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Serata Bue Grasso al Pesciolino d'Oro di Mazara

Sono stato diverse volte a mangiare Al Pesciolino d’Oro di Mazara del Vallo (vi dico subito che è la mia sosta di gusto preferita nella mia città) e ogni volta è sempre una grande soddisfazione. Conosco da diversi anni i proprietari, la famiglia D’Agostino, con i quali posso vantare di avere una sana e bella amicizia, e ho anche avuto la fortuna di lavorare qui come cameriere quando ero un po’ più giovane di adesso. So come si lavora, so con quale cura e attenzione si selezionano le materie prime e so della passione vera che c’è nelle persone che lavorano ogni giorno in questo luogo.
Lo so, a questo punto penserete che sono di parte. Beh forse un po’ è così, ma se siete stati a mangiare anche voi in questo ristorante riconoscerete che quello che dico è semplicemente vero.

Questa volta l’occasione per cenare Al Pesciolino d’Oro è arrivata grazie ad una cena a tema interamente dedicata al Bue Grasso, una particolare razza bovina di straordinaria qualità. Il ristorante organizza spesso queste serate enogastronomiche che hanno come obiettivo quello di far conoscere ed apprezzare al pubblico prodotti di unici e di grande qualità. Spesso queste serate sono sponsorizzate anche da diverse cantine, che propongono i loro vini in abbinamento alle pietanze preparate. In questa serata la cantina partner era Baglio di Pianetto, cantina che ho avuto il piacere di visitare e che sta avendo importanti riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale.

Ci sono al tre due Serate Enogastronomiche già in programma per questo 2017: il 29 Marzo dedicata al Pesce di Paranza ed il 17 Maggio dedicata al Gambero Rosso di Mazara.

Ma andiamo alla cena e vediamo insieme come è andata. Si comincia con un ricco e saporito antipasto. Oltre a formaggi e olive locali troviamo una bella bruschetta croccante di pane fatto in casa con straccetti di bue grasso e funghi di ferla, molto saporita, del carpaccio di bue grasso condito con un po’ d’olio extra vergine di oliva (di loro produzione), gustose polpettine di bue grasso insaporite con le mandorle, ed una tartare di bue grasso, senza dubbio il pezzo forte, tagliata molto bene e insaporita con capperi di Pantelleria, olio evo e uovo.

Ad accompagnare questo piatto ci è stato servito lo Shymer 2012 di Baglio di Pianetto, un vino ottenuto da syrah e merlot dal bel colore rosso rubino con riflessi violacei, profumo intenso e abbastanza complesso di frutta matura e spezie. Al gusto il vino è morbido, con un bel tannino elegante, abbastanza equilibrato, di buona intensità e persistenza. Ottimo l’abbinamento.

Arriva il primo, spaghettone fresco all’amatriciana di bue grasso con pecorino locale. Gustosissimo, il condimento molto saporito, la carne si scioglieva in bocca. Bella l’idea di usare la pasta fresca rendendo così il piatto molto morbido. Il vino servito questa volta è lo Shymer 2013, che è risultato molto più equilibrato del 2012. Interessante l’idea di questa verticale. È stato così anche per i due vini successivi.

Il secondo, come si poteva immaginare, è stato il piatto forte. Tre interpretazioni di tagliata di bue grasso: con rucola e formaggio bovino, al rosmarino e sale grosso di Trapani e con riduzione di aceto balsamico. La carne è stata presentata con una cottura media e gli abbinamenti scelti sono stati tutti ottimi, anche se forse avrei evitato quella con la riduzione di aceto balsamico e l’avrei servita al naturale. Buone le patate di contorno.

Con il secondo ci è stato servito in abbinamento il Ramione 2012, sempre di Baglio di Pianetto. Merlot e nero d’Avola sono le due bacche che compongono questo vino dal colore rosso rubino intenso, con bei profumi di bacca rossa maturi e sentori speziati di vaniglia e liquirizia. Un gusto abbastanza morbido ed equilibrato, con un bel tannino, di buona intensità e persistenza.

