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Il Grillo e le sue Sfumature, Degustazione di Vini Foderà all'Enoteca Mojito

Grillo, Grillo e ancora Grillo… Non si arresta l’interesse (e il dibattito) per questa bacca tutta siciliana. Eppure in Sicilia il Grillo esiste da sempre, o almeno da quando il barone Antonio Mendola lo scoprì quasi per caso nei sui studi a Favara sul finire dell’Ottocento. La bacca per eccellenza utilizzata per la produzione del famoso Marsala, da un po’ di anni a questa parte è stata accolta con grande interesse da parte degli addetti ai lavori per la produzione di diverse tipologie di vini Grillo, e dobbiamo ammettere che tutto ciò ha trovato un ottimo riscontro anche negli appassionati di vino e in tutti coloro i quali il vino amano berlo e apprezzarlo.

Oggi la produzione di vini Grillo è regolamentata dalla DOC Sicilia. Tra favorevoli e contrari il dibattito è in atto e personalmente mi auguro che si possano trovare presto punti di unione tali da favorire produzioni di qualità senza mai dimenticare l’origine di questa bacca (tipica dell’agro occidentale siciliano) e soprattutto che tengano conto del fatto che il Grillo nasce con il Marsala, e questo non dobbiamo dimenticarlo.

Ma andiamo all’evento: il Grillo e le sue sfumature. La stessa bacca in tre tipologie diverse di vinificazione. Un Metodo Classico, un Bianco e una Vendemmia Tardiva.

L’evento si è svolto presso l’Enoteca Mojito a Mazara del Vallo, un posto caldo e accogliente, fuori dal centro storico, ottimo per chi vuole trascorrere una serata tranquilla e fuori dal caos.
L’azienda che presenta i suoi vini è la Cantina Foderà, un’azienda marsalese nata nel 1849 e che si tramanda da sei generazioni. Stiamo parlando di una piccola realtà (la produzione totale di vino si aggira sulle 20.000 bottiglie) che produce vini fuori dal coro, eleganti e ben fatti, sicuramente non ruffiani. I lavori in cantina sono portati avanti dal vignaiolo Antonio Foderà che utilizza il patrimonio terriero di famiglia particolarmente vocato per la viticoltura in un contesto caratterizzato dal sole e dalle brezze marine.

Metodo Classico Brut 2014 – 24 Mesi

La degustazione comincia con il Metodo Classico. Un nuovo prodotto per questa azienda. Questa in degustazione è la prima annata. Siamo di fronte ad un vino prodotto con uve raccolte in fase di pre-maturazione (parliamo dei primi giorni di agosto). Rifermentazione in bottiglia e affinamento in bottiglia sui lieviti per circa 24 mesi conferiscono a questo Metodo Classico un’ottima freschezza e morbidezza. Giallo paglierino con lievi riflessi verdognoli. Brillante, con un perlage fine e abbastanza persistente. Al naso non mancano le caratteristiche tipiche del Grillo, accompagnati da profumi che ricordano la frutta esotica. Lievi sentori di crosta di pane comunque presenti, tanto da regalaci una buona fragranza. Nel complesso un buon Metodo Classico, fine ed equilibrato.

Grillo – 2014

Qui siamo di fronte ad un vino veramente unico. La vendemmia dell’uva avviene a fine agosto. Per la vinificazione viene usato solo il mosto fiore, mentre l’affinamento avviene in tonneaux di rovere Allier per circa 12 mesi e continua in bottiglia. Al calice si presenta con un bel giallo paglierino con riflessi dorati. Al naso è complesso, con un bouquet fruttato che ricorda la frutta gialla matura quali ananas e mela. Fragrante. Anche qui emergono i lieviti e la crosta di pane. Belle le note di vaniglia che arrivano nel finale. Al palato è secco, morbido, fresco. Nel retrogusto vengono confermate i profumi sentiti al naso. Intenso, equilibrato e persistente.

Grillo – 2012

Un fuori programma. Non era previsto per la degustazione, ma c’era e lo abbiamo bevuto. Profumo e retrogusto simili al 2014 ma con note ancora più vanigliate e mielate. Un bianco interessante che riesce ad evolvere per un po’ di anni in bottiglia, regalando belle emozioni ad ogni sorso.

Nella foto il Grillo 2014

Tardivo Grillo – 2014

Concludiamo la degustazione con una vendemmia tardiva. Lo stesso Grillo, dello stesso territorio, questa volta raccolto in periodo di sovra-maturazione nei primi giorni di settembre. Le uve vengono stese al sole per circa 14 giorni. Dopo la vinificazione il vino fiore viene fatto affinare per circa 16 mesi in tonneaux di rovere Allier e poi in bottiglia. Al calice è cristallino, giallo ambra con riflessi dorati. I profumi sono fragranti, ricordano la frutta gialla pienamente matura, il miele, la frutta secca. Al palato è dolce senza essere stucchevole. Morbido e cremoso, riesce a mantenere una buona freschezza. Intenso e persistente. Ottimo vino da dessert.

Ai vini in degustazione sono stati abbinati dei piccoli assaggi preparati dall’Enoteca Mojito: Tagliere di Salumi e Formaggi locali, crostini con paté e pomodorini, olive e pomodori secchi. Con il Tardivo di Grillo sono stati serviti dolci secchi e cantucci.

Così si conclude la serata, felice di aver degustato ottimi vini in un ambiente tranquillo e riservato, e lieto di aver conosciuto dei produttori che portano avanti una filosofia di produzione fuori dal comune, che non seguono mode e tendenze, ma che portano avanti il lavoro animati semplicemente da una vera passione e da una lunga tradizione di famiglia.

Enoteca Mojito
Via G.B. Pergolesi, 5
91026 Mazara del Vallo (TP)
www.enotecamojito.it
Cantina Foderà

C/da Giardinello, 154
91025 Marsala (TP)

www.vinifodera.com

Foto: Ignazio Perez