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Sicilia in Bolle ottava edizione, ad Agrigento dal 24 al 26 settembre

Torna l’attesa manifestazione dedicata alla spumantistica siciliana: dal 24 al 26 in provincia di Agrigento è tempo di “Sicilia in bolle”, la rassegna dei vini spumanti dell’Associazione Italiana Sommelier Sicilia

Una panoramica completa di stili e tipologie, i vini spumanti di Sicilia si incontrano a Sicilia in bolle, la rassegna dedicata alla spumantistica siciliana organizzata dalla delegazione Agrigento-Caltanissetta dell’Associazione Italiana Sommelier Sicilia.

La manifestazione giunta all’ottava edizione coincide quest’anno anche con la prima uscita ufficiale da Presidente Regionale per Francesco Baldacchino, già alla guida della delegazione locale da 8 anni e che lo scorso Giugno ha raccolto il testimone di massima carica isolana dall’uscente Camillo Privitera, transitato al Consiglio Nazionale dell’AIS.

«La formula è quella già rodata nel tempo che però si arricchisce di produzioni e testimonianze – anticipa Baldacchino – la Sicilia vanta oggi una pluralità stilistica che si accompagna ad un know how non indifferente, tutto ciò esprime un valore che viene percepito dall’utenza finale: “Sicilia in bolle” è l’occasione per scoprire queste sfumature entrando in contatto diretto con i produttori».

Di attesa e aspettativa, ma anche di perlage e affinamenti sui lieviti, di rivelazioni ed anteprime. A “Sicilia in bolle” si parlerà di tutte le complesse tematiche legate al Metodo Classico e non solo, grazie ad un ricco programma di masterclass diversificate che indagheranno varie sfaccettature della spumantistica: la declinazione al femminile, i rifermentati e gli ancestrali, le annate nel tempo.

Ampio spazio alle cantine siciliane che per l’edizione in arrivo troveranno un partner d’ eccezione. L’ areale scelto quest’ anno per creare uno stimolante parallelo degustativo è la Champagne, culla delle bollicine per definizione, presente ai banchi d’assaggio con numerose etichette e con un suggestivo winetasting guidato.

Si inizia sabato 24 Settembre a Porto Empedocle (AG) con uno sguardo d’insieme ed un dialogo a più voci con la componente siciliana dell’Associazione Donne del Vino.

Si prosegue domenica 25 con le masterclass e i banchi di degustazione nella terrazza più affascinante di Realmonte (AG), l’affaccio privilegiato sulla bianchissima costa di Scala dei Turchi del Madison ospiterà in serata la Cena di Gala con il fine dining a cura dello Chef Salvatore Gambuzza coadiuvato dallo chef resident Alfonso Zambuto e la sua brigata, un momento che sarà anche l’occasione per celebrare l’assegnazione del premio Alberto Gino Grillo, il riconoscimento che tradizionalmente accompagna la manifestazione e che individua le case spumantistiche siciliane che si sono distinte nell’ultimo periodo.

Gran finale il 26 settembre con i banchi d’assaggio e le ultime masterclass, la giornata culminerà nel party conclusivo dell’evento.

Il programma completo e dettagli sui ticket d’ingresso: www.siciliainbolle.it

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Cous Cous Fest, la rassegna festeggia i 25 anni con un'edizione speciale dal 16 al 25 settembre 2022

Venticinquesima edizione per il Cous Cous Fest, il festival internazionale dell’integrazione culturale che riunisce a San Vito Lo Capo Paesi e culture diverse al’insegna della pace, dello scambio e della multiculturalità. Sarà un’edizione speciale quella che si svolgerà dal 16 al 25 settembre 2022 a San Vito Lo Capo, organizzata dall’agenzia Feedback in partnership con l’amministrazione comunale, per celebrare questo importante anniversario.

“Venticinque anni è un compleanno che mi sta particolarmente a cuore – ha detto Giuseppe Peraino, sindaco di San Vito Lo Capo – perché il festival l’ho visto nascere proprio da primo cittadino. Sarà per me, quindi, un’emozione particolare tagliare questo traguardo nuovamente da sindaco di San Vito Lo Capo con un’edizione che vorremmo rimanga nella storia della manifestazione”.

Slogan della venticinquesima edizione, che vedrà nuovamente a sostegno del festival i main sponsor Bia CousCous e Conad, sarà  “Love never stops”. Dopo un anno di stop a causa della pandemia e un’edizione 2021 nel rispetto delle limitazioni per il contrasto al Covid, “il festival  vuole ripartire – ha spiegato Fabio Polisano, direttore creativo di Feedback che ha ideato il nuovo visual e lo slogan dell’evento – mettendo l’accento sull’amore, i sentimenti che, nonostante la situazione attuale, continuano a vincere e ad affermarsi e che, nel solco dell’anima del festival, travalicano i confini, le barriere, le culture”.  

