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Drink Gusto

Volcano, il gin siciliano che racconta l’Etna, vola a Casa Sanremo Banca Ifis 2023

È Volcano il gin ufficiale di “Casa Sanremo – Banca Ifis” 2023, il primo gin dell’Etna, nato dalla visione di tre giovani di Piedimonte Etneo e Linguaglossa, in provincia di Catania, nel versante nord del vulcano. Sono Stefano Lo Giudice, Alessandro Malfitana e Diego Pollicina, che nel 2018 hanno dato il via al loro sogno, cominciando a muovere i primi passi per una produzione artigianale nel comune di Santa Venerina, all’interno dell’antica distilleria “Cavalier Giuffrida” di Mastro Mariano.

“Dopo il nostro inizio non sono mancate le sfide da affrontare, basti pensare alla pandemia, ma non ci siamo mai scoraggiati. Nel 2022 abbiamo dato tanto, sforzandoci di essere presenti in eventi mirati e dinamici – racconta Alessandro Malfitana -. Il nostro Volcano Gin ha girato un po’ l’Italia da Nord a Sud fino alla fiera artigianale di Milano, che si è conclusa poco tempo fa. Quando ci hanno contattato per proporci di diventare Official Supplier di Casa Sanremo – Banca Ifis un enorme sentimento d’orgoglio ci ha travolto. Per noi è motivo di grande soddisfazione essere accostati alla più importante manifestazione sulla musica italiana. Noi viviamo in un posto unico al mondo, siamo sempre connessi al suono della nostra Mamma Etna. I suoi rumori, il suo sibilare, le sue continue vibrazioni sono frequenze altissime che creano energia. Pensiamo di portare la sua anima nel nostro Gin e quindi anche a Casa Sanremo – Banca Ifis, perfino attraverso quel fiore giallo che ne caratterizza il paesaggio e che è presente nella nostra ricetta: la ginestra, che cresce tra le sciare e le pietre nere del vulcano. La raccogliamo manualmente accanto alle bacche di ginepro e al finocchietto selvatico”.

E così Volcano il gin ufficiale di “Casa Sanremo Banca Ifis” entra nelle zone Food Arena, Garden e Lounge. E diviene protagonista nell’American Bar, dove sarà proposta una drink list creata dal mixologist siciliano Andrea Franzò con le due tipologie prodotte, Volcano Dry e Volcano Rosè. Al Festival di Sanremo va un omaggio particolare con un signature cocktail pensato ad hoc. Un tributo al grande maestro etneo Franco Battiato, che si chiamerà “Essere Speciale”, a base di Gin, Sciroppo ai fiori, Lampone e Cedrata.

“Nella ricetta oltre alla presenza del nostro Volcano Gin e dei limoni siciliani vi è uno sciroppo a base di fiori – spiega Malfitana -, omaggio ad uno dei simboli più importanti della città di Sanremo. Il nome del cocktail è invece dedicato ad un estratto del testo della famosa canzone di Battiato: “La cura”. Perché Essere Speciale? Essere Speciale come il nostro Volcano Gin, concepito per esaltare gli inestimabili pregi della nostra Etna; Essere Speciale come il festival che ogni anno ci regala melodie che diventano eterne; Essere Speciale come la città di Sanremo che ne è il palcoscenico naturale ed insostituibile; Essere Speciale come lo stesso Maestro Franco Battiato che in questo caso rappresenta il nostro personale ponte musicale che dal vulcano ci catapulta in Liguria e che nella sua vita è stato un assoluto gigante.

Le bottiglie in edizione limitata saranno ben visibili nella vetrina musicale con il loro design ricercato e con i loro originali tappi composti da una miscela di sabbia vulcanica. Alcune di esse saranno personalizzate e dipinte a mano dall’artista siciliana Silarosè, per essere omaggiate ai protagonisti della kermesse.

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Esperienze di Gusto Focus On News

Presentata la Guida ai Vini di Sicilia 2023. AIS Sicilia conferma la sua attenzione alla qualità del vino siciliano e alla sua comunicazione. 

I vini siciliani in mostra alla presentazione della Guida ai Vini di Sicilia 2023, edita da AIS Sicilia e giunta alla sua terza edizione. Una giornata intensa, ricca di incontri, momenti di dibattito e degustazioni.

La Sicilia del vino continua a mostrare il suo grande appeal nei confronti del grande pubblico, dei sommelier, dei wine lover, degli addetti ai lavori e dei tanti appassionati. L’occasione è stata quella della presentazione della Guida ai Vini di Sicilia 2023 di AIS Sicilia. La guida è uno sviluppo di Vitae, la guida nazionale AIS, che in Sicilia trova un’edizione di approfondimento.  La manifestazione, giunta alla sua terza edizione, organizzata grazie al prezioso contributo del nuovo gruppo eventi di AIS Sicilia guidato dal sommelier Gioele Micali e coadiuvato dai sommelier Alessandro Mauro e Alessandro Sciacca, si è svolta Sabato 21 Gennaio al Palacongressi di Agrigento alla presenza dei massimi vertici regionali e nazionali dell’Associazione Italiana Sommelier.

80 aziende presenti ai banchi d’assaggio, 4 degustazioni tematiche che hanno messo in mostra le diverse espressioni del vino siciliano, dagli internazionali agli autoctoni passando dai grandi bianchi ai vini di Marsala e 2 verticali per due grandi eccellenze siciliane, Faro Palari e Lusirà Baglio del Cristo di Campobello.