Successivamente ci viene servito il Ramione 2013, molto più strutturato ed equilibrato del primo. E con questo si conclude questa seconda verticale.

Per finire questa cena ecco servito il dessert composto da fragole, caprese di mandorla e cioccolato fondente e cannolino siciliano con crema alla ricotta. Ottima questa versione di caprese fatta con mandorle di produzione locale, buona anche la crema di ricotta. A suggellare il tutto un bel calice di Ra’is Moscato 2012 anch’esso di Baglio di Pianetto, un vino da dessert dal bel colore dorato, con profumo di agrumi, pesca ed albicocca e dal sapore fresco ed equilibrato. Bella la persistenza aromatica finale.

Così volge al termine la serata è la soddisfazione non può che essere massima. Partecipo sempre molto volentieri a questo genere di serata organizzate Al Pesciolino d’Oro in quanto sono sempre un’ottima occasione non solo per mangiare e bere bene, ma anche per poter apprezzare prodotti unici e di qualità. Adesso non posso che aspettare la prossima serata enogastronomia in programma.

RISTORANTE PIZZERIA AL PESCIOLINO D’ORO
Lungomare San Vito, 109
91026 Mazara del Vallo (TP)
Tel. +39 0923 909286
info@alpesciolinodoro.it
www.alpesciolinodoro.it

Foto: Ignazio Perez | Al Pesciolino d’Oro
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Emanuele Russo e il suo Ristorante Le Lumie di Marsala

Dopo una bella ed interessante mattinata passata in visita presso la cantina Donnafugata di Marsala, abbiamo deciso (io e parte del gruppo AISCorso Sommelier) di fare tappa per il pranzo al ristorante Le Lumie del giovane e apprezzato Chef marsalese Emanuele Russo. Eravamo in cinque, prenotiamo il tavolo e partiamo. Il ristorante si trova nell’entroterra marsalese (Contrada Fontanelle) ma tutto sommato è facile raggiungerlo.

All’estero il Ristorante Le Lumie si presenta come una semplice villetta, elegante e con un bel giardino. Salendo le scale si accede alla sala, intima ed accogliente, arredata e rifinita con un design sobrio e moderno. Bellissima la vista sulle campagne marsalesi e con le isole Egadi all’orizzonte.

Il menù propone diverse preparazioni alla carta sia di carne che di pesce: dalla Crudità di Gambero Rosso di Mazara all’Olio Extra Vergine di Oliva alla Battuta di Manzo in Crosta di Brik e Maionese al Marsala Vergine, dal Cous Cous di Grano Duro Siciliano con Zuppa di Cernia e Limone Candino al Filetto di Vitello al Fieno e Patate al Sale Integrale, e tante altre preparazioni che esaltano la cucina della tradizione ed i prodotti del territorio. Sono presenti anche due menù degustazione, uno a base di carne ed uno a base di pesce.

Interessante anche la carta dei vini che vede primeggiare tante etichette siciliane ma anche interessanti etichette nazionali ed internazionali, tra cui diversi vini francesi.

Il pranzo non poteva che cominciare con un bel metodo classico, abbiamo optato per delle bollicine siciliane, precisamente Murgo Brut 2011. Un metodo classico ottenuto da uve 100% Nerello Mascalese, questo spumante affina 8 mesi in acciaio e circa tre anni in bottiglia. Il colore è un bel giallo paglierino, con un perlage fine e continuo. Al naso esprime profumi floreali, di frutta bianca e leggermente speziati. In bocca questo spumante è fresco, sapido e di buona persistenza.

Ma andiamo alle portate. Personalmente ho provato due antipasti e un secondo. Il primo antipasto è stato il Polpo Grigliato con Crema di Mozzarella di Bufala al Profumo di Limone. Buona la cottura del polpo e l’acostamento dei sapori. Gusto deciso e buon equilibrio. Bella la persistenza finale della scorza di limone.