San Vito Lo Capo tornerà ad ospitare chef provenienti da tutto il mondo, ospiti e artisti per una dieci giorni di appuntamenti, sfide di cucina, degustazioni e incontri culturali. Momenti centrali dell’evento saranno sempre i Campionati di cous cous che mettono a confronto chef italiani e internazionali. Paolo Marchi, ideatore e curatore di Identità Golose, guiderà le selezioni degli chef partecipanti e le giurie di esperti che assaggeranno i piatti in gara a San Vito Lo Capo per eleggere i vincitori. Anche quest’anno le selezioni per partecipare ai Campionati si svolgeranno on-line. A breve il via alle candidature attraverso il sito couscousfest.it

Tra le novità di quest’anno, la direzione artistica affidata a Massimo Bonelli di iCompany, società organizzatrice, tra gli altri, del Concerto del Primo Maggio a Roma, del Premio Fabrizio De Andrè, di CasaSIAE al Festival di Sanremo e di tanti altri importanti eventi nazionali. “E’ per me un grande onore assumere il ruolo di direttore artistico di un evento importante, storico e ricco di significato come il Cous Cous Fest – spiega Massimo Bonelli, fondatore e Ceo di  iCompany -. Sarà stimolante poter lavorare alla costruzione di una proposta artistica che metta a fuoco i valori fondanti del Festival, tra integrazione culturale, sperimentazione e intrattenimento. Ringrazio quindi il Comune di San Vito Lo Capo e l’agenzia Feedback, organizzatore storico del Cous Cous Fest, per avermi offerto questa affascinante opportunità.”

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A Mazara del Vallo dal 26 al 28 Agosto va in scena "Stelle sul Mazaro", storie e sapori intorno al vino

Dal 26 a 28 Agosto la città di Mazara del Vallo ospiterà Stelle sul Mazaro, un evento enogastronomico nato per coniugare realtà produttive, riscoperta della città ed eccellenze enogastronomiche locali della Strada del Vino e dei Sapori Val di Mazara. La casbah, ovvero il centro storico della cittadina siciliana che conserva l’affascinante impianto islamico, sarà teatro delle iniziative.

Un programma ricco di appuntamenti per vivere lo spazio urbano e metterlo in connessione con le realtà produttive vitivinicole del territorio circostante all’insegna del buon gusto e delle eccellenze enogastronomiche.

Numerose le cantine dell’agro mazarese che parteciperanno all’iniziativa, tra queste Giglio, Assuli, Baglio Aimone e Tenuta Gorghi Tondi.

Tanti gli appuntamenti. Il 26 Agosto si inzia con una masterclass che darà spazio ad un grande protagonista: il Gambero Rosso di Mazara, simbolo della marineria locale. Il Gambero Rosso sarà al centro di una degustazione che lo coniugherà ad 8 Presìdi Slow Food e 8 vini bianchi da vitigni autoctoni tra i più rappresentativi dell’isola. “Rosso di Mazara…bianchi di Sicilia” il nome della masterclass, un percorso degustativo introdotto dalla giornalista Valeria Lopis e guidato da Onav Trapani. Il pregiato crostaceo sarà abbinato con l’Insolia “Resilience” di Colomba Bianca, il Grillo “Vurrìa” Cantina Di Giovanna, il Catarratto “Kima” di Possente, il Carricante Etna Bianco Superiore di Barone di Villagrande, il Moscato di Siracusa “Cyane” di Cantina Pupillo, lo Zibibbo pantesco “SoraLuna” di Fabrizio Basile, la Malvasia secca delle Lipari “Didyme” di Tasca D’Almerita e il vitigno reliquia Rucunu “Nsajar” di Riofavara.

Il 27 Agosto verrà aperto al pubblico il villaggio della Strada del Vino articolato lungo il fiume Mazzaro con gli stand degli associati della Val di Mazara, truck food, artigiani ed artisti per promuovere e scoprire i sapori, le storie e le ricchezze enogastronomiche e culturali del territorio. Un modo per apprezzare maggiormente i prodotti di questa terra e scoprirne di nuovi ed interessanti.

Gran finale il 28 Agosto. Si continuerà ad apprezzare il bello e il buono della città ma questa volta dal mare, a bordo delle imbarcazioni per dare un punto di vista tipicamente insolito.

Nei tre giorni saranno presenti in città numerosi giornalisti, influencer e operatori del mondo enogastronomico per far conoscere e raccontare la città di Mazara del Vallo, la Val di Mazara, le sue bellezze, il territorio e le aziende ed i prodotti della Strada del Vino e dei Sapori Val di Mazara.

Programma completo su www.stellesulmazzaro.org

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Grande successo per la prima edizione di “I Sapori di Grani Antichi di Calatafimi Segesta”

Questa prima edizione ha visto la presenza di diverse aziende locali, unite per la riuscita dell’evento che ha come obiettivo la valorizzazione dei prodotti del territorio e delle bellezze storico e paesaggistiche di Calatafimi Segesta.

Buona la prima. In provincia di Trapani va in scena la prima edizione dell’evento I Sapori di Grani Antichi di Calatafimi Segesta, svoltasi nell’omonima cittadina nota ai più per il parco archeologico dove è possibile visitare il tempio e il teatro greco.

La manifestazione enogastronomica, organizzata dall’Associazione Terra dei Sapori con il patrocinio del Comune di Calatafimi Segesta, della Pro Loco locale, del GAL Elimos, di Eurotoques Italia (Unione Europea Cuochi), dell’Associazione TRS (Tutela Razze Siciliane) e dell’ACLI Terra Trapani, nasce dall’idea di far incontrare il pubblico con i produttori e punta i riflettori sui grani antichi siciliani e sul miele locale.