Ad aprire la manifestazione sono stati i rappresentanti di AIS, nazionali e regionali, che insieme ai rappresentanti dei consorzi e delle strade del vino siciliane hanno dibattuto sul tema che molto sta a cuore a piccoli e grandi produttori: la comunicazione del vino attraverso i territori.

Un dibattito costruttivo, egregiamente condotto dalla giornalista e sommelier AIS Valeria Lopis, che ha visto una buona rappresentanza dei consorzi e delle strade del vino dell’isola. Ciò sta a significare quanta voglia c’è in Sicilia di fare rete, di condividere idee e di portare avanti progetti comuni legati al mondo del vino. Anche se ad oggi queste realtà viaggiano a diverse velocità, vanno tutte verso la stessa direzione, ovvero quella di garantire la qualità del prodotto e dell’offerta territoriale e far arrivare il messaggio a quanti più portatori d’interesse globali in modo semplice e chiaro. Una sfida tutta siciliana che può essere vinta se ognuno fa la sua parte: produttori, consorzi, strade del vino e associazioni di categorie. E proprio in questo AIS Sicilia rappresenta un punto di riferimento in grado non solo di comunicare al meglio i territori e i prodotti che questi esprimono, ma anche nel riuscire a fare da collante tra le diverse specificità, singole e collettive.

Tanti gli interventi al dibattito. Dopo i saluti di Francesco Baldacchino, Presidente AIS Sicilia, sono intervenuti: Orazio Di Maria, Referente Guida AIS Sicilia; Nicola Bonera, Responsabile Guida Vitae e Consigliere Nazionale; Maria Grazia Barbagallo, Vicepresidente AIS Sicilia; Lillo Trupia, Delegato AIS Agrigento; Gioele Micali, Delegato AIS Taormina e Responsabile Eventi Sicilia; Mauro Carosso, Presidente AIS Piemonte e Gruppo Didattica AIS Italia; Camillo Privitera, Giunta Esecutiva Nazionale e Responsabile Eventi AIS Italia.

Per i consorzi sono intervenuti: Mario Di Lorenzo, Presidente Consorzio Monreale DOC; Benedetto Renda, Presidente Consorzio Marsala DOC e Pantelleria DOC; Ivo Basile, Vicepresidente Consorzio Malvasia delle Lipari DOC; Costante Planeta, Consorzio Mamertino DOC; Francesco Giostra Reitano, Presidente Consorzio Faro DOC; Antonio Rallo, Presidente Consorzio DOC Sicilia. Apporto positivo anche dai rappresentanti della DOC Etna che, benché assenti, hanno inviato un saluto e apprezzato l’impegno comunicativo di AIS Sicilia.

Per le Strade del Vino sono intervenuti: Luigi Bonsignore, Presidente Strada del Vino e dei Sapori della Valle dei Templi; Alessandro Carrubba, Rappresentante Strada del Vino della Val di Noto; Marika Mannino, Direttore Strada del Vino e dei Sapori dell’Etna.

L’evento si è svolto al Palacongressi di Agrigento, uno spazio polifunzionale moderno e tecnologico situato vicino alla famosa Valle dei Templi, sito UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Da sottolineare la calorosa accoglienza della città di Agrigento per la quale si ringrazia il Sindaco Francesco Miccichè e l’Assessore al Turismo, Cultura e Spettacolo Costantino Ciulla, presenti anch’essi all’evento, che non hanno fatto mancare il loro supporto alla manifestazione. Inoltre un contributo importante è arrivato dalla Delegazione AIS di Agrigento e Caltanissetta, rappresentata da Lillo Trupia, punto di riferimento importante in tutta la fase operativa e organizzativa.

Durante la giornata sono state premiate le aziende che hanno ottenuto le 4 Viti in Sicilia, il massimo riconoscimento per i vini presenti in guida. Sono 22 le etichette che si sono distinte ottenendo l’ambito riconoscimento; vini provenienti da tutti i territori siciliani a dimostrazione di come la Sicilia continua a crescere in qualità su tutti gli areali di produzione. Qualità indiscutibile frutto anche di una biodiversità che rappresenta un unicum se confrontata ad altre regioni vitivinicole nazionali ed internazionali.

Grande anche il successo di pubblico. Alla fine della serata si contano oltre 1000 partecipanti alla manifestazione e più di 30 giornalisti accreditati. Sommelier, addetti ai lavori e appassionati del vino che hanno potuto godere, per un’intera giornata, di un banco d’assaggi e di degustazioni guidate di grande livello dove erano presenti quasi tutte le aziende menzionate nella guida e dove era possibile anche degustare tutti i vini premiati, tra i migliori della Sicilia.

“Il vino non va giudicato ma comunicato – dice Francesco Baldacchino – ed è quello che intendiamo fare con questa guida che altro non è che un valido strumento di divulgazione del mondo vitivinicolo siciliano. Una guida ricca di contenuti e schede ben dettagliate che ci offrono uno spaccato molto veritiero dello stato dell’arte del vino in Sicilia”.

La pubblicazione della Guida ai Vini di Sicilia 2023 è un grande lavoro di squadra, portato avanti da sommelier degustatori ufficiali AIS, redattori e sommelier di servizio che hanno recensito e inserito in guida ben 152 aziende. Il fatto che siano gli operatori del luogo a fare le degustazioni dei vini è un valore aggiunto e ciò vale sia per la guida regionale AIS Sicilia che per quella nazionale Vitae, permettendo così di avere uno spaccato veritiero del mondo del vino. Un’edizione che ha visto la conferma di tanti nomi e l’ingresso di molti piccoli produttori.

Le guide saranno presto disponibili per l’acquisto presso le delegazioni siciliane.

