme i motivi per cui vale la pena andarci:

1. Location

Vi ho già detto che ci troviamo a Mazara del Vallo e che qui il mare la fa da padrona. Questo ristorante si trova, infatti, proprio su uno dei più belli lungomari della città, il lungomare San Vito.
Il locale ha una bella veduta sul mare, mare che d’estate si riempie di barchette da piccola pesca, mare che l’inverno regala orizzonti frastagliati dalle onde, mare che emoziona con i suoi tramonti sempre diversi.

2. Sala e Servizio

Il ristorante si compone di due sale, anche se collegate tra loro, una interna rifinita molto elegantemente, ed una esterna che funge da bellissima terrazza sul mare. L’accoglienza è buona, il personale di sala gentile e preparato. Il menù comprende diversi piatti da ordinare alla carta, con molte preparazioni del giorno in base al pescato del giorno.

Il menu si completa con degli ottima dessert preparati in casa. Ottima la carta dei vini che comprende le migliori etichette siciliane tra bianchi e rossi e alcune tra le più prestigiose etichette nazionali ed internazionali, tra cui Franciacorta, Trento DOC, Champagne.

3. Pesce sempre Fresco

Nella veranda è presente una barca, una vera e vecchia barca recuperata dal proprietario, utilizzata per l’esposizione del pesce fresco. Qui si trova di tutto: triglie, saraghi, scorfani, calamari, totani, pesce da zuppa, gamberoni, scampi, astici e aragoste. Un vero trionfo di pesce.

4. Carne Locale

Come vi dicevo questa sosta di gusto non è mica solo pesce. Qui infatti è possibile trovare ogni giorno dell’ottima carne locale, selezionata dal proprietario (ex macellaio) e servita principalmente alla brace. Io ho provato la fiorentina e credetemi… da sola vale il viaggio.

5. L’orto e le verdure fresche

E se vorreste mangiare un buon contorno? Niente paura, al Pesciolino d’Oro anche le verdure sono locali e sempre fresche. Molte di queste vengono direttamente dall’orto di proprietà che si trova poco distante dal ristorante. Una vera chicca.

6. Olio Extravergine di Oliva e Pane fatto in casa

Vero fiore all’occhiello del ristorante, olio d’oro (così è stato denominato dai proprietari) è un Olio Extra Vergine di Oliva di produzione propria, ottenuto da olive Nocellara del Belice nella versione deciso, e da Nocellara del Belice, Biancolilla e Cerasuola nella versione delicata. In entrambe i casi siamo di fronte ad olio evo di assoluta qualità.

Ottimo anche da gustare solamente accompagnato con il pane casereccio fatto sempre da loro.

7. Case Vacanze

Per finire, nei pressi del ristorante Al Pesciolino d’Oro potete anche soggiornare in una delle tante e bellissime villette dotate di ogni confort. Praticamente qui potete fare un viaggio all’insegna del gusto, delle bellezze del territorio e del relax.

RISTORANTE PIZZERIA AL PESCIOLINO D’ORO
Lungomare San Vito, 109
91026 Mazara del Vallo (TP)
Tel. +39 0923 909286
info@alpesciolinodoro.it
www.alpesciolinodoro.it

Foto: Ignazio Perez | Samuele Sciacchitano | Al Pesciolino d’Oro
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Il giorno che il grillo… A Mozia si parla di vino e di grillo

Estate. Un bel pomeriggio di sabato. Il sole è caldo. Inizia così il mio viaggio verso Mozia (Marsala, Trapani). Si parla di grillo (il vitigno) e si degustano vini (da sole uve grillo). Devo dire che il Consorzio DOC Sicilia ha avuto una bella idea a dedicare una intera giornata a questo vitigno siciliano a bacca bianca più in voga del momento.

Il grillo è tra i vini bianchi siciliani più richiesti dal mercato in questo momento ma anche il più giovane tra i vitigni autoctoni isolani a bacca bianca, così come hanno dimostrato gli studi condotti sul DNA. È stato dimostrato, infatti, che il grillo è frutto dell’incrocio nel 1874 tra catarratto bianco e zibibbo da parte dell’agronomo Antonio Mendola (1827-1908) [1]. Una bella idea, come già detto, organizzata in un bel luogo: l’isola di Mozia.

Sull’isola si arriva grazie agli imbarcadero che si trovano di fronte allo Stagnone di Marsala. Un’isola affascinante e un posto perfetto per parlare del grillo visto che qui si trovano, tra dimore storiche e resti archeologici, alcuni ettari di vigneto di grillo coltivati ad alberello dell’azienda Tasca d’Almerita, che conduce i vigneti con le tecniche dell’agricoltura biologica e sotto la tutela dalla Soprintendenza ai Beni Culturali.