I grani antichi siciliani, le cui qualità sono ormai riconosciuto in ogni angolo del mondo, sono una risorsa importante per il nostro territorio ed è giusto valorizzarli attraverso eventi come quello di Calatafimi Segesta. Come anche il miele da produzione biologica e certificata, prodotto da proteggere e tutelare soprattutto in un momento come questo in cui il problema delle api mette a rischio la nostra biodiversità.

L’evento, che è stato un’occasione importante per conoscere e valorizzare le bellezze e le bontà di Calatafimi Segesta, ha visto la partecipazione di numerosi produttori del territorio e non solo che hanno voluto mettere in mostra le loro eccellenze. Tra queste segnaliamo i vini della cantina Kaggera e dell’azienda agricola Nanfo di Todaro Bartolo, i prodotti e i rosoli dell’azienda Doria e l’apicultura di Giacomo Accardo. Tanti anche i ristoratori coinvolti nella manifestazione .

Interessanti i momenti di riflessione e approfondimento su temi importanti quali l’ape nera e l’apicultura siciliana e i grani antichi e tradizionali di Sicilia. Durante il convegno “Ape Nera siciliana e apicoltura” sono intervenuti Carlo Amodeo, responsabile del Presidio dell’Ape Nera Sicula, la dietista Valentina Settipani e il presidente dell’Associazione TRS (Tutela Razze Siciliane) Giovanni Cerasa. Per il convegno sui “Grani antichi e tradizionali”, sono intervenuti Alessandra Conti, Antonino Ciaccio, vicepresidente di Simenza, Giuseppe Li Voti, presidente della stazione di Granicoltura, Valentina Settipani, dietista, Giuseppe Peralta, vicepresidente nazionale ACLI Terra, Rosario Perricone, antropologo, lo chef Gianfranco Dainotti e la travel blogger Federica Miceli.

Fiore all’occhiello della manifestazione sono stati i cooking show che hanno visto protagonisti rinomati chef siciliani e, contestualmente, cantine del trapanese e del palermitano. Giuseppe Costa, del ristorante il Bavaglino (Terrasini) ha condotto una cooking show abbinando i suoi piatti ai vini di Possente. E ancora Carlo Mazara e Natale Di Maria di Eurotoque, lo chef Michele Bellezza, Salamureci (Trapani) e Valentino Palmisano, Pino Maggiore di Cantina Siciliana (Trapani), Gianfranco Dainotti, Andrea Macca di Baglio Sorìa e Peppe Giuffrè. Tra le cantine presenti durante i cooking show segnaliamo Tenute Orestiadi, Cantina Funaro, Terre di Shemir, Terre di Gratia, Firriato, Alessandro di Camporeale e Cantine Kaggera.

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Gusto Vino

Il vino dell’Etna affinerà in fondo al mare, nell’area marina protetta, isola dei Ciclopi

La start-up innovativa Orygini conduce il primo studio di ricerca sull’evoluzione dell’affinamento sottomarino del vino etneo, in collaborazione con l’Università degli studi di Catania.

Pioniere della sperimentazione le aziende vinicole Benanti e Passopisciaro (vini Franchetti). In affinamento, sott’acqua, anche un distillato: Volcano Gin. La conferenza stampa di presentazione giovedì 14 luglio ore 18.30 a Palazzo Biscari a Catania

Per la prima volta nella storia dell’enologia etnea, i vini dell’Etna scendono ad una profondità di circa 50 metri sotto il livello del mare, nell’area marina protetta, Isola dei Ciclopi, per sperimentare l’affinamento sottomarino, insieme ad un gin, il primo dell’Etna. E, in chiave inedita, la sperimentazione esaminerà l’evoluzione dei vini in affinamento durante, e non dopo, la loro permanenza sott’acqua, attraverso l’analisi di campioni prelevati da sommozzatori specializzati (operatori tecnici subacquei – OTS) che scenderanno nelle profondità del mare, mese dopo mese. La ricerca sperimentale prende il via dalla start-up innovativa Orygini, fondata da tre giovani amici, Giuseppe Leone, Riccardo Peligra e Luca Catania, che hanno finanziato il progetto, ottenendo la fiducia e il supporto di due delle cantine più rappresentative della rinascita del vino etneo di qualità: la cantina Benanti fondata dal cavaliere Giuseppe Benanti e oggi gestita dai figli Antonio e Salvino, e la cantina Passopisciaro, fondata dal produttore toscano, recentemente scomparso, Andrea Franchetti, e oggi guidata dal figlio Benjamin Franchetti. Saranno affinate complessivamente 2.000 bottiglie di Etna Doc Rosso ed Etna doc Bianco. Con esse, anche l’affinamento di un distillato, il primo gin dell’Etna, Volcano Gin (200 bottiglie).

La presentazione del progetto si terrà durante la conferenza stampa giovedì 14 luglio 2022 alle ore 18.30 a Palazzo Biscari a Catania. Interverranno i fondatori di Orygini, i rappresentanti titolari delle cantine che hanno scommesso sul metodo di affinamento sottomarino, la professoressa Elena Arena, del dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania, Riccardo Strada, direttore dell’Area Marina Protetta Isole Ciclopi.