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Degustazioni Esperienze di Gusto

Degustazioni guidate a Milo, Sabato 28 gennaio 2023. Nord Sud Ovest Est e il fascino dello straniero

Sabato 28 gennaio 2023, presso il Centro Servizi di Milo, Strada del Vino e dei Sapori dell’Etna, in collaborazione con il Comune di Milo, organizza due degustazioni tematiche guidate dal sommelier professionista Gioele Micali, durante le quali saranno presenti anche i produttori.

Protagoniste di questo evento saranno le produzioni vitivinicole degli associati della Strada del Vino e dei Sapori dell’Etna in due diverse declinazioni.

La prima degustazione, “Nord Sud Ovest Est”, alle ore 17:00, proporrà un percorso esperienziale di vini ottenuti da vitigni autoctoni prodotti alle pendici di tutti i versanti della nostra maestosa Muntagna. Un racconto che lambirà tutti i versanti attraverso delle referenze iconiche che ben rappresentano l’idea, lo stile e la filosofia dei produttori.

Subito a seguire, la seconda degustazione “Il fascino dello straniero”, alle ore 20:00, farà scoprire le espressioni che assumono i vitigni alloctoni sul suolo vulcanico etneo. Una narrazione inedita dedicata a un progetto continuo di sperimentazione e ricerca per gli “internazionali” che mette al centro lo studio per lo “straniero da ospitare”.

Nel corso di entrambi gli eventi, Putìalab preparerà un piatto degustazione (differente per ciascuna degustazione) da abbinare ai calici di vino proposti dalle aziende vinicole.

Costo del biglietto:

€ 25,00 per la singola degustazione (ore 17:00 oppure ore 20:00)
€ 45,00 per entrambe le degustazioni (sia ore 17:00 che ore 20:00)

Il singolo biglietto include: 1 postazione con calici, grissini e acqua naturale, degustazione dei vini presenti in locandina, 1 piatto degustazione preparato da Putìalab.

L’ingresso è solo su prevendita con posti limitati a questo link: https://www.stradadelvinodelletna.it/nord-sud-ovest-est-e-il-fascino-dello-straniero/

È possibile segnalare durante l’acquisto del ticket eventuali allergie e/o intolleranze alimentari.

Per maggiori informazioni è possibile contattare la Strada del Vino e dei Sapori dell’Etna.

info@stradadelvinodelletna.it · (+39) 3500070848

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Esperienze di Gusto Focus On News

AIS Sicilia presenta la Guida ai Vini di Sicilia 2023, Sabato 21 Gennaio ad Agrigento

La città di Agrigento ospiterà la presentazione della Guida ai Vini di Sicilia 2023, edita da AIS Sicilia.

L’evento si terrà Sabato 21 Gennaio 2023 al Palacongressi di Agrigento e prevede diversi momenti di incontro, dibattito e degustazione. Durante l’evento verranno premiate le aziende che hanno ottenuto le 4 Viti grazie al progetto Esperienze di Vitae in Sicilia e si terrà un convegno sulla comunicazione del vino in Sicilia attraverso i suoi territori.

Sono previste anche degustazioni guidate e verticali sui vini di Sicilia, tra cui internazionali, autoctoni, grandi bianchi, vini di Marsala, Faro Palari e Lusirà di Baglio del Cristo di Campobello.

“La guida rappresenta la migliore produzione vitivinicola siciliana e promuove i territori più vocati” dice Francesco Baldacchino, Presidente AIS Sicilia.

La Guida ai Vini di Sicilia 2023 offre un panorama completo delle eccellenze vitivinicole dell’isola e l’evento di presentazione permetterà ai sommelier e ai winelover di scoprire le migliori etichette del vino siciliano in un unico luogo grazie al banco d’assaggi aperto per tutta la giornata della manifestazione.

L’evento di presentazione della Guida ai Vini di Sicilia 2023 è uno degli appuntamenti più importanti del vino siciliano organizzato da AIS Sicilia e darà l’opportunità ai partecipanti di incontrare le delegazioni provinciali siciliane e degustare i vini delle aziende presenti nella guida.

La Guida ai Vini di Sicilia 2023 rappresenta un’importante risorsa per gli appassionati di vino e per coloro che vogliono scoprire le eccellenze della produzione vitivinicola siciliana.

Lʼingresso allʼevento è aperto a tutti e prevede lʼacquisto di un ticket di 10,00 €. Il ticket da diritto ad accedere a tutti i momenti della giornata, compresa la premiazione delle aziende che hanno ottenuto le 4 Viti, e al banco d’assaggi, dove è possibile degustare tutti i vini delle aziende presenti. È prevista una cauzione calice di 5,00 € restituiti alla consegna del bicchiere. Per lʼaccesso alle degustazioni guidate e alle verticali è previsto un ticket di 30,00 €, che si riduce a 25,00 € per i soci AIS.

Le degustazioni sono a numero chiuso e con pochi posti a disposizione.

Allʼinterno del Palacongressi sarà presente un area ristoro aperta a tutti i partecipanti.

Per maggiori informazioni chiamare i seguenti numeri +39 347 820 1115 / +39 389 032 7533.

Per chi volesse prenotare e acquistare i ticket per lʼingresso e per le degustazioni, può farlo comodamente online sul sito www.aissicilia.com.

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Assovini Sicilia accende i riflettori su Messina e le sue DOC

Alla scoperta di Messina, la provincia delle Doc Faro, Mamertino e Malvasia delle Lipari

Due mari, il Tirreno e lo Ionio, tre D.O.C, Faro, Mamertino e Malvasia delle Lipari. I vini e le vigne che crescono rigogliose attorno a una delle più antiche città dell’Isola – Zancle, l’odierna Messina, la colonia greco-siceliota fondata tra il 750 e il 715 a.C. da cumani e calcidesi – trovano maggiore attenzione tra i professionisti.