Come secondo antipasto ho provato il Macco di Piselli Verdi Secchi e Baccalà Croccante in Pasta Kataifi. Ottima la cottura del pesce è bella la croccantezza data dalla pasta kataifi. Non male l’accostamento con il macco di piselli, rivisitazione azzeccata del più noto macco di fave, piatto tipico siciliano inserito nei prodotti agroalimentari tradizionali italiani dal Mipaaf.

Mentre aspettiamo il secondo, ed essendo finito lo spumante, ordiniamo la seconda bottiglia. Questa volta andiamo in Francia, e scegliamo uno ChardonnayChablis Saint Pierre Albert Pic 2013. Colore giallo paglierino brillante. Al naso emergono sentori agrumati, delicati sentori erbacei e fruttati di albicocca e frutta bianca. In bocca questo vino è morbido, di buona sapidità e freschezza. Ottimo chardonnay.

Arriva il secondo. Ricciola Scottata e Zucchine alla “Scapece”. Bello il taglio della ricciola, buona anche la cottura. Ottime le zucchine di accompagnamento con una bella e leggera nota agrodolce.

Finito il secondo ci viene posta la carta dei dessert, dove oltre ai dolci sono elencati anche una interessante selezione di vini dolcipassiti e Marsala DOC. Io ho deciso di chiudere il pranzo con un Soufflè al Cioccolato e Crema Inglese. Tortino morbido con cuore caldo e cremoso. Liscia e vellutata la crea inglese. Ad accompagnare il dolce ho chiesto un calice di Kabir di Donnafugata che completa il palato con un finale equilibrato, fine e persistente.

Che dire. Non posso che essere soddisfatto. Lo Chef Emanuele Russo ha soddisfatto a pieno le mie aspettative. Una cucina di ottimo livello, ben curata nella selezione degli ingredienti, nella preparazione dei piatti oltre che nella presentazione.

In questa foto gli aspiranti sommelier con cui ho vissuto questa sosta di gusto.

RISTORANTE LE LUMIE
C.da Fontanelle 178 B
91025 Marsala (TP)
Tel. 0923 995197 | 334 9385512
info@ristorantelelumie.com
www.ristorantelelumie.com

Foto: Ignazio Perez
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Chocomodica 2016, la festa del cioccolato tutta siciliana

Città del Barocco Siciliano, Modica, in provincia di Ragusa, è nota ai più per il suo cioccolato unico e inconfondibile. Famoso in tutto il mondo, il cioccolato di Modica deve la sua particolarità ad una consistenza granulosa e ruvida, quasi grezza, che conserva intatte tutte le caratteristiche del cacao.

Le storie che si raccontano su questo prodotto sono tante, una fra tutte quella che vede importare le fave di cacao in Sicilia dagli spagnoli ai tempi della loro dominazione sull’isola.
La produzione del cioccolato di Modica segue una metodologia di preparazione artigianale. I semi di cacao macinati vengono riscaldati e mischiati a zucchero e spezie. Il composto ottenuto viene mantenuto a temperatura bassa tale da non far sciogliere i cristalli di zucchero, che si mantengono intatti così da conferirgli la caratteristica consistenza granulosa. Il tutto viene poi amalgamato e lavorato “a freddo”, consentendo così di preservare inalterate le caratteristiche del cacao, eliminando la fase del “concaggio” che potrebbe far scomparire alcune fragranze originali.

Già da alcuni anni, qui a Modica, si svolge un bellissimo evento dedicato a questo cioccolato: sto parlano del Chocomodica. L’evento è organizzato ogni anno nel periodo che precede le festività natalizie, quest’anno si è svolto dal 9 al 11 dicembre, e attira tantissimi curiosi e visitatori da tutto il mondo.

Va da se che Modica già di suo attrae un forte flusso di visitatori ogni anno; tra Barocco Siciliano, chiese monumentali, paesaggi infiniti e bontà culinarie, Modica sa offrire veramente tanto ai turisti. Il Chocomodica però è un modo di presentare al mondo la città in tutte le sue sfaccettature e il suo prodotto dolciario di indiscussa bontà.