Giunto a Mozia, prima di cominciare con le degustazioni, ho dedicato qualche minuto per la visita del Museo Whithaker presente sull’isola all’interno del quale si trovano diversi resti archeologici li rinvenuti, tra cui l’ormai famosa statua del Giovinetto di Mozia. Tutto ciò vale da solo il viaggio.

Dopo aver apprezzato le bellezze dell’isola sono passato alle degustazioni. Diverse le cantine presenti. Tante le etichette in degustazione. Tutti rigorosamente grillo, ognuno espressione di un territorio. Ecco quelli che ho provato:

Baglio Cristo di Campobello Lalùci Grillo 2015
Intenso  e abbastanza complesso regala note floreali e di frutta bianca quali pera e pesca. In bocca è fresco a con una buona acidità. Persistenza.
Baglio di Pianetto Timeo Grillo 2015
Intenso e Complesso. Al naso esprime note floreali e di frutta matura. Fresco e persistente con un finale fruttato.
Colomba Bianca Grillo Kore 2015
Senatori di fiori gialli e frutta bianca, morbido, abbastanza persistente.
Cantine Rallo Bianco Maggiore 2015
Un vino intenso e complesso che presenta al naso profumi di acacia, ginestra, pesca gialla, con leggeri sentori agrumati e minerali. Fresco, sapido e di buona persistenza.
CVA Canicatti Fileno Grillo 2015
Vino di buona complessità ci porta all’olfatto profumi di sambuco, frutta bianca fresca. Buona acidità e persistenza.

Donnafugata SurSur Grillo 2015
Fruttato, fresco e morbido. Leggermente sapido.
Fondo Antico Grillo Parlante 2015
Con i suoi profumi di glicine, pera e piacevoli note erbacee, si presenta complesso al naso. In bocca dà freschezza e sapidità.
Gorghi Tondi Kheirè Grillo 2015
Fruttato con sentori di erbe aromatiche. Persistente.
Tasca D’Almerita Cavallo delle Fate 2015
Intenso e complesso regala note olfattive che spaziano tra floreale, fruttato e note erbacee. In bocca conferma le sue sfumature olfattive, di grande freschezza. Persistente.
Tasca d’Almerita Mozia Grillo 2015
Questo vino nasce proprio in questa stessa isola. Al naso regala profumi di biancospino e ginestra, pesca bianca e agrumi. Secco, fresco e persistente.

La degustazione è stata grandiosa. I vini assaggiati tutti di grande qualità, La giornata volge così al termine. Di nuovo sull’imbarcadero e dritto verso casa. Ah dimenticavo, non vi ho detto che ero con lui, il grande Ciccio. Gourmet come pochi, appassionato quanto me di vini e di prodotti del territorio.

Se vi state ancora chiedendo: “Mozia merita una visita?”. Beh, quest’ultima foto è la mia risposta…

Foto | Ignazio Perez
[1] Fonte | Identità e Ricchezza del Vigneto Sicilia, Regione Siciliana, a cura di Ansaldi e altri
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Baglio di Pianetto, una realtà enologica tanto straordinaria quanto affascinate

Avevo sentito parlare molto di Baglio di Pianetto e avevo avuto modo anche di bere alcuni vini di questa cantina. Poi mi è giunto l’invito ad una visita guidata e devo dire ho subito accettato. Ero curioso di capire come il conte Paolo Marzotto, patron dell’azienda, è riuscito a dar vita ad una realtà enologia tanto straordinaria quanto affascinate. L’azienda, nata nel 1997, punta a produrre vini di grande complessità, ispirandosi anche ai grandi chateaux francesi, che sappiano esprimere al meglio il territorio e che trovino spazio anche a livello internazionale.

Due i grandi territori nei quali Baglio di Pianetto coltiva le proprie vigne. La prima è Contrada Pianetto situata nel comune di Santa Cristina Gela, nella zona DOC Monreale, in provincia di Palermo, dove vengono coltivati Insolia, Catarratto, Viognier, Merlot, Petit Verdot e Cabernet Sauvignon e dove è presente anche il cuore dell’azienda. La seconda è Contrada Baroni del comune di Pachino situata nella zona di Noto (Ragusa), a pochi km dal mare. Questa proprietà, da sempre votata alla viticoltura, gode del solleone siciliano; un sole che impregna il terreno di calore, poi rilasciato durante la notte, e mitigato da frequenti brezze marine. Qui l’azienda coltiva Nero d’Avola, Frappato, Syrah e Moscato di Noto.

Arrivati in cantina (Santa Cristina Gela) il colpo d’occhio è affascinante. Un’azienda immersa completamente nel verde dove oltre alla cantina vera e propria è presente anche un Relais dove poter trascorrere un soggiorno di vero relax.

La cantina di Pianetto, progettata secondo principi di ottimizzazione delle risorse naturali, è stata costruita a ridosso della collina in modo da sfruttare la stabilità termica della terra, ottimale per la conservazione dei vini. Organizzata su 4 livelli, permette all’uva di seguire un percorso naturale dal suo ingresso al piano più alto fino alla barricaia sottoterra, sfruttando la forza di gravità e preservando così il vino. L’elevato controllo tecnologico permette di monitorare ogni fase evolutiva, riducendo al minimo la necessità di interventi correttivi.