Questi vini nascono dalla complicità di vitigni autoctoni dalla vibrante personalità, uniti a paesaggi e suoli di grande espressione. Un must per cultori ed appassionati.

Tra i vitigni, la malvasia delle Lipari, il nocera e il corinto nero. A questi si affiancano altri vitigni isolani come catarratto, insolia, grillo, nerello mascalese, nerello cappuccio e nero d’Avola.

Undici i produttori in Assovini Sicilia che rientrano nelle tre denominazioni, dalle vigne sui Monti Peloritani della D.O.C Faro alla costa tirrenica e ionica della D.O.C Mamertino, fino all’arcipelago delle Isole Eolie, terra della D.O.C. Malvasia delle Lipari. È la forza di un territorio che non ha eguali e che offre a turisti e gourmet un’eccellente tradizione gastronomica a fianco di cultura e bellezze naturali.

I vini del messinese erano noti soprattutto dal XIV secolo, quando gli aragonesi governavano la Sicilia. Tuttavia, i riferimenti più conosciuti sono quelli legati all’antica Roma. Giulio Cesare pare apprezzasse particolarmente il vino Mamertino (i Mamertini erano una popolazione di origini campane che si stabilì a Messina nel 289 a.C.), citandolo persino nel De Bello Gallico. Anche Plinio il Vecchio nel XIV libro della sua Naturalis Historia conferma che Cesare, all’epoca del suo terzo consolato, serviva durante i banchetti quattro tipologie diverse di vino: il Falerno e il Mamertino, di provenienza italica, il Lesbio e il Chio, di provenienza greca. Strabone, geografo romano, e Marziale classificarono il Mamertino fra i migliori vini dell’epoca. Tra gli altri riferimenti letterari, in “Molto rumore per nulla” – la commedia teatrale scritta da William Shakespeare nel 1599 – la storia inizia con il ritorno a Messina del principe Pedro d’Aragona, seguito da cavalieri d’armi. Qui Leonato, governatore della città, offre al capitano di giustizia Corniola il vino di Messina.

L’area di produzione della DOC Mamertino, tra la costa Tirrenica e le montagne, abbraccia trentaquattro comuni messinesi per circa cento ettari totali. Un territorio “vista mare” con altezze che raggiungono anche i 500 metri s.l.m. Riconosciuta ufficialmente nel 2004, per questa DOC possono essere utilizzate le varietà bianche grillo, ansonica (insolia) e catarratto normale o lucido, a cui possono aggiungersi, in percentuali minime, le altre varietà ammesse; per rossi, nero d’Avola e nocera, in percentuale minore e per un massimo del 15% altre varietà a ammesse.
 
Ma non è solo il Mamertino a proporsi in chiave storica, anche la DOC Malvasia delle Lipari pesca le sue origini in un lontano passato. Per Diodoro Siculo, storico greco-siceliota vissuto tra il 90 e il 27 a.C., l’introduzione del vitigno si deve ai colonizzatori greci, giunti nelle Eolie intorno al 588 a.C. Nell’800 il commercio dei vini delle Eolie si diffusero in tutta Europa, grazie agli inglesi di stanza a Messina. Lo scrittore Alexandre Dumas, nel suo diario di viaggio sulle Eolie, annotò: “Venne portata una bottiglia di Malvasia delle Lipari; fu il vino più eccezionale che abbia mai assaggiato nella mia vita”. Riconosciuta ufficialmente nel 1973, la DOC include le sette isole Eolie, Alicudi, Filicudi, Lipari, Panarea, Salina, Stromboli e Vulcano. L’arcipelago comprende ben due vulcani attivi, Stromboli e Vulcano. Nel 2000 le Eolie sono state proclamate patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. La vite è coltivata soprattutto nell’isola di Salina ed anche in quelle di Lipari e Vulcano, mentre il clima è caratterizzato da una accentuata ventosità marina. Le varietà di uva contemplate nel disciplinare di produzione includono solamente la malvasia di Lipari sino al 95% con una piccola percentuale di corinto nero compresa tra il 5 e l’8%. I vini prevedono le tipologie passito, liquoroso (con alcool aggiunto) o secco, in base alla percentuale di zuccheri naturali presenti nel vino.

Quasi “cittadina” la dimensione della DOC Faro, la cui zona di produzione si sviluppa nel solo comune di Messina, da Giampilieri Marina a Capo Peloro per 32 chilometri nella fascia jonica, e da Capo Peloro a Ortoliuzzo per 24 km nella fascia tirrenica, per 900 ettari totali. Riconosciuta ufficialmente nel 1976, il nome “Faro” pare derivi dall’antica popolazione greca dei Pharii, che colonizzarono Capo Peloro (Faro) e gran parte delle colline messinesi, svolgendo attività agricola e in particolare dedicandosi alla coltivazione delle vigne. Quest’area della Sicilia vanta un’antichissima vocazione vitivinicola, il vino Faro, infatti, era prodotto già in età Micenea (XIV secolo a.C.). Numerose testimonianze sono riconducibili a un’importante attività vitivinicola già dall’epoca greca, per arrivare fino al XIX secolo in cui furono davvero notevoli il commercio e l’esportazione di vino Faro in molte regioni della Francia, allora utilizzato come vino da taglio dei vini di Borgogna e di Bordeaux, in concomitanza con gli attacchi di fillossera che interessarono il Nord Europa e la Francia in particolare.