Personalmente sono stato a Modica parecchie volte, e quando posso ci torno sempre volentieri. Così come per tutta quella zona della Sicilia. Qui si respira un’aria diversa, fatta di storia, di bellezza e di antico fascino siciliano. Dopo alcuni anni di assenza ho deciso di ritornare per una breve visita, e ho deciso di farlo proprio durante il Chocomodica.

Arrivato a Modica la prima tappa per me è e rimane l’Antica Dolceria Bonajuto. Il tempio del cioccolato di Modica. Un luogo storico (ma veramente). La più antica fabbrica di cioccolato in Sicilia. Sei generazioni di lavoro alle spalle. Una sosta di gusto che non può mancare.

Camminando per le vie cittadine (il Chocomodica è un evento organizzato in centro città, tra strade, piazze e palazzi di città) il cioccolato si trova ovunque: nei vari stand dove era possibile degustarlo e compralo; nei cooking show dedicati a ricette e preparazioni al cioccolato; perfino nell’arte e nelle cose più bizzarre, come una vecchia Fiat 500 ricoperta di cioccolato e nelle opere d’arte di scultura e pittura di giovani artisti locali. Insomma un vero e proprio trionfo del cioccolato.

Uno degli spazi che più mi ha colpito è stato quello dedicato all’abbinamento tra cioccolato e vino, nello specifico vino Marsala. Nella mia guida all’abbinamento cibo-vino avevo già spiegato come il cioccolato fosse di difficile abbinamento con il vino. In questo caso, però, le caratteristiche del cioccolato di Modica sono perfette per essere abbinante alla morbidezza del vino Marsala. Mi sono cimentato quindi in alcune degustazioni e posso dirvi che il risultato è sensazionale.

Il mio consiglio? Venite a Modica, provate il cioccolato modicano, godetevi le bellezze di questa città e immergetevi in un territorio che sa regalare emozioni indimenticabili.

www.chocomodicaofficial.it

Foto: Ignazio Perez
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Cous Cous Fest 2016, Welcome Diversity

Benvenuta Diversità! Questo lo slogan scelto per il Cous Cous Fest 2016. Il mondo a San Vito Lo Capo (Trapani) si riunisce intorno ad un piatto, il cous cous, capace di fare incontrare in questa piccola cittadina dieci paesi diversi per culture, religioni e tradizioni per una festa all’insegna dell’integrazione e dello scambio. E’ la magia di questo evento, giunto alla sua 19° edizione.
Una festa di sapori, colori, musica e spettacolo dal carattere unico che celebra l’integrazione attraverso il cibo. Dieci giorni di festa che vedono avvicendarsi sfide di cucina, degustazioni, incontri culturali, concerti e spettacoli all’insegna della pace e dell’incontro tra culture.

Guarda il Video

Il Cous Cous Fest rappresenta un vero e propria viaggio nel gusto che comincia con le Case del Cous Cous: i tradizionali punti di degustazione di cous cous che propongono oltre 30 ricette diverse, dai sapori della tradizione a quelli internazionali, dalle specialità del territorio come busiate e frascatole ai sapori più esotici e bizzarri.

Il Villaggio Gastronomico, dislocato in più punti della città ci da la possibilità di assaporare cous cous del Mediterraneo, del Trapanese, del Maghreb e per tutti i gusti. Inoltre l’Expo Village propone un grand tour nella vivace produzione artigiana e agroalimentare siciliana e mediterranea: tantissimi gli stand e tante le aziende presenti.

Ma il cuore pulsante della manifestazione si svolge al PalaBia, sede di gara e location dei vai Cooking Show dove entrano in scena i grandi Chef e le grandi firme della ristorazione internazionale.

Diversi i Cooking Show a cui ho partecipato, in particolare mi fa piacere segnalarvi quello di Sergio Barzetti e di Giancarlo Morelli, Chef che ci hanno fatto gustare piatti unici. Il Cous Cous come con lo avete mai visto.

Sergio Barzetti della Prova del Cuoco. Simpatia assoluta. Ha preparato un cous cous di farro condito con ricordi ed emozioni siciliane: pomodorini datterino profumati con mandorle d’Avola tostate e sesamo, primosale, melanzane arrostite e gocce di salsa di pomodoro ai fichidindia.