Le bottiglie saranno immerse nella zona B dell’area marina protetta Isola dei Ciclopi ad una profondità di circa 50 metri all’interno di gabbie metalliche, create ad hoc. I vini affineranno per circa sei mesi e l’analisi dei ‘campioni marini’ sarà effettuata parallelamente, sui medesimi parametri, rispetto all’analisi dei campioni soggetti al processo di cantinamento tradizionale, in terra ferma. Si tratta del primo studio al mondo su come evolvono nel tempo i vini sott’acqua. La mappatura completa permetterà di capire in che maniera la pressione, il buio totale, l’assenza di suoni, la temperatura costante, l’assenza di rumore cambiano il vino. Mese dopo mese i campioni di vino prelevati dal fondo del mare verranno trasportati in condizioni di temperatura controllata verso i laboratori dell’Università per un’approfondita analisi dei dati chimici. Saranno monitorati 14 diversi parametri tra vini rossi e bianchi. Per ognuno di essi si analizzerà la variazione nel tempo dei vini immersi e delle bottiglie gemelle in affinamento tradizionale. In questo modo si otterrà uno studio scientifico, che metterà in evidenza gli effetti specifici delle profondità marine sul vino.

Oggi i vini vengono invecchiati sott’acqua in Francia, Italia, Grecia, Spagna, Stati Uniti, Cile, Sudafrica, Australia e diversi altri paesi. Il numero totale di cantine che affina con vini sott’acqua è estremamente esiguo. Gli studi attuali sono per lo più basati sull’analisi chimica pre e post immersione. Non risultano, ad oggi, pubblicazioni scientifiche divulgate sugli effetti dell’affinamento sottomarino nel suo divenire; elemento fondamentale quest’ultimo per sviluppare dei modelli affidabili, che possano essere utilizzati dai tecnici del settore vinicolo come linee guida per accompagnare vini e distillati al risultato desiderato, senza che sia affidato al caso.

Importante infine è l’impatto positivo sulla sostenibilità ambientale. Il cantinamento in mare favorisce il risparmio energetico perché crea un ambiente naturalmente refrigerato per le bottiglie. Non è, quindi, necessario regolare la temperatura e l’umidità con climatizzatori, né creare cantine isolate termicamente, con un notevole risparmio energetico e logistico. Secondo uno studio di Life Cycle Engineering, nella fase di cantinamento per ogni bottiglia da 0,75cl vengono consumati circa 0,68 kg di CO2.
Grazie alle temperature ideali e costanti dei fondali a 50 metri sotto il livello del mare, si risparmierebbero quindi circa 68 Kg di CO2 per 1000 bottiglie immerse. Si ipotizza infine un’accelerazione dei tempi di maturazione e, se così fosse, il risvolto sarebbe di notevole impatto economico per il mercato dei vini etnei, vini di nicchia che hanno bisogno di molto tempo prima di essere immessi sul mercato mondiale.

“Con Oryrini riportiamo il vino dell’Etna alle sue origini – affermano i tre fondatori del marchio -. Il vulcano Etna è infatti un vulcano di origini marine. Si è formato nell’era Quaternaria, periodo preistorico in cui la Piana di Catania non esisteva ed era occupata da un largo golfo. Solo a seguito di grandi eruzioni marine, il golfo si è colmato fino a formare il basamento del vulcano, che eruzione dopo eruzione ha raggiunto una vetta di 3.290 metri. Il logo Orygini è un simbolo ancestrale, circolare, simboleggia l’evoluzione della circolarità della vita; la parte incava rappresenta il ventre della terra e lo stesso mare. Ogni bottiglia affinata in mare avrà un packaging dedicato in co-marketing con l’azienda”. La vita di ciascuna bottiglia sarà monitorata e registrata digitalmente con la tecnologia blockchain, che traccerà la sua carta di identità digitale. Il numero di serie racconterà ogni cosa, dalla data di vendemmia e di raccolta delle uve in poi. Queste bottiglie avranno naturalmente la peculiarità di essere non riproducibili, scolpite dalle conchiglie e dai crostacei marini, bottiglie da collezione.

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Osteria Il Moro Lab. La Sicilia tra Nord e Sud. A cena con gli chef Nicola Bandi e Peppe Barone

La Sicilia tra Nord e Sud. Due generazioni diverse, una comune visione del territorio

“La Sicilia tra Nord e Sud. Due generazioni diverse, una comune visione del territorio” è il primo appuntamento della rassegna di gusto Osteria Il Moro Lab, organizzata dai fratelli Nicola ed Enzo Bandi del ristorante Osteria Il Moro di Trapani; si tratta di un vero e proprio laboratorio di saperi e sapori, aperto ad eventi culturali, eno-gastronomici e artistici, in continua evoluzione, con lo scopo di valorizzare le risorse umane e agricole, le piccole produzioni siciliane e le eccellenze del territorio. Osteria Il Moro Lab sarà infatti uno scambio evolutivo di idee e di prospettive, un contenitore di incontri, le cui date, una alla volta, saranno comunicate nel corso del 2022.

Osteria il Moro, Trapani

 

La rassegna prende il via con il primo appuntamento, giovedì 19 maggio alle ore 20.30 presso l’Osteria il Moro di Trapani, dal titolo “La Sicilia tra Nord e Sud. Due generazioni diverse, una comune visione del territorio”, che mette insieme lo chef residente dell’Osteria Il Moro, Nicola Bandi, e lo chef di origini ragusane, Peppe Barone (patron insieme a Stefania Lattuca del ristorante Terrammare di Milano), conosciuto come “il maestro Barone”, mentore e guida di molti giovani chef da lui formati e avviati alla carriera professionale di cuoco. Insieme, gli chef, figli di due diverse generazioni, daranno onore alla Sicilia, raccontandola da Nord a Sud, con una comune visione, attraverso le loro creazioni, che metteranno in risalto la sorprendente biodiversità siciliana.