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NOT vini franchi. A Palermo il 15 e 16 Gennaio 2023

Palermo ospiterà la più grande rassegna del Sud Italia dedicata ai vini naturali e artigianali, NOT Vini Franchi, il 15 e il 16 gennaio presso i Cantieri Culturali alla Zisa.

L’evento vedrà la partecipazione di oltre 150 produttori provenienti da diverse parti d’Europa, tra cui Francia, Germania, Austria, Slovenia e Spagna, con oltre 500 tipologie di vino in degustazione. NOT Vini Franchi rappresenta un’occasione unica per scoprire e assaporare i migliori vini naturali del continente.

L’evento, che celebra la figura del vignaiolo e il lavoro artigianale come atto culturale di salvaguardia dell’identità territoriale e della Natura, accoglie il pubblico e gli addetti al settore all’interno dello spazio Tre Navate in cui andranno in scena vitigni e terroir di tutto il mondo, storie di vita, nuove annate.

Il format si articola in due giornate dedicate alla nuova sensibilità viticola ed enologica: la domenica 15 ci sono i banchi di assaggio aperti ai winelover con il walk around tasting dalle 10 alle 20. Lunedì 16, dalle 9 alle 18, è la giornata BtoB aperta agli operatori professionali, ristoratori, enotecari, buyer che avranno l’opportunità di approfondire il mondo del vino naturale e artigianale, di confrontarsi direttamente con i produttori. Inaugura l’evento, il 14 gennaio alle 20,30, la festa con i vignaioli, il vivace momento conviviale che pubblico e produttori condivideranno insieme tra musica e le specialità firmate da Buatta e Libertà.

La rassegna inoltre si arricchisce di laboratori ed eventi, i NOT OFF, nei locali della città. Domenica 15 alle 18, al Cre.zi.plus ai Cantieri Culturali alla Zisa, si tiene il seminario sulla pizza alla brace con il pizzaiolo Giuseppe Colletto insieme a Bonetta dell’Oglio, chef della biodiversità, e la partecipazione del mugnaio Filippo Drago di Molini del Ponte e del vignaiolo Stefano Ientile de La Chiusa.

Da venerdì a lunedì sera in programma nel centro di Palermo i Not Off con le cene-degustazione guidate dai vignaioli. Si parte venerdì sera alle 20 con i vini di Supernaturale e DJSet nel locale Libertà. Domenica 5 cene con degustazione: Arianna Occhipinti e Nino Barraco al Gagini Restaurant; Bonavita, Nuzzella e Viteadovest al Buatta; Casa Caterina e Cantina Boccone al Cicala; Salvatore Tamburello al Nova Food Pairing; Lamoresca, In Der Eben, Divella, Rocco di Carpeneto e Controvento al Ferramenta. Chiude il lunedì la cena all’Osteria Ballarò con Rallo e Casa Caterina.

“Palermo si conferma una delle capitali del vino più importanti. C’è tantissima voglia di riunirsi al centro del Mediterraneo, di condividere esperienze – affermano gli organizzatori Franco Virga, Giovanni Gagliardi, Stefania Milano e Manuela Laiacona -. La rassegna Not si fa portavoce di questo spirito, dando alla vivace comunità del vino naturale e artigianale l’occasione di ritrovarsi in una piazza importante rinomata per cultura enogastronomica e oramai affermata come meta turistica nello scenario internazionale”.

Il fermento culturale del movimento del vino naturale e artigianale non poteva non esprimersi nuovamente ai Cantieri Culturali alla Zisa, la location ospite delle precedenti edizioni e che rappresenta un tassello importante della storia di Palermo. Il plesso risorto dall’ex mobilificio Ducrot, che esportò il Liberty palermitano nel mondo, è oggi l’hub culturale più vivace della città.

https://not-vini-franchi.jimdosite.com/

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Cibo Gusto

Osteria il Moro e il nuovo menu 2023 tra tradizione, innovazione, conoscenza e creatività

“Brilla la cucina gourmet a Trapani. Noi ci auguriamo, e auguriamo ai fratelli Bandi, che presto possa brillare anche una stella”.

Esattamente un anno fa scoprivamo questa realtà tutta trapanese e nell’articolo pubblicato dopo quella esperienza enogastronomica concludevamo con le parole appena dette. Nel frattempo i fratelli Nicola ed Enzo Bandi hanno continuato a lavorare, a fare ricerca e innovazione in cucina, e tutto ciò li ha portato ad ottenere importanti riconoscimenti, tra questi la segnalazione nella Guida Michelin 2023. Un riconoscimento importante che valorizza il territorio e porta entusiasmo in una squadra e in una famiglia che con dedizione e amore si dedica a ciò che sa fare meglio: deliziare gli ospiti con una cucina elegante e raffinata.

Osteria il Moro è un ristorante situato nel centro storico di Trapani, aperto sei anni fa dai fratelli Enzo e Nicola Bandi. Il ristorante si è distinto da subito per la proposta di una cucina legata alle radici della tradizione siciliana, in grado di offrire piatti ricchi di gusto e personalità, accompagnati da un servizio attento e da un’interessante selezione di vini, con circa 300 etichette, regionali, nazionali e internazionali. Lo chef Nicola Bandi, autodidatta, si ispira alla tradizione siciliana per creare piatti innovativi utilizzando ingredienti locali e di eccellente qualità, cercando sempre di evitare gli sprechi in cucina.

“Passo tante ore in cucina, a sperimentare, studiare, provare e riprovare. Amo la tradizione ma soprattutto innovare; giorno dopo giorno continuo a sperimentare, al fine di migliorarmi e accrescere il livello della mia cucina”, afferma lo chef Nicola Bandi.