Giancarlo Morelli, una stella Michelin, del Ristorante il Pomiroeu (Brianza). Alta classe e professionalità. Ci ha deliziato con un cous cous croccante, tiradito di ricciola, leche de tigre di mandorla. Morbido e croccante, dolcezza e acidità, un equilibrio perfetto di sapori e consistenze diverse. Una vera delizia per il palato.

E dopo aver gustato tutto ciò la serata continua prima con i Cous Cous Live Show dove il giornalista Gianluigi Nuzzi intervista i suoi ospiti e successivamente con i grandi protagonisti dello spettacolo e della musica italiana ed internazionale.

E dopo aver decretato il Campione Italiano di Cous Cosu Bia, con Alberto Sanna al primo posto, aspettiamo di conoscere il vincitore del Campionato del Mondo di Cous Cous. Dieci i paesi in gara: Angola, Francia, Israele, Italia, Marocco, Mauritius, Palestina, Perù, Stati Uniti e Tunisia, con il pubblico che potrà assaggiare e votare le ricette partecipando alla giuria popolare.
Una grande festa, una manifestazione che merita il successo ottenuto negli anni. Il Cous Cous Fest prosegue fino a Domenica 25 Settembre. Se non ci siete ancora stati, fate presto… Gusto e Divertimento sono assicurati!

Per info sul programma potete consultare il sito www.couscousfest.it

Foto: Ignazio Perez
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Un bella serata all'Ouverture Pellegrino tra vino e prodotti di tonnara

Ouverture Pellegrino è il nuovo spazio concepito dall’azienda Carlo Pellegrino per far conoscere a turisti e visitatori la storia e i prodotti d’eccellenza della cantina. La struttura, che si sviluppa su tre piani, circondata da una superficie vitata, è un’estensione in chiave moderna delle storiche cantine.

Si tratta di una vera e propria enoteca, con tutti i vini dell’azienda esposti e messi in vendita, oltre che una location molto bella per organizzare eventi e ricorrenze, che sorge a Marsala, proprio di fronte al mare, con una vista magnifica sulle Isole Egadi.

Qui vengono organizzati durante tutto l’anno eventi ed incontri enogastronomici. L’ultimo ieri sera, dedicato ai vini dell’azienda abbinati ai prodotti di tonnara.

La serata si è svolta all’insegna del buon cibo e del buon vino, il tutto accompagnato da un sottofondo musicale dal vivo. Il buffet era molto ricco e variegato. Era possibile assaggiare tante prelibatezze tutte preparate con il tonno fresco e con i prodotti di tonnara: cous cous freddo al tonno fresco, tonno al carpaccio, bruschette al tonno, arancini di pesce, pasta freddo al pesto verde e tonno e altro ancora. I vini quelli dell’azienda Carlo Pellegrini, ovviamente. Tra un boccone e l’altro ho avuto modo di assaggiare questi:

Gibelè, IGP Terre Siciliane, Zibibbo
Belle note di agrumi e pesca bianca. Secco, fresco, con buona persistenza aromatica.
Dinari del Grillo, IGP Terre Siciliane, Grillo
Intenso, con sentori di agrumi e frutti esotici. In bocca il gusto è abbastanza complesso, morbido e fresco.
Tereni del Duca, IGP Terre Siciliane, Bianco Alcamo
Delicato e floreale. Secco, morbido di media struttura.
Tripudiaum, Catarratto
Intenso e complesso, con belle note floreali e di frutta bianca. Bei sentori speziati. Al palato si presenta morbido e fresco, persistente ed equilibrato.