Peppe Barone e Stefania Lattuca, Terrammare Milano

 

I piatti saranno abbinati ai vini di una delle cantine più rappresentative della Sicilia, la cantina marsalese Marco De Bartoli. Dal Metodo Classico Terzavia, ottenuto da uve Grillo, si passerà a Grappoli del Grillo Riserva 2020 passando per Integer Grillo Superiore 2020 fino ad arrivare ad un vino iconico: Vecchio Samperi, il vino con cui Marco de Bartoli, fondatore della cantina che oggi è guidata dai figli Renato, Sebastiano e Giuseppina, ripristina il metodo “perpetuo”, per produrre il vino tradizionale della zona, detto localmente perpetuo, all’origine del più famoso vino Marsala. Si concluderà con Bukkuram Sole D’agosto Passito di Pantelleria. La narrazione dei vini, che si intreccerà alla storia del territorio e di Marsala, sarà condotta dal produttore Renato De Bartoli.

Il menù

La Sicilia tra Nord e Sud. Due generazioni diverse, una comune visione del territorio

Entrée di Benvenuto – a cura dello Chef Bandi

Antipasti

Dalla Sardina alla Brace – a cura dello Chef Barone
Cappuccino di Parmigiana – a cura dello Chef Bandi
· Terzavia Metodo Classico Grillo 2019

Primi

Senza Scampo – a cura dello chef Barone
Tortello, pomodoro, stracciatella, bisque di costaci e scampi
· Grappoli del Grillo Riserva 2020
Tagliatella ripiena di brasato – a cura dello Chef Bandi
(Integer Grillo Superiore 2020)

Secondi

“Pluma di Maialino” con fondo al Marsala Vecchio Samperi di Marco De Bartoli – a cura dello Chef Barone
· Vecchio Samperi Perpetuo di Marsala
Sgombro Lardiato – a cura dello Chef Bandi
· Vecchio Samperi Perpetuo di Marsala

Dessert

“Il limone è caduto a terra” – a cura dello Chef Bandi
Liccumia – a cura dello Chef Barone
· Bukkuram “Sole D’agosto” 2020 Passito di Pantelleria

Per info e Prenotazioni:

Osteria Il Moro
Via Garibaldi, 86
Tel 0923 23194
Whatsapp 3288252076
info@osteriailmoro.it

Posti Limitati

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Palermo Capitale del Gelato d'Autore. Orto Botanico, 13 e 14 Maggio 2022

“Palermo – Capitale del Gelato d’Autore”, un momento di incontro e di confronto tra gli esponenti di spicco del mondo del gelato.

Un’attenta visione dello stato dell’arte del gelato artigianale attraverso seminari e nuove tematiche per riaffermare l’appartenenza alla Sicilia di un prodotto apprezzato ad ogni latitudine. Un’occasione straordinaria che permetterà di rafforzare le partnership e consolidarne di nuove fra gli attori della filiera. La missione dell’evento è la Promozione della cultura del Gelato Artigianale, dando risalto al ruolo dei Maestri Gelatieri come ambasciatori del gelato artigianale italiano nel mondo. Presso la sala Domenico Lanza dell’Orto Botaico di Palermo si terranno i seminari, nel corso dei quali i maestri gelatieri si confronteranno con nuove tematiche circa il gelato naturale, i trend salutistici e di sostenibilità, e i prodotti utilizzati attualmente nella filiera con l’intervento di produttori siciliani di materie prime. Momento clou della manifestazione sarà la premiazione per il Concorso Palermo Capitale del gelato d’autore che si articolerà in due fasi: la Competizione, che si terrà nella sede della MAG Academy e che prevede la produzione del gelato realizzata dai gelatieri concorrenti in diretta streaming; la Premiazione che si svolgerà nella sede dell’Orto Botanico e durante la quale verrà annunciato il vincitore della competizione.

La Gara

La degustazione dei prodotti dei Maestri Gelatieri avverrà in forma anonima. Ogni membro della giuria assegnerà inizialmente i voti su parametri quali strutture e gusto e, successivamente, per menzioni speciali su criteri d’innovazione, territorialità e sostenibilità. Un secondo concorso vedrà coinvolte le gelaterie artigianali della città che parteciperanno al “social contest” Palermo Capitale del gelato social, proponendo un gusto di gelato inedito a tema libero da esporre nella vetrina della propria gelateria. Il vincitore verrà decretato dal pubblico tramite una votazione live via Facebook. Ad ogni gelateria sarà assegnato un numero identificativo che, attraverso un apposito QR code, guiderà la modalità di voto in “like”. Il vincitore riceverà una targa nel corso della cerimonia di premiazione ufficiale. Durante le due giornate, nelle aree esterne dell’Orto Botanico, sarà prevista una proposta di assaggi di gelati artigianali offerti dall’azienda Elenka.