Dobbiamo dire che Nicola Bandi non si è smentito nemmeno questa volta, con il nuovo menu, è ha dato prova di grande abilità e curiosità tra i fornelli. Scopriamo insieme il nuovo menu dell’Osteria Il Moro.

L’entrée di benvenuto è divertente, oltre che buono: pane “cunzatu” che diventa un pomodoro, la caponata nascosta in un cioccolatino, un oliva che diventa liquida, un donuts ricoperto di fonduta di piacentinu ennese, salsa verde di verdura tipica e un croccante di maialino dei Nebrodi. Piccole chicche che anticipano tutta la creatività dello Chef.

Il primo antipasto, carciofo alla carbonella, ci riporta al ricordo della scampagnata. Un carciofo in doppia cottura a bassa temperatura, un croccante al nero di seppia a fare da base, una fonduta di ragusano e la crema gambi di carciofi, il tutto servito dopo una breve affumicatura barbecue che sprigiona tutto il suo profumo una volta aperta la cloche.

Già da questo piatto notiamo l’attenzione al non spreco: i gambi dei carciofi, spesso buttati, diventano invece una favolosa crema che unisce tutti gli ingredienti.

Il secondo antipasto, il polpo in zucca, ha alla base una crema di maggiorana e formaggio di pecora sulla quale è adagiato il polpo in doppio cottura e crema di zucca agrodolce. A guarnire un velo di zucca con semi di zucca tostati e polvere di olive. Un piatto fresco e avvolgente al palato.

Con gli antipasti lo Chef fa sfoggio anche dei suoi lievitati: il pane fatto con lievito madre, farina senatore cappelli e rimacinato, lasciato lievitare per 24 ore; i grissini, leggeri e sottili: il pane sfogliato, una novità, un lievitato soffice e gustosissimo.

Passando ai primi lo Chef Nicola Bandi ci presenta un piatto semplice ma di grande impatto, i tubetti di ricotta, pecorino e pere. Ingredienti poveri e ben equilibrati tra di loro; i tubetti vengono mantecati con crema di pecorino e ricotta, le pere cotte a bassa temperatura, aromatizzate al marsala e spadelliate e alla base una salsa alla cicoria che dona quel tocco di amaro che riequilibra il tutto.

Il secondo primo è la rivisitazione di un tempio della gastronomia siciliana: la pasta con le sarde. Qui lo Chef rivisita la ricetta siciliana creando un raviolo al plin con un ripieno di sugo alle sarde ristretto, guarniti con un pralinato di pinoli, pezzetti si sarda marinata e affumicata e una mollica aromatizzata al finocchietto. Un grande primo, una rivisitazione ben riuscita.

Con i secondi lo Chef ci stupisce con una ombrina e con la lingua di vitello.

L’ombrina appena scottata è servita su una crema di cicoria accompagnata dalla bagna cauda che da sapidità e dalle cime di cicoria. Un pesce semplice valorizzato con il sapiente uso di ingredienti e preparazioni dal sapore deciso. 

La lingua al cioccolato, ricetta antichissima che lo chef è andato a scovare, prevede una preparazione lunga e meticolosa: la lingua viene cotta per oltre 16 ore a bassa temperatura e accompagnata ad una salsa al cioccolato fondente agrodolce. Completano le fava di cacao e il pak choi, verdure con tendenza amara di origine cinese.

Notiamo con piacere come la tradizione viene reinterpretata non solo con ingredienti del territorio ma anche con una ricerca continua di gusti e sapori che arrivano da lontano, creando così un mix vincente di gusto e bontà.

Concludiamo il pranzo con pane e panelle, non il classico street food palermitano, ma un dolce: crumble ai ceci, insalatina di ceci, gelato ai ceci, gel al lime, sale, pepe e scorza di limone. E il pane? Una mini brioche calda che il commensale può riempire a suo piacimento e ricostruire così il pane e panelle. Un’idea simpatica ma soprattutto originale e gustosa.

Non da meno sono stati gli abbinamenti con i vini proposta da Enzo Bandi, perfetto padrone di casa e Maître che con il suo staff non ha fatto mancare le giuste attenzioni in sala.

Spumante Metodo Classico Brut Foderà vendemmia 2015. Questo spumante prodotto a Marsala con uve Grillo è stato abbinato al benvenuto dello Chef. Perlage fine e persistente. Intenso al naso con sentori di agrumi e crosta di pane. Spiccata acidità e sapidità al palato.

Con gli antipasti e i primi viene servito un Terre Siciliane Igp Catarratto 2021 di Nino Barraco, noto vigneron marsalese. Intenso e persistente con note di agrumi e frutta gialla. Elegante nel finale. Un vino di grande espressione territoriale che ben si abbina ai piatti proposti. Particolarmente piacevole con il polpo in zucca.

Il Salina Bianco Igt Bianco V 2020 Eolia viene abbinato all’ombrina. Le note fruttate, la foglia del cappero, la pietra focaia volgono verso sentori salmastri e balsamici. Al palato è ampio, lungo. Un vino dal carattere deciso.

La lingua al cioccolato viene servita in abbinamento al Doc Etna Rosso Milice Rosso 2016 Cantine di Nessuno. Un rosso rubino vivo, intenso e complesso al naso dove si accavallano profumi di frutti rossi e minerali, spezie e frutta secca. Morbido e fresco, dal tannino elegante e vellutato. Un grande vino e un buon abbinamento.