OUVERTURE PELLEGRINO
Lungomare Salinella
Via Battaglia delle Egadi, 10
91025 Marsala (TP)
Tel. +39 0923 719970
accoglienza@carlopellegrino.it
www.carlopellegrino.it

Foto: Ignazio Perez
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7 motivi per cui vale la pena andare Al Pesciolino d'Oro di Mazara del Vallo

Sull’onda dell’ultimo articolo dedicato alla mia città in questo blog, man mano scrivevo l’articolo e più lo rileggevo mi rendevo sempre più conto che Mazara del Vallo è nota ai più solo per il pesce e per il Gambero Rosso di Mazara. Ovviamente qui non si trova solo questo. Una città si scopre anche dai suoi luoghi, ed io dico dalle sue soste di gusto.

Bene, ho deciso quindi di raccontarvi la mia città attraverso un luogo del gusto, dove non solo è possibile trovare tutto ciò che a Mazara del Vallo ci si aspetta di trovare, ma anche qualcosa di più. Sto parlando del Ristorante Al Pesciolino d’Oro. Vediamo insieme i motivi per cui vale la pena andarci:

1. Location

Vi ho già detto che ci troviamo a Mazara del Vallo e che qui il mare la fa da padrona. Questo ristorante si trova, infatti, proprio su uno dei più belli lungomari della città, il lungomare San Vito.
Il locale ha una bella veduta sul mare, mare che d’estate si riempie di barchette da piccola pesca, mare che l’inverno regala orizzonti frastagliati dalle onde, mare che emoziona con i suoi tramonti sempre diversi.

2. Sala e Servizio

Il ristorante si compone di due sale, anche se collegate tra loro, una interna rifinita molto elegantemente, ed una esterna che funge da bellissima terrazza sul mare. L’accoglienza è buona, il personale di sala gentile e preparato. Il menù comprende diversi piatti da ordinare alla carta, con molte preparazioni del giorno in base al pescato del giorno.

Il menu si completa con degli ottima dessert preparati in casa. Ottima la carta dei vini che comprende le migliori etichette siciliane tra bianchi e rossi e alcune tra le più prestigiose etichette nazionali ed internazionali, tra cui Franciacorta, Trento DOC, Champagne.

3. Pesce sempre Fresco

Nella veranda è presente una barca, una vera e vecchia barca recuperata dal proprietario, utilizzata per l’esposizione del pesce fresco. Qui si trova di tutto: triglie, saraghi, scorfani, calamari, totani, pesce da zuppa, gamberoni, scampi, astici e aragoste. Un vero trionfo di pesce.

4. Carne Locale

Come vi dicevo questa sosta di gusto non è mica solo pesce. Qui infatti è possibile trovare ogni giorno dell’ottima carne locale, selezionata dal proprietario (ex macellaio) e servita principalmente alla brace. Io ho provato la fiorentina e credetemi… da sola vale il viaggio.

5. L’orto e le verdure fresche

E se vorreste mangiare un buon contorno? Niente paura, al Pesciolino d’Oro anche le verdure sono locali e sempre fresche. Molte di queste vengono direttamente dall’orto di proprietà che si trova poco distante dal ristorante. Una vera chicca.

6. Olio Extravergine di Oliva e Pane fatto in casa

Vero fiore all’occhiello del ristorante, olio d’oro (così è stato denominato dai proprietari) è un Olio Extra Vergine di Oliva di produzione propria, ottenuto da olive Nocellara del Belice nella versione deciso, e da Nocellara del Belice, Biancolilla e Cerasuola nella versione delicata. In entrambe i casi siamo di fronte ad olio evo di assoluta qualità.

Ottimo anche da gustare solamente accompagnato con il pane casereccio fatto sempre da loro.

7. Case Vacanze

Per finire, nei pressi del ristorante Al Pesciolino d’Oro potete anche soggiornare in una delle tante e bellissime villette dotate di ogni confort. Praticamente qui potete fare un viaggio all’insegna del gusto, delle bellezze del territorio e del relax.

RISTORANTE PIZZERIA AL PESCIOLINO D’ORO
Lungomare San Vito, 109
91026 Mazara del Vallo (TP)
Tel. +39 0923 909286
info@alpesciolinodoro.it
www.alpesciolinodoro.it

Foto: Ignazio Perez | Samuele Sciacchitano | Al Pesciolino d’Oro