Programma

13 maggio 2022

  • Ore 10:00
    Saluti istituzionali
    Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando,
    Rosario Schicchi, Direttore dell’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Palermo,
    Nicola Fiasconaro, garante della qualità della manifestazione
    Andrea De Gaetano, IRIB-CNR Direttore di Palermo
    Dario Olivier, Presidente Uniteis (Associazione Gelatieri Italiani in Germania),
    Nino Salerno, delegato all’internazionalizzazione
    Maurizio Valguarnera, contest creator,
    Antonio Mezzalira, Direttore Tecnico del concorso.
    Manuela Balestrino, giornalista di Pasticceria Internazionale di Chirotti Editori
  • Ore 11:00
    Aldo Todaro – Università degli Studi di Palermo
    Dal gelato artigianale al gelato gastronomico: problemi, tecniche e prospettive
  • Ore 11:20
    Nicola Francesca – Università degli Studi di Palermo
    Il contributo della microbiologia al gelato gastronomico
  • Ore 11:40
    Domenico Nuzzo – IRB-CNR
    Nutraceutica e gelati funzionali: quali opportunità
  • Ore 12:00
    Alessandro Li Muli – Elenka s.p.a
    Presentazione della nuova linea di prodotti naturali per la produzione di gelati e granite artigianali
  • Ore 12:20
    Domenico Belmonte – Presidente Gelatieri Europei Artglace
    Giornata Europea del Gelato Artigianale
  • Ore 13:00
    Degustazione: Il sorbetto di Pantelleria servito con Cuddrireddi di Delia.
    A cura di Maurizio Valguarnera
  • Lunch break
    con presentazione del primo gelato al cioccolato sostenibile vegano di Cacao Barry
    A cura di Maurizio Valguarnera
  • Ore 15:00
    Il gelato sostenibile: una nuova prospettiva sul gelato vegano artigianale per un sano e corretto stile di vita
    Giuseppe Virzì, AMS – FMSI
    Mauro Mario Mariani, nutrizionista
    Umberto Nardi, Università Cattolica di Roma.
    Antonietta Costa, Dirigente Medico Malattie Metaboliche e Diabetologia ASP Palermo
    Modera: Emanuela Balestrino – Pasticceria Internazionale.
  • Ore 16:00
    Francesco Pensovecchio – Giornalista enogastronomico
    Il gelato e il vino – nuovi trend sul gelato gastronomico e utilizzo delle varietà di vite da vino
  • Ore 16:30
    Dario Olivier – vice Presidente Associazione Gelatieri Italiani in Germania
    Il gelato artigianale Italiano del Val di Zoldo in Europa
  • Ore: 17:00
    Presentazione dei Maestri Gelatieri partecipanti al Contest Palermo Capitale del gelato d’autore Presentazione dei gusti di gelato elaborati alla giuria e selezioni dei gelatieri finalisti scelti dalla giuria.
    Presenta: Emanuela Balestrino, giornalista di Pasticceria Internazionale.
  • Ore 18:00
    Aperitivo presso il bar Talea dell’Orto Botanico e rievocazione storica del gelato di Federico II, con la partecipazione del Club Alpino Italiano della sezione di Polizzi Generosa.

14 maggio 2022

  • Ore 10:00
    Presentazione della nuova veste della rivista Tuttogelato
    Emanuela Balestrino – giornalista di Pasticceria Internazionale di Chirotti Editori
  • Ore 10:15
    Degustazione tecnica Contest Palermo Capitale del gelato d’autore
    presenta: Emanuela Balestrino di Pasticceria Internazionale di Chirotti Editori
  • Ore 11:00
    Assegnazione premi
    Palermo capitale del gelato d’autore e Palermo Capitale del gelato social 2022
    presenta Emanuela Balestrino di Pasticceria Internazionale di Chirotti Editori
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“Farine Innovative”: a Palermo i migliori pizzaioli, panettieri e pasticcieri siciliani

21 Cooking show e 153 riconoscimenti da Farine Petra. I pasticcieri, i panettieri e i pizzaioli più blasonati della Sicilia insieme per dimostrare l’importanza dell’uso delle farine. Il nome dell’evento è “Farine Innovative”, organizzato a Palermo dal 9 al 12 maggio nell’ambito di Expocook da Farine Petra.

Una rassegna che vedrà esibirsi nei 4 giorni, nella struttura allestita all’interno del Centro Fieristico Giotto di piazzale Lennon, 21 tra pizzaioli, pasticcieri e panettieri che nel corso di altrettanti cooking show daranno prova di cosa riescono a produrre con la lavorazione della farina davanti ad un pubblico che potrà anche assaggiare le loro creazioni.

Sullo sfondo Petra HP: la nuova linea di farine di grano tenero e miscele di semole di grano duro che rivoluziona il punto di vista sul contributo che questo ingrediente è in grado di dare all’appetibilità dei prodotti da forno (pane, pizza, focaccia, dolci. Pensata e realizzata per sfruttare al massimo le moderne tecnologie di produzione e conservazione dei cibi, integrandole con tutti i processi di impasto e lievitazione, dai diretti alle bighe fino al lievito madre vivo.

A margine di “Farine Innovative”, nel cui stand sarà presente Antonio D’Agostino, responsabile per la Sicilia di Farine Petra, 153 artigiani fra pizzaioli, pasticcieri e panettieri provenienti da tutta l’Isola (nomi che rappresentano l’eccellenza nelle loro categorie), riceveranno un riconoscimento che permetterà di identificarli come locali selezionati Petra 2022.