Per finire, con il dolce viene servito un Passito di Malvasia delle Lipari Doc La Rosa Bianca 2021. La frutta candita fa da padrona nel bouquet di questo vino, accompagnate da tracce di mineralità e da spezie dolci. Fresco, sapido e di buona persistenza.

Una nota particolare la meritano anche i panettoni dello Chef Nicola Bandi. Un amore per i lievitati che lo ha portato ad iniziare, già 4 anni fa, una piccola produzione di panettoni artigianali. Quest’anno le versioni sono due, classico e cioccolato. 30 ore di lievitazione per un mix di ingredienti di alta qualità: farine siciliane, uvetta e arancia candita per il classico, ai quali si aggiungono un fondente al 75% e le fave di cacao nella versione al cioccolato.

Le nostre impressioni su questa ormai nota sosta di gusto non possono che essere positive: una continua ricerca sta portando lo Chef Nicola Bandi a percorrere una strada impervia e difficile, ma non per questo egli si sente scoraggiato. Tuttalpiù ogni volta riesce a spingersi oltre, e questa voglia di oltrepassare i limiti lo porta a scoprire nuovi orizzonti pieni di luce e profumi, colori e sapori, forme e gusti. Ingredienti che suonano all’unisono e creano quella melodia che nasce unendo tradizione, innovazione, conoscenza e creatività.

Osteria il Moro
Via Garibaldi, 86
91100 Trapani
Centro Storico

+39 0923 23194
info@osteriailmoro.it

www.osteriailmoro.it

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AIS Trapani. Perricone, il vitigno riscoperto. Serata di approfondimento con 9 vini della Sicilia Occidentale.

Lunedì scorso, 5 dicembre, tanti soci e amici dell’Associazione Italiana Sommelier e a tanti appassionati di vino, si sono incontrati a Mazara del Vallo nella splendida location Casale Montalto per andare alla scoperta del Perricone, il vitigno riscoperto grazie al lavoro e alla lungimiranza di molti produttori.

Perricone, Pignatello, Pignateddu, Guarnaccia: questi i diversi modi di chiamare questo vitigno di antica coltivazione. A fine ‘800 era il vitigno a bacca nera più diffuso nelle province di Palermo e Trapani. Oggi è coltivato in poche centinaia di ettari nella Sicilia Occidentale.

La serata, organizzata da AIS Trapani, ha visto al confronto 9 vini di 9 aziende di altrettanti territori della Sicilia Occidentale, come detto prima terra d’elezione del Perricone. Una serata voluta per dare voce a questo vitigno e a chi lo produce con interessanti risultati.

Diverse vinificazioni e diversi stili produttivi delle aziende partecipanti: Barone di Serramarrocco, Colomba Bianca, Funaro, Caruso & Minini, Castellucci Miano, Tasca D’Almerita, Firriato, Barraco e Porta del Vento.

La degustazione è stata guidata da Mattia Filippi, enologo e produttore di vini, e dai Sommelier dell’AIS Michele Miceli e Franco Rodriquez. I vini si sono dimostrati tutti particolarmente freschi, con note floreali e fruttate e ovviamente con lati distintivi a seconda degli areali di produzione, degli stili produttivi e delle diverse annate. Una degustazione interattiva che ha visto la partecipazione del pubblico con domande, interventi e proposte e che ha reso tutto molto più coinvolgente.

Un plauso va fatto ai Sommelier del Gruppo Servizi AIS Trapani che hanno svolto la mescita durante la degustazione. Un Gruppo Servizi che l’Associazione mette a disposizione anche per iniziative private in cui si necessità della professionalità di Sommelier in servizio.

“AIS Trapani, con queste iniziative, si dimostra sempre più attore principale nella divulgazione della cultura del vino e punto di riferimento per appassionati, aziende, professionisti e addetti ai lavori che ogni giorno sono impegnati nel far crescere e far conoscere il territorio”, dice Giuseppe Vultaggio, Delegato AIS Trapani.

 

“Come Delegazione AIS Trapani siamo al lavoro per realizzare tante altre belle occasioni di incontro, sia tematici che di convivialità, per scoprire altre realtà e altri territori, italiani e internazionali”, dice Ignazio Perez, responsabile comunicazione AIS Trapani.

Per chi volesse rimanere aggiornato su tutte le iniziative AIS Trapani può seguire le pagine social Facebook facebook.com/aistrapani e Instagram instagram.com/aistrapani

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Sfincione Fest, a Bagheria dal 24 al 27 Novembre 2022

Giunto alla sua IV edizione, lo Sfincione Fest è l’appuntamento per i palati più golosi della Sicilia che offre la possibilità di degustare i migliori sfincioni dell’Isola. Le casette gastronomiche saranno aperte dal 24 al 27 Novembre 2022 a Bagheria in Piazza Garibaldi, di fronte villa Palagonia dove si è svolto il convegno di presentazione dell’evento e del concorso dedicato agli istituti scolastici cittadini di secondo grado.

Gli appuntamenti in agenda saranno tanti e numerosi, tra questi i cooking show, masterclass, convegni, degustazioni e tanto altro.

L’evento, organizzato dall’Associazione La Piana d’Oro e da Slow Food Bagheria, con il patrocinio del Comune di Bagheria, vedrà la partecipazione di una importante rappresentanza dei panificatori bagheresi (Antica Forneria Scaduto, Panificio Conti, Antico Panificio Don Pietro, Antica focacceria dal 1856, La Spiga) che costituiscono la comunità Slow Food della città. Ogni panificatore presenterà il prodotto nelle varianti che prevedono l’uso di diversi ingredienti.