Nella tenuta di Baroni è stata predisposta una cantina di prima vinificazione, al fine di preservare le caratteristiche delle uve selezionate e raccolte sul posto, in modo tale da non danneggiarle con un trasporto precoce. Il vino viene poi trasportato a Pianetto per il completo adempimento delle fasi successive, che includono l’imbottigliamento e la preparazione alla vendita dell’insieme dei vini prodotti.

Dopo aver visitato i vari luoghi della cantina e dopo aver avuto modo di apprezzare una realtà enologica straordinaria siamo passati all’assaggio. La degustazione dei vini è stata accompagnata da un menu di cinque portate preparate nel ristorante del Relais.

Seduto al tavolo scopro che Baglio di Pianetto produce anche Olio Extra Vergine di Oliva. Due sono gli oli evo prodotti: Pianetto e Baroni. Pianetto è un olio fresco e complesso, prodotto con biancolilla e cerasuola la cui ricchezza aromatica lo rende ottimo su primi e insalate. Baroni è un olio leggero che esprime le migliori doti del territorio, limpido, denso, di bel verde dorato, prodotto con moresca e verdello, è ottimo su piatti di mare, carni bianche e cruditèes.

Ma passiamo a vini. Il primo assaggio arriva con Ficiligno, primo bianco prodotto a Pianetto. Un vino dal profumo intenso e persistente, prende il nome da una pietra locale. Il suolo di Pianetto, ricco di minerali, è capace di conferire freschezza al vino bianco. Prodotto con viognier e insolia si presenta dal colore giallo paglierino. Al naso il vino è caratterizzato da aromi tipici della varietà con sentori fruttati. Al gusto si conferma un vino ben strutturato ed equilibrato, di buona intensità e con un finale persistente. Complessivamente è un vino di buon corpo e abbastanza armonico.

Si prosegue con Ginolfo, altro bianco questa volta secco e corposo. Un viognier dal colore giallo paglierino, profumo intenso e persistente, con note tropicali e buona presenza di vaniglia e tostato. Al palato ha una buona morbidezza con una lunga persistenza aromatica varietale.

Si passa quindi al primo vino rosso con Shymer (Syrah e Merlot). Colore rosso intenso. Profumo intenso, di qualità fine. Al primo impatto è caratterizzato da aromi di vaniglia. Al gusto si conferma un vino morbido ed equilibrato, di buona intensità con un finale persistente. Complessivamente è un vino di buon corpo e abbastanza armonico.

Dopo una breve pausa la degustazione continua con il secondo rosso, Ramione. Prodotto con Nero d’Avola e Merlot, alla vista si presenta di un colore rosso rubino carico. Al naso è intenso e complesso, ricorda aromi di frutta a bacca rossa, speziati di vaniglia e liquirizia. Al gusto si conferma un vino morbido ed equilibrato, di buona intensità con un finale persistente. Complessivamente un vino corpo e di buona armonia.

Per chiudere con i rossi si passa al Cembali. Questo vino è ottenuto interamente da uve Nero d’Avola. Vino di punta dalla più importante varietà siciliana, le uve del Cembali provengono tutte dalle vecchie vigne ad alberello ereditate dalle precedente proprietà. Un vino di grande personalità che esprime pienamente la peculiarità del Nero d’Avola coltivato nella zona di Noto. Colore rosso rubino intenso con tenui riflessi violacei. Ha un profumo molto complesso, all’inizio sono presenti aromi di frutta di sottobosco e aromi speziati, dopo subentrano sentori balsamici misti a ciliegia matura. Al gusto è robusto, caldo, sapido e deciso. Complessivamente è un vino intenso e persistente. Sicuramente un vino di corpo ed armonico.

Per finire, assieme al dessert, viene servito un vino passito, il Ra’is. Un moscato fresco, elegante ma allo stesso tempo di carattere equilibrato. Ha un profumo intenso e persistente, con aroma tipico di uva moscata misto a sentori di floreali e di albicocca. Al gusto si presenta dolce, elegante e fresco, di ottimo equilibrio. La persistenza aromatica è lunga e gradevole, ha un buon corpo.
Concludo quindi la visita in Baglio di Pianetto con grande soddisfazione. Ho trovato in questa cantina un’azienda giovane ma ben salda nel territorio, che sa esprimere a pieno nei vini prodotti.

CANTINA BAGLIO DI PIANETTO
Via Francia
90030 Santa Cristina Gela (PA)
Tel. +39 0918570002
Fax +39 0918570015
info@bagliodipianetto.it
www.bagliodipianetto.it

Foto: Ignazio Perez | Baglio di Pianetto