Ecco il programma dei cooking show:

Lunedì 9 maggio

  • Ore 10 Davide Federico, QUID Pizzeria Palermo – Giovanni Inglima, PASTICCERIA INGLIMA Canicatti (Ag).
  • Ore 11 Dino Nicotra, SQUIB Pizzeria Catania
  • Ore 14 Pierangelo Chifari, L’ARCHESTRATO DI GELA Pizzeria Palermo – Friedrick Schmuck, PIANO B Pizzeria Siracusa.
  • Ore 15 Claudio Maucieri, CAVEAU Pizzeria Ispica (Rg) – Matteo La Spada, L’ORSO Pizzeria Messina.
  • Ore 16 Francesco Nania, LA BUFALACCIA Pizzeria Palermo – Carmelo Santangelo PANFERMENTO Panificio Valverde (Ct) – Corrado Assenza. CAFFÈ SICILIA Noto (Sr).
  • Ore 17 Bruno Armenia, AMERICAN BAR Pasticceria Ispica (Rg).

Martedì 10 maggio

  • Ore 10 Emanuele Ficarotta, TONDO Pizzeria Palermo – Ottavio Guccione, PANIFICIO GUCCIONE Panificio Palermo.
  • Ore 11:00 Simona Zingaro, A’MASSARIA Pizzeria Augusta (Sr) – Carmelo Brancato, PASTICCERIA BRANCATO Pasticceria Siracusa.
  • Ore 14 Daniele Vaccarella, LA BRACIERA Pizzeria Palermo – Gioacchino Gargano, SACCHARUM Pizzeria Altavilla Milicia (Pa).
  • Ore 15 Marco Sciarrino, CAGLIOSTRO Pizzeria Palermo.
  • Ore 16 Giovanni Zuccarello, SAZI e SANI Pizzeria Catania – Carmelo Sturiale, A18 SOTTOZERO Pizzeria Sant’Alessio Siculo (Me) – Giuseppe Schembri, 360 GRADI Pizzeria Delia (Cl).

Mercoledì 11 maggio

  • Ore 10 Giuseppe Lino, MASTUNICOLA Pizzeria Palermo – Emanuele Iudice, PASTICCERIA IUDICE Pasticceria Ragusa Ibla.
  • Ore 11 Nicolas Fichera, LA BOTTEGA DI CRESCENZIO Pizzeria Riposto (Ct) – Pierangelo Chifari, IL SIGNOR DI CARBOGNANO Bakery Palermo.
  • Ore 15 Karim Yacoubi, RASOTERRA Pizzeria Catania – Filippo e Giorgio Sorce, SITARI Pizzeria Villaggio Mosè (Ag).
  • Ore 16 Giuseppe Colletto, THAT’S Amore Pizzeria Raffadali (Ag) – Sergio Russo, VERACE ELETTRICA Pizzeria Milazzo (Me).
  • Ore 16 Carmelo Abbate, LE DUE SICILIE Pizzeria Barcellona Pozzo di Gotto (Me) – Daniele Vaccarella LA BRACIERA Bakery Palermo.
  • Ore 17 Giuseppe Cuscinà, IL TOCCO Pizzeria Acireale (Ct).

Giovedì 12 maggio

  • Ore 10 Emanuele Stellino, ROSSO VERACE Pizzeria Alcamo (Tp) – Natale Laganà PANIFICIO LAGANÀ Panificio Messina.
  • Ore 11 Paolo Piccione, DOLCEMENTE PICCANTE Pasticceria Avola (Sr).
  • Ore 15 Salvatore Marino, DATTERINO Pizzeria Messina – Antonino Di Blasi, FRIDA Pizzeria Palermo.
  • Ore 16 Marco Zagarella, TREDICISETTE Pizzeria Palermo – Franco Aliano AGORÀ Pizzeria Solarino (Sr).
  • Ore 16 Maurizio Valenti, IL CONVIVIO Pizzeria Modica (Rg).
  • Ore 17 Daniele Cacciuolo, BELLA NAPOLI Pizzeria Gela (Cl).
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Gusto Vino

Arancino, l’orange wine di Caruso e Minini

Il bianco macerato di Caruso e Minini, presentato da pochi mesi ai consumatori, è già un successo. Lo abbiamo provato al Vinitaly 2022. Scopriamolo insieme.

Da oltre tre generazioni la famiglia Caruso produce vini nel territorio trapanese grazie ai vigneti che si estendono per oltre 120 ettari nelle città di Marsala, Salemi e Mazara del Vallo. Vitigni autoctoni e internazionali: dal grillo allo chardonnay, dal nero d’avola al cabernet sauvignon e molti altri ancora. Con la terza generazione arriva la famiglia Minini che apporta all’azienda il proprio know how sulla commercializzazione del prodotto

La cantina ha sede a Marsala in un antico baglio del 1900, completamente ristrutturato e ideato anche per accogliere turisti e appassionati del vino. Infatti è anche possibile prenotare una visita con degustazione dei vini dell’azienda accompagnati a tipiche preparazioni del posto.

E tra le tante etichette potrete gustare anche Arancino, un orange wine da poco introdotto tra i prodotti dell’azienda.

Questo vino nasce da un blend di uve bianche. Dopo la raccolta le uve vengono portate in cantina dove parte la fermentazione spontanea grazie ai lieviti indigeni. Durante la fermentazione le bucce vengono lasciate a macerare nel mosto per circa 20 giorni, questo conferisce al vino il tipico colore tendente all’arancio ma anche struttura e aromi. Dopo la macerazione il vino viene fatto affinare per circa 4 mesi in acciaio per poi essere messo in bottiglia.