Simbolo della cultura e dei cibi di strada, lo sfincione è particolarmente legato alla tradizione delle famiglie bagheresi che, soprattutto nel periodo natalizio preparavano in casa i condimenti a loro piacere o con l’immancabile cipolla e con la ricotta o il formaggio di tuma e poi li portavano ai forni dei panettieri e così tutta la città profumava di sfincione come ha ricordato l’assessore Provvidenza Tripoli durante il suo intervento nel convengo di apertura.

Alla presentazione erano presenti il presidente dell’associazione La Piana d’Oro Michele Balistreri che ha introdotto i lavori e raccontato la storia del festival, il fiduciario della Condotta Slow food di Bagheria, Adalberto Catanzaro, il giornalista Salvo Scaduto consulente del Comune per la comunicazione del brand Bagheria Città del gusto, il professore dell’Università di Palermo Davide Piacentino, Salvatore Tosi direttore tecnico del Gal, la dirigente scolastica della scuola Ciro Scianna Giuseppina D’Amico e la responsabile dell’ufficio stampa del Comune di Bagheria, Marina Mancini. A moderare l’incontro il giornalista e scrittore Mario Liberto.

Durante il convegno sono stati presentati i lavori prodotti dagli studenti delle scuole secondarie Scianna, Carducci, Buttitta, Girgenti e Cotogni di Aspra relativi al bando di concorso “Tradizione, Identità, Cultura” bagherese: Lo Sfincione bianco di Bagheria eletto dalla comunità, piatto tipico di rappresentanza”.

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Donne del Vino Sicilia: storie, dati e prospettive del progetto “D-Vino”

Lo storytelling per insegnare con il progetto “D-Vino” il mondo vino agli studenti degli istituti turistici e alberghieri d’Italia.

Le Donne del Vino Sicilia, guidate da Roberta Urso insieme alle delegazioni del Piemonte e dell’Emilia Romagna, per educare e formare nuove professionalità nella ristorazione e nell’enoturismo.

Nell’isola, 70 le socie tra produttrici, giornaliste, enologhe, sommelier, agronome.

Due le conferenze stampa: a Palermo, venerdì 25 novembre alle 10.30, presso la sede di Assovini Sicilia. A Catania, lunedì 28 novembre alle 11,30 nella sala congressi del Palazzo della Regione.

È stato utilizzato il linguaggio semplice ma rivoluzionario dello storytelling in otto istituti turistici ed alberghieri d’Italia per il progetto “D-Vino”, promosso ed organizzato dall’Associazione nazionale Donne del Vino, presieduta da Donatella Cinelli Colombini, concepito con il preciso obiettivo di educare e formare nuove professionalità nell’ambito della ristorazione e dell’enoturismo.
In prima linea, l’ Associazione Donne del Vino Sicilia, 70 socie tra produttrici, sommelier, giornaliste agronome ed enologhe, guidata da Roberta Urso, porta avanti il progetto pilota insieme alle DDV del Piemonte e dell’Emilia Romagna.
Accolto dal Ministero dell’ Istruzione e del Merito, il progetto “D-Vino” già da quest’anno verrà esteso almeno in un istituto di settore dal Nord al Sud del Paese, in tutte le regioni ove è presente una delegazione dell’Associazione nazionale Le Donne del Vino.
In Sicilia, storie, dati e prospettive del progetto “D-Vino” saranno presentati in due conferenze stampe, una a Palermo e l’altra a Catania.

A Palermo, DDV Sicilia dà appuntamento venerdì 25 novembre alle h.10,30 nella sede di Assovini Sicilia (via Aurelio Drago, 38).

Saluti: Laurent Bernard De La Gatinais, Presidente di Assovini Sicilia
Carolina Varchi, Vice – Sindaco di Palermo

On. Girolamo Turano, Assessore Regionale all’Istruzione e Formazione Professionale

Interverranno:

Roberta Urso, delegata DDV Sicilia, Donatella Cinelli Colombini, Presidente nazionale DDV, Lilly Fazio, vice presidente di Assovini Sicilia e AD dell’azienda Fazio Wine di Erice, Antonietta Mazzeo, delegata DDV dell’Emilia Romagna, Roberta Lanero, socia di DDV Piemonte, Pina Mandina, dirigente scolastico dell’ Istituto Alberghiero “Florio” di Erice, Gino Chimenti, dirigente scolastico dell’Istituto Alberghiero “Danilo Dolci” di Partinico, Maria Antonietta Pioppo, giornalista e Wine master Sommelier DDV Sicilia. Concluderà l’ On.le Paola Frassinetti, sottosegretario con delega alla Scuola.
Modera: Giusy Messina, giornalista DDV Sicilia.

A Catania, la conferenza stampa si terrà lunedì 28 novembre alle h.11,30 (presso Sala Congressi Palazzo della Regione (Via Beato Bernardo 5).

Saluti: Francesco Cambria (Presidente Consorzio Etna DOC), Maria Carmela Librizzi (Prefetto di Catania)

Interverranno: Roberta Urso Delegata DDV Sicilia, Donatella Cinelli Colombini Presidente nazionale DDV, Antonietta Mazzeo, Delegata DDV dell’Emilia Romagna, Roberta Lanero, socia di DDV Piemonte, Gina Russo, Presidente Strada del Vino dell’Etna, Piero Giurdanella, docente istituto IPSSEOA “Karol Wojtyla”, Maria Grazia Barbagallo, vicepresidente AIS Sicilia e socia DDV Sicilia, Tiziana Gandolfo fondatrice AIS Sicilia, produttrice e socia DDV Sicilia.
Modera: Valeria Lopis, giornalista DDV Sicilia.