Al calice il vino si presenta vivo e luminoso, con un bel colore giallo dorato tendente all’ambra. Il bouquet è floreale e fruttato, con note erbacee che ricordano la macchia mediterranea. Al palato è fresco, sapido, presenta una leggera trama tannica. Un vino di buona bevibilità adatto ad accompagnare piatti a base di crostacei, ma anche carni bianche e formaggi erborinati.

Caruso e Minini
Via Salemi, 3
Marsala · TP

www.carusoeminini.com

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Focus On News

La nuova “Brugnano” al Vinitaly

La cantina siciliana fa “reset” e riparte, totalmente innovata, con la nuova generazione di famiglia

Una seconda vita per Brugnano, la cantina siciliana di Partinico, in provincia di Palermo, nella Sicilia Nord-Occidentale, che riparte, quasi come una start up, con i fratelli Francesco e Giuseppe Brugnano, e torna, completamente innovata al Vinitaly 2022. 

Dopo qualche anno di sosta produttiva, la cantina, con i suoi vini storici e con novità di prodotto, rientra in scena nel mondo del vino. Sono i due giovanissimi fratelli Brugnano che ne riformulano l’identità, salvaguardando la qualità e andando incontro ad un modo di comunicare più contemporaneo e vicino al consumatore. 

Francesco e Giuseppe in cantina ci sono cresciuti e la loro nuova mission, scelta di vita, è quella di fare dell’azienda di famiglia un fiore all’occhiello dell’enologia siciliana in Occidente. Ad aiutarli c’è Maurizio Gandolfo, manager e direttore commerciale. “Questi ragazzi hanno motivato anche me, perché hanno un sogno e sono un buon esempio da seguire – afferma il manager -. Abbiamo preparato insieme un piano di ristrutturazione aziendale durante i due anni di pandemia e ci siamo posti degli obiettivi ambiziosi, con un approccio onesto, che parte dal prodotto e dalla comunicazione che ne diamo: non siamo i diversi, perché ogni diversità implica sempre la presunzione di un ‘noi’ e di un ‘voi’ o di un ‘loro’, di un ‘più bravo’ e di un ‘meno bravo’. Siamo piuttosto unici, fedeli a noi stessi e all’immagine che vogliamo trasmettere di Brugnano”. 

L’azienda si presenta con un’immagine totalmente nuova. Già nel logo un restyling che non tradisce il passato, ma lo proietta nella contemporaneità con fluidità e freschezza; caratteristiche queste ultime, che si riconoscono anche nelle nuove etichette di vini e nel packaging. Oggi l’azienda si estende su circa 90 ettari vitati in terreni collinari su più appezzamenti, a circa 300 – 350 metri di altitudine sul livello del mare nella zona dell’Alcamo Doc, verso Trapani. In mezzo, il cuore della campagna di Partinico e un appezzamento che sfiora i 500 metri di altitudine in contrada Mirto. Le bottiglie in produzione nel 2022 saranno 200 mila ma l’obiettivo è molto più ambizioso perché si mira al raggiungimento delle 400 mila bottiglie nel 2024.

I Vini

La gamma dei prodotti è totalmente rinnovata. Si mantengono alcune storiche referenze e se ne aggiungono altre, nuove, per un totale di 17 etichette. Si parte dall’iconico V90, che prende il nome dal numero di una vasca sotterranea in cantina e dall’esclamazione ‘che vanto!’, quando per la prima volta Brugnano decise di imbottigliare il suo vino. V90 si presenta in 6 referenze (Grillo Sicilia doc, Syrah Terre Siciliane igt, Catarratto Terre Siciliane igt, Nero d’Avola Sicilia Doc, Insolia Terre Siciliane igt, Merlot Terre Siciliane igt). Tra le novità c’è invece Ammaru (insolia 50 % e viognier 50%) che pur mantenendo lo stesso blend di un altro vino, il Kuè (insolia 75%, Viognier 25%), si differenzia per tecnica di vinificazione e zona di produzione con una diversa altitudine. Ne ha parlato nel corso della presentazione l’enologo Angelo Rubino. Più immediato Ammaru, più complesso e intenso al naso Kuè.  Nella gamma, rimane Lunario, Grillo in purezza, che si presenta con una veste minimale ed elegante. Nuovo invece il Perricone “Her”, al calice piacevole, morbido, accattivante e capace di incontrare il gusto dei più giovani. Nuovi e inediti sono i due vini biologici senza solfiti aggiunti: Vivens Catarratto bio e Vivens Perricone bio. Così come Taurus Bianco, un vino frizzante che coniuga eleganza, potenza e seduzione. Testimoni della tradizione, ma innovati il Naisi (il cui nome nasce da un idioma dialettale tratto dall’inglese ‘very nice’), da uve Nero d’Avola e Cabernet Sauvignon, e il vino più rappresentativo, Honoris Causa, da uve Nero d’Avola e Syrah, di cui si producono solo 2400 bottiglie. In gamma anche il moscato bianco Alquimia e il vino spumante Victoria.

L’azienda vi invita a degustare le nuove annate e i nuovi prodotti alla 54^ edizione di Vinitaly. Padiglione Sicilia, Stand 79 F/H